MURAGLIONI DI ROMA GUIDA TURISTICA ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
muraglioni di roma guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Arte Cultura Novitā Idee sito web di informazione culturale artistico turistica di Roma Muraglioni di Roma sul Tevere Muraglioni di Roma sul Tevere : dopo l'unitā d'Italia, l'architetto Rodolfo Canevari, fu l'ideatore e l'artefice dei "muraglioni" di Roma, per rendere innocue le piene del Tevere, capo del Ministero dei Lavori Pubblici istituito nel 1871, scrisse una relazione "Studi per la sistemazione del Tevere", dove proponeva delle soluzioni, davvero drastiche, che fortunatamente vennero mitigate dal'architetto Angelo Vescovali, che fece di tutto per salvare la parte antica e storica di Roma, e riuscė ad evitare veri e propri attentati al patrimonio archeologico di Roma. I muraglioni hanno incontrato e si sono scontrati con una serie di edifici storici adagiati sul fiume, tra questi il porto di Ripetta, castel S. Angelo e tutti i ponti di Roma. Vero č che nella alluvione del 2 Dicembre del 1900 i danni vennero contenuti dai muraglioni, che "funzionarono bene". L'isola Tiberina, che si voleva soppressa, fortunatamente venne salvata dal Ministro dei Lavori Pubblici Gusso, tra Ponte Garibaldi e Ponte Sisto il lato destro del Tevere non č navigabile, furono messi dei massi e c'č una sorta di cascatella, che da un certo fascino al Tevere e all'isola Tiberina. I muraglioni, i lungotevere ed i nuovi ponti vennero edificati dopo l'unitā d'Italia, e nel 1882 il nuovo piano Regolatore prevedeva l'ampliamento della cittā di Roma, e la necessaria costruzione di nuovi ponti per poter attraversare il Tevere e collegare le varie zone della cittā. Nel progetto i nuovi ponti dovevavo essere sei il primo di questo piano Regolatore presso porta Portese, per collegare il rione Testaccio alla nuova stazione ferroviaria di San Cosimato, il secondo alla Regola per unire il rione con Trastevere, il terzo ponte a metā tra via Giulia e via della Lungara per porre in diretta comunicazione il Rione Parione con il nuovo quartiere Gianicolense, il quarto ponte all'Orso per mettere in comunicazione il rione Prati di Castello con la zona della Piazza Agonale (oggi piazza Navona), il sesto all'altezza di piazza del Popolo per collegare la zona al rione Prati, il sesto ponte era da collegamento tra Borgo Flaminio e la piazza d'Armi, tra i progetti del nuovo regolamento vi era la conservazione del vecchi ponti, il restauro di ponte Rotto in modo da consentire il libero deflusso dell'acqua nei due rami dell'Isola Tiberina. Sempre nel programma vi era la ricostruzione di ponte Rotto per collegare Trastevere ai mercati alla Bocca della Veritā, il restauro di ponte Quattrocapi che collega Trastevere con il Campidoglio, il ponte Sisto che collega i dintorni di S. Andrea della Valle con Trastevere e la passeggiata del Gianicolo, restaurare il ponte dei Fiorentini che collega il Rione Ponte con la Lungara, il Ponte S. Angelo che giova alla comunicazione dei Borghi Vaticani, e il ponte di Ripetta che mette in comunicazione Campo Marzio con il nuovo quartiere Prati, il ponte di Ripetta che era provvisorio secondo il progetto verrā sostituito da un altro definitivo in linea con la via Tomacelli e piazza Cavour. Naturalmente l'edificazione dei nuovi ponti comportō l'apertura di nuove strade e il sacrificio di parte del patrimonio archeologico e storico della cittā, e modifiche dell'antico assetto fluviale del Tevere. I muraglioni furono necessari per contrastare le rovinose piene del Tevere che per 2 millenni hanno funestato la cittā di Roma, piene che sempre vennero diligentemente annotate su tavolette in pietra di marmo, dove veniva inciso il livello del Tevere a volte con l'aggiunta di simboli estrosi come l'indice di una mano sul livello raggiunto dall'acqua in quella piena, o una barchetta a galla sull'acqua, queste targhe si trovano disseminate per tutte le strade di Roma, la pių antica risale al 1276, l'ultima al 1937, quando il Tevere si poteva quasi toccare allugando una mano dai muraglioni. Una delle piene pių disastrose fu quella del 1598 che distrusse perfino il ponte Senatorio, oggi ponte Rotto. E proprio nel 1937 furono i Muraglioni giā edificati a salvare Roma e i romani dal disastro. Con la piena del 1598, dopo 2 mesi non si era ancora riusciti a togliere il fango dalle chiese, dai palazzi, dalle case e dalle cantine. A quel