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ROMA PANTHEON E DINTORNI

Pantheon e dintorni

Zona Pantheon e dintorni Roma

Pantheon e dintorni
Piazza della Rotonda
Pantheon
Fontana piazza della Rotonda
Obelisco Macuteo
Edicola dell'Immacolata
Chiesa S. Maria ad Martyres
Via del Pantheon
Edicola Madonna dell'Orazione
Piazza della Minerva
Chiesa S. Maria sopra Minerva
Albergo Minerva
Obelisco piazza della Minerva
Lapide a Josè De San Martin
Via del piè di Marmo
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Via del Plebiscito
Edicola sacra via del Plebiscito
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Piazza Sant'Ignazio
Edicola sacra piazza Sant'Ignazio
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Edicola sacra piazza della Pigna
Vicolo delle Ceste

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Via dell'Arco della Ciambella
Edicola sacra via Arco Ciambella
resti delle Terme di Agrippa
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Chiesa Sant'Eustachio
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Madonnina piazza Caprettari
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Fontana a forma di Vasca
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Chiesa San Luigi dei Francesi
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Piazza della Maddalena
Chiesa della Maddalena
Edicola piazza della Maddalena
Via della Maddalena
Orologio a via della Maddalena
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Edicola a via delle Coppelle
Palazzo Baldassini
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Chiesa Santa Maria Campo Marzio
Piazza San Lorenzo in Lucina
Chiesa San Lorenzo in Lucina
Edicole piazza San L. in Lucina
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Obelisco a piazza Montecitorio
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Scalinata palazzo del Parlamento
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Pantheon e dintorni (Roma)

Pantheon e dintorni, questo itinerario parte dalla piazza della Rotonda, dove si trova il Pantheon, uno dei templi della antica area del Campo Marzio meglio conservati della romanità dedicato a tutti gli Dei dell'Olimpo, la sua meravigliosa cupola ne ha fatto uno dei simboli di Roma. Questa passeggiata abbraccia tre rioni del Centro storico di Roma : il rione Sant'Eustachio, il rione Pigna, il rione Colonna. Da vedere a piazza della Rotonda e nei dintorni del Pantheon : piazza della Rotonda, chiesa di Santa Maria ad Martyres, il Pantheon, fontana con obelisco a piazza della Rotonda, Obelisco Macuteo di piazza della Rotonda, edicola sacra dell'Immacolata a piazza della Rotonda,  via del Pantheon, Madonna dell'Orazione via del Pantheon, piazza della Minerva, chiesa di Santa Maria Sopra Minerva, obelisco della Minerva, Albergo Minerva, Lapide a Josè De San Martin el Liberator  eroe Argentino, via del piè di Marmo, via di Santo Stefano del Cacco, piede a via di Santo Stefano del Cacco, chiesa di Santo Stefano del Cacco, piazza del Collegio Romano, edicola sacra dell'Immacolata piazza del Collegio Romano, palazzo del Collegio Romano, palazzo Doria Pamphili, chiesa di Santa Marta, edicola sacra piazza del Collegio Romano, via Lata, Fontanella del Facchino, via della Gatta, gatta sul palazzo Grazioli lato su via della Gatta, edicole sacre a via della Gatta, palazzo Grazioli, via del Plebiscito, edicola sacra a via del Plebiscito, piazza del Gesù, via del Gesù, palazzo Altieri, Chiesa del Gesù,  Piazza di Pietra, tempio di Adriano, piazza Sant'Ignazio, edicola sacra a piazza Sant'Ignazio, chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, edicola sacra a piazza Sant'Ignazio, piazza della Pigna, chiesa San Giovanni della Pigna, Edicola Sacra piazza della Pigna, vicolo delle Ceste, Edicola sacra a vicolo delle Ceste, via dell'Arco della Ciambella, via di Torre Argentina, Chiesa di San Benedetto e Santa Scolastica, Largo delle Stimmate, Chiesa delle Stimmate di San Francesco, Palazzo Besso Largo delle Stimmate, piazza Sant'Eustachio, chiesa Sant'Eustachio, piazza della Maddalena, Edicola Sacra piazza della Maddalena, via della Maddalena, Orologio a via della Maddalena, via delle Coppelle, Palazzo Baldassini, piazza Campo Marzio, Chiesa Santa Maria in Campo Marzio, piazza San Lorenzo in Lucina, chiesa San Lorenzo in Lucina, piazza Montecitorio, palazzo Montecitorio, Obelisco Campense, piazza del Parlamento, palazzo del Parlamento, scalinata palazzo del Parlamento, piazza Colonna, colonna di Marco Aurelio, Galleria Colonna ora intitolata ad Alberto Sordi, Chiesa dei Bergamaschi San Bartolomeo e Alessandro, Fontana a Piazza Colonna Roma, Palazzo del quotidiano romano il Tempo, Palazzo Ferraioli, Palazzo della Rinascente, Chiesa Santa Maria in Via, Piazza Capranica,  Piazza Capranica, Palazzo Capranica, Chiesa a Piazza Capranica, Gelateria Giolitti, Caffe Tazza d'Oro, Largo della Fontanella Borghese, Palazzo Borghese, Via del Pozzo delle Cornacchie, Edicola sacra Via del Pozzo delle Cornacchie, Via delle Coppelle, Roma, Edicola sacra Via delle Coppelle.

Da vedere nei dintorni del Pantheon Foto Informazioni  (Roma)

Piazza della Rotonda, fa parte del rione Sant'Eustachio, il nome deriva dalla forma rotonda del Pantheon che domina la piazza, fatto edificare tra il 27 e il 25 a.C. da Marco Vispiano Agrippa, genero di Augusto come ex voto per la vittoria contro i Persiani. La forma rotonda all'edificio fu data dalla ricostruzione voluta da Adriano tra il 118 e il 125, dopo che il Pantheon subì due devastanti incendi.  Sempre ad Adriano si deve la copertura a cupola, con un diametro di 43,44 metri, ed il pronao con un timpano, ancora oggi visibile. Il tetto della cupola era un tempo ricoperto da tegole di bronzo dorato, e all'interno anche i cassettoni erano ricoperti di bronzo. Purtroppo le tegole vennero sottratte nel 663 dall'Imperatore d'Oriente Costante II, mentre il rivestimento bronzeo del soffitto fu depredato da Papa Urbano VIII e fu utilizzato per la realizzazione del Baldacchino all'interno della Basilica di San Pietro. Fu in questa occasione che Pasquino sentenziò: "Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini". Il Pantheon venne poi riconvertito in chiesa dedicata a Santa Maria ad Martyres.

Chiesa Santa Maria ad Martyres, piazza della Rotonda, rione Sant'Eustachio, Roma, è all'interno del Pantheon, fu consacrata nel 608 quando l'imperatore Foca regalò il Pantheon a Papa Bonifacio IV, qui il papa face seppellire i resti dei martiri che erano conservati nelle catacombe, le consacrò con una cerimonia solenne, ai lati dell'attico furono anche edificati due campanili da Papa Urbano VIII che poi vennero demoliti nel 1883. Nel 1520 qui venne sepolto Raffaello, e dopo di lui Perin del Vega, Taddeo Zuccari, Baldassare Peruzzi e molti altri artisti. Dopo l'Unità d'Italia, nel 1878, il Pantheon divenne anche il sacrario dei Re d'Italia, vi sono sepolti il re Vittorio Emanuele II, il re Umberto I e la regina Margherita.

Pantheon, piazza della Rotonda, rione Sant'Eustachio, Roma, fu fatto costruire nel 27-25 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, amico e genero di Augusto, il quale ne affidò la realizzazione a Lucio Cocceio Aucto, il Pantheon era tra i Saepta Iulia e la basilica di Nettuno, fatti erigere anche questi edifici a spese di Agrippa. L'iscrizione dedicatoria che si legge sul frontone del Pantheon fu ricollocata qui in epoca adrianea e vi si legge in latino : M AGRIPPA L F COS TERTIVM FECIT, Marcus Agrippa, Lucii filius, consul tertium fecit, che tradotto dice : Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò. Sotto Adriano l'edificio precedentemente danneggiato da un incendio, venne interamente ricostruito tra il  115 e il 127. L’edificio del Pantheon è inscrivibile in una sfera perfetta. L'altezza dell'edificio è uguale al suo diametro e misura 43,44 m per 43,44 m. questa caratteristica risponde ai criteri classici di una architettura equilibrata e stabile. La costruzione del Pantheon fu un capolavoro di ingegneria la spazialità perfettamente sferica regala all'osservatore una sensazione di straordinaria armonia, il pronao rettangolare nasconde la grande cupola  emisferica,  all'interno se ne apprezza la sua grandezza e bellezza. l'Oculus, che è il foro posto sulla volta è l'unico punto da cui proviene la luce la particolarità della volta del Pantheon è l'oculo centrale della cupola che dà luce all'ambiente, una tradizione romana, vuole che nel Pantheon non penetri la pioggia per il cosiddetto "effetto camino": in realtà, è una leggenda legata al passato quando la miriade di candele che venivano accese, produceva una corrente d'aria calda che saliva verso l'alto e che incontrandosi con la pioggia la nebulizzava, annullando pertanto la percezione dell'entrata dell'acqua. Il muro del tamburo che sostiene la cupola è spesso 6 metri. Il Pronao è racchiuso da colonne di granito. Il Pavimento fu restaurato nel  1873  conserva i disegni originali  romani. Gli archi in mattoni  incassati nella struttura  muraria agiscono  come sostegno e distribuiscono peso alla cupola. Le tegole dorate del Pantheon furono tolte nel 663 dall'Imperatore  bizantino Costanzo, nel 1632  Papa Urbano VIII fa fondere il bronzo del portico  per il Baldacchno del Bernini a San Pietro. Nel 1888 fu completata la tomba a Vittorio Emanuele II. All'interno del Pantheon possiamo ammirare la tomba di Raffaello, le tombe di alcuni Re d'Italia. All'inizio del VII secolo, nel 609  il Pantheon fu consacrato come basilica cristiana da Papa Bonifacio IV, chiamata Santa Maria della Rotonda, o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni apportate agli edifici della Roma classica dai papi. Gode del rango di Basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora il Capitolo.

Fontana con Obelisco a piazza della Rotonda, rione Sant'Eustachio. Roma, fu costruita da Giacomo della Porta nel 1578 decorata quattro mascheroni ed un catino. Nel 1711 venne ristrutturata, vennero posti una scogliera in marmo ed i delfini e al centro venne innalzato dal Barigioni l'obelisco Macuteo che proveniva dalla vicina piazza di San Macuto. Al di sopra dell'obelisco c'è una croce.

