TEATRI  ANTICHI E MODERNI DI ROMA GUIDA TURISTICA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com

 

 

 

 


Teatri di Roma

FOTO TEATRI DI ROMA

Teatri di Roma

Teatri del Rione Monti

Aree Archeologiche Roma

Guida Turistica Roma

Itinerari Turistici Roma

Passeggiate Romane

Città del Vaticano

Rioni di Roma

Bibliografia Roma

H O M E   P A G E

I TEATRI DI ROMA

Antichi Teatri di Roma

Teatri di Roma

Teatri di Roma

Teatri della Roma antica

Teatro di Pompeo
Teatro Marcello
Teatro Balbo

 

Teatri del Rione Monti

teatri del rione monti (roma)

Teatri del Rione Monti

Teatri del Rione Monti

Teatro Manzoni scomparso
Teatro Brancaccio
Teatro Eliseo via Nazionale
Teatro Piccolo Eliseo v.Nazionale
Teatro dei Dioscuri via Piacenza
Teatro Manhattan via Boschetto
 

Rione Monti R. I

Guida Turistica Roma

 

Rioni di Roma

rioni di roma, guida turistica

Rioni di Roma

Rione Monti R.I

Rione Trevi R. II

Rione Colonna R. III

Rione Campo Marzio R. IV

Rione Ponte R. V

Rione Parione R. VI

Rione Regola R. VII

Rione Sant'Eustachio R.VIII

Rione Pigna  R. IX

Rione Campitelli R. X

Rione Sant'Angelo R. XI

Rione Ripa R. XII

Rione Trastevere R. XIII

Rione Borgo R. XIV

Rione Esquilino R. XV

Rione Ludovisi R. XVI

Rione Sallustiano R. XVII

Rione Castro Pretorio R. XVIII

Rione Celio R. XIX

Rione Testaccio R. XX

Rione San Saba R. XXI

Rione Prati R. XXII

RIONI DI ROMA, INFORMAZIONI E FOTO, www.annazelli.com
 

Guida Turistica di Roma

ROMA INFORMAZIONI TURISTICHE E FOTO DELLA CITTA' ETERNA

ROMA GUIDA TURISTICA DI ROMA HOME MAPPA ARGOMENTI

Acquedotti di Roma

Anfiteatri di Roma

Archi di Roma

Architettura Fascista

Architettura Medioevale

Aree Archeologiche

Biblioteche di Roma

Campanili di Roma

Chiese di Roma

Cinema di Roma

Circhi Stadi di Roma

Cloaca Maxima

Colli e Monti di Roma

Colonne Trionfali

Cortili di Roma

Cupole di Roma

Edicole Sacre di Roma

Fontane di Roma

Fori di Roma

Giardini di Roma

i 7 Colli di Roma

I Lungotevere di Roma

Isola Tiberina

Lupa Capitolina Roma

Meridiane Orologi Solari

Mitrei di Roma

Metropolitana di Roma

Molini sul Tevere

Monumenti di Roma

Mura di Roma

Muraglioni di Contenimento

Muraglioni sul Tevere

Muro Torto Roma

Musei di Roma

Nasoni di Roma

Obelischi di Roma

Ospedali di Roma

Palazzi di Roma

Piazze di Roma

Ponti di Roma

Porte di Roma

Porti Fluviali Roma

Roma Quadrata Palatino

Scalinate di Roma

Statue di Roma

Teatri di Roma

Templi di Roma

Terme di Roma

Tevere Roma

Torri di Roma

Vie Strade di Roma

Vicoli di Roma

Vedute Panorami Roma

Città del Vaticano

Bibliografia Roma

i Rioni di Roma

Itinerari Turistici Roma

Passeggiate Romane

Guida Turistica Roma

 

Home Page

www.annazelli.com

Home Arte Cultura Idee Anna Zelli - www.annazelli.com

 

roma teatri di roma

   teatri antichi e moderni di roma  informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli

Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma  Arte Cultura Novità Idee sito web di informazione culturale artistico turistica di Roma

