CELIO E DINTORNI GUIDA TURISTICA DI ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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celio e dintorni guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Arte Cultura Novità Idee sito web di informazione culturale artistico turistica di Roma Celio e dintorni (Roma) Celio e dintorni, il Celio è sia il nome del colle che è di circa 60 ettari, che il nome del XIX rione di Roma, il rione Celio, istituito nel 1921. Il colle Celio era considerato un colle periferico sia nella Roma antica, che nella Roma Papale, ed anche oggi è il colle meno edificato, anche se in epoca romana vi erano molti templi, domus patrizie ed edifici pubblici. Il nome antico del Celio era querquetulanus, per la presenza di numerosi boschi di querce, che erano sacre a Giove. Erano chiamate, querquetulane, anche le paludi del fondovalle del colle Celio, verso il colle Palatino e le paludi della valle delle Camene dove si trovano le terme di Caracalla, ed è qui sul colle Celio che tra Porta Capena e Porta Metronia scorreva l'acqua Mariana. I punti più alti del colle sono a villa Celimontana, al complesso dei Santissimi Quattro Coronati e a piazza San Giovanni in Laterano, un'altra appendice è dove sorge la villa Wolkonski su via Statilia, un tempo questa altura del Celio era chiamata Monte Cipollaro ed arrivava in prossimità di Porta Maggiore, delle mura Aureliane e della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, su questo crinale passava la diramazione neroniana dell'Acqua Claudia ancora ben conservata. Un altro avvallamento del colle era il Clivo di Scauro, nei pressi della basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Qui vi era anche il Tempio del Divo Claudio che Messalina dedicò al Divo Claudio, resti si trovano al'interno dell'orto e dei giardini del convento dei Santi Giovanni e Paolo. Il versante a valle, a nord del colle, presentava in epoca romana una evidente inclinazione a strapiombo che. nella zona dove poi sorgerà il Colosseo ospitava un lago detto "stagnum", un altro avvallamento era dove oggi c'è la via Claudia, ed un un ulteriore inclinazione era dove sorge la Basilica di San Clemente, oltre alla valle delle Camene dove ci sono le terme di Caracalla. Nella zona di Santo Stefano Rotondo vi era la cinta muraria serviana e la porta Celimontana affiancata da una diramazione dell'Acquedotto Claudio e Neroniano. La zona dove oggi sorge l'Ospedale San Giovanni in Laterano ospitava in epoca romana il Campus Martialis, utilizzato per le esercitazioni militari. Il colle Celio fin dall' epoca romana ospitava caserme e siti militari che con sè portarono anche i mitrei, uno molto bello è quello scoperto sotto la basilica di Santo Stefano Rotondo, dove si trovavano i Castra Peregrina, che erano le caserme dei corpi speciali dell'esercito romano. Tra le domus patrizie che qui sorgevano in epoca romana, famosa era la domus della famiglia dei Simmachi famiglia pagana che lottò strenuamente contro l'affermarsi del cristianesimo. Sempre sul colle Celio c'era la Basilica Hilariana dedicata ai culti di Cibele e di Attis. Ed ancora, sempre su questo colle vi era anche la residenza della famiglia degli Anici che diede i natali di Papa Gregorio Magno, che fondò un importante monastero su un terreno di loro proprietà e sul quale oggi possiamo ammirare la chiesa di San Gregorio al Celio. Il sacco di Alarico del 410 danneggiò tutta la zona, che venne poi, ulteriormente saccheggiata in modo pesante da Totila nel 547, il quale tagliò anche tutti gli acquedotti, e questo ulteriore drammatico evento portò allo spopolamento del colle, ed i monasteri che nonostante tutto erano sopravvissuti, subirono poi lo scacco normanno del 1084, e questo portò