Obelisco Macuteo del Pantheon a piazza della Rotonda, rione Sant'Eustachio, Roma, è in granito rosso si trova davanti al Pantheon, posto al di sopra della fontana centrale,  è alto 6,34 metri, con il basamento è alto 14,52 metri, l'obelisco apparteneva al Faraone Ramsete II, periodo 1300 -1234 a.C. ed era collocato in origine in Egitto a Heliopolis, non si sa quando sia stato portato a Roma, fu eretto nell'Iseo Serapeo a Campo Marzio. Fu ritrovato nel 1300, nei pressi della Basilica  di Santa Maria sopra Minerva, e fu  successivamente posto nel 1374 a Piazza San Macuto. L'attuale collocazione fu voluta da Papa Clemente XI che lo fece innalzare sopra la fontana del Pantheon ad opera  nel 1575 di Giacomo della Porta. Gli elementi decorativi della fontana come i delfini, gli stemmi pontifici, lo stemma degli Albani il Casato di Papa Clemente XI, e la croce in alto all'obelisco furono aggiunti dall'architetto Filippo Barigioni. L'Obelisco Macuteo si trova davanti al Pantheon uno dei monumenti meglio conservati di Roma, il tempio fu fatto edificare da Agrippa tra il 27 e il 25 a.C., in origine a pianta rettangolare ed orientato in senso opposto, la ricostruzione cilindrica è da attribuirsi ad Adriano tra il 118 e il 125 d.C., il tempio fu poi donato nel 608 dall'Imperatore bizantino Foca a Papa Bonifacio IV, che trasformò il tempio pagano del Pantheon in chiesa cristiana che si chiamò Santa Maria ad Martyres. La piazza della Rotonda, Pantheon, fu un mercato per molto tempo, ed i detriti provocati da questo uso della piazza provocarono un rialzo del terreno. Alla metà del quattrocento Papa Eugenio IV fece collocare al centro della piazza due piccole vasche affiancate da due leoni egizi di basalto, riutilizzati nella attuale fontana la cui realizzazione venne iniziata da Giacomo della Porta e ricostruita nel 1711 sotto il Papato di Clemente XI da Filippo Barigioni per ospitare l'obelisco ritrovato nel corso del XIV secolo dietro la tribuna della chiesa di San Macuto, in origine l'obelisco sulla cuspide aveva raffigurati i due cartigli di Ramsete II  e su ciascun lato del fusto dell'obelisco il nome di Ramsete II compare seguito dalla sua affinità con il dio sole "eccellente   figlio di Ra, sua immagine sacra protettore delle sue creature colui che moltiplica le sue offerte il costruttore grande per i monumenti della casa di Ra. Grande per festività come Ra sul trono di Atum". L'obelisco venne ritrovato sotto Santa Maria sopra Minerva che fu costruita sulle rovine dell'Iseo, alcuni resti dell'obelisco vennero ritrovati sotto la chiesa di San Macuto, in via del Seminario, dove ci sono ancora alcuni resti della base, si ha notizia dell'obelisco da Baccio Bracciolini che nel trattato del 1448 "De Varietate Fortunae" lo colloca ai piedi della regione chiamata "Pigna" dove era la pigna di bronzo che in origine era a via del Gesù, l'obelico rimase li fino al tempo di Papa Clemente XI che decise di collocarlo a piazza della Rotonda, davanti al Pantheon, al posto della precedente fontana ne venne costruita una con 4 delfini ai lati e sulla sommità della cuspide venne posta la croce sopra una stella , gli stemmi di Papa Clemente XI. Vedi : Obelisco Macuteo del Pantheon.

Edicola sacra dell'Immacolata a piazza della Rotonda 5, rione Sant'Eustachio, Roma, si ammira sulla facciata di una casa una enorme edicola settecentesca, è un affresco di notevoli dimensioni, e che occupa due piani del caseggiato, rappresenta l'Immacolata con il manto azzurro, le mani incrociate sul seno ed ai piedi il globo terrestre, la falce di luna e il serpente. La venerazione per la Immacolata Vergine Maria a Roma era molto diffusa, anche prima che papa Pio IX nel 1854 ne proclamasse il dogma. L'immagina è posta in una cornice in stucco settecentesca, bilobata nella parte superiore, di fattura molto elegante, superiormente è ornata dalla colomba divina posta tra tralci e volute.

Via del Pantheon, va da piazza della Rotonda a piazza della Maddalena, fa parte del rione III Colonna e del rione VII Sant'Eustachio, la via prende il nome dal tempio del Pantheon su piazza della Rotonda. Qui si trovava l'Albergo del Sole.

Edicola Sacra Madonna dell'Orazione Via del Pantheon Roma, è una piccola madonnina ottocentesca posta all'interno di una cornice ovale, raffigura Maria di Magdala a mezzo busto con gli occhi bassi, le braccia raccolte sul petto in atteggiamento di preghiera.

Piazza della Minerva, fa parte del rione Pigna, Roma, è tra via della Minerva e via di Santa Caterina da Siena, il nome deriva dallo scomparso tempio della Minerva Calcidica, la cui statua oggi si trova in Vaticano. Sull'area di questo antico tempio romano è sorta la chiesa di Santa Maria sopra Minerva.

Chiesa Santa Maria Sopra Minerva, a Piazza della Minerva 42, rione Pigna, Roma, fu costruita nel XIII secolo insieme al convento ed è ricca di opere d'arte italiana, è un esempio di architettura Gotica a Roma, era la roccaforte dei Domenicani, che per il loro ardore contro gli eretici erano soprannominati  Domini canes "cani del Signore". Nel convento i frati domenicani vi svolgevano i processi dell'Inquisizione, ed era destinata alla abiura, qui ogni condannato per eresia doveva pronunciare il suo pentimento in una cerimonia pubblica solenne. Sembra che la chiesa sia stata edificata sull'antico Tempio di Minerva, c'è anche la Statua del Cristo Risorto iniziata da Michelangelo e terminata da Raffaele da Morlupo. Ospita anche la Tomba di Santa Caterina da Siena  che morì qui nel 1380, ma la salma è senza la testa, perché si trova a Siena. La chiesa venne rinnovata da Giuliano da Sangallo, e nel Seicento Carlo Maderno ne ingrandì l'abside. All'interno vi sono le tombe di Papa Leone X e di Papa Clemente VII, della faglia De Medici. A sinistra dell'altare maggiore c'è il Redentore, scultura di Michelangelo

Obelisco di Piazza Santa Maria Sopra Minerva, rione Pigna, Roma, L'elefante fu scolpito da Ercole Ferrara sulla base del progetto del Bernini, l'obelisco fu ritrovato nel giardino del monastero, l'addobbo dell'elefantino fu voluto da un frate   per non compromettere la stabilità dell'obelisco, l'elefante, simbolo di saggezza e di intelligenza fu scelto come simbolo  per raggiungere la vera saggezza. Vedi : Obelisco della Minerva.

Albergo  Minerva, rione Pigna, Roma, a piazza della Minerva, nel'attuale albergo Minerva, vi soggiornò Josè De San Martin el Liberator  eroe Argentino, vi è una targa in memoria.

Lapide a Josè De San Martin el Liberator,  eroe Argentino, a piazza della Minerva rione Pigna, Roma, posta sulla facciata dell'Albergo Minerva.

Via del Piè di Marmo, va da via di Santa Caterina da Siena a piazza del Collegio Romano, rione Pigna, Roma, il nome le deriva da un enorme piede di marmo con calzare forse appartenuto ad una statua di culto qui ritrovato nel  XVI secolo, ora questo piede si trova a via Santo Stefano del Cacco dove fu collocato nel 1878 per non ostacolare il corteo funebre di Vittorio Emanuele II la cui salma doveva essere tumulata al Pantheon. In questa zona in epoca romana c'era l'Iseo Campense, il più importante santuario Egizio a Roma.

Piede a via Santo Stefano del Cacco, la via di Santo Stefano del Cacco va da via del Piè di Marmo a via del Gesù e via degli Astalli, fa parte del rione Pigna. Qui in epoca romana  vi era l'Iseo Campense dedicato ad una deità Egizia cinocefala che apparteneva al tempio, e che diede il nome alla via e alla chiesa. Questa deità fu scambiata dal popolo per una scimmia e fu chiamata Macaco poi abbreviato in Cacco. Il piede proviene da un'area dedicata  agli Dei Egizi Iside  e Serapide probabilmente apparteneva ad una statua. Nell'antica Roma le statue venivano dipinte e ricoperte di gioielli e di vesti dai fedeli , erano anche piene di candele accese, con grave rischio di incendi.

Chiesa di Santo Stefano del Cacco, via Santo Stefano del Cacco, rione Pigna, il nome antico di questa chiesa era di Santo Stefano in Pinea, in quanto sulla sommità del campanile c'è una pigna, che da anche il nome al rione, nel tempo è divenuta popolarmente chiesa di S. Stefano del Cacco. La chiesa conserva il carattere basilicale e risale al IX secolo è divisa in 3 navate con due ordini di colonne, all'interno vi è un quadro di Perin del Vaga, nei sotterranei sono presenti numerosi lapidi tombali.

Piazza del Collegio Romano, fa parte del rione Pigna, Roma, si trova tra la via Lata e la via del Piè di Marmo, in passato questa piazza era chiamata Campo Camilliano per la presenza di un arco all'imbocco di via del Piè di Marmo detto arco di Camigliano il nome venne cambiato quando venne edificato il palazzo del Collegio Romano, qui sulla piazza si affaccia anche il palazzo Doria Pamphili con il museo la Galleria Doria Pamphili, all'angolo di questo palazzo si può ammirare l'edicola mariana dell'Immacolata.

Edicola Sacra dell'Immacolata, piazza del Collegio Romano, rione Pigna, Roma, è collocata sullo spigolo di palazzo Doria Pamphili che da su via della Gatta, è un dipinto olio su tela databile alla seconda metà del XVIII secolo, raffigura la Vergine Immacolata che siede in cielo tra le nubi al di sotto della tradizionale falce di luna. La cornice è decorata da ornamenti floreali in stucco dorato. Al di sopra è protetta da un baldacchino di legno ricoperto di piombo ed è illuminata da una piccola lampada.

Palazzo del Collegio Romano, Piazza del Collegio Romano Roma, il collegio era retto da Gesuiti culla di futuri vescovi, cardinali, papi. Il Collegio fu confiscato nel 1870 e trasformato in una normale scuola. I portali sono decorati a stucco con lo stemma di Papa Gregorio XIII Boncompagni , ci sono anche una campana,  2 meridiane e 1 orologio Sulla destra si nota una Torre che fu fatta erigere come osservatorio  nel 1724 e fino al 1925 regolava tutti gli orologi della città.

Chiesa di Santa Marta, a piazza del Collegio Romano, rione Pigna, fu fondata da Ignazio di Loyola nel 1543 per accogliere le “malmaritate”, ovvero “le donne coniugate in peccato pubblico senza timor d'Iddio et senza vergogna delli uomini” che volevano riabilitarsi. Poco a poco, dopo la morte del santo, la casa è divenuta un convento. Nel 1560 il convento e la chiesa passarono alle monache agostiniane. La chiesa fu più tardi rinnovata dal cardinale Borromeo, e poi nel 1673 da Eleonora Boncompagni, religiosa del monastero. Il tempio fu solennemente consacrato nel 1696, dopo una ristrutturazione che vide all'opera Carlo Fontana. Durante le invasioni napoleoniche la chiesa divenne loggia massonica, poi fu trasformata nel 1870 in magazzino militare. Nel 1872 monastero e chiesa furono confiscati dallo Stato Italiano. Il monastero è ora sede del I Distretto di Polizia della città, mentre la chiesa, che con una forte campagna di stampa fu salvata negli Anni Sessanta dalla trasformazione in palestra, è ora sede di conferenze, convegni, mostre e concerti; è proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La semplice facciata della chiesa è composta da un ordine inferiore, dove si trova il portale, e da uno superiore, dove ci sono tre finestroni rettangolari, con timpano triangolare, al centro del quale si trova un affresco seicentesco. L'interno a navata unica con abside semicircolare e cappelle laterali quadrate, è ricco di stucchi e di colonne corinzie in marmo rosso. La volta è occupata da un affresco del Baciccio.

