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Giardini Gianicolo e dintorni

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Giardini del Gianicolo e dintorni Roma

vedere ai Giardini del Gianicolo

ROMA GIARDINI DEL GIANICOLO E DINTORNI

Giardini Gianicolo

Zona Gianicolo e dintorni Roma

I giardini del Gianicolo
Passeggiata del Gianicolo
Via del Gianicolo
Villa Gabrielli
Pontificio Istituto Americano
Galleria Traforo porta Cavalleggeri
Terminal Gianicolo
Via Urbano VIII
Casa Generalizia Santa Dorotea
Collegio Pio Romeno
Chiesa San Josafat Kuncevitz
Mura Gianicolensi
Rampa della Quercia
Quercia del Tasso
Lapide T. Tasso e S. Filippo Neri
Piazzetta dell'Anfiteatro Tasso
Anfiteatro del Tasso
Sarcofago vasca al Gianicolo
Fontanella Quercia del Tasso
Panorami e vedute dal Gianicolo
Piazzale Anita Garibaldi
Statua equestre Anita Garibaldi
Piazzale del Faro Manfredi
Faro Manfredi
4 stele ai caduti garibaldini
Parco Gianicolense
Villa Lante
Ambasciata di Finlandia
Istituto Romano Finlandese
Busti degli eroi garibaldini
Chiesa della Annunziata
Teatrino delle Marionette
Piazzale Giuseppe Garibaldi
Statua equestre Giuseppe Garibaldi
Cannone di Mezzogiorno
Monumento a Righetto
Monumento a Ciceruacchio
Casa di Michelangelo
Entrata ai Giardini del Gianicolo
Scalinate al Gianicolo
Salita del Bosco Parrasio
Villa Giraud Ruspoli
Villa Pamphili
Villa del Vascello

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Giardini del Gianicolo e dintorni (Roma)

I Giardini del Gianicolo, sono posti sul colle Gianicolo, colle che insieme al colle Vaticano e a Monte Mario è il luogo dalla cui si sommità si ha una vista magnifica di Roma, proprio  lì dove c'è il monumento equestre a Garibaldi, sulla piazza intitolata all'eroe dei due mondi, c'è il più suggestivo panorama di Roma. Quando le giornate sono limpide dal Gianicolo si ammirano i Monti Sibillini, i monti Lucretili, i monti Tiburtini e i monti Prenestini. Il nome Gianicolo deriva da "Giano" divinità romana che regnava sui luoghi di passaggio e sulle porte, per questo il culto a questo Dio si celebrava sul colle del Gianicolo in quanto da qui si poteva controllare il Tevere e l'accesso alla città di Roma. Per il suo significato sacrale il colle accolse le spoglie di poeti come Ennio e Cecilio Stazio, e del mitico Re Numa. Dalla fine del diciannovesimo secolo, nel Parco di Villa Corsini, sul versante orientale del Gianicolo che degrada verso il  Tevere si trova l'Orto botanico di Roma. In età arcaica il Gianicolo detto anche Montorio, ovvero monte d'oro, per il colore giallo della sabbia di cui è costituito, ebbe un ruolo fondamentale per la difesa della città di Roma. L'occupazione del colle da parte dei romani risale ai tempi del Re Anco Marzio, che consideravano già allora il colle come testa di controllo della  riva destra del Tevere e di  Ponte Sublicio. Nel 1849 il colle fu teatro della difesa di Roma da parte dei Garibaldini, i garibaldini combatterono contro le truppe francesi per la difesa della Repubblica, purtroppo furono sconfitti,e sul basamento della statua equestre a Garibaldi vi è una epigrafe " o Roma o Morte ". A nord del Gianicolo si trova il Colle Vaticano, con la Basilica di San Pietro costruita ai margini del colle ed al confine con la piana alluvionale del Tevere. Come il Gianicolo anche il Colle Vaticano fu considerato come margine periferico e non integrato con la città di Roma. Nel 45 d.C. la zona intorno al Vaticano era considerata insalubre, tanto che Plinio il Vecchio la considerava un "postaccio" infestato di zanzare. La prima iniziativa di bonifica della zona si deve ad Agrippa Maggiore, e la sua integrazione con il tessuto urbano di Roma, si deve a Caligola e a Nerone; Nerone vi edificò un circo privato circondato da Ville e giardini. A nord del Vaticano sorge Monte Mario, il più alto dei colli romani, per questa ragione fu scelto negli anni 20 come sede dell'osservatorio astronomico di Roma, dotato di 2 cupole e di una torre solare per lo studio del Sole, ma l'offuscamento atmosferico dovuto all'inquinamento ne limita di molto l'attività. Il complesso dei giardini del Gianicolo è reso magnifico dalla presenza di fontane, di ninfei, di terrazze verdeggianti, di statue e monumenti, che si trovano dove un tempo c'erano gli horti Caesaris a sud di porta Aurelia San Pancrazio, gli horti Getae nella parte settentrionale e gli horti di Agrippinae nella zona verso il Vaticano. Il colle non era ricco di acqua e per questo l'imperatore Traiano la fece arrivare dal lago di Bracciano, oggi l'acquedotto ha il nome di Acqua Paola prendendo il nome dal pontefice papa Paolo V, che ne riattivò il percorso e costruì la immensa fontana mostra detta il Fontanone. Sembra che sul colle sotto villa Sciarra vi fosse una sorgente naturale di acqua ed un'altra fosse nei pressi della chiesa di Sant'Onofrio che secondo il Lanciani medico di Papa Clemente XI aveva un potere terapeutico. Fu nel corso del Medio Evo che il Gianicolo prese il nome di Mos Aureus per la sabbia gialla del terreno e da qui il termine toponomastico di Montorio è conservato fino ad oggi in una delle sue pendici. Il colle Gianicolo in epoca Medioevale era scarsamente abitato anche a causa delle estensioni delle ville nobiliari presenti qui e pertanto la popolazione si concentrò a Trastevere alle, sue pendici. Trastevere era collegato al Gianicolo da sentieri campestri che si inerpicavano attraverso la fitta vegetazione.  Alla fine del Cinquecento, Papa Sisto V iniziò lavori di sbancamento proseguiti da Papa Paolo V mirati a creare anche un sistema viario in grado di collegare agevolmente il colle al resto della città. Nel XV e XVI secolo il colle Gianicolense era abitato da una immensa distesa ininterrotta di tenute e vigne, dalle quali sorgevano rustici casali di proprietà delle più note famiglie romane del tempo. Tra questi la famiglia dei Frangipane e dei Velli che possedevano vigne nella zona di Montorio. Mentre la zona di Monteverde, oltre la Porta San Pancrazio appartenne a lungo alla famiglia De Dobois che adibiva i terreni a pascolo. Ai piedi del Gianicolo c'erano anche molte fornaci, alcune di proprietà della famiglia patrizia dei Massimo e degli Alberini, la zona di Sant'Omofrio era chiamata anche Monte Ventoso. Qui c'erano calcare che attingevano materiali di scavo dai quali si produceva la calce. E' del  1901 la realizzazione di viale Glorioso e nel 1905 su un terreno adiacente al convento della chiesa di Sant'Onofrio si diede inizio alla costruzione dell'Ospedale Bambino Gesù destinato alla cura dei bambini poveri.