I Teatri della Roma antica e i Teatri moderni di Roma

I teatri della antica Roma, i ludi, i giochi, erano a Roma in stretto rapporto con la religione e lo scopo era essenzialmente quello di placare i Manes, che erano le divinità delle anime dei defunti. Nel tempo i ludi, pur rimanendo come un atto di offerta sacrale evolsero in altre forme nelle quali la sacralità è solo un fatto formale se non addirittura negata. Nei teatri, la commedia, la farsa, la tragedia e il mimo raccolgono l'interesse delle classi evolute e colte mentre nei circhi, negli stadi e negli anfiteatri il popolo accorre assetato e mai sazio di sangue, lotte e violenza. Alle lotte gladiatorie che avevano un aspetto principalmente sacrale si aggiunsero le venationes che lo erano meno. Roma e le molte altre città d'Italia e dell'Impero si dotarono sia di anfiteatri che di teatri stabili. Probabilmente la nascita di una struttura stabile riservata alle rappresentazioni e alla danza ha origini antiche e precedente al periodo classico in Grecia, il più antico teatro è stato scoperto nella città preistorica di Poliochni nell'isola di Lemno e sembra risalga a 3000 anni fa. E' difficile stabilire quando nasce il teatro romano, in quanto i reperti archeologici sono scarsi e rari, e i pochi teatri giunti quasi integri sono differenti da quelli greci, pertanto si può ipotizzare che la struttura del teatro romano ha una sua propria peculiarità, e probabilmente nasce tra la fine della monarchia e l'inizio della repubblica.  I ludi scenici vengono introdotti a Roma nel 346 a.C. in occasione di una pestilenza per placare gli dei ma non si hanno notizie certe della presenza di uno spazio teatrale vero e proprio. Tito Livio nelle sue Storie racconta che il censore M. Emilio Lepido nelle spese dell'erario aveva fatto rientrare le spese per un teatro e un proscenio vicino al tempio di Apollo, non non si hanno nè reperti nè altre notizie. E' probabile che l'austerità dei costumi di Roma non permettesse di accogliere spettacoli in spazi riservati e che questi si svolgessero in luoghi spartani  dove gli spettatori erano o seduti su un prato o in piedi. Sono ricordati anche due teatri temporanei costruiti in legno nel 53 a.C. da Gaio Curione, costruiti in modo tale da essere separati tra di loro,  o di essere ruotati fino a formare un unico anfiteatro. Il primo teatro stabile della Roma antica fu il teatro di Pompeo.