Palazzo Doria Pamphili, piazza del Collegio Romano 1 /a, Roma, è una grande isola in pietra nel cuore di Roma, le parti più antiche risalgono al 1435, da via del Corso si può intravedere un Chiostro del '500, con le insegne della Famiglia Della Rovere. I successivi proprietari furono gli Aldobrandini, la Famiglia Pamphili completò la facciata su Piazza del Collegio Romano,  e l'ala di via della Gatta con una cappella ed un Teatro inaugurati dalla Regina Cristina di Svezia nel   1684, da visitare la Galleria Doria Pamphili con oltre 400 dipinti, tra  cui il ritratto di Velazques di Papa Innocenzo X Pamphili, vi sono opere di Tiziano,  Caravaggio Lorenzo Lotto,   Guercino e Claude  Lorrain.

Via Lata, va da via del Corso a piazza del Collegio Romano, fa parte del rione Pigna, Roma, era l'antico nome della odierna via del Corso, anche la chiesa di San Marco aveva l'appellativo di in via Lata. L'attuale tratto della via Lata è molto breve e sulla via si affaccia un fianco della chiesa di Santa Maria in via Lata il cui ingresso è su via del Corso.

Fontanella del Facchino, via Lata, faceva parte delle statue parlanti di Roma come Pasquino un tempo era situata a via del Corso, l'uomo che sorregge un Barile,  forse rappresenta un membro della   Università degli Acquaroli , oppure è la figura di un facchino che morì mentre trasportava un Barile, altri pensano che sia Martin Lutero.

Scultura della Gatta a via della Gatta, la via va da via del Plebiscito a piazza del Collegio Romano, rione Pigna, Roma, il nome le deriva dalla scultura di una gatta di grandezza naturale, che fu ritrovata nel tempio di Iside, e sacra secondo gli antichi Egizi, si trova murata in un angolo  di palazzo Grazioli che affaccia su piazza Grazioli.

Edicole sacre a Via della Gatta Roma, sono due edicole mariane una verso la piazza di Santi Apostoli e l'altra all'angolo del palazzo su via del Plebiscito.

Via del Plebiscito, va da piazza Venezia a piazza del Gesù, fa parte del rione Pigna, Roma, ricorda il Plebiscito svoltosi a Roma il 2 Ottobre 1870 per l'annessione della Città di Roma all'Italia, la via è fiancheggiata per un tratto dalla parte laterale del palazzo Venezia  e dall'altra da palazzo Doria Pamphili, sulla via affaccia il palazzo Grazioli.

Palazzo Grazioli, via del Plebiscito, rione Pigna, Roma, è un edificio di Roma situato tra palazzo Doria Pamphilj e palazzo Altieri, in una zona ricca di reperti archeologici della Roma antica, il Campo Marzio. È il frutto di numerose modifiche e restauri effettuati dalle diverse famiglie nobili romane che vi abitarono nei secoli, fu realizzato da Giacomo della Porta nel corso del ‘500. Successivamente la famiglia di Luigi Gottifredi, sacerdote della Compagnia di Gesù, che vi si stabilì, fece effettuare un radicale restauro da Camillo Arcucci, un architetto del barocco romano, negli anni dal 1645 al 1650. Agli inizi dell’800 il palazzo fu residenza dell’Ambasciatore d’Austria e poi della Infanta di Spagna, nonché duchessa di Lucca, Maria Luisa di Borbone-Spagna che vi morì nel 1824. Fu poi acquistato dal commendatore Vincenzo Grazioli, poi barone di Castelporziano e duca di Santa Croce di Magliano, che nel 1863 ne affidò il restauro ad Antonio Sarti, che nel corso di lunghi lavori, terminati nel 1874, aggiunse il corpo che s'affaccia su Piazza Grazioli. Sul lato del Palazzo verso Piazza Grazioli vi è una Lapide  in memoria di Riccardo Grazioli Lante della Rovere in marmo e bronzo con il ritratto della Gloria a ricordo dell’impresa del sottotenente di vascello Riccardo Grazioli Lante della Rovere, medaglia d'oro al valor militare, caduto ad Homs (oggi Al Khums), in Libia, il 28 ottobre del 1911 durante la guerra italo-turca. Il palazzo è stato concesso in affitto a Silvio Berlusconi che lo ha eletto a propria residenza. Infatti questi ha preso in locazione, dalla proprietà Grazioli, il piano nobile del palazzo, da settembre 2013 proprio Palazzo Grazioli è stato scelto come residenza dal Cavaliere.

Edicola Sacra a Via del Plebiscito rione Pigna Roma, è una grande edicola settecentesca consistente in una tela ovale che rappresenta la Madonna con angeli e putti, la Vergine è a mezzo busto con le mani giunte e gli occhi verso il basso, è collocata all'interno di una grande cornice in stucco.

Via del Gesù, va da piazza del Gesù a via del Piè di Marmo, rione Pigna, Roma.

Palazzo Altieri, Via del Gesù 93 la maggior parte del Palazzo è occupata da un negozio di abbigliamento, è una enorme costruzione con due cortili e quattro ingressi principali, la facciata sulla piazza è ornata da una loggia sorretta da due colonne fiancheggianti il portone con lo stemma di Papa Clemente X Altieri, l'interno è ricco di stucchi e marmi pregevoli, la cappella è opera del Borgognone . L'edificio è opera Antonio De Rossi.

Piazza del Gesù, Roma, è tra Corso Vittorio Emanuele II e via dell'Aracoeli, qui vi è la chiesa del Gesù.

Chiesa del Gesù, fu costruita tra il 1568 e il 1584, è stata la prima chiesa Gesuita a Roma, il progetto compendia l'architettura Barocca  della Controriforma e rappresenta un modello che ha influenzato altre strutture  e chiese. Nel 1540 fu fondata la Compagnia di Gesù, nel 1773  Clemente XIV ordinò la soppressione  dell'Ordine dei Gesuiti, Sant'Ignazio entrò ferito nella chiesa nel 1521 e fondò la compagnia di Gesù. Adrea del Pozzo edificò la Cappella di Sant'Ignazio, tra colonne in lapislazzuli e fregi dorati si erge la statua del Santo., Vi è anche l'immagine quattrocentesca della Madonna della Strada, la staura del Bermini di San Roberto Bellarmino teologo  della controriformai, vi è anche la Cappella  di San Francesco Saverio  missionario moro in Cina nel 1552. La cupola della Chiesa fu completata da Della Porta  gli affreschi  del "Trionfo di Gesù" sono del Baciccia.

Piazza di Pietra, fa parte del rione Colonna, si trova lvia di Pietra e via dei Pastini, Roma, qui possiamo ammirare il tempio di Adriano.

Tempio di Adriano, si affaccia sulla piazza di Pietra, fa parte del rione Colonna, Roma, fu fatto costruire nel 145 d.C. da Antonino Pio in onore dell'Imperatore Adriano,  considerato un Dio, qui vi erano in epoca romana portici e colonne che arrivavano ad un arco detto di Antonino, oggi scomparso e che si trovava nella attuale zona di via dell'Archetto. Del Tempio di Adriano sono rimaste 11 colonne corinzie scanalate di marmo bianco alte 15 metri poste su un basamento di peperino, una roccia vulcanica proveniente dai Colli Albani; l'antica costruzione nel 1665 fu trasformata da Carlo Fontana in Dogana di Terra, dogana vaticana, per volere di Papa Innocenzo XII, e successivamente nel 1879, dopo l'Unità d'Italia fu adeguata a Camera di Commercio e Borsa Valori da Virginio Vespignani. Tutto il complesso fu restaurato nel 1926 da Tullio Passarelli.

Piazza Sant'Ignazio, fa parte del rione Colonna e del rione Pigna, va da via del Caravita a via del Seminario. La piazza è una delle più importanti  edificazioni  in Rococò Romano, ed è opera di Filippo Raguzzini,  il luogo è molto scenografico, caratterizzato da un andamento curvilineo  (appartengono al Rococò Romano anche il Palazzo Doria Pamphili, la facciata della Maddalena, la Scalinata di Piazza di Spagna). Il toponimo fa riferimento alla chiesa di Sant'Ignazio che sorge sulla piazza.

Edicola sacra a Piazza Sant'Ignazio Roma, rione Colonna e rione Pigna, è una immagine mariana della Madonna con il bambino.

Chiesa Sant'Ignazio di Loyola, a piazza Sant'Ignazio, rione Colonna e rione Pigna, Roma, la chiesa fu voluta dal Cardinal Ludovisi nel 1626, fondatore della Compagnia del Gesù e rappresentante dello spirito della Controriforma. La chiesa di Sant'Ignazio e quella del Gesù sono il nucleo dei Gesuiti a Roma. E' dedicata al religioso spagnolo Ignazio di Loyola, nato ad Azpeita nel 1491 e morto a Roma nel 1556, che fu il fondatore della Compagnia di Gesù. La chiesa venne edificata nel 1626 su progetto del Gesuita Orazio Grassi e del padre Antonio Sasso, autore della facciata che è sproporzionata rispetto alla piazza. All'interno vi è una finta cupola realizzata nel 1685 da Andrea Pozzo con un affresco su una tela di 17 metri di diametro, che nella sua eccentricità risolve bene il gioco prospettico. E' del Pozzo anche l'affresco della volta che esalta l'Epopea dei Gesuiti e della loro opera missionaria nei quattro continenti. Qui si trova la tomba di Papa Gregorio XV e la gigantesca statua di Sant'Ignazio opera di Camillo Rusconi del 1728. Annesse alla chiesa ci sono le stanze di San Luigi Gonzaga che si trovavo all'ultimo piano del retrostante collegio Romano adattate a cappelle. Sulla destra della chiesa di Sant'Ignazio un tempo sorgeva l'obelisco Macuteo, e che era collocato a piazza San Macuto e che ora si trova a piazza della Rotonda davanti al Pantheon.

Piazza della Pigna, fa parte del rione Pigna, è tra il vicolo della Minerva e via della Pigna, qui si trova la chiesa di San Giovanni della Pigna, al numero 24 della piazza c'è la Casa dei Porcari dove abitò Stefano Porcari promotore della congiura antipontificia del 1453 per la quale fu condannato a morte.

Chiesa San Giovanni della Pigna, rione Pigna, Roma, ricordata fin dal X secolo fu assegnata da Papa Gregorio XIII nel 1577 alla Compagnia della Pietà dei Carcerati, che la fece ricostruire nel 1624, venne poi restaurata nel 1837 e nel 1983. All'interno ci sono le tombe dei Porcari, nobili romani estinti nel Seicento, sull'altare maggiore c'è San Giovanni Battista opera di Baldassarre Croce.

Edicola piazza della Pigna, rione Pigna, Roma, posta sul fianco della chiesa di San Giovanni della Pigna è un piccolo affresco del restaurato nel 1976, è incorniciato da due alte paraste ioniche, ognuna ornata di una che sostengono un timpano triangolare spezzato con al centro la testa di un puttino e due ghirlande.