Da vedere nella zona dei Giardini del Gianicolo e dintorni

La Passeggiata del Gianicolo, i cui due ingressi sono da via Garibaldi e dalla Salita di Sant'Onofrio, fu realizzata dopo l'Unità d'Italia, ed è un bellissimo viale alberato con platani che porta alla sommità del colle Gianicolo, fa parte del rione Trastevere, Roma, ed è formata da due grandi viali alberati di platani, che da un lato quello del Vaticano, presenta un viale a tornati che si incontra salendo il colle da piazza della Rovere, dopo aver superato la chiesa di Sant'Onofrio e l'Ospedale pediatrico del Bambin Gesù e dall'altra parte, quella di Trastevere, invece parte dalla salita di via Garibaldi su per il fontanone dell'Acqua Paola,costeggia la villa Aurelia Savorelli, supera la Porta di San Sebastiano per congiungersi sulla destra alla sommità del colle al piazzale Giuseppe Garibaldi nel cui centro c'è la statua equestre dedicata all'eroe dei due mondi. Questa zona del Gianicolo fu teatro degli eroici combattimenti del 1849 per la Repubblica Romana, e i busti che qui possiamo ammirare ricordano i garibaldini che hanno combattuto per la difesa di Roma. Già durante il Governo Pontificio di Roma, i Papi avevano iniziato a dare un assetto ai giardini del colle Gianicolo, infatti nel 1857 posero un busto a ricordo del poeta Torquato Tasso presso la antica quercia sotto la quale il poeta era solito andare a meditare. Tra il 1865 e il 1868 su progetto dell'ingegner Federico Arcangeli si diede l'avvio alla costruzione di questa strada per molti tratti a tornanti, costeggiata da alberi di platani, olmi, meli, e sistemata con un giardino all'inglese nell'area occupata oggi dall'Ossario Garibaldino Gianicolense. Il piano regolatore del 1873 prevedeva un collegamento tra il Borgo Santo Spirito e la Porta San Pancrazio, che si concretizzò nel 1881 in una passeggiata ad uso pubblico. Per la realizzazione di questo lungo viale alberato, il principe Tommaso Corsini vendette allo Stato Italiano e al Comune di Roma le proprietà che aveva su questo colle e lungo la via della Lungara. I lavori nel tratto fino a Sant'Onofrio si conclusero nel 1896. Nel 1928, per sopperire alla mancanza d'acqua, fu costruito un serbatoio interrato all'interno del bastione prossimo all'ingresso su Porta San Pancrazio. Il manufatto fu mascherato sulla fronte dalla ricostruzione della cosiddetta "Casa di Michelangelo": si tratta della facciata di un palazzo, ritenuto il domicilio romano dell'artista dal 1531, che sorgeva in via delle Tre Pile, presso il Campidoglio; nel 1930 venne demolito per far posto alla costruzione del Vittoriano risparmiandone però il prospetto. Collocato in un primo tempo a lato della scalinata del Campidoglio, fu spostato nell'attuale posizione nel 1941, secondo il progetto di Adolfo Pernier. Una certa attenzione nei riguardi del Gianicolo e di una sua possibile sistemazione a passeggiata si può far risalire già ai tempi del Governo Napoleonico, al 1809, anno in cui si deliberò la risistemazione del Bosco Parrasio e la realizzazione del monumento a Torquato Tasso, questa ultima iniziativa venne portata a termine nel 1857 da Papa Pio IX. Dopo l'Unità d'Italia nel 1879 a piazza San Pietro in Montorio venne posta la prima pietra del monumento ai caduti per la città di Roma dove vennero tumulati anche i resti di Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, ucciso per aver combattuto eroicamente per la causa della Repubblica Romana. Il Mausoleo Ossario venne poi rimosso da piazza in Montorio e nel 1941 spostato in un giardino posto di fronte. I lavori di sistemazione della Passeggiata del Gianicolo furono lunghi e complessi fu necessario costruire poderosi contrafforti, la passeggiata si snoda partendo da via Garibaldi verso la fontana dell'Acqua Paola, prosegue sulla parte alta dei giardini della villa Corsini, prosegue per villa Lante, occupando i bastioni di Papa Urbano VIII, arriva al convento di Sant'Onorio, passa per un tratto sulle proprietà dell'Educandato delle Dorotee ed il Conservatorio Torlonia, passa per la salita del Cimitero di Santo Spirito esce su via della Lungara e la porta Settimiana. La strada carrabile della passeggiata del Gianicolo è lunga 2 chilometri e più. Vi sono anche dei muraglioni di sostegno. Del Gianicolo si voleva fare un luogo della memoria patriottica romana ed italiana che poi si concretizzò nel monumento a Garibaldi che venne collocato nel piazzale panoramico dal quale si gode una delle più belle viste su Roma.

