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Fontane di Roma

Le Fontane di Roma, l'acqua e le fontane fanno parte del patrimonio artistico e culturale di Roma, e sono il suo elemento caratteristico, sono tantissime le fontane a Roma, incluse quelle nascoste negli antichi palazzi che sono celate alla vista,  racchiuse in eleganti cortili, dentro antiche dimore, oppure sono sparse, tantissime, nei parchi, nelle ville, nelle vie e nelle piazze della città. Fin dalle origini la grande riserva di acqua di Roma è stata il Tevere, le cui acque in origine erano limpide e potabili, pur avendo un fondo limaccioso di colore giallo che attribuiva al fiume il nome di Biondo Tevere. Per quasi 450 anni i romani si abbeverarono al Tevere e all'interno della città erano presenti numerose sorgenti di acqua,  dalle quali si ebbe l'edificazione di piscine, di ninfei e di fontane, anche se poco ci resta della antica età romana. Queste fonti erano di utilità per le persone e gli animali, ed in seguito con l'edificazione delle terme assunsero anche valore risanatore e curativo. Ad alcune fonti venivano attribuite proprietà miracolose, e considerate sante, e per questo nei secoli le fontane più importanti vennero abbellite per tramandarne la memoria. La più antica fonte di cui si ha memoria storica probabilmente fu la fonte Lupercalis posta sul Palatino, consacrata da Fauno Luperco e alla quale andavano a dissetarsi i primi romani, di questa antichissima fonte rimane un bacino rotondo di raccolta tra la zona del Germalo e la parte prospiciente il Velabro. Una delle prime fontane fu forse la fons Juturnae che come possiamo vedere dai resti era costituita da una vasca quadrata con al centro una vasca rettangolare e probabilmente era riccamente ornata.  I grandi antichi scrittori romani, come Varrone, Plutarco, Ovidio ci narrano di antiche fonti delle quali oggi non ne rimane traccia. Sembra che al Foro ci fossero le acque Latulae acque solforose, o che al Quirinale  ci fossero le acque Fontinales, un ramo delle quali alimenterà la fontana di Palazzo del Grillo, si ricordano di antichissima memoria,  la fons Apollinaris a Campo marzio, il Lollianus forse sul colle Celio, lo Scaurianus nei pressi del Clivo di Scauro, il Muscosus sull'Aventino, la Fons Pici o fontana di Pico sull'Aventino, la fons Mercuri che insieme alla Fons Camerarum erano considerate estremamente salubri, la fonte di Cato, l'acqua Sallustiana, la fonte di San Damaso, le acque del Gianicolo, la fons Probae, e cosi via  infinite fontane e fontanine, sorgenti, polle e rivi, oltre ai balnea e alle thermae che adornavano e caratterizzavano la città di Roma. In epoca romana 3 erano le più importanti fontane pubbliche, la Piscina publica, la Meta sudans ed i Trofei di Mario. La Piscina publica  scomparsa già in epoca imperiale, serviva sia come abbeveratoio per le mandrie che come riserva di acqua potabile, si trovava tra l'Aventino e il Celio, dove oggi c'è la Passeggiata Archeologica, e probabilmente era una grandissima vasca scoperta, circondata forse da un boschetto sacro a qualche divinità, la sua importanza si deve al fatto che questa fontana era custodita da un collegio di magistri et ministri fontis, diede il nome alla XII regio Augustea dei Quiriti.  La Meta Sudans era una fontana in pietra porosa a forma di tronco di cono eretta da Tito e poi ricostruita da Costantino che non zampillava l'acqua ma la stillava come fosse sudore, e da qui il nome, il rudere per motivi di viabilità venne tolto nel 1936, oggi davanti all'arco di Costantino rimane un cerchio di pietra che marca il posto ove era situata questa fontana. I Trofei di Mario, a piazza Vittorio sono i resti una monumentale fontana eretta a ricordo delle vittorie daciche e germaniche del I secolo d.C. A proposito delle fontane di Roma che i Papi nel tempo restaurarono ed abbellirono, occorre ricordare che i romani non avevano l'acqua nelle case e pertanto le fontane servivano sia come acqua da bere, che come abbeveratoio per gli animali, e sia come luogo ove lavarsi e lavare talvolta anche gli animali domestici. Alcune lapidi poste qua e là ricordano gli editti sugli usi delle fontane tra questi, un editto del 1624 che recita : "si proibisce espressamente a ciascuno che nelle dette fontane di qualsivoglia sorte non possi notare, lavar panni, stracci, barili, coppelle, secchi, tavole et altre scorte di legnami, ovvero, cani, gatti et altri animali". A Roma vi sono anche le Fontane Mostra collegate alle varie fonti di acqua, ricordiamo tra queste: la fontana del Mosè mostra dell'Acqua Felice a piazza San Bernardo, la fontana di Trevi, mostra dell'Acqua Verginea piazza di Trevi, il fontanone del Gianicolo mostra dell'Acqua Paola a San Pietro in Montorio, il fontanone di Ponte Sisto, mostra dell'Acqua Paola, la fontana delle Naiadi all'Esedra mostra dell'Acqua Pia antica Acqua Marcia, la fontana di piazzale degli Eroi, mostra dell'acquedotto del Peschiera. Una rarità che si riscontra solo a Roma sono le fontanelle pubbliche  chiamate Nasoni (vedi il link "nasoni di Roma"). Caratteristiche sono anche le fontanelle rionali, che vennero costruite tra il 1926 e il 1929 che avevano lo scopo di caratterizzare ogni singolo rione di Roma, l'opera non venne completata e se ne hanno solo 8 realizzate da Pietro Lombardi, tra queste la fontanella delle Anfore a piazza dell'Emporio del rione Testaccio, la fontanella delle Arti a via Margutta del rione Campo Mario, la fontanella della Botte a via della Cisterna del rione Trastevere, la fontanella dei Libri a via degli Staderari del rione Sant'Eustachio, la fontanella dei Monti a via San Vito rione Monti, la fontanella delle Palle di Cannone a largo di Porta Castello del rione Borgo, la fontanella della Pigna a piazza San Marco del rione della Pigna, la fontanella del Timone a Ripa Grande del rione Ripa, la fontanella delle Tiare a largo del Colonnato del rione Borgo, la fontanella delle Cascatelle a piazza del Verano per il quartiere Tiburtino.