Vicolo delle Ceste, va da piazza della Pigna a via de Cestari, rione Pigna, Roma, qui vi erano probabilmente i magazzini in cui si riponevano le ceste.

Edicola sacra a vicolo delle Ceste, rione Pigna, Roma, è una piccola edicola mariana molto bella.

Via dell'Arco della Ciambella, va da via di Torre Argentina a via de Cestari, rione Pigna, Roma, il nome deriva dall'insegna di un albergo il cui nome era ispirato ad un'ampia sala circolare che era parte delle antiche e scomparse Terme di Agrippa ancora preesistente nel 1500, questa sala era chiamata lo rotulo, poi tondo o torrione fino alla corruzione in ciambella. Le terme di Agrippa scomparvero nel 1621, quando papa Gregorio XV iniziò a riqualificare la zona, qui sulla via si ammira una immagine della Madonna ritenuta miracolosa.

Edicola sacra via Arco della Ciambella, rione Pigna Roma, rappresenta l'immagine della Madonna del Rosario che sorregge il Bambino Gesù e tiene nella mano destra un rosario, sotto un vetro di protezione vi sono molti ex voto. Sembra che nel 1796 abbia mosso gli occhi e questo miracolo durò per 3 settimane. Questa edicola è molto suggestiva perchè inserita sotto i ruderi delle scomparse terme di Agrippa che si trovavano sotto un arco detto della Ciambella. E' un bel tabernacolo in stile rinascimentale in marmo e contiene una copia di fine ottocento della miracolosa Madonna del Rosario. L'edicola è sovrastata da un baldacchino in legno con frange intagliate e completata da una mensole con due lampade votive, oltre ad un inginocchiatoio ed una lapide. Questa edicola apparteneva alla famiglia Capparacci che qui ogni prima domenica di ottobre celebrava una festa in onore della Madonna. Nel 1873 l'immagine venne spogliata ed allora i Capparacci si trasferirono portando con se l'immagine sacra. In seguito un falegname della zona commissionò una copia che fu messa al posto di quella originale, questa nuova immagina della Santa Vergine del Rosario è opera di Pietro Campofiorito

Resti delle Terme di Agrippa, le Terme di Agrippa si trovavano nella zona del Pantheon, a Roma, furono fatte edificare da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto nel Campo Marzio, furono una delle prime grandi terme imperiali di carattere pubblico e le prime probabilmente chiamate con il termine "termae". La costruzione si trovava immediatamente a sud del Pantheon, probabilmente erano alimentate dall'Acquedotto dell'Acqua Vergine costruito tra il 25 ed il 19 a.C, che alimenta oggi la Fontana di Trevi, probabilmente si estendevano tra la via dei Cesari e la via di Torre Argentina, il limite meridionale corrispondeva probabilmente all'attuale largo Argentina, e la parte settentrionale verso la via di Santa Chiara. Vedi Terme di Agrippa.

Via di Torre Argentina la via va da piazza Santa Chiara a Largo di Torre Argentina, fa parte del rione Sant'Eustachio e del rione Pigna, prende il nome, come l'omonimo largo, dalla torre che il vescovo Giovanni Burckard, italianizzato in Bucardo, cerimoniere pontificio della Curia di Alessandro VI, si costruì nel XV secolo accanto al suo palazzo in via del Sudario e che chiamò Argentoratina dal nome latino della sua città natale Strasburgo Argentoratum: con il tempo, per corruzione, il nome divenne Argentina. Via di Torre Argentina custodisce alcuni edifici antichi, come palazzo Origo.

Palazzo Origo, via di Torre Argentina 21, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, si trova all'angolo tra la via e il largo, fu costruito da Orazio Torriani nella metà del Cinquecento per la famiglia Origo, originaria di Trevi ma trasferitasi all'inizio del Cinquecento a Roma, dove ebbe incarichi in Campidoglio ed anche ebbe un cardinale, tale Curzio, nominato nel 1712. L'edificio, sopraelevato nell'Ottocento, evidenzia nettamente i due piani originali della facciata con finestre architravate al primo e secondo piano e finestrelle quadrate a cornice semplice all'ammezzato, nonché un balconcino con ringhiera in ferro all'angolo vi è un ricco cornicione, sul quale si alternano crescenti e stelle dello stemma Origo

Palazzo Pizzirani,  via di Torre Argentina 13, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, costruito nel Seicento per i Bussi, originari di Viterbo, nei quali si estinse la famiglia Muti. L'edificio, indicato sulla pianta del Nolli come "Palazzo della Prelatura Bussi", passò nell'Ottocento ai Pizzirani, che lo fecero restaurare e sopraelevare di due piani, alterandone notevolmente la struttura. Infatti il prospetto originale aveva un ammezzato e due piani con cinque finestre per piano su via di Torre Argentina e sette su via dell'Arco della Ciambella, e si concludeva con il cornicione, racchiuso agli angoli da cantonali bugnati, proseguiti anche nella sopraelevazione. Sull'architrave del portale d'ingresso è incisa la scritta "Fratelli Pizzirani".

Palazzo Sinibaldi, via di Torre Argentina 76, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, fu costruito nel Seicento per i Sinibaldi di Monteleone di Spoleto, nobile famiglia che dette alti funzionari alla Chiesa ed al Campidoglio, estinguendosi nel 1804. Nella prima metà dell'Ottocento il palazzo fu sede di manifestazioni artistiche: si ricordano la rappresentazione dell'opera "Cesare in Egitto" di Giovanni Pacini nel 1826 e delle "accademie" di violino tenute da Niccolò Paganini l'anno successivo. Nel 1829 in alcune stanze del palazzo s'insediò l'Accademia Latina e, dal 1870, la Prefettura di Roma, alla quale subentrò la Pontificia Accademia di Archelogia, successivamente l'Accademia dei Nuovi Lincei e, nel 1884, quella degli Arcadi. Il palazzo prospetta sulle vie di Torre Argentina, via Monterone e via de' Nari. Sul cantonale bugnato si trova una edicola sacra.

Edicola Sacra della Vergine con Bambino in braccio e con San Giuseppe, via di Torre Argentina, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, San Giuseppe è rappresentato in in secondo piano, l'edicola risale ad un periodo tra il Cinquecento ed il Seicento: la cornice è decorata con nastri e con un motivo ornamentale a foglie ed ovuli, è in stucco e legno e risale al XVIII secolo. Un grande lampione con il braccio a girali di ferro battuto completa la composizione.

Edicola Sacra a via di Torre Argentina 14, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, raffigurante la Vergine con Bambino, un olio su tela, inserito all'interno di un tempietto di forme classiche sormontate da un timpano: sia la Vergine sia il Bambino che tiene in braccio recano sulla testa la corona e l'aureola, alla base una semplice iscrizione "Ave Maria" ed un lumicino.

Chiesa di San Benedetto e Santa Scolastica, via di Torre Argentina, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, dedicata ai due santi di Norcia e chiesa regionale dei Nursini, gli abitanti di Norcia. L'edificio oggi accoglie sia la chiesa sia l'omonima Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica, fondata agli inizi del XVII secolo, e fu donato nel 1615 dal confratello Pier Matteo Lucarucci. Spogliata della maggior parte dei suoi averi dai francesi nel 1798 e durante la Repubblica Romana nel 1849, fu in seguito restaurata e riaperta al culto grazie ai pontefici Pio IX e Leone XIII. La facciata presenta un elegante portale incorniciato, preceduto da uno scalino e da una bassa inferriata, sormontato da un timpano spezzato al centro del quale è situato un tondo con la seguente scritta, posta su tre righe concentriche: "Divis Benedicto et Scholasticae patronis ordo et populus nursinus" ovvero "Ai Santi Benedetto e Scolastica patroni dell'Ordine e del popolo nursino" ed al centro "A D MDCXIX", ovvero "Anno Domine 1619". L'interno, a navata unica, presenta dipinti e decorazioni ottocentesche dei papi restauratori e la data dei lavori, 1878.

Largo delle Stimmate, fa parte del Rione Pigna, è tra Largo Argentina e via dè Cestari, qui si trova la chiesa delle Sante Stimmate di San Francesco.

Chiesa delle Stimmate di San Francesco, largo delle Stimmate, rione Pigna, Roma,  la chiesa attuale è costruita sul luogo di una preesistente, intitolata Santi Quaranta Martiri de calcarario, come ricorda una lapide conservata in sacrestia e risalente al 1298. Nel 1597 la chiesa passò all’Arciconfraternita delle Sacre Stimate di San Francesco, che la fece ricostruire sotto il pontificato di Clemente XI nel Settecento e le diede il nuovo nome. Il progetto fu affidato all'architetto Giovan Battista Contini che iniziò i lavori nel 1714. La facciata, opera di Antonio Canevari, è su due ordini, di cui quello inferiore con portico retrostante; è costruita prendendo ad esempio quella di Santa Maria in Via Lata progettata da Pietro da Cortona; nella facciata è inserita la statua di San Francesco stigmatizzato, attribuita a Antonio Raggi. L’interno è ad una navata unica con tre cappelle per lato. Vi si possono ammirare: nella volta, Gloria di San Francesco di Luigi Garzi , un Crocifisso d’avorio attribuito ad Alessandro Algardi;  la Flagellazione di Marco Benefial;  all’altare maggiore, San Francesco stigmatizzato di Francesco Trevisani; i Santi Quaranta Martiri di Giacinto Brandi, autore anche del San Francesco stigmatizzato nell’oratorio dell’Arciconfraternita al primo piano della chiesa;  in sagrestia si conserva un prezioso reliquiario in argento. Nel sotterraneo della chiesa esiste un ossario che risale al Cinquecento.

Palazzo Besso, si trova a Largo delle Stimmate, fa parte del rione Pigna, Roma.

Area Sacra Archeologica di Largo Argentina, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, qui si trovano i resti cospicui di 4 templi di età repubblicana ed altri edifici probabilmente di tipo commerciale ed agricoli ed una monumentale latrina pubblica di età imperiale. Il complesso archeologico posto al centro della piazza venne scoperto durante dei lavori del 1926, gli scavi sono stati portati avanti fino agli anni '70, qui sono stati ritrovati i resti di quattro templi, che rappresentano il complesso più importante di edifici sacri d'età repubblicana media e tarda. La storia del complesso è molto complicata in quanto sono presenti più strati sovrapposti anche se databili. Il più antico dei templi risale al IV secolo e forse era il Tempio della Fortuna, sotto si conserva un altare in peperino con l'iscrizione dedicatoria di Aulo Postumio Albino forse console del 180 a.C. Il secondo tempio è forse identificabile come Tempio di Giunone fondato nel 241 a.C. da Quinto Lutazio Catulo dopo la sua vittoria sui Cartaginesi alle Isola Egadi. Terzo in ordine di costruzione il più grande è da identificare  con il Tempio del Lari Permarini  dedicato nel 179 a.C. dal censore Marco Emilio Lepido. L'ultimo è quello rotondo al centro  dedicato alla Fortuna e fondato da Quinto Lutazio Catulo collega di Mario durante il consolato del 101 a.C. dopo la vittoria contro i Cimbri a Vercelli. Dietro questo tempio vi sono i resti di un grande podio appartenente al complesso del Teatro di Pompeo, e quanto resta della Curia Pompeiana, che era una esedra usata per le riunioni del Senato e la tradizione vuole che qui sia stato ucciso Giulio Cesare il 15 Marzo del 44 a.C.