Via del Gianicolo, rione Trastevere, Roma, comprende tre antiche strade, il primo tratto alla sinistra di Porta Santo Spirito si chiamava via dei Bastioni di Santo Spirito, il secondo tratto era la via del Cimitero del Santo Spirito dove c'era anche l'oratorio di Santa Maria del Rosario, oratorio eretto da Papa Benedetto XIV ed affidato alla Pia Unione Anonima, questo oratorio era stato edificato dal Fuga e l'altare era del Bernini. Nel cortile detto delle cento sepolture, c'era una piccola cappella del Fuga dedicata al Santissimo Crocefisso, ma purtroppo il tutto venne demolito nel 1870 per ricavarne le attuali strade panoramiche, la via terminava davanti alla villa Gabrielli.

Villa Gabrielli, Ganicolo, rione Trastevere, Roma, si estendeva per 5 ettari e fu acquistata nel 1869 per conto di Papa Pio IX dal Commendatore del Santo Spirito, Achille Maria Ricci, per l'ampliamento del manicomio di Santa Maria della Pietà a via della Lungara. L'architetto Francesco Azzurri la collegò alla vicina villa Barberini con un passaggio coperto sull'Arco del Sangallo, all'Ospedale Santo Spirito. Questa struttura manicomiale era concepita come colonia agricolo-industriale, quando poi passò allo Stato Italiano il complesso venne recintato e adibito a vari usi, gli ambienti del manicomio restarono fino al 1924 quando poi vennero trasferiti a Monte Mario. Dopo il Concordato del 1929 vennero smantellati i vecchi edifici e alle falde del Gianicolo la Santa Sede edificò il Pontificio Colleglio Americano del Nord e il Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide.

Pontificio Collegio Americano del Nord, Gianicolo, rione Trastevere, Roma, è un moderno complesso di collegio e chiesa, opera di Enrico Pietro Galeazzi, fu costruito tra il 1949 e il 1953, all'interno vi è un grande cortile con portici, una bella fontana di Giorgio Quaroni e una statua bronzea di San Pietro. La chiesa è ricca di affreschi, mosaici e bassorilievi, tra l'altro la via Crucis, due grandi Angeli in bronzo di Francesco Messina, un rilievo in pietra serena del Cherubini e Angeli e Cantori di Pericle Fazzini, affreschi e scene dell'Antico e Nuovo Testamento del Quaroni e un grande mosaico della Vergine Regina di Pietro Gaudenzi.

Galleria di Porta Cavalleggeri, è un traforo che collega piazza della Rovere a via Gregorio VII, si trova sulla destra venendo da piazza San Pietro appena superata la Porta Santo Spirito da via dei Penitenzieri.

Parcheggio del Gianicolo, Terminal Gianicolo è la soluzione ideale per posteggiare rapidamente e in piena sicurezza in pieno centro storico di Roma, si trova alle pendici del colle Gianiclo e del colle Vaticano, si articola su 5 livelli, con 836 posti auto e 94 posti bus, è dotato di tutti i dispositivi tecnologici di sicurezza e garantisce piena accessibilità ai portatori di handicap, ai quali sono riservati 15 posti auto. Il Terminal Gianicolo ha, inoltre, al suo interno, il capolinea di 2 navette-bus elettrici per il trasporto urbano che permettono di raggiungere in pochi minuti: Campo de Fiori, Piazza di Spagna, Via Veneto, Piazza Barberini, Trastevere. Il parcheggio è aperto tutti i giorni dal mattino alle 07:00 alle 01:30 di notte.

Via Urbano VIII, va a via del Gianicolo sul colle Gianicolo, rione Trastevere, Roma, ricorda Maffeo Barberini, fiorentino, che fu Papa con il nome di Papa Urbano VIII dal 1623 al 1644 che fu umanista, mecenate ma anche nepotista e amministratore imprudente delle finanze vaticane, fondò il Pontificio Collegio Urbano di Propaganda Fide con la bolla Immortalis Dei del 1627.

Pontificio Collegio Urbano di Propaganda Fide, è a via Urbano VIII sul colle Giancolo Roma, chiamata anche Pontificia Università Urbaniana, già Collegio di Propaganda Fide, che fu costruita intorno al 1930 per volere di Papa Pio XI, nel collegio è ospitata la Pontificia Università Urbaniana. L'edificio venne costruito quando la Congregazione di Propaganda Fide acquistò il terreno sul Gianicolo dove era la villa Gabrielli, i lavori iniziarono dopo il Concordato del 1929, su progetto di Giulio Barluzzi. Vi è unAula Magna, una cappella e vi furono annesse la Facoltà di Teologia e Filosofia e l'istituto Missionario Scientifico.