La struttura del teatro romano, presentava una cavea dove una linea trasversale delimitava il semicerchio, priva di prolungamenti che incombevano sull'orchestra, come nel teatro greco, quello romano era privo di ingressi diretti dall'esterno,  e nel teatro romano, l' ingresso era ridotto e con posti occupati e riservati di solito agli esponenti del senato. Il palcoscenico era basso ma rialzato sul piano dell'orchestra, e sull'area retrostante si articolava la scena con la frons-scaneae, la post-scaneae, e la para-scaneae elevata per 2 o 3 piani. La frons-scenae era strutturata con colonne che sorreggevano i diversi piani e sulle pareti interposte alle colonne figuravano decorazioni pittoriche. Sul piano inferiore si aprivano 3 porte, di cui, la centrale, era detta porta regia mentre le laterali erano dette porte degli ospiti. E' nel teatro romano nel 133 a.C. che comparve il sipario,  chiamato caelum, che non c'era ai tempi di Plauto, quanto la rappresentazione scenica e la scena erano sempre visibili.  La cavea e la parte dell'orchestra erano riparate da un velum. I teli formati da stoffe di lino e di seta erano fissati sulla parte alta della scena e della cavea mediante aste fissate sul cornicione sulle quali agivano delle corde e delle carrucole per metterli in tensione o ritirarli.  Per risolvere il problema di ascolto della voce anche dai piani alti della cavea, lo si risolse mettendo una parete di legno dietro il palcoscenico. Un ulteriore effetto di cassa di risonanza venne garantito alzando il piano del palcoscenico con tavole di legno. Un ulteriore miglioramento acustico venne attuato mettendo dei parasceni che chiudevano lateralmente il proscenio, e rialzando il piano della scena fino al primo cornicione della cavea. Gli attori impiegavano maschere che permettevano loro di cambiare in questo modo il personaggio rappresentato. Come negli anfiteatri anche nei teatri i posti erano assegnati a seconda del ceto sociale, nella cavea c'erano 5 settori,  il primo che era al piano dell'orchestra e riservato ai senatori, il secondo piano, formato da gradoni era riservato ai cavalieri, il terzo al popolo, il quarto alla plebe e ai soldati e il quinto alle donne. Ogni settore aveva ingressi separati in modo che non ci fosse promiscuità tra le diverse classi sociali. Gli spettacoli teatrali in epoca repubblicana erano organizzati dai magistrati che trattavano direttamente con gli impresari per lo più dei liberti, che erano i proprietari delle compagnie di attori. La compagnia era chiamata grex e caterva, mentre l'impresario era chiamato dominus gregis. La compagnia era inscindibile, gli attori andavano ingaggiati tutti insieme,  anche se vi era un attore incapace non poteva essere licenziato a meno di chiedere l'annullamento del contratto per l'intera compagnia. Gli attori o erano schiavi o erano liberti e vincolati dal contratto insieme a tutti gli altri attori.  Essere attori, costituiva nella Roma antica una condizione di infamia e pertanto vi era uno stato di inferiorità giuridica, erano preclusi i posti di rilievo nella pubblica amministrazione e la esclusione di alcuni diritti comuni ai cittadini liberi. Le donne poi, che nel teatro esercitavano per lo più il mimo, avevano la loro condizione equiparata a quella delle meretrici. I compensi agli attori erano modesti e la loro condizione rimase misera. Oltre tutto gli attori tra di loro non potevano stringere alcun rapporto di parentela, nemmeno con le persone  imparentate con gli attori.  Agli attori era proibito esibirsi al di fuori del teatro e senza un contratto se non nei luoghi stabiliti.  Solo dopo il I secolo a.C. gli attori ebbero un incremento del loro stipendio perchè le rappresentazioni erano organizzate dallo stato e a volte portate anche al di fuori della città negli accampamenti militari delle province dell'Impero. Le compagnie venivano ingaggiate ad esibirsi nei teatri più o meno importanti, proporzionalmente alla capacità e abilità di recitazione degli attori. Agli attori bravi venivano anche dati dei premi e riconoscimenti o perfino dedicate statue. Gli spettacoli a Roma erano legati al ciclo dei ludi che si celebravano in onore di qualche divinità, ma non ebbero mai come in Grecia un carattere religioso.  Fino al 241 a.C. si davano spettacoli di poesia drammatica ma con frasi oscene che poi vennero proibiti. Vi erano anche rappresentazioni di danza, musica e canto, oltre al mimo, vi erano anche le atellane, delle improvvisazioni da attori forniti di maschera, che rappresentavo lo sciocco, il goffo, il millantatore, il vile, l'avaro, il rimbambito, vi erano anche le palliate dove l'attore rappresentava il padre avaro, il figlio prodigo, la cortigiana venale, il servo astuto. Nel 254 a.C. si ha il periodo della commedia latina  di Plauto e di lui a noi sono giunte 21 commedie. Di questo periodo è anche l'opera di Terenzio Afro.  La tragedia invece si ispirava agli autori greci, e tra quelli romani si ricordano Andonico, Gneo Nevio, Pacuvio e Accio. La satira fu invece un genere innovativo e prettamente romano, introdotta nel 148 a.C.  da Lucilio. Il mimo era rappresentato senza costume nè maschere e tra gli autori romani ricordiamo Decimo Laberio, Publilio Siro e Gneo Mazio. La Pantomima ebbe come autori Antonio Lucano e Papinio Stazio, mentre la satira ebbe come autori  Persio Flacco, Petronio Arbitro, Giunio Giovenale, Anneo Seneca.