all'isolamento definitivo di una parte della zona del Celio, mentre quella del Laterano, acquisì una sua centralità con il complesso della Basilica del Laterano. Venne poi edificata su una precedente chiesa carolingia la Basilica dei Santissimi Quattro Coronati. Alla fine del XVI secolo il colle fu sede per le residenze patrizie, tra queste la più importante era la villa Mattei, oggi villa Celimontana, , davanti alla quale c'è una bella fontana a forma di nave un ex voto di un devoto alla dea Iside, e sempre qui c'è la bella chiesa di Santa Maria in Domnica. Era questa anche la zona dedicata alle vigne che si trovava a ridosso dei pascoli e dei campi semideserti dell'Agro Romano. Il Celio è incluso nell'area del parco della Passeggiata Archeologica e per questo è stato poco edificato, e mantiene vaste aree verdi, la costruzione che conserva la vocazione militare del colle è l'Ospedale militare del Celio, dopo il 1921 vennero edificate la via dei Trionfi, la via Claudia, la via della Navicella e via Druso e il primo tratto della via Imperiale oggi via delle Terme di Caracalla. Il monumento più importante è il Colosseo, l'anfiteatro Flavio, pertanto si può iniziare la visita del Celio partendo da qui. Il Colosseo è il più grande anfiteatro e noto nel mondo come il simbolo di Roma, venne inaugurato dall'Imperatore Tito nell'80 d.C., con 100 giorni di giochi, restituendo ai romani ciò che Nerone aveva tolto; dal VI secolo venne utilizzato come cava di materiale da riutilizzare per altri edifici. Il nome deriva dal Colosso di Nerone, che era una enorme statua che faceva parte della Domus Aurea e che era rimasta accanto al Colosseo, oggi scomparsa. Il Colosseo era nato essenzialmente come luogo di divertimento e qui si svolgevano i giochi gladiatori, la struttura è alta 48,50 metri ed ha una forma ellittica a cerchi concentrici, e poteva ospitare fino a 50 mila spettatori, venne edificata con i proventi delle tasse provinciali ed il bottino del saccheggio del Tempio di Gerusalemme del 70, fu edificato nella vallata tra il colle Velia, il colle Palatino e il Colle Celio, sul luogo ove sorgeva lo stagnum un lago artificiale voluto da Nerone per abbellire la sua immensa Domus Aurea, della quale restano delle vestigia al colle Oppio. Lo stagnum era alimentato da fonti che provenivano dalle fondazioni del Tempio del Divo Claudio, poi Vespasiano, volendo restituire alla città quanto fu usurpato da Nerone, fece dirottare l'acquedotto Neroniano, che era di uso privato e lo rese di uso pubblico, bonificò il terreno ove sorgeva lo stagnum, e vi fece gettare le fondamenta per il Colosseo, fu poi l'Imperatore Tito, il figlio di Vespasiano, che completò il quarto ordine di posti e che lo inaugurò ufficialmente. Contemporaneamente alla edificazione del Colosseo, vennero costruiti degli edifici pubblici di servizio per i giochi tra questi il Ludus Magnus i cui resti sono visibili all'inizio di via Merulana. Dal Colosseo che è il cuore della Roma archeologica, ci sono tantissime cose da visitare, dal Foro Romano, ai Fori Imperiali, al Palatino all'area della Suburra e al colle Oppio con le terme di Traiano, di Tito e la Domus Aurea. Prendendo la via Claudia, qui si trovano i resti del Tempio del Divo Claudio, fatto costruire alla sua morte dalla moglie Agrippina, per divinizzarlo, ma deturpato da Nerone che qui vi edificò una cisterna, venne fatto riedificare da Vespasiano orientandolo verso il Palatino, oggi sui resti di questo tempio vi sono gli orti del convento dei padri Passionisti che fanno parte della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Proseguendo su via di San Paolo della Croce, al civico 10 si trova la chiesa di San Tommaso in Formis ovvero degli "acquedotti", che un tempo