Casa Generalizia dell'Istituto di Santa Dorotea che si trova al numero 38 della salita di Sant'Onofrio, rione Trastevere, Gianicolo, Roma, l'ingresso è su via del Gianicolo 4, l'edificio si compone di 3 corpi di fabbrica: il palazzo Giori, il palazzo Borromeo e il palazzo Bonelli. Il palazzo Gori nel cornicione presenta gli elementi dello stemma di famiglia, i tre monti, il lauro, le api. In origine fu proprietà del cardinale Angelo Giori vissuto nel Seicento, il quale incaricò della costruzione l'architetto Camillo Arcucci, l'immobile venne affittato dal Collegio Nazareno che però vi stette per pochi anni, nel 1733 il palazzo Giori venne venduto al conservatorio di Santa Maria del Rifugio fondato per le donne che si convertivano dalla loro vita non buona. Poi venne creato nel palazzo il monastero delle carmelitane di Santa Maria della Concezioni per accogliere le ragazza del conservatorio che volevano diventare suore, fu sciolto nel 1825. Il palazzo Borromeo è continuo al palazzo Giori e fu di proprietà di Federico Borromeo nipote del cardinale Federico. Qui c'era la sede del conservatorio di Sam Francesco Saverio per le giovanni donne povere e ne Settecento vi si insediarono le suore Carmelitane quando dal precedente palazzo allargarono il loro monastero. Forse in questo palazzo vi dimorò San Carlo. Il palazzo Bonelli nella fascia sopra l'ultima finestra mostra il nome Hierolima De Rossi proprietaria. Dal 1636 vi abitarono i Bonelli, i Kaiser ed altri. Fu acquistato insieme agli altri due palazzi dal conservatorio di Santa Maria del Rifugio diretto dalla Beata Paola Frassinetti che vi insediò la Casa Generalizia dell'Istituto di Santa Dorotea, adibito a collegio, orfanatrofio, noviziato dell'ordine e convitto per le ragazze. L'istituto è tutt'ora funzionante. All'interno vi è l'arco del Seicento nell'ala Gori, il tempietto e la statua dell'Immacolata, l'Annunciazione del Seicento. Mentre la cappella dell'Immacolata è del 1855 e nella sua volta è dipinta la Gloria di Santa Dorotea, attribuita a Pietro Gagliardi.

Collegio Pio Romeno, o Ruteno, al Gianicolo Roma, fu edificato sotto Papa Pio XI nel 1930 dall'Ingegner Momo, vi è annessa una chiesa che fronteggia la passeggiata del Gianicolo e guarda al Faro.

Chiesa di San Giosafat Kuncevitz, è una piccola chiesa alla Passeggiata del Gianicolo, che appartiene al Collegio Pio Romeno o Ruteno, è dedicata al vescovo che morì martire nel XVII secolo ucciso nel 1623 dagli scismatici.

Mura Gianicolensi, che appartengono al restauro delle precedenti mura aureliane del 275 e restaurate nei secoli a partire dal XVI secolo, le prime furono edificate dall'imperatore Aureliano e poi nel 1642 papa Urbano VIII completò l'opera. Usciti dalla passeggiata del Gianicolo si trova la Porta San Pancrazio edificata nel 1643 da Papa Urbano VIII Barberini e ristrutturata alla metà del XIX secolo. All'interno di Porta San Pancrazio si trovano il Museo Garibaldino ed il Museo della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi gruppo di valorosi soldati che dopo l'armistizio del 1943 combatterono per quasi due anni con le forze Jugoslave per la liberazione del Montenegro.

Rampa della Quercia, al Gianicolo, rione Trastevere, Roma, si trova alla Passeggiata del Gianicolo, si ricollega alla quercia dove Torquato Tasso era solito andare a riposare e a meditare. Sotto la rampa c'è una fontanella ed un sarcofago.

Quercia del Tasso, è in cima alla scaletta che porta alla passeggiata del Gianicolo, dove il poeta Torquato Tasso autore della "Gerusalemme Liberata" amava riposarsi negli ultimi giorni prima della sua morte avvenuta nel 1595, l'albero purtroppo fu colpito nel 1843 da un fulmine ed oggi è ridotto ad uno scheletro con rami avvizziti sorretti da ferri. Torquato Tasso che nacque a Sorrento nel 1544 e che morì a Roma nel 1595, soggiornò a lungo nel convento della Chiesa di Sant'Onofrio che si trova qui vicino, e morì proprio qui, e in questa chiesa si trovano le sue ceneri. Vi è un busto del poeta voluto da Papa Pio IX, che si trova proprio presso la quercia del Tasso, e il piccolo anfiteatro moderno chiamato Tasso affacciato sul panorama di Roma. A questa quercia vi si recava anche San Fiippo Neri con i ragazzi del suo oratorio. Una lapide li ricorda entrambi.

Lapide a ricordo di Torquato Tasso e di San Filippo Neri, posta nei pressi della quercia del Tasso alla passeggiata del Gianicolo.

Piazzetta dell'Anfiteatro, va alla Passeggiata del Gianicolo, fa parte del rione Trastevere, Roma, prende il nome dall'Anfiteatro del Tasso, che ha gradinate in cotto e rivolto verso la città di Roma.

Anfiteatro del Tasso, Gianicolo, rione Trastevere, Roma, è un edificio moderno dedicato al poeta Torquato Tasso e posto ai margini della quercia del Tasso, qui in estate vi sono rappresentazioni teatrali spesso quelle in dialetto romanesco. L'anfiteatro fu edificato nel 1619 ed è opera di Marsilio Onorati.

Sarcofago o Vasca al Gianicolo Roma, si trova nei pressi dell'Anfiteatro del Tasso e della fontanina posta sotto la quercia del Tasso.