Gli antichi Teatri di Roma

Teatro di Pompeo, (scomparso), Roma antica, rione Parione, fu il primo teatro stabile di Roma venne costruito tra il 61 e il 55 a.C. da Pompeo, prendendo a modello quello di Mitilene, era annesso alla Curia di Pompeo ed occupava una vasta zona tra il  Monte della Farina e tra l'attuale Campo de Fiori e la chiesa di Sant'Andrea della Valle. Il teatro di Pompeo fu per Roma una innovazione straordinaria perché  la legge romana vietava la costruzione di teatri stabili  in muratura, ed infatti i teatri provvisori di legno venivano eretti soltanto in prossimità dei  luoghi di culto, per questa ragione Pompeo per evitare critiche lo inserì in un complesso sacrale  e costruì su un podio rialzato un tempio dedicato a Venere vincitrice completo di altre 4 piccole  edicole sacre ai lati. In modo che le scalinata che portavano ai gradoni ove sedevano gli spettatori fossero anche l'accesso all'edificio sacro,  il pronao del teatro era quindi anche il pronao del tempio dedicato a Venere. La gradinata d'accesso fu edificata in forma semicircolare di esedra mentre la  cavea fu completata da una scena monumentale, tale modello venne  riutilizzato in eta' tardo-imperiale per la costruzione di altri teatri in muratura. Pompeo fece costruire accanto al teatro un portico a doppio ordine di colonne noto con il nome di Porticus Pompei, dove gli spettatori potevano sostare e ripararsi durante gli intervalli delle rappresentazioni, questo luogo era chiamato "salone delle cento colonne" e confinava con il "salone della curia di Pompeo". I frammenti della Forma Urbis riportano la testimonianza della struttura di questo enorme teatro, il quale nella parte superiore della cavea presentava degli ambulacri che servivano per facilitare l'uscita degli spettatori dai posti più elevati, ogni cuneo della cavea aveva una gradinata chiamata vomitorium che tagliava perpendicolarmente le gradinate ove erano posti i sedili. La scena del teatro era piuttosto bassa ed occupava buona parte dell'orchestra con due esedre laterali. Il teatro aveva probabilmente una capienza per 40 mila spettatori. Sembra che qui, nel teatro di Pompeo si tenessero con una certa regolarità i "Ludi Secolari" che erano delle celebrazioni dedicate alla fondazione di Roma, questi ludi vennero introdotti da Augusto per celebrare in modo solenne la riconquistata libertà del popolo romano e precedevano con una serie di riti sacri la rappresentazione teatrale a tema religioso celebrativo. Il teatro di Pompeo era di grandi dimensioni, infatti la cavea aveva un diametro di circa 150 metri, arricchita da un monumentale quadriportico con colonne di granito  che si stendeva fino all'area sacra di largo Argentina, qui, all'incirca in corrispondenza dell'attuale Teatro Argentina vi era la grande aula detta Curia  di Pompeo, dove si tenevano riunioni del Senato e fu qui che Cesare venne  pugnalato, ai piedi della statua monumentale del suo avversario, statua, che venne ritrovata nel XVI secolo ed  oggi visibile a Palazzo Spada. Dopo l'uccisione di Cesare, anche se Augusto fece  murare la Curia  considerandola come locus sceleratus, il  teatro rimase comunque in uso e  continuò ad essere restaurato dagli imperatori fino al V secolo. Sotto il regno di Tiberio il teatro subì un gravissimo incendio, e fu lo stesso Tiberio che diede inizio ai lavori di ristrutturazione e riedificazione che furono completati da Caligola. Nerone in occasione del ricevimento in onore di Tiridate re degli Armeni lo fece decorare in oro. Un altro incendio scoppiò durante il regno dell'imperatore Tito ed i danni anche in questa occasione vennero riparati, si ha notizia di un ultimo restauro sotto l'imperatore Teodorico.  Sembra che il teatro di Pompeo  fosse ricco di marmi, sculture, affreschi, ma purtroppo, come per altri monumenti di Roma, caduti in disuso durante il  Medioevo, anche questo impianto divenne cava di materiali edilizi e fondamenta di successivi edifici, infatti sulle rovine della cavea vennero edificate le dimore degli Orsini e la Chiesa di Santa Barbara dei Librai. Il profilo della cavea, per la parte esterna,  è ancora riconoscibile dalla forma curva dei palazzi a via di Grottapinta edificati proprio dove c'era la cavea del teatro di Pompeo, altre testimonianze sono a via del Biscione e  a via dei Giubbonari, mentre i resti delle murature e delle arcate del portico, sono visibili nei sotterranei dei palazzi nobiliari della zona. Nel seminterrato del Ristorante Pancrazio, si notano ancora oggi i resti di un "opus reticulatum" che erano piccoli cubi di tufo posti in diagonale e che rivestivano il muro di calcestruzzo, altri resti delle murature e delle arcate sono visibili nell'Albergo Pompeo.

