PONTE REGINA MARGHERITA (ROMA)
il ponte va da Lungotevere Michelangelo a Lungotevere Arnaldo da Brescia

Ponte Regina Margherita, Roma, fa parte del rione Campo Marzio, va da lungotevere Michelangelo a Lungotevere Arnaldo da Brescia. Il ponte Regina Margherita, iniziato a costruire nel 1885 è dedicato alla regina Margherita, opera dell'architetto Angelo Vescovali, collega il rione Prati (via Cola di Rienzo) con piazza del Popolo. Sorge in una antichissima area, nel posto dove un tempo vi era la prima Università Romana dei "Barcaroli". Questa Università risaliva alle antiche corporazioni dell'epoca imperiale romana, quelle dei "naviculari caudicarii", i battellieri, dei "lenuncularii" i proprietari di barche, dei "saccarii" i facchini, tutte scomparse con la decadenza del porto di Ostia, queste corporazioni avevano un loro statuto, ed uno del 1657 in un articolo imponeva di ancorare le barche, dopo lo scarico delle merci, non più lungo Ripetta ma più a monte, in un luogo chiamato "la Penna", oggi ricordato da una via che si trova nelle immediate vicinanze di ponte Margherita. Penna, potrebbe   significare o la propaggine estrema del fiume nel territorio urbano, oppure una specie di penisoletta inoltrata nel fiume Tevere che forse poteva assomigliare ad una penna d'oca. In antichi documenti si parla della "riva della Penna" o "sponda della Penna", e proprio in questo luogo verrà costruito il porto di Ripetta, qui vi era il luogo della "legnara", un magazzino che conteneva la legna da costruzione e la legna da ardere, legni chiamati anche "tortori", mentre penna o "pennato", si chiamava una specie di roncola che portavano i legnaioli alla cintura che serviva per togliere i nodi troppo sporgenti ed i residui di rami attaccati al tronco, quindi forse il nome "Penna"derivava da questo strumento dei legnaioli, imposto dalla voce popolare, anche al luogo. Il ponte Regina Margherita venne inaugurato il 17 Dicembre 1891, ha 3 semplici arcate, con un carattere aristocratico.  La zona del Ponte Margherita, si caratterizzava un tempo per la presenza di lussuosissimi stabilimenti balneari, per accedervi bisognava essere altolocati e benestanti, furono il precedente dei futuri circoli esclusivi sul Tevere. Al ponte Regina Margherita sorsero gli stabilimenti per i bagni, uno della "Romana Nuotatori" e l'altro la "Rari Nantes", qui vi potevano accedere solo i "fiumaroli benestanti", i fiumaroli erano nuotatori esperti e bagnini,  che potevano pagare una tessera associativa abbastanza cara per l'epoca. I "fiumaroli" erano a Roma, gli amanti del bagno a fiume e della tintarella, per questo c'erano molti barconi ancorati al Tevere, ai tempi nostri si ricorda "er Ciriola". Er Ciriola è noto per aver salvato molte persone e più volte decorato al valor civile, era ritenuto una leggenda, ma purtroppo una notte il suo barcone prese fuoco, o per disgrazia o per dolo, il suo galleggiante rimase attaccato, a ricordo dell'eroico Barcarolo. Il ponte Regina Margherita era anche il luogo tradizionale delle sfide tra le associazioni di canottieri, presso la passeggiata di Ripetta c'era il Reale Club Canottieri, mentre nel 1872 fu fondata la Società Ginnastica dei Canottieri del Tevere e venti anni dopo nel 1892 nacque la Società Canottieri Aniene, e nel 1898 inaugurarono la loro sede nei pressi del ponte Margherita. Dopo il 1900 furono fondati la Società Canottieri Roma, e il Circolo Canottieri Roma. Il ponte ha 3 arcate in travertino, è lungo 103 metri, largo 20,95 metri. Il ponte ricorda Margherita di Savoia, regina d'Italia, figlia di Ferdinando di Savoia duca di Genova e sposa del cugino Umberto I re d'Italia. Margherita fu la prima regina d'Italia, fondò istituzioni culturali tra le quali la casa di Dante e si dedicò allo sviluppo delle opere assistenziali. Con la morte del marito nel 1900, vittima di Gaetano  Bresci, un anarchico, andò a vivere a palazzo Piombino in via Veneto che da lei prese il nome di palazzo Margherita, oggi il palazzo ospita l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma. Da dove oggi sorge il ponte Margherita, un tempo iniziava la zona di Ripetta, con le sue attività mercantili, mentre nella parte sinistra c'era il campo Boario, dove oggi c'è via Luisa di Savoia. L'edificazione del ponte provocò anche l'abbattimento dei magazzini del Mattatoio, trasferiti qui dal Foro Romano, da Papa Leone XII, nel 1825 questi magazzini del Mattatoio erano nei pressi della porta del Popolo, e lungo via del Corso c'erano le sfilate del bestiame che doveva essere comperato dai macellai, talvolta dava origine a pericolose corse degli animali.  Successivamente il campo Boario venne trasferito a Testaccio nel nuovo Mattatoio per allora, modernissimo, realizzato su progetto dell'architetto Gioacchino Ersoch.

Fotografie Ponte Regina Margherita  Roma

ponte Regina Margherita, Roma, foto Anna Zelli

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Ponti di Roma, foto Anna Zelli

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