Fontanella alla Quercia del Tasso, passeggiata del Gianicolo, collocata nel 1925 con i simboli della poesia epica : la lira e la spada

Panorami e Vedute di Roma dalla Passeggiata e dai Giardini del Gianicolo, il Gianicolo per secoli fu il baluardo naturale alle orde furibonde degli invasori di Roma, in onore del dio Giano, il colle venne chiamato Ianiculus. Qui vi furono da secoli violenti scontri a partire in epoca romana tra Mario e Cinna nell'87 a.C. che si conclusero con la strage dei Sillani, fino alla moderna eroica resistenza delle truppe di Garibaldi contro i Francesi in occasione delle vicende della Repubblica Romana del 1849.  Il colle fu di fondamentale importanza nelle lotte tra i Sabini e gli Etruschi. Il colle fu legato a quasi tutti i Re di Roma, il pacifico e sapiente Numa, secondo Re dei Romani venne sepolto ai piedi del colle Gianicolo. Anco Marzio fortificò il Gianicolo dopo aver costruito il primo ponte sul Tevere il pons Sublicius, oggi scomparso, con strutture in legno, facilmente smontabili in caso di pericolo per la città. Ai tempi degli ultimi Re il colle Gianicolo iniziò a spopolarsi, divenne un luogo insicuro e soggetto alle continue incursioni dei Veienti, i quali nel 476 a.C. riuscirono ad occuparlo. Durante l'epoca repubblicana della antica Roma, il Gianicolo fu collegato alla città di Roma con quattro ponti, il ponte Cestio, il ponte Fabricio, il ponte Sublicio e il ponte Emilio. Il colle Gianicolo venne anche parzialmente incluso nelle mura Aureliane e lgli accessi erano attraverso la porta Settimiana a via della Lungara, la porta Aurelia San Pancrazio all'inizio della via Aurelia antica, e la porta Portuense che era sulla via omonima, all'altezza del porto di Ripa Grande. Da qui il poeta Carducci ammirando il panorama ne dava una immagine guerresca : "dal Gianicolo ammiro l'immagine dell'Urbe nave immensa lanciata ver l'impero del Mondo". Mentre Stendhal scriveva : "E' questo senza dubbio uno dei più bei luoghi al mondo per morire. La vista così larga e bella che si ha deve rendere meno penoso l'ultimo passo per staccarsi dalle cose terrene, se è vero che esso sia penoso". Il colle Gianicolo è uno dei più alti colli di Roma escluso dai 7 colli, per la sua posizione sul lato destro del Tevere, ed è quello che nelle sere d'estate riceve per primo il sollievo del ponentino.

Piazzale Anita Garibaldi, alla Passeggiata del Gianicolo, rione Trastevere, Roma, un tempo si chiamava piazzale villa Corsini, perché i terreni prima dell'Unità d'Italia appartenevano alla famiglia Corsini. Il piazzale ricorda il monumento equestre dedicato alla compagna di Giuseppe Garibaldi.

Monumento Equestre ad Anita Garibaldi al Gianicolo, Roma, realizzato da Mario Rutelli e inaugurato nel 1932, al di sotto del monumento equestre si trova la tomba di Anita Garibaldi e le sue ceneri che vennero traslate da Nizza, che fu la compagna del celebre condottiero Giuseppe Garibaldi. Si trova all'altezza di Villa Lante  e del Faro, sul piazzale a lei dedicato, il nome di Anita era Anita Ribeiro, brasiliana nata nel 1820 che sposò Garibaldi a Montevideo nel 1842, combattè a Roma nel 1849 e l'anno stesso morì, sulla strada verso Venezia nella pineta di Ravenna.

Piazzale del Faro, si trova lungo la Passeggiata del Gianicolo, rione Trastevere, Roma, e prende il nome dal bianco Faro eretto su disegno di Manfredo Manfredi.

Faro Manfredi, disegnato da Manfredo Manfredi, faro donato alla città di Roma nel 1911 dagli Italiani emigrati in Argentina in occasione del cinquantenario dell'unità d'Italia e per commemorare Roma capitale, i fasci tricolore di luce ricordano quanti con amore si sono sacrificati per l'Italia libera e indipendente.

Le 4 Stele dedicate ai combattenti per la Repubblica Romana alla Passeggiata del Gianicolo.

Parco Gianicolense, passeggiata del Gianicolo, rione Trastevere, Roma, su trova sul lato destro del viale alberato che fu aperto al pubblico nel 1884, è formato in parte dai giardini della villa Corsini che si estendevano dalla Lungara fino alla Villa Doria Pamphilj. Sono fuori dal parlo la villa Corsini su via della Lungara. L'Orto Botanico il cui ingresso è a piazza Cristina di Svezia. La villa avera anche un bel casino chiamato Casino dei Quattro Venti per via di un portico dalle quattro facciate e con uno splendido salone di 12 porte e 12 finestre. Andò distrutto nei bombardamenti francesi all'assedio di Roma del 1849. Il casino fu teatro di furiosi scontri e smantellato a cannonate dalle truppe di Oudinot, venne usato come postazione di punta francese contro i garibaldini asserragliati alla villa del Vascello. Invano i patrioti tentarono di espugnare il Casino e in 3 assalti vennero uccisi dalla mitraglia francese.

Villa Lante, alla Passeggiata del Gianicolo, cinquecentesca Villa costruita da Giulio Romano sui resti della villa di Marziale. Fu la residenza della famiglia Lante oggi ospita la sede della Accademia di Finlandia e della Ambasciata di Finlandia presso la Santa Sede. La villa è sulla pendice orientale del colle Gianicolo e guarda verso il Tevere, in una posizione panoramica, fu costruita nel 1525 e divenne all'inizio dell'Ottocento di proprietà dei Borghese e nel Novecento degli Helbig. La facciata si compone di due piani ed è scandita da paraste, ha finestre con un balcone e un attico. Il primo piano è segnato da colonne doriche, e presenta un bel portone ad arco, mentre il piano superiore ha al centro un balconcino e ai due lati ci sono due finestre che si aprono fra pilastri corinzi. All'interno vi sono sale dipinte con porte decorate da altorilievi del Canova, oltre a pitture e tra queste "l'incontro tra Giove e Saturno" e il "rinvenimento dei sarcofagi di Numa Pompilio" attribuiti a Polidoro da Caravaggio, oggi queste ultime due pitture sono collocate a palazzo Zuccari. La villa occupa una parte degli anti orti di Geta. Ha un ricco cancello fiancheggiato da due colonne doriche. Il giardino un tempo era ricco di viti ed aranci. La villa quando fu in possesso della famiglia Helbig ospitò personaggi illustri come il poeta Carducci, lo scrittore Gabriele D'Annunzio, lo scrittore russo Tolstoj e il compositore tedesco Wagner..

