RIONE TESTACCIO R. XX ROMA GUIDA TURISTICA ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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Rione
Testaccio R. XX (Roma) Il Rione Testaccio, R. XX, Roma, fu istituito il 9 dicembre del 1921, privando il rione Ripa di parte del suo territorio, che dal II secolo a.C. ospitava la zona portuale e che era compresa tra le mura Aureliane, l'ansa del Tevere , il ponte Sublicio, e poco oltre il ponte Testaccio. Il porto dell'Emporio del quale rimangono i resti, visibili all'altezza di ponte Sublicio, venne fatto edificare nel 193 a.C. dai censori Lucio Emilio Lepido e Lucio Emilio Paolo, in quanto la zona portuale del Foro Boario era diventata insufficiente, il porto dell'Emporio era costituito da una lunga banchina pavimentata di 500 metri, con scale di accesso al fiume Tevere. Alle spalle del porto c'era il Porticus Aemilius un enorme magazzino nel quale venivano sistemate le merci che arrivavano a Roma, alcuni resti sono visibili su via Branca, via Rubatino e via Florio. Delle dimensioni del Porticus vi è una pianta nella Forma Urbis. L'imperatore Traiano provvide a far costruire altre strutture per lo più con la stessa funzione, e dove già esistevano dei magazzini privati annonari, gli Horrea, che derivano il nome latino da hordeum, orzo, estesa poi al termine di magazzino, di deposito, questi diventarono di proprietà imperiale, vi erano gli Horrea Sempronia, gli Horrea Galbana, gli Horrea Seiana, gli Horrea Lolliana, e gli Horrea Anicetiana. Quest'area in età Augustea insieme all'Aventino era inclusa nella XIII regio, e per la presenza del porto e dei magazzini aveva un carattere prevalentemente commerciale ed economico. Qui vi erano anche luoghi di culto dedicati a Faunus, a Fauna, a Picus, a Laverna, a Iuppiter Liber e a Iuppiter Elicius. In età successiva furono introdotti nuovi culti a Ceres, Minerva, Flora, Bona Dea, Luna e Nercurius, Diana, Iuno Regina e Vortumnus. Culti minori, e non vi erano santuari o templi importanti. Probabilmente durante il periodo compreso tra Nerva e Traiano, all'altezza dell'attuale piazza dell'Emporio, vi era un tempio dedicato al dio Silvano, la cui presenza è testimoniata da una iscrizione rinvenuta su un architrave. Questa era anche una zona di sepolture, la più importante è la piramide di Caio Cestio che venne inclusa all'interno della cinta muraria aureliana. Il monte Testaccio è una collina artificiale che si è formata con l'accumulo di anfore rotte tra il 140 a.C. ed il III secolo dopo Cristo, è situato tra le mura Aureliane e il Tevere. In latino le anfore sono chiamate testae e danno il nome al rione ed un'anfora rappresenta lo stemma di Testaccio. Lungo il fiume si insediarono botteghe di falegnami ma essenzialmente di marmorari, che diedero il nome alla via Marmorata. Nel Seicento la zona era coltivata ad orti e vigneti, per lo più disabitata, chiamata anche Prati del Popolo Romano, e soprattutto utilizzata per le processioni e le rappresentazioni sacre, e dalla metà del XIII secolo è qui si svolgevano i giochi di carnevale che spesso avevano un esito cruento. Successivamente sulle pendici del monte Testaccio vi si insediarono cantine dove venivano stipate le botti di vino. Successivamente qui si stabilirono anche famiglie nobili come i Torlonia, i Capizucchi, i Gonzaga, i Pierleoni. Nel Settecento la zona intorno alla piramide di Caio Cestio ospitò un'area sepolcrale per persone che morivano a Roma, non appartenenti alla religione cristiana, l'area fu sistemata nel 1821, delimitata e prese il nome di Cimitero Acattolico. Dopo l'Unità d'Italia il rione Testaccio avrebbe dovuto avere un carattere industriale, ma mai pienamente realizzato, nel 1852 venne costruito il Gazometro, e vi si insediarono abitazioni che dovevano ospitare gli operai. Queste case erano sul lungotevere, su via Marmorata, via Galvani e via Vanvitelli. Tra il 1888-89 venne edificato il Mattatoio, che fu l'unico vero insediamento industriale della zona. Nel 1805 venne sistemata la piazza Testaccio sulla quale si svolgeva il mercato rionale all'aperto. Tra la via Florio e via Marmorata vennero edificati degli edifici di edilizia popolare. I Mercati Generali vennero poi costruiti sulla via Ostiense, la via che in epoca romana collegava il porto Tiberino al porto di Ostia, ed oltre ad essere una strada ad intenso traffico commerciale, era percorsa anche dai pellegrini che si recavano alla basilica di San Paolo fuori le mura e a San Pietro. Altri edifici vennero costruiti su via Bianchi, via Amerigo Vespucci e via Gessu, ed altri intorno a monte Testaccio, tra via Zabaglia, via Branca ed il Mattatoio. Tra il 1929 e il 1930 altri edifici vennero costruiti su via Marmorata e via Vanvitelli. La chiusura del Mattatoio ha poi cancellato definitivamente la vocazione industriale del rione Testaccio. Rione Testaccio monumenti e luoghi di interesse storico : ponte Sublicio, lungotevere Testaccio, arco di San Lazzaro, piazza dell'Emporio, fontana delle Anfore piazza dell'Emporio, porto dell'Emporio, la cappella di San Lazzaro, chiesa di Sant'Anna de Calzettari a Marmorata distrutta, varie edicole mariane dedicate alla madonna, la Caserva dei Viglili del Fuoco del 1929, la Piramide Cestia, la via Ostiense ripercorre l'antico vicus portae Raudusculanae, la porta Ostiensis, il cimitero Acattolico, la cappella del cimitero acattolico, il cimitero degli inglesi, la fontanina a via Zabaglia, il monte Testaccio, il monte dei Cocci, il teatro dei Documenti, horrea Galbana, gli horrea Lolliana, horrea Serriana, il porticus Aemilia, gli horrea Aniciana o Anicetiana, gli horrea Lolliana, chiesa di Santa Maria Liberatrice, teatro Vittoria, l'ex Mattatoio, il Foro Boario di Testaccio, palazzo dell'INA. Il Rione Testaccio è delimitato da : lungotevere Testaccio, piazza dell'Emporio, via Marmorata, porta San Paolo, viale del Campo Boario. Stemma del Rione Testaccio R. XX Roma Mappa del Rione Testaccio Rione Testaccio RomaRione Testaccio, Roma, foto Anna Zelli Rione Testaccio - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Rione Testaccio - Rioni di Roma - Guida turistica di Roma
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