CORTILI E CHIOSTRI DI ROMA GUIDA TURISTICA ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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cortili e chiostri di roma guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Arte Cultura Novità Idee sito web di informazione culturale artistico turistica di Roma Cortili e Chiostri di Roma I cortili ed i chiostri di Roma, il cortile o il chiostro è uno spazio architettonico, è una porzione di un'area scoperta di un edificio, un palazzo o una chiesa, compresa tra i corpi di fabbrica dell'edificio stesso e che ha la funzione di dare luce agli ambienti e permettere il passaggio delle persone o dei veicoli, ma oltre a questo aspetto, nei secoli i cortili ed i chiostri hanno avuto anche una valenza sociale e culturale, utilizzati anche come spazio museale o per le rappresentazioni teatrali e musicali. La storia del "cortile" si perde nella notte dei tempi, ve ne erano nei templi egiziani e in quelli assiro-babilonesi, nelle costruzioni in Oriente, della antica Cina, in quelle precolombiane dell'America Latina. In Occidente, in Grecia, possiamo ricordare i grandiosi cortili del palazzo reale di Cnosso a Creta. In greco il cortile si chiama "aulè", definito da un porticato e colonne presente anche nelle case private come simbolo del proprio livello sociale ed economico. Il cortile a poco a poco si amplia per essere collegato ad altri cortili e a giardini. Nella Roma antica, in età repubblicana la vita familiare gravitava su un atrio piccolo e raccolto del palazzo che dava luce agli ambienti interni, e che spesso collegava ad un giardino interno detto "hortus" e "viridarium", con il tempo questo spazio angusto si amplia mutando in un ampio e arioso peristilio ad imitazione di quello ellenistico. In epoca imperiale, a Roma vengono edificati palazzi che si articolano intorno a due spazi aperti, l'atrio e il peristilio entrambi dotati di porticati. Durante il Medioevo all'interno dei grandi monasteri nasce il chiostro, dal latino "claustrum" che significa "luogo chiuso", la sua funzione era di collegamento tra i vari ambienti e nel contempo offriva la possibilità ai monaci di passeggiare, leggere, conversare e meditare in un luogo protetto da un porticato. In genere questo porticato delimitava un giardino al cui centro c'era un pozzo o una fontana, ed in genere lungo le pareti del portico spesso a due ordini sovrapposti di arcate vi erano affreschi a carattere sacro e sepolture murali. Durante il Medioevo il cortile profano era in posizione secondaria rispetto al chiostro ed è nel Rinascimento che il cortile assume una forma architettonica elaborata e complessa come spazio a se stante ed adibito a molteplici usi. Nascono quindi le corti dei palazzi borghesi ed i cortili dei palazzi gentilizi contornati da portici e da vari ordini di loggiati. Il cortile assume la forma di spazio comune della abitazione aristocratica che deriva dall'adattamento del chiostro religioso alla architettura civile. Dal Settecento in poi il cotile diventa uno degli elementi fondamentali del palazzo patrizio. Tra il Quattrocento e il Cinquecento i cortili degli edifici nobiliari o i giardini erano utilizzati anche per le rappresentazioni teatrali private, per giochi e tornei o per i banchetti e le feste. Nel 1500 il cortile dal cardinale Giuliano Cesarini diventa anche spazio museale, infatti il cardinale aprì la sua collezione d'arte antica situata nei giardini di palazzo Cesarini per permettere ai suoi ospiti di ammirare i reperti sparsi tra le piante e l'hortus della casa. Successivamente, ad imitazione del cardinale Cesarini, papa Giulio II commissiona al Bramante l'edificazione di un enorme cortile all'interno del Vaticano dove possano essere collocate ed esposte le statue della importante collezione papale. Poi si cercherà di dare un ordine logico nella esposizione delle collezioni d'arte visibili nei cortili o nei giardini di case nobili private, infatti, nella seconda metà del Cinquecento le raccolte d'arte nelle case romane diverrà un elemento imprescindibile del prestigio del proprietario del palazzo, e queste collezioni occuperanno non solo il cortile e il giardino ma anche degli spazi creati ad hoc come l'Antiquarium nel giardino di palazzo Cesi. Non tutti i cortili dei palazzi a Roma potevano ospitare collezioni d'arte antica, e allora ci si limitava ad un antico sarcofago adattato a fontana o a frammenti di epigrafi incassati nei muri, oppure il cortile veniva impreziosito da una o più fontane murali. Cortili dei Palazzi e i Chiostri Chiese del Rione Monti, Roma, clicca sulla foto ti si aprirà una pagina con le fotografie e le informazioni storiche e artistiche dei cortili e dei chiostri del rione, tra questi il cortile di palazzo Aldobrandini, il cortile del palazzo della Consulta, il cortile del palazzo del Grillo, il cortile del palazzo Lateranense, il cortile del palazzo del Quirinale, il cortile del palazzo Pallavicini Rospigliosi, il chiostro della chiesa di Sant'Agata dei Goti, il chiostro della basilica di San Clemente, il chiostro della basilica di San Giovanni in Laterano, il chiostro della basilica di San Pietro in Vincoli, il chiostro della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane.
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