Ambasciata di Finlandia a villa Lante, al Gianicolo, rione Trastevere, Roma, si trova all'interno di Villa Lante alla Passeggiata del Gianicolo.

Istituto Romano Filandese a Villa Lante, al Gianicolo, rione Trastevere, Roma, è all'interno di Villa Lante che si trova alla Passeggiata del Gianicolo.

Busti degli eroi garibaldini alla Passeggiata del Gianicolo, tutto il colle è dedicato alle memorie garibaldine, i viali sono costeggiati da busti  degli uomini che versarono il loro sangue e i corpi di molti di loro sono sepolti nel vicino Mausoleo Ossario Garibaldino. I primi busti furono collocati tra il 1885 e il 1888, realizzati da scultori come, Ettore Ximenes, Ettore Ferrari ,Giovanni Prini, Giovanni Nicolini ,Publio Morbiducci, Amleto Cataldi. Oggi alla Passeggiata del Gianicolo si trovano  84 busti e tra questi busti per esaltare l'idea di un Risorgimento trasnazionale, figurano anche quattro garibaldini stranieri collocati successivamente:  con il busto dell'inglese John Peard opera di Giovanni Paganucci, del 1860, qui collocato nel 1904, il busto del finlandese Herman Lijkanen opera di Bino Bini del1961, il busto dell'ungherese Istvàn Türr opera di Róbert Csíkszentmihályi, realizzata tra il 1998 e il 1999) e il busto del bulgaro Petko Voivoda opera di Valentin Starcev, del 2004.

Chiesa dell’Annunziata dove si svolgono messe in rito bizantino in quanto la chiesa è legata al popolo ucraino

Teatrino delle Marionette al Gianicolo Roma. Carlo Piantadosi, fu il fondatore del teatro dei burattini del Gianicolo, è morto domenica 3 giugno 2012, ma il teatrino è comunque ancora attivo, si trova sull'angolo della piazza Giuseppe Garibaldi sul colle Gianicolo, e qui sono passati negli anni generazioni di genitori e bambini che hanno visto le marionette raccontare le avventure di Pulcinella e Colombina.

Piazzale Giuseppe Garibaldi, al Gianicolo, rione Trastevere, Roma, qui si trova il momunento equestre dedicato al celebre condottiero. Dalla terrazza si gode un bellissimo panorama di Roma, qui sotto c'era il cannone di Mezzogiorno, che ogni giorno sparava a salve l'ora esatta

Monumento Equestre a Giuseppe Garibaldi, Piazzale Giuseppe Garibaldi,  Roma, opera dello scultore da Giuseppe Gallori, venne inaugurato nel 1895, come commemorazione storica degli eventi che si svolsero sul Gianicolo quando l'esercito francese attaccò la città di Roma  I Repubblicani di Garibaldi resistettero per settimane  all'assedio, finchè non furono sopraffatti dalla maggior forza dell'esercito francese. Alla base del monumento scene di battaglia e figure allegoriche. Il monumento a Garibaldi, nato a Nizza nel 1807, è sulla sommità della Passeggiata del Gianicolo, sullo slargo ove un tempo sorgeva il casino Corsini. Il monumento è formato da una enorme statua equestre, con lo sguardo dell'eroe che guarda al lato opposto al Vaticano, il monumento è posto su un alto basamento decorato da gruppi bronzei raffiguranti episodi di battaglie garibaldine. L'eroe dei due mondi, oltre a combattere per l'Unità d'Italia, è famoso anche per aver combattuto in Brasile e in Uruguay. Morì sull'Isola di Capena in Sardegna nel 1882. Sul piedistallo vi sono quattro gruppi in bronzo : l'assalto alla baionetta dei bersaglieri di Luciano Manara, l'America con le figure del Commercio e dell'Industria, l'Europa con le figure del Genio e della Storia, la Battaglia di Calatafimi.

Il cannone di Mezzogiorno sul colle Gianicolo, si trovava dal 1904, sotto il Belvedere del Gianicolo, all'altezza di piazzale Giuseppe Garibaldi, era sotto la balaustra, oggi non c'è più, alle ore 12  di ogni giorno,da questo cannone tre soldati caricavano un obice a salve e sparavano un colpo. La tradizione del colpo di cannone risale a Papa Pio IX che, per evitare confusioni di orario,lo aveva istituito nel 1846. Prima di approdare al Gianicolo, il cannone sparava dalle torri di Castel Sant'Angelo e poi da Monte Mario. Questo cannone era collocato in una nicchia ricavata nellìalto muraglione che sostiene la terrazza panoramica.

Monumento a Righetto, alla Passeggiata del Gianicolo, rione Trastevere, Roma, Replica in bronzo del piccolo monumento marmo “L'audace”, commissionato dal garibaldino conte Litta e scolpito dall’architetto Giovanni Strazza nel 1858, la statua di Righetto, situata al Gianicolo, è un omaggio, un monumento commemorativo al dodicenne orfanello trasteverino che partecipò personalmente ai combattimenti per la difesa della Repubblica Romana e che perse la vita il 29 giugno del 1849 sulla spiaggia del Tevere, conosciuta come Renella, quando una granata gli esplose tra le mani. Da quel giorno questo eroico ragazzino è diventato l’esempio per tutti i romani.