ospitava un ospedale, ed è nei pressi dell'Arco di Dolabella e Silano, sorta nel 1200 come primitiva comunità di suore dell'Ordine Trinitario. Proseguendo ci si trova davanti alla basilica dei Santi Giovanni e Paolo edificata su un gruppo di domus del II secolo, la chiesa originaria subì molti danni in seguito al sacco di Roma. Alle spalle della basilica si trova la chiesa di San Gregorio al Celio che appartiene all'ordine camaldolese, accanto alla chiesa vi sono 3 oratori, uno dedicato a Santa Barbara, uno a Sant'Andrea e l'altro a Santa Silvia. Tornando indietro e superando il clivo di Scauro e la basilica dei Santi Giovanni e Paolo, siamo a villa Celimonana, ex villa Mattei al cui interno possiamo ammirare l'obelisco, Uscendo da villa Celimontana siamo su via della Navicella che prende il nome dalla fontana a forma di barca che è una copia cinquecentesca di un analogo scafo romano, forse opera di Andrea Sansovino voluta da Papa Leone X, venne collocata qui il 21 aprile del 1931. Qui eretta nel Settecento c'è la chiesa di Santa Maria in Domnica, edificata su fondamenta romane probabilmente riferibili alla caserma della V coorte dei vigiles, l'edificio che vediamo oggi è del IX secolo con un portico. Un tempo via della Navicella era chiamata via delle Mole di San Sisto. Di fronte alla fontana della Navicella si scorge al di là di un muro la basilica e mitreo di Santo Stefano Rotondo, Andando verso il Largo della Sanità Militare, qui si vede l'ospedale militare del Celio, che occupa quello che un tempo era la villa dei Casali e tra l'ospedale e la via Santo Stefano Rotondo c'era la Basilica Hilariana, dimora di un mercante di preziosi tale Manus Publicus Hilarus, che per scaramanzia si era fatto fare un mosaico rappresentativo del malocchio, ritrovato insieme ad altri reperti, mentre si scavavano le fondamenta dell'ospedale militare e che oggi si trova presso l'Antiquarium comunale del Celio. Riprendendo in direzione di via San Giovanni in Laterano a destra si scorge l'abside del complesso della basilica dei Santi Quattro Coronati, che sembra sia stata edificata per ricordare il martirio di 4 o 5 scultori che si erano rifiutati di scolpire la statua di un idolo pagano condannati a morte, i soldati che avrebbero dovuto eseguire la sentenza si rifiutarono di farlo e si rifiutarono anche loro di adorare idoli pagani, pertanto furono uccisi, e sembra che proprio ai soldati sia dedicata la chiesa, i cui nomi erano Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino, ad ogni modo la chiesa era particolarmente venerata da marmorari e scalpellini, ed è insieme al convento un bellissimo complesso medioevale. Fu fondata nel IV secolo e rifatta sotto Papa Leone IV nel IX secolo, la chiesa sembra una rocca medioevale racchiusa entro le mura, sormontata da una torre, e da un campanile romanico. Fa parte del complesso la Cappella di San Silvestro il cui ingresso è sotto il portico del primo cortile esterno alla chiesa. Moltissimo c'è da vedere in questa zona, clicca su ciascuna foto e ti si aprirà una scheda, buona passeggiata ! Colosseo Anfiteatro Flavio Celio e dintorni (Roma) Colosseo Anfiteatro Flavio, Rione Celio, Celio e dintorni, Roma, foto Anna Zelli Villa Celimontana Celio e dintorni (Roma)
Villa Celimontana, Rione Celio, Celio e dintorni, Roma, foto Anna Zelli Via della Navicella Celio e dintorni (Roma) via della Navicella, Rione Monti e Rione Celio, Celio e dintorni, Roma, foto Anna Zelli Complesso della Basilica dei Santissimi Quattro Coronati Celio e dintorni
Basilica dei Santissimi Quattro Coronati, Celio e dintorni, foto Anna Zelli Laterano, Celio e dintorni, Roma Laterano, Rione Monti, Celio e dintorni, Roma, foto Anna Zelli
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