Piazza Sant'Eustachio, fa parte del rione Sant'Eustachio, è tra piazza dei Caprettari e via del Teatro Valle, il toponimo prende il nome dalla chiesa di Sant'Eustachio che da anche nome al rione.

Chiesa Sant'Eustachio, a piazza Sant'Eustachio, Roma, le origini di questa Chiesa risalgono al periodo Paleocristiano, come centro di soccorso per i poveri, il tozzo campanile è una delle poche sopravvivenze architettoniche medioevali a Roma. In cima alla facciata è collocata una testa di cervo con croce tra le corna: questa fa riferimento alla visione a cui avrebbe assistito sant’Eustachio durante una battuta di caccia e che fu all’origine della sua conversione al cristianesimo. Affianca la chiesa il campanile medievale (del 1196).

Via di Sant'Eustachio, la via va dalla Salita dei Crescenzi a via della Palombella rione Sant'Eustachio, Roma.

Resti delle Terme di Nerone, dette anche Terme Alessandrine, Roma, erano nella zona del Pantheon, furono costruite un secolo più tardi rispetto alle terme di Agrippa, erano il secondo più importante stabilimento termale della Roma imperiale. Gli ambienti erano distribuiti in modo assiale e simmetrico, furono rifatte nel III secolo da Severo Alessandro, tantè che poi vennero chiamate Terme Alessandrine. Le terme di Nerone furono costruite agli inizi degli anni 60, prima del grande incendio che devastò Roma, nel 64 d.C. si trovavano anche queste come le terme di Agrippa nel Campo Marzio, a nord ovest del Pantheon, e a poca distanza da queste ultime, si trovavano in un'area compresa tra piazza della Rotonda e  Corso Rinascimento, e tra la via delle Coppelle e piazza Sant'Eustachio,  ci sono ancora resti sotto palazzo Madama, negli scantinati di palazzo Giustiniani e di palazzo Patrizi, resti dell'abside orientale sono visibili in un cortile di piazza Rondanini e resti di due colonne monolitiche di granito rosa con capitelli in marmo bianco ritrovate nel sottosuolo della chiesa di San Luigi dei Francesi,  sono state rialzate accanto ad un grosso frammento di architrave in via di Sant'Eustachio, mentre altre 2 colonne si trovano nel lato sinistro del pronao del Pantheon, e qui collocate nel 1666, sotto Papa Alesandro VII, in sostituzione di quelle originarie gravemente danneggiate. Mentre un'altra colonna ritrovata nel 1875 sotto la salita de Crescenzi, venne collocata nel 1896 davanti alla Breccia di Porta Pia, in occasione del 25 anniversario della presa di Roma. La pianta delle Terme di Nerone ci è nota da un disegno del Palladio e di Antonio da Sangallo il Giovane, erano ancora in uso nel V secolo. Vedi : Terme di Nerone.

Sant'Ivo alla Sapienza rione Parione, Roma, era una antica università romana fondata da Papa Bonifacio VIII nel 1303, al cui interno vi è una chiesa realizzata nella seconda metà del XVII secolo tra il 1642 e il 1660 dal Borromini. La pianta della chiesa ha la forma di ape, tutto il suo corpo è una grossa ape e la spirale, originalissima, della lanterna, sormontata da una croce, è il pungiglione dell'insetto simbolo araldico del Barberini. Per i suoi valori artistici, tecnici e simbolici, l'edificio è considerato come uno dei capolavori del. Nel 1632 Francesco Borromini divenne architetto della Sapienza e cominciò ad occuparsi della chiesa che doveva sorgere all'interno del complesso universitario. In quel momento l'impianto del cortile su cui doveva affacciare era già stato definito da Giacomo della Porta compresa l'esedra terminale, ed era stata anche prevista una chiesa a pianta circolare con piccole cappelle. Borromini, invece, progetta un edificio a pianta centrale, ma dalla geometria complessa. I lavori iniziano solo nel 1643, anche se probabilmente la progettazione iniziò prima e attraversò varie fasi, compresa la realizzazione di modelli lignei. I lavori proseguirono per oltre vent'anni. La prima fase costruttiva fu dal 1643 al 1655 quando la chiesa si trovava ancora al grezzo e con edifici estranei addossati. Dopo un'interruzione i lavori ripresero nel 1659, con il completamento della chiesa, la realizzazione della Biblioteca Alessandrina e delle facciate su piazza sant'Eustachio e via dei Canestrari. Nel 1660 la chiesa fu consacrata, anche se i lavori proseguirono ancora per qualche anno. La biblioteca fu invece completata dopo la morte di Borromini.

Piazza dei Caprettari, rione Sant'Eustachio, Roma, è tra piazza Sant'Eustachio e via di Monterone, il nome deriva dalla presenza qui in passato, del mercato degli abbacchi e caprettari erano appunto chiamati i venditori di agnelli, capretti, pecore e abbacchi. Qui su una parte della piazza si trovavano le Terme di Agrippa. Ad angolo con via Monterone si trova il palazzo Lante edificato da Jacopo Sansovino nel 1518 per i Medici che nel 1533 lo cedettero ai Lante, è un edificio rinascimentale, con un bel cortile con colonne e si racconta che le 10 colonne provengano dal Colosseo

Edicola Sacra piazza dei Caprettari, rione Sant'Eustachio, Roma, che si ispira ad un episodio narrato nel Vangelo di San Luca che narra della presentazione al tempio per il rito della circoncisione. Si notano la figura della Vergine, il bambino Gesù ed un sacerdote. La cornice ha un'ampia raggiera con abbozzi di nuvole.

Via degli Staderari, rione Sant'Eustachio, Roma, va da piazza Sant'Eustachio a Corso Rinascimento, ricorda i fabbricanti di stadere e bilance che qui un tempo avevano le loro botteghe, la antica via venne soppressa per allargare palazzo Madama ed insediarvi il Senato. La via in passato si chiamava via dell'Università, in riferimento a Sant'Ivo alla Sapienza che si trova su Corso Rinascimento.

Fontana dei Libri via degli Staderari rione Sant'Eustachio, Roma, il nome della via ricorda gli antichi fabbricanti di stadere e bilance, un tempo esistenti in questa zona. C'è da precisare che questa via, in precedenza, si chiamava via dell'Università, in riferimento alla vicina Università della Sapienza, mentre l'antica via degli Staderari era parallela a questa e fu soppressa allorché fu allargato palazzo Madama. La fontana è situata entro una nicchia coronata da un arco a tutto sesto e presenta una testa di cervo simbolo rionale di S.Eustachio fra quattro libri antichi, due per ciascun lato, e collocati su due mensole laterali, naturalmente in onore dell'Università della Sapienza. L'acqua sgorga da due cannelle a forma di segnalibri poste sui tomi superiori e da altre due, poste lateralmente sui tomi inferiori, e si raccoglie nella sottostante vasca semicircolare. Questa composizione, in travertino, fu eseguita nel 1927 su progetto dell'architetto Pietro Lombardi e fa parte di quelle fontane commissionate dal Comune di Roma che volle ripristinare in vari punti della città alcuni simboli di antichi rioni o di mestieri scomparsi.

Fontana a forma di Vasca,  a via degli Staderari, rione Sant'Eustachio, Roma,  qui possiamo ammirare anche  un'ampia vasca di epoca imperiale romana che apparteneva al complesso delle Terme Neroniane,  fu rinvenuta nel 1985 durante gli scavi eseguiti nel cortile della Palma, posto tra i palazzi Madama e Carpegna, praticamente alle spalle del porticato che congiunge i due edifici, ed. Al momento del ritrovamento la vasca era ridotta in 8 frammenti, alcuni del peso di varie tonnellate, e la complessa opera di restauro, affidata ai tecnici del ministero dei Lavori Pubblici, sotto la sorveglianza della Sovrintendenza Archeologica di Roma, richiese l'impiego di perni d'acciaio speciale e di resine sintetiche. Il peso complessivo della vasca, che ha un diametro di metri 5,30, è di circa 25 tonnellate, mentre il basamento, realizzato ex-novo in un blocco di marmo di Carrara, pesa 8,5 tonnellate. Trasferita in questa sede e posta al centro di un bacino di raccolta dell'acqua proveniente dallo zampillo centrale, la fontana fu donata dal Senato alla città di Roma il 22 dicembre 1987, in occasione del 40° anniversario della promulgazione della Costituzione repubblicana

Piazza Santa Chiara, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma,  va da via della Rotonda a via di Santa Chiara il toponimo le deriva dalla chiesa di Santa Chiara.

Chiesa di Santa Chiara, piazza Santa Chiara, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, la chiesa originaria, fu fondata da Carlo Borromeo nel 1582, dedicata a Pio I era annessa al monastero delle Francescane, che prese il nome appunto di Casa Pia. Il monastero, disegnato dal Maderno, fu anche il ricovero per le convertite donne di malaffare. Nel 1628 il monastero passò alle Clarisse che dedicarono la chiesa alla loro fondatrice, Santa Chiara di Assisi. Tutto il complesso venne restaurato nel 1628 dal cardinale Scipione Borghese ma fu poi abbandonato nel 1855 in seguito al crollo del tetto della chiesa. Il Pontificio Seminario Francese Seminario provvide a far ricostruire la chiesa tra il 1883 ed il 1890, compresa l'attuale facciata ad opera di Luca Carimini. L'interno di S.Chiara è ad una sola navata e presenta affreschi e dipinti di Virginio Monti e Porta.

Albergo di S.Chiara, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, situato sulla via omonima e costruito sull'area di una fornace di bicchieri; in passato l'edificio ospitò diverse personalità importanti, da Fogazzaro a don Sturzo, che qui costituì il Partito Popolare, come ricorda la lapide affissa sul muro a sinistra dell'ingresso:

Lapide Albergo Santa Chiara, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, da qui il 18 gennaio del 1919 Luigi Sturzo lanciava l'appello a tutti gli uomini liberi e forti per la costituzione del Partito Popolare Italiano che segnava il pieno inserimento dei cattolici nella vita politica italiana".

Lapide alla Casa di Santa Caterina da Siena, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, via di Santa Chiara 14,  di fronte alla chiesa di Santa Chiara qui la santa visse gli ultimi anni della sua vita e vi morì nel 1380 come recita la lapide posta a lato dell'ingresso. In una stanza tuttora esistente al pianterreno si conserva intatto il soffitto originale trecentesco.

Teatro dei Comici, rione Sant'Eustachio e rione Pigna, Roma, questo stabile ospitò anche il "Teatro Rossini", opera dell'architetto Virginio Vespignani ed inaugurato nel 1873 con una recita della "Adelaide Ristori". Nel 1937 la Congregazione, divenuta Ente Comunale di Assistenza, restaurò tutto l'edificio e cedette una piccola porzione dell'edificio al grande attore romano Checco Durante, il quale, nel dopoguerra, riaprì il "Nuovo Teatro Rossini" per recite in dialetto romanesco, tuttora in attività.In cima alla facciata è collocata una testa di cervo con croce tra le corna: questa fa riferimento alla visione a cui avrebbe assistito sant’Eustachio durante una battuta di caccia e che fu all’origine della sua conversione al cristianesimo.