Munumento ad Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, che oggi è all'ingresso della Passeggiata del Gianicolo venendo da Porta San Pancrazio, il monumento prima si trovava sul Lungotevere in Augusta. Angelo Brunetti detto Ciceruacchio nacque a Roma, nel settembre del 1800 e morto a Porto Tolle, il 10 agosto 1849, fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell'originale romanesco ciruacchiotto grassottello. Mentre fuggiva dopo la caduta della Repubblica Romana venne ucciso insieme ai due figli e ad altri patrioti italiani. Il monumento in bronzo è stato eseguito dallo scultore siciliano Ettore Ximenes, che aveva già presentato l’opera durante l’esposizione di Torino nel 1880. Collocato in passato sulla sponda del Lungotevere Arnaldo da Brescia, venne spostato nel 1959 sul Lungotevere in Augusta, è stato trasferito definitivamente nel parco del Gianicolo, luogo simbolo della resistenza romana. Questo mitico personaggio romano è stato interpretato da Nino Manfredi nel noto film “In nome del popolo sovrano”.

La Casa di Michelangelo al Gianicolo Roma. Non è una casa ma solo la facciata di un serbatoio d'acqua che fu edificato 1928, per sopperire alla mancanza d'acqua, si tratta di un serbatoio interrato all'interno del bastione prossimo all'ingresso su Porta San Pancrazio. Il manufatto fu mascherato sulla fronte dalla ricostruzione della cosiddetta "Casa di Michelangelo": si tratta della facciata di un palazzo, ritenuto il domicilio romano dell'artista dal 1531, che sorgeva in via delle Tre Pile, presso il Campidoglio; nel 1930 la  Casa  ritenuta di Michelangelo venne demolita per far posto alla costruzione del Vittoriano ma venne risparmiato il prospetto, che in un primo tempo venne collocato a lato della scalinata del Campidoglio, e successivamente nel 1941 venne spostato sul Gianicolo nell'attuale posizione secondo il progetto di Adolfo Pernier.

Entrata ai Giardini del Gianicolo, da Porta San Pancrazio, rione Trastevere, Roma,  portale e cancello di ingresso che porta alla Passeggiata del Gianicolo.

Le scalinate del colle Gianicolo, Roma, collegano il colle con il sottostante rione Trastevere e il lungotevere. Tra queste la scalea di via Dandolo che è dedicata al tamburino Domenico Subiaco che sedicenne cadde per mano dei francesi mentre difendeva la Repubblica romana con i garibaldini e i patrioti italiani. La rampa di Monte Aureo, che da Trastevere porta fino al Mausoleo Ossario Garibaldino Gianicolense, il percorso di questa scalinata è irregolare e porta al Mons Aureus, Montorio, dove sembra sia stato martirizzato l'Apostolo Pietro messo a testa in giù, e a memoria venne eretta la chiesa di San Pietro in Montorio, testimonianza della presenza spagnola sul colle, qui sono anche il tempietto del Bramante, l'Accademia Spagnola, la residenza dell'Ambasciatore di Spagna, ed il Liceo Cervantes. Un'altra scalinata è alla Quercia del Tasso, ed un'altra ancora sul piazzale Giuseppe Garibaldi che da accesso allo spazio sottostante dove un tempo c'era un podio sul quale ogni giorno degli artiglieri trascinavano il cannone che sparava a salve a mezzogiorno, per avvisare i romani dell'ora. Anche all'altezza del faro vi sono dei gradini, ed altri al vicolo di Sant'Onofrio.

Salita del Bosco Parrasio, va da via Garibaldi a via di Porta San Pancrazio fa parte del rione Trastevere, Roma, questo era il nome del luogo sacro ad Apollo il nome è poi stato adottato dai poeti Arcadi per la loro sede che stabilmente ebbero qui dalla metà del XVIII secolo chiamata Villa del Bosco Parrasio.

Villa del Bosco Parrasio, rione Trastevere, Roma, il complesso è formato da una edicola, da una fonte da un anfiteatro e da una palazzina, fu edificato dapprima nel 1725 Antonio Canevari e completato da Giovanni Azzurri nel 1850. Nell'edicola vi è una iscrizione che ricorda il re del Portogallo Giovanni V che si sobbarcò le spese iniziali della costruzione. L'anfiteatro è a quattro file di sedili, diviso in settori e fece da scenario alle esibizioni di poeti aderenti all'Accademia dell'Arcadia fondata nel 1690 da Giovanni Maria Crescimbeni, in ricordo delle riunioni letteraria che si tenevano nel palazzo della Regina Cristina di Svezia. Nel 1926 l'Arcadia è stata trasformata in Accademia Letteraria Italiana e il bosco è in stato di abbandono.

Villa Vaini Giraud Ruspoli, si trova dopo lo slargo di San Pietro in Montorio, l'edificio ha intorno un giardino e risale alla fine del Seicento e fu costruito da Fortunato Carrapecchia per la famiglia Vaini,  aveva un pianterreno e un primo piano, nel 1925 venne edificato un secondo piano e un mezzanino con finestre ovali, nella seconda metà del Settecento l'edificio passò alla famiglia Giraud, in seguito ai Ruspoli, attualmente è la residenza dell' ambasciatore di Spagna.