Teatro di Marcello, Roma antica, è un teatro tutt'ora visibile, e ben conversato posto nella parte meridionale del Campo Marzio, nota in epoca romana come Circo Flaminio, situata tra il Tevere e il Campidoglio, fu il secondo teatro stabile di Roma, ideato da Giulio Cesare che scelse nel 46 a.C. un luogo adatto dove impiantare la grande platea, abbattendo degli edifici già esistenti, infatti in precedenza dove oggi si trova il teatro,  vi erano un tempio dedicato alla dea della Pietà risalente forse al 150 a.C. e un carcere. Probabilmente l'edificazione del teatro Marcello comportò l'occupazione della parte curva del preesistente Circo Flaminio, che da allora divenne una semplice piazza, e lo spostamento e la ricostruzione degli edifici sacri circostanti, come l'antico tempio di Apollo e il tempio di Bellona. La fondazione, a causa del terreno paludoso e soggetto a inondazioni venne eseguita su pali di rovere con un anello in calcestruzzo di 6,33 metri di spessore.  Alla morte di Cesare nel 44 a.C. i lavori furono sospesi e vennero ripresi da Augusto nel 22 a.C., dopo la morte del nipote e figlio adottivo Marco Claudio Marcello, figlio della sorella Ottavia al quale il teatro venne dedicato, infatti sembra che vi fosse una statua di Marcello in bronzo dorato. Il teatro venne terminato ed inaugurato 11 a.C. dopo avervi fatto svolgere i "Ludi Saeculares", il primo utilizzo del teatro sembra risalire al 17 a.C..  Il teatro Marcello ricorda e forse ispirò la successiva edificazione dell'Anfiteatro Flavio, il Colosseo, che venne edificato 83 anni dopo, ha la forma semicircolare tipica del teatro e non circolare tipica degli anfiteatri.  Il Teatro Marcello che sembra potesse ospitare 15 mila spettatori, aveva due ordini di arcate, era a due piani, e le colonne  che vediamo alla destra del piano terra sono state ricostruite, presentava un attico, che è scomparso per essere stato sostituito dalla una fortezza medioevale dei Savelli prima e  poi durante il Rinascimento dal Palazzo Orsini, palazzo che si trova a  piazza di Monte Savello. La cavea non è visitabile, in quanto i pochi resti della cavea e della scena del teatro si trovano appunto sotto questo palazzo e nel  giardino del palazzo Savelli - Orsini. Il teatro di Marcello aveva la struttura tipica del teatro romano delineata dalla cavea a pianta semicircolare muri a raggiera collegati da volte a botte inclinate che si trovavano sotto i gradini della cavea, i quali erano interrotti da due ambulacri concentrici, uno esterno, che si apriva con arcate e uno più interno detto Ambulacro dei Cavalieri. La struttura dei fornici si ripeteva a gruppi di sei: uno con rampa in leggera salita conduceva all'ambulacro più interno, due affiancati ospitavano le rampe per salire e scendere dai piani superiori, mentre altri tre erano in comunicano tra loro. Oltre l'ambulacro interno,  i fornici proseguivano con vani stretti e lunghi di altezza minore. Gli ambienti più esterni, erano suddivisi da tramezzi in muratura probabilmente di epoca giulio-claudia, che furono probabilmente utilizzati sin dagli inizi ed anche successivamente come botteghe. Un ambiente centrale presentava sulla volta una decorazione in stucco bianco articolata in tondi e ottagoni con figure di repertorio, che fu realizzata probabilmente nella seconda metà del II secolo. La facciata del Teatro Marcello è  in travertino e presenta tre ordini, due inferiori con le arcate inquadrate da un ordine di semicolonne doriche, un altro ordine con capitelli tuscanici e prive di base al piano terreno,  e capitelli ionici superiormente. Originariamente le arcate erano 41 e le semicolonne 42. I due ordini sono separati da una fascia con risalti in corrispondenza delle semicolonne, che fungevano da marcapiano. L'attico al terzo piano, del quale restano poche tracce, si presentava invece a parete continua ed era decorato con paraste corinzie. Le chiavi d'arco erano decorate da grandi mascheroni teatrali in marmo bianco, alcuni dei quali furono recuperati durante gli scavi. L'altezza originaria doveva  raggiungere i 32,60 metri circa, mentre oggi la parte superstite è alta all'incirca 20 metri.  Per ragioni statiche data la paludosità del terreno, vi è una alternanza dei materiali usati sia per i blocchi di cui si compongono i pilastri sia delle arcate interne del deambulatorio;  i muri radiali dei cunei e il primo tratto dei fornici erano in blocchi di tufo per i primi dieci metri di lunghezza, poi in opera cementizia con paramento in reticolato, con inserti in travertino. per le imposte e le chiavi d'arco, mentre le pareti degli ambulacri interni erano  invece in muratura e infine le volte erano tutte in calcestruzzo. La stanza in fondo all'ingresso centrale è l'unica che ha conservato un tratto degli antichi stucchi decorativi della volta. La cavea probabilmente aveva un diametro di 129,80 metri, ed era divisa in una parte inferiore, chiamata ima cavea, accessibile dall'Ambulacro dei Cavalieri, una parte intermedia, chiamata media cavea, accessibile dal secondo piano, e una parte superiore, chiamata summa cavea,  accessibile tramite scale dall'ultimo livello. In corrispondenza dell'orchestra del diametro di 37 metri sono stati ritrovati i bassi gradini di marmo che ospitavano i seggi dei posti riservati  chiamati proedria. In un frammento della Forma Urbis Severiana si ha una idea di come doveva essere la scena, che si presentava rettilinea e con un portico di sei colonne verso l'esterno. Ai lati della scena vi erano due Aule regie, ambienti absidati coperti con volte a crociera, in quella di sinistra restano ancora in piedi un pilastro e una colonna. Dietro la scena si trovava una grande esedra, dove probabilmente vi erano i due tempietti ricostruiti della Pietas e di Diana. Intorno al 1150 i Fabi fortificarono sia ciò che era rimasto del Teatro Marcello, che la stessa collinetta chiamata oggi Monte Savello e verso la fine del XIII secolo i Savelli ne fecero il loro fortilizio. Nel 1500 Baldassarre Peruzzi costruì i due piani di abitazioni che ancora oggi si vedono,ma il palazzo acquistò la sua forma definitiva nel 1712, allorchè passò agli Orsini. Nel XIX secolo il teatro Marcello era ridotto in condizioni davvero pietose, con il seminterrato e  le arcate inferiori occupate da misere bottegucce di straccivendoli e simili, tanto da aver perduto l'aspetto di Teatro e di aver suscitato l'indignazione dello stesso Poeta Gioacchino Belli.  Nel 1926   ad opera dell'architetto Alberto Calza Bini, il teatro fu opportunamente ripristinato nella sua forma attuale  e debitamente restaurato.