Piazza San Luigi dei Francesi, rione Sant'Eustachio, Roma, prende il nome dalla omonima chiesa un tempo la si chiamava piazza Saponara per via dai fabbricanti di sapone che si erano stabiliti in questa zona.

Chiesa San Luigi dei Francesi, rione Sant'Eustachio, Roma, si affaccia sulla piazza omonima, non distante da piazza Navona, è la chiesa nazionale dei francesi di Roma dal 1589, la comunità francese di Roma, già possedeva una piccola cappella nei pressi di Sant'Andrea della Valle, ma alla fine del XV secolo permutò questa cappella con altri possedimenti dell'abbazia di Farfa in Roma, per costruirvi una nuova e più spaziosa chiesa nazionale. I lavori furono eseguiti da Domenico Fontana su progetti di Giacomo Della Porta, e grazie alla munificenza di Caterina de' Medici, dal 1518 al 1589, e la chiesa fu consacrata l'8 ottobre 1589.  Sebbene consacrata a Maria vergine, a san Dionigi l'Areopagita e al re san Luigi IX, essa è conosciuta soprattutto con quest'ultimo nome. Fin dagli inizi della sua costruzione fu eretta a parrocchia per i residenti francesi della città; inoltre è sede del titolo cardinalizio di San Luigi dei Francesi. Nella facciata sono rappresentate le statue di Carlo Magno, san Luigi, santa Clotilde, santa Giovanna di Valois. All'interno, nella Cappella Contarelli si possono ammirare 3 splendide tele del del Caravaggio : : il Martirio di San Matteo, San Matteo e l'angelo, e  la Vocazione di san Matteo. La chiesa, dal punto di vista artistico, è un'esaltazione della Francia attraverso la rappresentazione dei suoi santi e dei suoi più grandi personaggi storici. All'interno vi sono affreschi con le Apoteosi di san Luigi e san Dionigi ed il racconto della vita di Clodoveo.  Nella seconda cappella della navata di destra vi è l'affresco con storie di santa Cecilia del Domenichino del 1616 - 1617. La chiesa ospita inoltre diverse tombe, tra cui la tomba di Pauline de Beaumont, fatta costruire dal suo amante, François-René de Chateaubriand; e la tomba del cardinale François Joachin de Bernis, ambasciatore dei re Luigi XV e Luigi XVI.

Edicola Sacra piazza San Luigi dei Francesi, si trova sulla piazza rione Sant'Eustachio, Roma.

Piazza della Maddalena, va da via del Pantheon e via della Maddalena fa parte del rione Colonna Roma e del rione Sant'Eustachio, il nome le deriva dal 1403 dalla chiesa omonima e da uno scomparso ospedale.

Chiesa di Santa Maria Maddalena a piazza della Maddalena, rione Colonna e rione Sant'Eustachio,  Roma, è  situata vicino al Pantheon, la sua facciata è in stile Rococò, fu costruita nel 1735, sintetizza l'amore per la luce e il movimento nell'arte,la chiesa apparteneva ai Camilliani  un ordine molto attivo  negli ospedali di Roma.

Edicola Sacra piazza della Maddalena, rione  Colonna e rione Sant'Eustachio, Roma, si trova all'angolo di un palazzo tra via del Pozzo delle Cornacchie e via della Rosetta, poco distante vi è un'altra edicola detta la Madonna dell'Orazione posta su un altro palazzo. La Maria Maddalena è ritratta con i capelli lunghi.

Via della Maddalena, fa parte del rione Colonna e del rione Sant'Eustachio Roma,

Orologio a via della Maddalena, con lo Stemma  di Milano, è nella zona Pantheon Roma.

Via delle Coppelle,  va da via della Maddalena a via della Scrofa fa parte del rione Sant'Eustachio, Roma. Il nome le deriva  dai rivenditori di coppelle che erano dei piccoli recipienti in legno con i quali si commercializzava l'acqua del Tevere o della fonte Acetosa, e con i quali si vendevano anche il vino e l'aceto. Qui si trovano la chiesa di San Salvatore della Pietà e il palazzo Baldassini.

Edicola Sacra Madonnella a via delle Coppelle, rione Sant'Eustachio, Roma.

Palazzo Baldassini, Palazzo Baldassini, poi Palma si trova a Roma in via delle Coppelle 35, in stile rinascimentale fiorentino, del XVI secolo, fa parte del Rione VIII Sant'Eustachio opera di Antonio da Sangallo il Giovane del 1516-1519, fu edificato per volere del giurista Melchiorre Baldassini, uomo dai molti incarichi nella cancelleria apostolica. La struttura si imposta intorno ad un cortile di forma quadrilatera che si sviluppa in altezza con una loggia a due piani con paraste tuscaniche al primo livello e ioniche al secondo. L'interno era decorato con affreschi attribuiti ad allievi di Raffaello. In particolare il pian terreno conserva una volta affrescata a grottesche di Giovanni da Udine (1517-1519) e al primo piano restano frammenti di un grande ciclo di affreschi di Perin del Vaga, in particolare Filosofi, Figure allegoriche e un fregio con Episodi di storia antica, animali fantastici e putti. Una parte di questo fregio venne staccata e asportata sono oggi agli Uffizi di Firenze. Al piano nobile si trovano anche una serie di scene mitologiche affrescate.

Piazza Campo Marzio, prende il nome dal rione Campo Marzio cui appartiene e dalla omonima chiesa di Santa Maria della Concezione in Campo Marzio, Roma.

Chiesa Santa Maria della Concezione in Campo Marzio, piazza in Campo Marzio Roma, rione Campo Marzio, la chiesa fu costruita nel 1685 all'interno si trovano resti di edifici medioevali.  Le origini della chiesa e del monastero annesso, secondo la tradizione, sono connesse con il conflitto fra gli iconoduli e gli iconoclasti nell’impero bizantino: nell'VIII secolo alcune monache basiliane, scappate da Costantinopoli, avrebbero portato a Roma, con altre reliquie, il corpo di san Gregorio Nazianzeno, e sarebbero state insediate da papa Zaccaria (741 752) in questa parte del Campo Marzio, dove avrebbero fondato un convento con annessa una cappella dedicata a Maria. Il corpo di san Gregorio sarebbe stato posto in un oratorio presso la chiesa. La chiesa venne dedicata a Santa Maria in Campo Marzio. Si trattava di un edificio a navata unica e con abside rettangolare sul fondo. Il corpo di san Gregiorio venne poi traslato nel 1580 in San Pietro in Vaticano Nel Seicento il convento venne ingrandito e sistemato con lavori conclusi intorno al 1660, sotto la direzione di Carlo Maderno e Francesco Peparelli. La chiesa cinquecentesca venne completamente ricostruita per volontà della badessa Maria Olimpia Pani, su progetto di Giovanni Antonio De Rossi. Durante gli scavi per l’ampliamento del monastero (1777) fu scoperta la colonna che nel 1856 fu posta in piazza di Spagna per servire come base alla statua della Madonna immacolata, a ricordo del dogma appena proclamato da papa Pio IX. Durante il periodo napoleonico la chiesa fu sconsacrata a adibita a sede del lotto. Fu riaperta al pubblico nel 1816, e oggi è officiata con il rito siro-antiocheno. È sede della procura presso la Santa Sede del Patriarcato di Antiochia dei Siri. La facciata della chiesa è preceduta da un cortile interno del monastero, a cui si accede lateralmente da piazza Campo Marzio e presenta un portico inferiore a tre arcate. Nel cortile è conservata una lapide, che invita le donne a lavare bene le proprie coscienze così come lavano i loro panni.  L'interno presenta una pianta a croce greca con braccio longitudinale più allungato ed è coperto da una cupola ovale all'incrocio dei bracci, sorretta da un grande tamburo, nel quale si aprono quattro oculi, e sormontata da un lanternino. Vi si conservano una Deposizione di Cristo di Baccio Ciarpi, del secondo decennio del Seicento, già presente nella chiesa cinquecentesca, tele con Storie di san Benedetto di Lazzaro Baldi, datate al 1685-1688, dipinti di Luigi Garzi, datati al 1686-1687. Il catino dell'abside è stato affrescato da Placido Costanzi intorno al 1730. Sull'altar maggiore è ospitata l'immagine della Madonna avvocata, del XII o XIII secolo.

Piazza San Lorenzo in Lucina, tra la via Campo Marzio e via del Corso fa parte del rione Colonna Roma

Chiesa San Lorenzo in Lucina, rione Colonna, Roma, sembra sia stata costruita  su una fonte consacrata a Giunone, fu costruita nel XII secolo, il Pronao ha colonne romane, il frontone è semplice e il campanile è romanico   con intarsi di marmi policromi,  l'interno fu restaurato nel XVII secolo,   Nella Cappella Fonseca ci sono dei busti del Bernini,  e la "Crocefissione" di Guido Reni,  vi è anche un monumento funebre in onore del pittore  Nicolas Poussin  morto a Roma nel 1655 e qui sepolto.

Edicole mariane Madonnine a piazza S. Lorenzo in Lucina, vi sono due madonnine poste sugli edifici della piazza.

Piazza di Monte Citorio, detta  anche di Montecitorio è posta tra piazza Colonna e via degli Uffici del Vicario a Roma, rione Colonna Roma,  nota per ospitare lungo il lato nord, su un piccolo rilievo, il Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati della Repubblica Italiana. L'imponente edificio, progettato da Gian Lorenzo Bernini, su commissione di papa Innocenzo X come residenza della famiglia Ludovisi, fu poi terminato dall'architetto Carlo Fontana. Al centro della piazza si erge l'obelisco di Psammetico II, proveniente dalla città egiziana di Eliopoli, portato a Roma nel 10 a.C. dall'imperatore Augusto, e collocato come gnomone della meridiana in Campo Marzio. Crollato tra il IX e l'XI secolo, fu poi innalzato nella sede attuale dall'architetto Giovanni Antinori nel 1792, durante il pontificato di Pio VI.

Palazzo di Montecitorio, Piazza di Montecitorio Roma il primo architetto di questo palazzo fu il Bernini, su incarico del Principe Ludovisi, l'edificio venne complettao nel 1697, dall'architetto Carlo Fontana,  all'inizio ospitò il tribunale del Vaticano , nel 1871 fu scelto come sede per la Camera dei Deputati,  e all'inizio del 900  fu realizzato un ampliamento  che ne raddoppiò le dimensioni

Obelisco di Montecitorio, Piazza di Montecitorio Roma Con la meridiana, era un trofeo di guerra proveniente dalla Sicilia, fu eretto nella attuale  posizione da Papa Pio VI  nel 1787. Vedi : Obelisco Solare Campense.

Piazza del Parlamento, fa parte del rione Colonna va da via Campo Marzio a via del Parlamento, Roma, il toponimo fa riferimento al palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati che fronteggia la piazza con la facciata posteriore, fu qui che fu rinvenuto l'obelisco di Augusto ora a piazza Montecitorio.

Palazzo del Parlamento ovvero palazzo di Montecitorio, rione Colonna, Roma.

Scalinata palazzo del Parlamento ovvero Montecitorio, della Camera dei Deputati, rione Colonna, piazza del Parlamento, Roma.

