Ponte Nomentano (Roma) i ponti di Roma sull'Aniene sito web: www.annazelli.com
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Ponte Nomentano, Roma, sulla antica via Nomentana, sul ponte Nomentano passa la via omonima, la via Nomentana, fu costruito nel periodo Repubblicano, ma dovette subire numerosi rifacimenti, ha l'aspetto di una Torre con i merli di foggia ghibellina, furono fatti costruire dall'antipapa Niccolò V (al soglio pontificio dal 1328-1330). Insieme a ponte Mammolo fu oggetto di attacchi da parte delle truppe Francesi. Il ponte lo troviamo partendo da porta Pia, la porta fu l'ultimo lavoro di Michelangelo del 1561, da qui prendiamo la lunghissima via Nomentana, dopo 2 chilometri, superata la chiesa di Santa Agnese fuori le mura, girando a destra , sull'Aniene troviamo il ponte Nomentano. Il ponte ha 3 arcate, la centrale è più grande, la costruzione del ponte risale al II secolo a.C. - fine I secolo a.C., è in tufo e travertino. Insieme al ponte Milvio era tra i ponti extraurbani più importanti della città di Roma. Una testimonianza del ponte Nomentano, ci viene data da Procopio, che ci narra come nel 549 durante la guerra contro i Goti, Totila interruppe il Nomentano insieme ai ponti Salario e Mammolo. Il ponte venne restaurato nel 552 da Narsete, e fu rivestito interamente in travertino. Il ponte Nomentano era un ponte difensivo, con funzioni strategico militari, vi erano due piccole torri ed una torre quadrata merlata, e un passaggio stretto e più facilmente difendibile. La grande Torre quadrata è oggi scomparsa era detta "Torrione de' Iacobacci". Il Ponte Nomentano venne fortificato nell'VIII secolo da Papa Adriano I, 772-795, con due possenti Torri merlate alle testate sotto le quali attraverso un arco passa la strada, le due torri sono unite da un muro con grandi finestre ad arco e ballatoio, anch'esso merlato su mensole finemente decorate. La struttura del ponte venne rinforzata nel XII e nel XIII secolo, con murature in scaglie di selce. Proprio su ponte Nomentano ci fu nell''800 l'incontro tra Papa Leone III e Carlo Magno, che era venuto a Roma per essere incoronato dal Papa. Il ponte è appartenuto nella storia a varie istituzioni, nel X secolo apparteneva al monastero di San Silvestro in Capite, nel 1205 passò alla chiesa di San Lorenzo in Lucina e poi al convento di San Pietro in Vincoli. Il ponte nei secoli subì assalti e danni, durante le lotte tra il papato e la nobiltà romana, il ponte venne occupato nel 1433 da Niccolò Fortebraccio della Stella e Antonio conte di Pontedera, e di nuovo occupato nel 1485 da Paolo Orsini. Le torri vennero sopraelevate nel XV secolo da Papa Nicolò V, 1447 - 1455, sopra l'arco c'è lo stemma papale, vennero poste anche due robuste porte di sicurezza, Il ponte subì altri numerosi restauri iniziati nel 1470 da Papa Pio II Piccolomini, 1458 - 1464, che vennero conclusi nel 1461 da Papa Paolo II Barbo, 1464 - 1471, altri lavori si ebbero sotto il pontificato di Papa Innocenzo VIII Cibo, 1484 - 1492, e da Papa Alessandro VI Borgia, 1492 - 1503, a causa dei danni provocati dalle incursioni degli Orsini, vennero edificate torrette, battenti e merlature. Sotto Papa Clemente VII, nel 1532 il ponte fungeva da dogana, gli animali che passavano da qui venivano contati e si doveva pagare un dazio. Sulla chiave di volta dell'arco sono presenti una clava ed una testa bovina e dall'altro lato una clava, simboli di Ercole nume tutelare degli armenti e della transumanza. Nel restauro del 1546 furono ribassati gli archi di accesso. Per la presenza nella zona di terre di proprietà del casato della famiglia De Pazzis, il ponte prese il nome di "juxta Casale de Pazzis", la famiglia aveva anche delle fortificazioni sulla via Nomentana, a difesa delle terre di proprietà della famiglia, la zona Casale de Pazzi ne conserva ancora oggi il nome. Papa Innocenzo X Pamphili, 1644 - 1655, riedificò le testate del ponte verso Roma. All'inizio del XVIII crollò la parte alta della Torre est. Nel 1849 le truppe francesi del Generale Oudinot fecero saltare la parte mediana del ponte, crollarono quasi 7 metri, con l'intento di ostacolare le truppe di Garibaldi che avanzando da Monterotondo si dirigevano verso Roma, il danno venne riparato nel 1856, compresa la testata verso Mentana. Sempre per ostacolare le truppe di Garibaldi, il ponte nel 1867 venne interrotto, e in quell'occasione Garibaldi venne sconfitto a Mentana. dalle truppe zuave e francesi che erano sbarcate a Civitavecchia e che erano venute in soccorso di Papa Pio IX. Il ponte Nomentano come lo vediamo oggi corrisponde nella struttura attuale a come era nel restauro del XV secolo. In sostituzione di ponte Nomentano venne edificato ponte Tazio. Il ponte Nomentano alla fine del Novecento è stato interdetto al traffico e inserito in un'area verde destinata al pubblico. Fotografie Ponte Nomentano sull'Aniene Roma ponte Nomentano, Roma, foto Anna Zelli Fotografie Ponti di Roma sul Tevere e sull'Aniene (scomparsi) Fotografie e Informazioni fiume Tevere Roma Torna i Ponti di Roma Ponti di Roma, foto Anna Zelli Torna Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma - Itinerari Turistici di Roma Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma - Itinerari Turistici Roma Torna Contatti
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