PONTE CESTIO ALL'ISOLA TIBERINA (ROMA)
detto anche ponte Graziano, ponte di San Bartolomeo

Ponte Cestio, Roma, all'isola Tiberina, detto anche ponte Graziano, ponte di San Bartolomeo, è sulla riva destra del Tevere, fu costruito nel 46 a.C., in origine era un ponte di legno, porta al rione Trastevere, prese il nome da Lucio Cestio  amministratore e fratello di Caio Cestio sepolto nella Piramide Cestia a Porta San Paolo a Roma. Poichè fu spesso danneggiato dalle inondazioni, fu completamente ricostruito nel XIX secolo per essere adattato ai nuovi muraglioni, furono allargati rispetto al precedente ponte anche le due arcate laterali in modo da scongiurare future alluvioni. I due ponti sono uniti da una via vicus Censori. Il ponte Cestio che collega quindi l'Isola Tiberina a Trastevere, oggi ha 3 arcate, ed è del tutto diverso dal ponte originario. Il ponte Fabricio, che è l'altro ponte dell'isola Tiberina, porta verso il Ghetto, il quartiere ebraico, e il Foro Boario, da sempre questo è stato un ponte attivo, mentre il ponte Cestio verso Trastevere, no. Il ponte Cestio venne eretto quando l'isola perse la sua funzione di granaio e si voleva un collegamento tra Campo Marzio e Trastevere, pare sia stata edificato poco dopo il ponte Fabricio, ma se ne ha menzione solo 4 secoli più tardi, sembra che il curator di questo ponte fosse un tale Lucio Sestio, fratello di Caio Sestio, che fece costruire la piramide che vediamo a ridosso della porta Ostiense. Probabilmente questo ponte venne costruito tra il 62 a.C. e il 27 a.C. Da questo lato la corrente del Tevere è più forte, per cui ponte Cestio ha avuto vari rifacimenti. Nel 370 d.C. al tempo di Valentiniano, di Valente e Graziano, 3 imperatori romani, il ponte Cestio venne ricostruito del tutto. Ci sono due iscrizioni, al centro dei due parapetti, con lo stesso testo, affisse l'una di fronte all'altra, scolpite in lastre di marmo, vi si legge "i nostri signori Valentiniano, Valente, e Graziano, vincitori massimi e perenni augusti hanno dato ordine che fosse cominciato, terminato e dedicato il ponte del trionfatore Graziano, destinato ad eternare questo nome augusto ed a servire al senato e al popolo romano". Vi era un unico grande arco al centro della corrente del fiume, impostato su due piloni, con altri due archi più piccoli sulle sponde opposte. Questo ponte, chiamato ponte Graziano, venne interamente demolito alla fine dell'ottocento, è in travertino nella parte esterna in peperino e tufo nella parte interna, i parapetti erano in marmo, alcuni vennero rifatti nel secolo XVII, nel 1679.  Tutto il ponte venne smontato nel 1888. Nel tardo Quattrocento il ponte si chiamò ponte di San Bartolomeo, perchè immette nella piazzetta dove c'è la chiesa di San Bartolomeo all'Isola. Tra il Settecento e l'Ottocento, venne chiamato "ponte Ferrato", nome probabilmente derivato dalle catene dei molini. Dopo l'unità d'Italia il ponte Cestio, venne smontato e ricostruito, quindi non è più lo stesso ponte del I secolo a.C. Il nuovo ponte Cestio venne inaugurato il 20 settembre del 1892, è lungo 80,40 metri, diviso da 3 archi, l'arco centrale ha una luce di 23,70 metri, mentre gli archi laterali hanno una luce di 21,40 metri.

Fotografie Ponte Cestio Roma

ponte Cestio, Roma, foto Anna Zelli

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Ponti di Roma, foto Anna Zelli

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