Piazza Colonna, deve il suo nome alla Colonna di Marco Aurelio che dà il nome anche all'omonimo Rione Colonna, di cui la piazza fa parte. La piazza, costruita verso la fine del Cinquecento da Papa Sisto V, sorge sulla centralissima Via del Corso, vicino a Montecitorio e al Pantheon, non distante da Piazza Venezia. La pianta della piazza ha forma rettangolare, ed è circondata da alcuni dei più importanti palazzi storici di Roma. Sul lato nord della piazza si trova l'entrata di Palazzo Chigi, alla sinistra di questo, sul lato ad ovest si trova Palazzo Wedekind, proseguendo sul lato sud, vicino alla chiesa dei Santi Bartolomeo e Alessandro dei Bergamaschi si trova Palazzo Ferraioli, Infine, affacciato alla piazza ma anche su Via del Corso, sull'area dove sorgeva il palazzo detto Piombino perché proprietà dei Boncompagni-Ludovisi principi di Piombino demolito nel 1889, sorge ora il Palazzo della Galleria Colonna, ora Galleria Alberto Sordi, storico ritrovo delle classi agiate della Roma di un tempo. Sempre sulla piazza c'è una bellissima fontana.

Palazzo Chigi, piazza Colonna, alla cui famiglia appartenne dal 1659 fino al 1916 quando fu acquistato dallo Stato, fatto costruire nel '500 da Pietro Aldobrandini per la sua famiglia, già sede dell'ambasciata dell'Impero Austro-Ungarico ed oggi sede del Consiglio dei ministri.

Colonna di Marco Aurelio, Piazza Colonna Roma, ispirata alla Colonna Traiana, fu eretta dopo la morte di Marco Aurelio,  nel 180 d.C.,per commemorare le sue vittorie sui Barbari stanziati lungo il Danubio,  la colonna fu restaurata nel 1588, la colonna è alta 30 metri  ed ha un diametro di 3,7 metri, all'interno vi è una scala a spirale che porta fino alla cima della colonna   Le copie dei rilievi sono al Museo della Civiltà Romana dell'Eur. Vedi : Colonna di Marco Aurelio.

Galleria Sordi ex Colonna ex Palazzo Piombino, ora intitolata ad Alberto SordiI si affacciao su Via del Corso all'altezza di piazza Colonna, la galleria Sordi sorge sull'area dove un tempo c'era il palazzo detto Piombino perché di proprietà dei Boncompagni-Ludovisi principi di Piombino demolito poi nel 1889, qui oggi possiamo ammirare  il Palazzo della Galleria Colonna, ora Galleria Alberto Sordi, storico ritrovo delle classi agiate della Roma di un tempo.

Chiesa dei Santi Bartolomeo e Alessandro dei Bergamaschi a piazza Colonna,  rione Colonna, Roma è stata la chiesa nazionale dei bergamaschi residenti a Roma. La chiesa originaria venne costruita nella seconda metà del XVI secolo, e prese il nome di Santa Maria della Pietà, dall’immagine che attualmente si trova sopra il portale. La chiesa e gli annessi edifici, compresi tra piazza Colonna e piazza di Pietra, vennero concessi da Papa Benedetto XIII all’Arciconfraternita dei Bergamaschi, che aveva dovuto abbandonare la propria sede di San Macuto, assegnata al Collegio Romano. Fu in questa occasione che la chiesa venne intitolata ai Santi Bartolomeo e Alessandro. L'adiacente Ospedale dei Pazzarelli, dove tra la fine del 1589 e il principio del 1590 fu ricoverato Torquato Tasso fu trasferito nel 1725 in via della Lungara, sul Lungotevere. La Confraternita fece ristrutturare la chiesa, tra il 1728 e il 1735; alla facciata vi lavorarono due architetti romani, il Contini (1641-1723), allievo del Bernini, e il de Dominicis (1696-1758). Furono essi che incastonarono il bassorilievo della Madonna della pietà in un ovale, ponendolo sopra la porta d’ingresso. L’interno si presenta a navata unica affrescata all’inizio del XX secolo, con tre cappelle laterali su ogni lato. Tra le opere principali della Chiesa sono da ricordare: una statua lignea di Cristo alla colonna, dipinta da Filippo del Borgo nel 1569; all’altare maggiore, la Madonna della Pietà, dipinto ad olio su tavola, ispirato a Guido Reni; il monumento funebre del Cardinale Furietti, umanista d'origini bergamasche; un altro crocifisso ligneo di autore ignoto del 1570. All’entrata della Chiesa si trova un’opera moderna che ritrae Papa Giovanni XXIII, anch'esso di origini bergamasche.

Fontana a piazza Colonna Roma, progettata da Giacomo Della Porta su incarico di Gregorio XIII alimentata dall'acquedotto dell'Aqua Vergine, è costituita da una grande vasca in marmo decorata esternamente da sedici fasce verticali in marmo di Carrara; dall'acqua affiorano due gruppi di delfini e un piccolo catino al centro: questi elementi, scolpiti da Achille Stocchi, furono aggiunti durante i lavori di restauro alla fontana nella prima metà dell'Ottocento.

Palazzo Wedekind storica sede del quotidiano romano il Tempo a Piazza Colonna Roma che presenta un porticato formato da antichissime colonne ioniche originarie della città etrusca di Veio oggi compresa nel quartiere Olgiata.

Palazzo Ferraioli a Piazza Colonna Roma fatto erigere dalla famiglia romana Del Bufalo-Cancellieri e appartenuto ai loro eredi marchesi Niccolini, oggi ospitante tra l'altro, le sedi di rappresentanza delle regioni Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta.

Palazzo della Rinascente, veduta da Piazza Colonna Roma, magazzino di moda, abiti maschili, femminili e accessori moda.

Chiesa Santa Maria in Via rione Trevi, Roma, si trova all'angolo tra via del Tritone e la via di Santa Maria in Via è situata alle  spalle della Galleria Alberto Sordi, nelle vicinanze della Fontana di Trevi. Le ipotesi sul nome sono diverse: o si fa riferimento alla via Flaminia, che porta attualmente il nome di via del Corso, o più probabilmente, ad una deformazione di Vinea, vigna, come attestato da documenti antichi, all'interno c'è la cappella del Pozzo, creata durante il pontificato di papa Alessandro IV per ospitare l'immagine della Madonna trovata in un pozzo, secondo la tradizione, nel 1256 dal cardinale Pietro Capocci,. L'interno è a navata unica con cappelle laterali. La volta è di Gian Domenico Piastrini. La prima cappella sulla destra racchiude l'immagine della Madonna su tegola. La cappella Aldobrandini, ospita un'Annunciazione e due quadri del Cavalier d'Arpino.  Durante il periodo natalizio, a cura della Sezione Romana dell'Associazione Italiana Amici del Presepio, la chiesa ospita un Presepio antico e una mostra di presepi è esposta nel chiostro.

Piazza Capranica, Roma, si trova tra via in Aquiro  e via degli Orfani fa parte del rione Colonna, Roma, prende il nome dal Cardinale Domenico Capranica, qui si trovano il palazzo Capranica e la chiesa di Santa Maria in Aquiro.

Palazzo Capranica, piazza Capranica Roma è un edificio del XV secolo, fu commissionato dal Cardinale Domenico Capranica, voleva farne la sua  residenza ed un collegio per gli ecclesiastici,  sulla destra ci sono finestre gotiche che recano lo stemma  del cardinale. Ha ospitato una sala cinematrografica.

Chiesa di Santa Maria in Aquiro a Piazza Capranica, Roma, chiesa dedicata alla Madonna, si trova in piazza Capranica, fu fatta restaurare da papa Gregorio III al soglio dal 731 al 741 la chiesa doveva essere essere antecedente alla metà dell'VIII secolo. Secondo alcune teorie sarebbe stata l'antico titulus Equitii, anche se gli studiosi preferiscono attribuirlo a San Martino ai Monti. Nel 1389 papa Urbano VI si riferisce alla chiesa come a Santa Maria della Visitazione.Nel XVI secolo fu affidata alla Confraternita degli orfani, e fu restaurata nel 1590. La facciata fu ultimata nel 1774 da Pietro Camporese. L'opera d'arte più importante è un dipinto della Madonna con bambino e santo Stefano del XIV secolo.

Piazza Capranichetta, rione Colonna Roma, si affaccia su piazza Montecitorio, Roma.

Gelateria Giolitti, Roma, via degli Uffici del Vicario, produce gelati artigianali dal 1890 quando Giuseppe e Bernardina Giolitti avviarono il primo negozio creando così una vera e propria dinastia di gelatieri, è uno dei luoghi più famosi e rinomati per il gelato a Roma.

Caffe Tazza d'Oro, la torrefazione TAZZA D'ORO è stata fondata a Roma a pochi metri dal Pantheon nel 1946 da Mario Fiocchetto.

Caffè Sant'Eustachio, è un'antica torrefazione nata negli anni trenta, situata a Roma di fronte al Senato della Repubblica italiana, a un passo da piazza Navona e dal Pantheon.

Largo della Fontanella Borghese, rione Campo Marzio, Roma, è tra piazza Borghese e via della Fontanella Borghese, il nome deriva dalla presenza di una piccola fonte destinata al pubblico uso che però presto rimase all'asciutto e che venne riportata in piena attività da Papa Gregorio XVI, poi venne definitivamente demolita. Vi è un'altra piccola fontanella all'angolo tra via di Fontanella Borghese e via del Leoncino. Qui possiamo ammirare il portone di Palazzo Borghese.

Palazzo Borghese, Largo della Fontanella Borghese, rione Campo Marzio, Roma, il Palazzo fu acquistato dal  Cardinale Camillo Borghese nel 1605, poco prima di diventare Papa Paolo V, la collezione dei dipinti fu acquistata dallo Stato Italiano e trasferita al Museo di Villa Borghese.

Via del Pozzo delle Cornacchie, rione Sant'Eustachio, Roma, va da largo Giuseppe Toniolo a via della Rosetta, qui vi abitò il cardinale di papa Leone X, Thomas Wolsey che fece costruire e porre in opera nella attuale piazza Toniolo una fontana a mo di pozzo e vi fece scolpire il suo stemma, due cornacchie ciascuna con una rosa sul capo. Qui c'è una edicola mariana dedicata alla Madonna.

Edicola sacra Via del Pozzo delle Cornacchie, Roma rione Sant'Eustacchio, dedicata alla Madonna.