Le fontane le fontanelle e i ninfei del rione Monti

Le Fontane, le fontanelle e i ninfei del Rione Monti, da vedere:  Roma, fontana obelisco del Laterano, fontana della Navicella, fontana a piazza porta Metronia, fontana dell'ospedale di San Giovanni in Laterano, fontana dell'ospedale del Salvatore a San Giovanni in Laterano, fontana della basilica di San Clemente, fontana alla colonna della Pace a piazza di Santa Maria Maggiore, fontana Paolina a via Paolina, fontana e pozzo alla Basilica di San Pietro in Vincoli, fontana via del Cardello, fontana del Nicchione a via dei Fori Imperiali, fontana a via delle Terme di Tito, fontana delle Anfore a viale Fortunato Mizzi al colle Oppio, fontane delle Maschere a viale Fortunato Mizzi, il ninfeo a viale Fortunato Mizzi, fontane dei Petali a via San Telemaco al parco del colle Oppio, fontanelle dei fasci al parco del colle Oppio, fontanella a via Pietro Villari, fontana ninfeo degli Annibaldi, fontana del Sarcofago a piazza del Colosseo, fontana dei Catecumeni a piazza della Madonna dei Monti, le fontane di palazzo Antonelli, pozzo della chiesa dei Santi Quirico e Giulitta a via Tor de Conti, pozzo chiesa Sant'Agata dei Goti, fontana ninfeo di Nerone, fontanella a calice a largo Angelicum, le fontane di palazzo del Grillo, la fontana al giardino a largo Amba Aradam, fontanella a largo Corrado Ricci, fontane di villa Aldobrandini, fontane dei giardini del palazzo del Quirinale, la fontana dei Dioscuri a piazza del Quirinale, fontana del cortile del palazzo della Consulta, le fontane del giardino di Sant'Andrea al Quirinale, la fontana del Tevere al quadrivio delle Quattro Fontane, la fontana del giardino del Quirinale a via del Quirinale, pozzo della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, la fontana di piazza del Viminale.

Fontanone del Gianicolo Fontana Mostra Acqua Paola

Fontanone del Gianicolo fontana mostra Acqua Paola, foto Anna Zelli

Fontana di Trevi fontana mostra dell'Acqua Vergine

Fontana di Trevi fontana mostra dell'Acqua Vergine, foto Anna Zelli

Fontana del Mosè fontana mostra dell'Acqua Felice

Fontana del Mosè fontana mostra dell'Acqua Felice, foto Anna Zelli

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Fontane di Roma

Fontane di Roma, foto Anna Zelli

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