Teatro di Balbo, Roma antica, rione Pigna e rione Sant'Angelo, era il terzo teatro stabile in opera muraria, in pietra,  della Roma antica anche se molto più piccolo rispetto al teatro di Pompeo e al teatro di Marcello, si deve la sua edificazione a Lucio Cornelio Balbo che fu proconsole in Africa  nel 19 a.C. banchiere e amico di Augusto, che ritornò trionfante a Roma nel 13 a.C. per la vittoria riportata  contro in Germani in Libia.  Purtroppo già sotto Adriano questo teatro venne demolito benchè non ancora ultimato. Questo edificio del quale esistono delle tracce nella Crypta Balbi a via delle Botteghe Oscure, aveva come nome Theatrum Balbi, e questo si desume dalla Forma Urbis in una incisione presente in un frammento. Sembra che il teatro avesse una capacità per 7700 spettatori, della cavea rimangono dei frammenti all'interno di palazzo Mattei Paganica nei pressi della Crypta Balbi, dove si trova la sede dell'Enciclopedia Italiana. Dai racconti di Plinio si desume che la scena del teatro era ornata da 4 piccole colonne in onice, molto preziose per l'epoca, il teatro venne poi restaurato da Domiziano per un incendio che durante il regno di Tito ne aveva danneggiato la struttura.  All'interno della Crypta Balbi sono visibili il portico, o l'ambulacro.  Altri resti di questo teatro sono nei sotterranei di palazzo Guidi, e di palazzo Volpiani e visibili tra le vie delle Botteghe Oscure, la via dei Polacchi, la via dei Delfini e la via dei Caetani.

Teatri di Roma antica :

Teatro di Pompeo
Teatro di Marcello
Teatro di Balbo

I Teatri moderni  a Roma

Storia del Teatro a Roma, durante l'epoca papale il teatro era molto amato da tutte le classi sociali, dalla nobiltà al popolo, ma non sempre ebbe vita facile.