Cosa c'è da vedere nella zona del Pantheon e dintorni

Chiese:  chiesa Santa Maria ad Martyres, chiesa Santa Maria Sopra Minerva, chiesa Santo Stefano del Cacco, chiesa Santa Marta, chiesa del Gesù, chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, chiesa San Giovanni della Pigna, Chiesa San Benedetto e Santa Scolastica, chiesa delle Sante Stimmate di San Francesco d'Assisi, chiesa Sant'Eustachio, chiesa San Luigi dei Francesi, chiesa di Santa Maria della Maddalena, chiesa Santa Maria in Campo Marzio, chiesa San Lorenzo in Lucina, chiesa dei Bergamaschi San Bartolomeo e Santa Alessandra, chiesa Santa Maria in Via, chiesa di Santa Maria in Aquiro.
Templi Terme aree Archeologiche:  Pantheon, Tempio di Adriano, area archeologica di Largo Argentina, Obelisco Macuteo, obelisco della Minerva, resti terme di Agrippa, resti terme di Nerone, obelisco piazza Montecitorio, colonna di Marco Aurelio
Strade e Piazze Storiche : piazza della Rotonda, piazza della Minerva, piazza del Collegio Romano, piazza del Gesù, piazza di Pietra, piazza di Sant'Ignazio in stile Rococò opera di Flippo Raguzzini, piazza della Pigna, Largo delle Stimmate, piazza dei Caprettari, pazza S. Chiara, piazza S. Luigi dei Francesi, piazza della Maddalena, piazza Campo Marzio, piazza San Lorenzo in Lucina, piazza Montecitorio, piazza del Parlamento, piazza Colonna, piazza Capranica, Largo della Fontanella Borghese, via del Pantheon, via del Piè di Marmo, via del Plebiscito, via della Gatta, via delle Ceste, via Arco della Ciambella, via di Torre Argentina, via di Sant'Eustachio, via degli Staderari, via della Maddalena, via delle Coppelle, via del pozzo delle Cornacchie.
Edifici e Palazzi Storici:  palazzo del Collegio Romano, palazzo Doria Pamphili, palazzo Altieri, palazzo Baldassini, palazzo Borghese, palazzo di Monecitorio, palazzo Capranica, palazzo Grazioli, palazzo Besso, palazzo del Parlamento, palazzo del Quotidiano il Tempo, palazzo della Rinascente, palazzo Ferraioli, palazzo Borghese.
Monumenti Obelischi: il Piè di Marmo, l'Obelisco dell'elefantino a Piazza Santa Maria sopra Minerva, l'obelisco di Montecitorio, la Colonna di Marco Aurelio a Piazza, scultura della Gatta, piede di Marmo.
Fontane : fontana obelisco a piazza della Rotonda, fontana dei Libri, fontana della Vasca via degli Staderari, fontana a piazza Colonna, la fontanella del Facchino
Luoghi di ritrovo : la caffetteria  della Tazza D'Oro, Gelateria Giolitti, Caffè Sant'Eustachio.
Edicole sacre nella zona nel Pantheon girando per la zona vi sono molte immagini mariane, poste agli angoli o sulle facciate dei palazzi, edicola a piazza della Rotonda, edicola a via del Pantheon, edicola a piazza del Collegio Romano, edicola sacra a via della della Gatta, edicola sacra a via del Plebiscito, edicola sacra a piazza Sant'Ignazio, edicola sacra a piazza della Pigna, edicola sacra a vicolo delle Ceste, edicola sacra a via Arco della Ciambella, edicola sacra piazza dei Caprettari, edicola sacra a piazza San Luigi dei Francesi, edicola sacra a piazza della Maddalena, edicola sacra a via delle Coppelle, edicole sacre a piazza San Lorenzo in Lucina, edicola sacra a via del pozzo delle Cornacchie.

Fotografie : da vedere zona Pantheon e dintorni (Roma)
 
piazza della rotonda pantheon e dintorni roma pantheon roma
Piazza della Rotonda Pantheon Chiesa S. Maria ad Martyres
obelisco macuteo pantheon e dintorni roma
Fontana piazza della Rotonda Obelisco Macuteo Edicola dell'Immacolata
edicola sacra via del pantheon e dintorni roma via del pantheon e dintorni roma piazza della minerva pantheon e dintorni roma
Edicola Sacra via del Patheon Via del Pantheon Piazza della Minerva
chiesa santa maria sopra minerva roma obelisco della minerva zona pantheon e dintorni roma albergo della minerva pantheon e dintorni roma
Chiesa S. Maria sopra Minerva Obelisco della Minerva Albergo Minerva
lapide a josè de san martin piazza della minerva pantheon e dintorni roma piede a via di santo stefano del cacco pantheon e dintorni roma piazza del collegio romano pantheon e dintorni roma
Lapide a Josè de San Martin Via S. Stefano del Cacco Piazza del Collegio Romano
palazzo_del_collegio_romano_pantheon-e-dintorni_roma chiesa di santa marta piazza del collegio romano pantheon e dintorni roma palazzo e galleria doria pamphili piazza del collegio romano zona pantheon roma
Palazzo del Collegio Romano Chiesa di Santa Marta Palazzo Galleria Doria Pamphili
edicola sacra dell'immacolata piazza del collegio romano pantheon e dintorni roma chiesa santo stefano del cacco pantheon e dintorni roma via della gatta pantheon e dintorni roma
Madonnina Collegio Romano Chiesa S. Stefano del Cacco Via della Gatta
fontanella del Facchino via lata pantheon e dintorni roma edicola sacra via della gatta angolo via del plebiscito pabtheon e dintorni roma gatta a via della gatta pantheon e dintorni roma
Fontanella del Facchino Edicola Mariana via della Gatta Gatta a via della Gatta
palazzo grazioli pantheon e dintorni roma via del plebiscito pantheon e dintorni roma edicola sacra via del plebiscito pantheon e dintorni roma
Palazzo Grazioli Via del Plebiscito Edicola via del Plebiscito
chiesa del gesù piazza del gesù pantheon e dintorni roma palazzo altieri piazza del gesù pantheon e dintorni roma piazza di pietra pantheon e dintorni roma
Chiesa del Gesù Palazzo Altieri Piazza di Pietra
tempio di adriano piazza di pietra pantheon e dintorni roma piazza sant'ignazio pantheon e dintorni roma chiesa sant'ignazio di loyola pantheon e dintorni roma
Tempio di Adriano Piazza Sant'Ignazio Chiesa Sant'Ignazio di Loyola
edicola sacra piazza sant'ignazio pantheon e dintorni roma piazza della pigna pantheon e dintorni roma chiesa san giovanni della pigna pantheon e dintorni roma
Edicola piazza S. Ignazio Piazza della Pigna Chiesa San Giovanni della Pigna
edicola sacra piazza della pigna pantheon e dintorni roma vicolo delle ceste edicola sacra vicolo delle ceste pantheon e dintorni roma
Edicola piazza della Pigna Vicolo delle Ceste Edicola Sacra vicolo Ceste
via dell'arco della ciambella pantheon e dintorni roma edicola sacra via arco della ciambella pantheon e dintorni roma resti terme di agrippa via arco della ciambella pantheon e dintorni roma
Via dell'Arco della Ciambella Edicola Arco della Ciambella Resti Terme di Agrippa
via di torre argentina pantheon e dintorni roma chiesa dei santi benedetto e scolastica via di torre argentina zona pantheon roma largo delle stimmate pantheon e dintorni roma
Via di Torre Argentina Chiesa Ss Benedetto e Scolastica Largo delle Stimmate
chiesa delle stimmate di san francesco pantheon e dintorni roma palazzo besso largo delle stimmate zona pantheon roma area archeologica largo argentina pantheon e dintorni roma
Chiesa Stimmate S. Francesco Palazzo Besso Area Archeologica L. Argentina
piazza sant'eustachio pantheon e dintorni roma chiesa sant'eustachio pantheon e dintorni roma resti delle terme di nerone pantheon e dintorni roma
Piazza Sant'Eustachio Chiesa Sant'Eustachio Resti delle Terme di Nerone
sant'ivo alla sapienza corso rinascimento  pantheon e dintorni roma edicola sacra piazza dei caprettari pantheon e dintorni roma piazza santa chiara pantheon e dintorni roma
Sant'Ivo alla Sapienza Madonnella piazza dei Caprettari Piazza Santa Chiara
teatro dei comici piazza santa chiara pantheon e dintorni roma piazza san luigi dei francesi pantheon e dintorni roma edicola sacra piazza san luigi dei francesi pantheon e dintorni
Teatro dei Comici Santa Chiara Piazza San Luigi dei Francesi Madonnina San Luigi dei Francesi
chiesa san luigi dei francesi pantheon e dintorni roma fontana vasca via degli staderari pantheon e dintorni roma fontana dei libri via degli staderari pantheon e dintorni roma
Chiesa San Luigi dei Francesi Fontana Vasca via Staderari Fontana dei Libri
piazza della maddalena pantheon e dintorni roma chiesa santa maria maddalena pantheon e dintorni roma edicola sacra piazza della maddalena pantheon e dintorni roma
Piazza della Maddalena Chiesa Santa Maria Maddalena Edicola Sacra piazza Maddalena
chiesa dei bergamaschi piazza colonna pantheon e dintorni roma chiesa san lorenzo in lucina pantheon e dintorni roma chiesa santa maria in aquiro piazza capranica pantheon e dintorni roma
Chiesa dei Bergamaschi Chiesa San Lorenzo in Lucina Chiesa S. Maria in Aquiro
chiesa santa maria in campo marzio pantheon e dintorni roma chiesa santa maria in via oantheon e dintorni roma colonna marco aurelio piazza colonna pantheon e dintorni roma
Chiesa S. Maria in Campo Marzio Chiesa Santa Maria in Via Colonna Marco Aurelio
edicola mariana madonnina piazza san lorenzo in lucina zona pantheon roma madonna del divino amore piazza san lorenzo in lucina pantheon e dintorni roma edicola sacra via delle coppelle pantheon e dintorni roma
Madonnina piazza in Lucina Madonnina piazza in Lucina Madonnina piazza delle Coppelle
fontana piazza colonna pantheon e dintorni roma galleria colonna oggi galleria sordi pantheon e dintorni roma caffè tazza d'oro pantheon e dintorni roma
Fontana piazza Colonna Galleria Colonna Caffè Tazza d'Oro
largo argentina pantheon e dintorni roma obelisco piazza montecitorio pantheon e dintorni roma orologio e stemma di milano alla maddalena pantheon e dintorni roma
Largo Argentina Obelisco piazza Montecitorio Orologio alla Maddalena
palazzo capranica piazza capranica pantheon e dintorni roma palazzo borghese pantheon e dintorni roma palazzo chigi pantheon e dintorni roma
Palazzo Capranica Palazzo Borgese Palazzo Chigi
palazzo del parlamento pantheon e dintorni roma palazzo della rinascente via del corso pantheon e dintorni roma palazzo montecitorio pantheon e dintorni roma
Palazzo del Parlamento Palazzo della Rinascente Palazzo Montecitorio
palazzo ferraioli piazza colonna pantheon e dintorni roma piazza campo marzio pantheon e dintorni roma piazza del parlamento pantheon e dintorni roma
Palazzo Ferraioli Piazza Campo Marzio Piazza del Parlamento
piazza san lorenzo in lucina pantheon e dintorni roma scalinata palazzo del parlamento pantheon e dintorni roma teatro argentina pantheon e dintorni roma
Piazza S. Lorenzo in Lucina Scalinata palazzo del Parlamento Teatro Argentina

Vedi nei dintorni del Pantheon (Roma)

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Pantheon e dintorni Isola Tiberina via Giulia e dintorni
FOTO PIAZZA NAVONA E DINTORNI (ROMA) FOTO PORTICO D'OTTAVIA E DINTORNI (ROMA) FOTO CAMPO DE FIORI E DINTORNI (ROMA)
Piazza Navona dintorni Portico d'Ottavia Campo de Fiori dintorni
FOTO PIAZZA DI SPAGNA E DINTORNI (ROMA) FOTO CAMPIDOGLIO E DINTORNI (ROMA) RIONE CAMPO MARZIO, ROMA
Piazza Spagna dintorni Campidoglio e dintorni Rione Campo Marzio R. IV
FOTO RIONE SANT'EUSTACHIO ROMA rione pigna, roma rione colonna roma
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