Villa Pamphilj ha nove chilometri di perimetro, 184 ettari di superficie ed è il più grande parco romano, un'oasi di verde,  ed è una delle ville meglio conservate di Roma, che però con l'apertura della via Olimpica, è stata divisa in due.  L'edificio più antico della villa sorto lungo la via Aurelia Antica è conosciuto come "Villa Vecchia" ed esisteva già nel 1630 quando la tenuta venne acquistata da Panfilo Pamphilj. Tra il 1644 e il 1652, sotto il pontificato di Innocenzo X Pamphilj, venne costruito ad opera degli architetti Algardi e Grimaldi, il complesso della "Villa Nuova". Nel 1849 la villa fu teatro di una delle più cruente battaglie per la difesa della Repubblica Romana: le truppe francesi della Seconda Repubblica il 2 giugno occuparono villa Corsini, allora alla periferia ovest di Roma, il 3 giugno 1849 le truppe garibaldine tentarono invano di riconquistarla, durante uno degli assalti morì il colonnello Angelo Masina e fu ferito a morte Goffredo Mameli. Nel 1856 la villa fu unita alla confinante villa Corsini e tutto il complesso venne trasformato in una grande azienda agricola. Iniziati i primi espropri da parte del Comune di Roma nel 1939, il nucleo originario della villa fu acquistato dalla Stato Italiano nel 1957. Oltre 168 ettari furono acquisiti dalla municipalità romana; la parte occidentale nel 1965, la restante nel 1971 con apertura al pubblico nel 1972. Rimane proprietà della famiglia Doria-Pamphilj la cappella funeraria opera di Odoardo Collamarini. La villa Pamphilj venne costruita intorno alla metà del Seicento per volontà di donna Olimpia Pamphili, astuta cognata di Papa Innocenzo X e destinata al figlio Camillo che pur essendo stato nominato cardinale aveva deciso ugualmente di prendere moglie, fu ai tempi una splendida residenza e conobbe i fasti  di una corte che testimoniava il potere illimitato dei nobili protetti da uno sfacciato nepotismo. La villa in un primo momento venne commissionata al Borromini, fu anche detta villa della Statue o villa del Bel respiro, alla fine il lavoro venne affidato ad Alessandro Algardi il quale edificò la villa Vecchiao Casino di famiglia costruita a ridosso dell'antico acquedotto romano. Il tutto arricchito da statue e fontane e da un piccolo lago artificiale.

Villa del Vascello, era in via di San Pancrazio dove si affaccia il muro di cinta e si possono vedere i resti della facciata dai quali è possibile farsi un'idea della particolarità architettonica della costruzione, infatti sono ancora visibili le false rocce e grotte dal gusto naturalistico e preromantico. Il palazzo venne abbattuto in seguito ai danni riportati durante i combattimenti tra garibaldini e francesi, era, in origine, una costruzione di dimensioni importanti, con tre piani più un mezzanino ed un attico, secondo le testimonianze le decorazioni interne erano molto ricche e in stile barocco. Al piano nobile si trovavano tre gallerie pavimentate in maiolica bianca e nera ornate da specchi e trofei. La volta della galleria principale era ornata da vari affreschi: come “l’Aurora” di Pietro da Cortona, “il Mezzodì” dell’Allegrini e “la Notte” di G. F. Grimaldi. Il nome col quale è nota la villa del Vascello deriva dalle forme particolari che assumeva il palazzo principale, e che lo facevano somigliare ad un vascello in navigazione. La villa venne acquistata in seguito dalla famiglia Pamphili ed unita alle contigue Villa Doria Pamphilj e Villa Corsini; venduta al conte De Angelis, fu da questi ceduta nel 1877 al generale Giacomo Medici che aveva partecipato alla difesa della villa nel 1849 e per questo era stato nominato Marchese del Vascello.

Foto Giardini Passeggiata del Gianicolo Roma

Foto Giardini Passeggiata del Gianicolo e dintorni (Roma)

Foto Giardini Passeggiata del Gianicolo e dintorni, Roma, foto Anna Zelli

FOTO GIARDINI PASSEGGIATA DEL GIANICOLO E DINTORNI ROMA

Giardini Passeggiata del Gianicolo e dintorni Roma, foto Anna Zelli

foto giardini passeggiata del gianicolo e dintorni a roma

Giardini Passeggiata del Gianicolo e dintorni Roma, foto Anna Zelli

veduta della cupola di michelangelo dai giardini del gianicolo e dintorni roma

Panorama di Roma, il Cupolone, dai Giardini del Gianicolo, Roma foto Anna Zelli

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Fontanella rampa del Tasso Sarcofago rampa del Tasso Quercia del Tasso al Gianicolo
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Teatro Quercia del Tasso Faro Mafredi Gianicolo Panorama dal Faro Manfredi
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Colonnina villa Lante Scale Passeggiata del Gianicolo Giardini villa Lante
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Busto Lauro De Bosis Statua Equestre Anita Garibaldi Busti Eroi del Risorgimento
PIAZZALE ANITA GARIBALDI GIARDINI DEL GIANICOLO E DINTORNI ROMA villa lante giardini del gianicolo e dintorni roma viale passeggiata del gianicolo e dintorni roma
Piazzale Anita Garibaldi Villa Lante Viale Passeggiata del Gianicolo
stele ai caduti del risorgimento giardini del gianicolo e dintorni roma mura gianicolensi dai giardini del gianicolo e dintorni roma la costituzione italiana ai giardini del gianicolo e dintorni roma
Stele agli Eroi del Risorgimento Mura Gianicolensi La Costituzione Italiana
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Teatrino delle Marionette Piazza Giuseppe Garibaldi Monumento a Giuseppe Garibaldi
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Roma da piazzale Garibaldi Cannone di Mezzogiorno Cannone di Mezzogiorno
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Panorama di Roma Busto Goffredo Mameli Casa di Michelangelo
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Passeggiata di Righetto Statua di Righetto l'Audace Viale Lorenzo Bruntti
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Ciceruacchio Ingresso Gianicolo Porta San Pancrazio

Da vedere nei dintorni dei giardini del Gianicolo (Roma)

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