I Teatri dei Rioni di Roma

Teatri del Rione Monti, Roma, clicca sulla foto e ti si aprirà una scheda con le fotografie e le informazioni storiche e artistiche dei teatri del rione Monti, tra questi il teatro Brancaccio a via Merulana, il teatro Manzoni scomparso a via Urbana, il teatro piccolo Eliseo a via Nazionale, il teatro Eliseo a via Nazionale, il teatro dei Dioscuri a via Piacenza, il teatro Manhattan a via del Boschetto.

Teatro di Pompeo : gli antichi teatri di Roma

teatro di pompeo teatri della roma antica

Teatro di Pompeo : antichi teatri di Roma, foto Anna Zelli

Teatro Marcello : gli antichi teatri di Roma

il teatro marcello gli antichi teatri di roma

Teatro Marcello, Roma, foto Anna Zelli

Teatro Balbo : gli antichi teatri di Roma

teatro balbo teatri di roma antica

Teatro Balbo, gli antichi teatri di Roma, foto Anna Zelli

Teatri Anfiteatri  Circhi e Stadi  Obelischi a Roma : foto e informazioni
 
teatri del rione monti (roma) Rione Monti (Roma) stemma
Teatri del Rione Monti Rione Monti R. I

Teatri di Roma

FOTO TEATRI DI ROMA
Teatri di Roma

Teatri di Roma, foto Anna Zelli

torna Teatri di Roma

I TEATRI DI ROMA Guida Turistica di Roma, Foto, Informazioni

Teatri di Roma - Guida turistica di Roma

Tutte le Foto sono di proprietà di Anna Zelli 
ne è vietata la riproduzione anche parziale

 

 

 

 

Teatri di Roma

 

Contatti: Guida Turistica Roma

e mail arte cultura idee

zellianna@hotmail.com

 

Itinerari Turistici Roma

roma itinerari turistici info e foto

Itinerari Turistici Roma

Passeggiate Romane

Piazza Navona dintorni

Pantheon e dintorni

Campo de Fiori dintorni

Portico d'Ottavia

via Giulia e dintorni

Piazza Spagna dintorni

via Veneto dintorni

Quirinale e dintorni

Campidoglio e dintorni

Foro Romano dintorni

Palatino e dintorni Roma

Aventino e dintorni

Testaccio e dintorni

Caracalla e dintorni

Trastevere e dintorni

Gianicolo e dintorni

Giardini Gianicolo

Laterano e dintorni

Celio e dintorni

Piazza Cavour dintorni

Borgo Vaticano e dintorni

Bibliografia Roma

Guida Turistica Roma

Itinerari Turistici Roma
 

Città del Vaticano Guida

ROMA CITTA' DEL VATICANO GUIDA TURISTICA www.annazelli.com

Città del Vaticano

Basilica di San Pietro

Musei Vaticani

Cappella Sistina

Giardini Vaticani

Strade in Vaticano

via della Conciliazione

Passetto Vaticano

Borgo e Vaticano

Rione Borgo R. XIV
 

Arte Cultura Novità Idee

Anna Zelli - www.annazelli.com

H O M E

CHI SONO

CONTATTI

A.Z. Arte Cultura Novità Idee - www.annazelli.com

www.annazelli.com

Teatri di Roma

Teatri di Roma

Guida Turistica Roma

Itinerari Turistici Roma

Passeggiate Romane

Rioni di Roma

Città del Vaticano

Bibliografia Roma

H O M E   P A G E  

A.Z. Anna Zelli Arte Cultura Novità Idee www.annazelli.com

 

Anna Zelli  A.Z.  Arte Cultura Novità Idee

potete contribuire gratuitamente con le vostre idee : mandate una mail
 

Copyright dal 2011

tutte le foto e i contenuti del sito sono di proprietà esclusiva
è vietata qualsiasi riproduzione e copia del sito e delle immagini

torna

Guida di Roma - Itinerari Turistici di Roma -  Guida Turistica del Vaticano - Home Page

     Guida Turistica di Roma, Foto, Informazioni Itinerari Turistici di Roma GUIDA TURISTICA CITTA' DEL VATICANO Home Arte Cultura Idee Anna Zelli - www.annazelli.com

Guida turistica di Roma - Itinerari Turistici Roma - Guida turistica Città del Vaticano - Home Page

ANNA ZELLI www.annazelli.com

www.annazelli.com