tempo i romani sapevano a seconda del livello del fiume quando e dove il fiume sarebbe straripato , quando ad esempio Ripetta segnava 12,13 metri il fiume allagava via della Fiumara in Ghetto, mentre a 12,88 metri straripava a via dell'Orso, mentre a quota 12,98 metri la piena raggiungeva piazza del Pantheon, e a quota 13,12 si allagava via Ripetta, mentre se il livello segnava 14,28 si allagava anche piazza Navona e la 15 metri la zona di San Lorenzo in Lucina, piazza del Popolo veniva inondata quando il livello saliva a 16,96 metri. Roma ha vissuto per secoli, nonostante questo incombente problema, con il Fiume Tevere, dove il fiume rappresentava la pesca, i bagni, le barche, i molini, i commerci, e quando il Tevere era in piena il pane si distribuiva ai piani superiori delle case dalle barche, e Roma si trasformava in una sorta di cittā lagunare. Alfredo Bacchelli, figlio di Guido poeta e letterato, ricorda la piena del 1870, quando prima di imboccare il portone di casa a piazza San Carlo ai Catinari, oggi piazza Benedetto Cairoli, vide un torrente fangoso e limaccioso invadere il Ghetto, e dopo qualche ora venne invasa la via dell'Orso e il Pantheon, durante la notte barche e zattere giravano per Roma a salvare i superstiti e a portare pane a chi non poteva uscire, naturalmente la sorte di chi abitava sulle rive del Tevere era segnata. Ed č per questo che si rese necessaria l'edificazione dei muraglioni, anche se rimpiangiamo oggi quella Roma che ci č stata raccontata dal Gregorovius, da Goethe, da Stendhal, e magistralmente disegnata da Roesler Franz, dal Piranesi, e da tantissimi altri pittori di tutta Europa. Certo la vita del fiume Tevere, scomparsa definitivamente con i muraglioni, era la predominante di Roma le dava una sua particolare vitalitā e bellezza, e sicuramente delle riserve possiamo formularle su come i muraglioni siano stati realizzati. Gia nel 1871 si riunė una commissione di ingegneri idraulici per risolvere il "problema" di Roma, analizzando il fiume, i suoi affluenti, il suo percorso e come prendere provvedimenti immediati. Almeno prima dell'edificazione dei muraglioni, le rive del Tevere vennero fotografate tratto, per tratto,a futura memoria, e raccolte in un album "S.P.Q.R. Il Tevere stato anteriore ai lavori di difesa, sponda destra e sponda sinistra, 1878-1887". Ma la cesoia urbanistica passō comunque impietosamente sulle sponde del Tevere, e vennero cosi distrutti, nonostante le "buone intenzioni"; per totale ignoranza, e basso livello culturale, monumenti di insigne bellezza e carichi di storia, tra questi il palazzo Altoviti che fronteggiava Castel S. Angelo, il collegio Clementino, il Teatro Apollo a Tordinona, il Politeama Romano, il Porto di Ripetta e il Porto Ripa Grande, oltre ad una enorme moria nell'impeto distruttivo, di case chiese, di nomi e di strade antichissime, e di vicoli. Il vicolo del Granchio che era tra ponte S. Angelo e i Fiorentini, venne distrutto, nell'opera di "pareggiamento" delle due sponde. Con i muraglioni, il Tevere reso innocuo, venne anche imprigionato. Certo dopo la piena del 1966 a Firenze si temette anche per Roma, malgrado i muraglioni, i drizzagni, gli scalini, e le dighe imposte al padre di Roma, il Fiume Tevere. Fu proprio con la nascita dei muraglioni che le antiche strade ripuarie divennero "lungotevere". I Lungotevere di Roma , vennero definiti in quello stesso piano regolatore del 1882, dove viene assegnata alle antiche strade ripuarie un nuovo assetto ed una larghezza in metri 14. Questi lungotevere sulla riva destra e sinistra del fiume, diventeranno le arterie principali della cittā.
Fotografie Muraglioni di Roma sul Tevere del Rione
Vedi Argomenti : per Tevere e Roma Muraglioni di Roma sul Tevere
muraglioni di Roma sul Tevere, foto Anna Zelli
Muraglioni di Roma sul Tevere
- I Lungotevere
Muraglioni di
Roma sul Tevere -
I Lungotevere
di Roma
Tutte le Foto sono di proprietā di
Anna Zelli
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Anna Zelli A.Z. Arte Cultura Novitā Idee
potete contribuire gratuitamente con le vostre idee : mandate una mail |
Copyright dal 2011
tutte le foto e i
contenuti del sito sono di proprietā esclusiva
č vietata qualsiasi riproduzione e copia del sito e delle immagini
torna
Guida di Roma - Itinerari Turistici di Roma - Guida Turistica del Vaticano - Home Page
Guida turistica di Roma - Itinerari Turistici Roma - Guida turistica Cittā del Vaticano - Home Page