LATERANO E DINTORNI GUIDA TURISTICA ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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laterano e dintorni guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Arte Cultura Novità Idee sito web di informazione culturale artistico turistica di Roma Laterano e dintorni (Roma) Laterano e dintorni Roma, Roma, l'area del Laterano appartiene in parte al Rione Monti, in parte al rione Esquilino e in parte al rione Celio, il Laterano fa parte del colle Celio, che nelle sue propaggini si estende a ridosso delle mura Aureliane. Secondo la leggenda il nome deriverebbe dal latino latitans rana, ovvero rana fuggitiva, infatti sembra che una rana sia collegata alle folli vicende dell'imperatore Nerone, che fu al potere di Roma dal 54 al 68. Nerone, che si sa tanto normale non era, un giorno decise che voleva partorire, ed impose ai medici di favorirne la gravidanza pena per loro la condanna a morte, quelli allora, fecero ingerire a Nerone un girino che crescendo nello stomaco dell'imperatore divenne una rana e questa grazie ad una poderosa purga fu fatta partorire, si fa per dire. Nerone era felicissimo e volle che la rana girasse per tutta Roma su un cocchio d'argento scortata da una nutrice e da 15 principi romani, ma quando il cocchio giunse in prossimità del Tevere, la rana sentì il richiamo dell'acqua e si gettò nel fiume, scomparendo alla vista. Nerone inferocito per la fuga della rana, uccise la nutrice e i figli dei principi, ma i principi si ribellarono a Nerone e uccisero il tiranno di Roma. Ad ogni modo, a parte le leggende, la zona del Laterano, al tempo di Nerone, apparteneva alla famiglia dei Laterani, ma dopo che Plauzio Laterano partecipò alla congiura dei Pisoni, contro l'imperatore, tutti i suoi terreni vennero confiscati e lo stesso Plauzio condannato a morte. Poi i terreni vennero restituiti a Sesto Laterano dal console Settimio Severo e successivamente l'imperatore Costantino e sua moglie Fausta Laterano donarono le proprietà del Laterano al Papa Milziade, che fu al soglio pontificio tra il 311 e il 314, e l'evento della donazione si svolse in quella casa di Fausta che divenne poi la base per il grandioso palazzo Apostolico del Laterano, infatti i resti della casa di Fausta si trovano tra via Amba Aradam e via dei Laterani, a 10 metri di profondità, tra questi è stato rinvenuto un lungo corridoio di 27 metri e largo 5 metri, aperto su un lato con grandi finestre sulle quali si apre un'esedra e con pareti decorate con pitture raffiguranti personaggi di proporzioni più grandi del vero. Nel Medioevo il palazzo del Laterano fu residenza dei Papi e la vicina Basilica di San Govanni rivaleggiò per splendore con la basilica di San Pietro. Dopo il ritorno dei papi da Avignone alla fine del XIV secolo, la zona del Laterano perse di importanza. I pellegrini però continuarono a visitare la basilica di San Giovanni in Laterano e la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ma nonostante questo, quest'area rimase scarsamente abitata. Gli antichi conventi rimasero isolati tra giardini e vigne finchè Roma non divenne capitale d'Italia, e dopo il 1870 si resero necessarie nuove zone residenziali. Una delle attrattive archeologiche della zona sono le Mura Aureliane e l'Acquedotto Neroniano. La visita può iniziare da piazza San Giovanni in Laterano dove si possono visitare la basilica di San Giovanni il cui interno in parte venne realizzato dal Borromini, mentre la facciata si deve ad Alessandro Galilei, sulla facciata si possono ammirare le statue gigantesche di Cristo e degli Apostoli. All'interno del palazzo del Laterano un tempo residenza dei Papi fino al 1309 vi è la Sala della Conciliazione, che presenta un soffitto ligneo del 1589, nella quale furono firmati i Patti Lateranensi tra la Santa Sede e lo Stato Italiano l'11 febbraio 1929. A San Giovanni sono da vedere i resti dell'acquedotto Neroniano che dalla piazza si snodano fino alla porta Maggiore e a via Statilia, la piazza venne sistemata nel XVI secolo e ha al centro un obelisco egizio, il più antico di Roma. Sulla piazza di Porta San Giovanni si affaccia il prospetto della Basilica di San Giovanni, con un enorme spiazzo chiamato un tempo Campo Laterano, e dei giardini a ridosso della Porta Asinara delle mura Aureliane. Qui c'è anche l'edificio che conserva la Scala Santa una delle più sacre reliquie di Roma meta di molti pellegrini che ospita al suo interno il Sancta Santorum, si dice che i 28 gradini della scala siano quelli percorsi da Gesù per recarsi da Ponzio Pilato, e che siano stati portati a Roma da Sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino, i gradini furono collocati nella posizione attuale da Papa Sisto V, al soglio dal 1585 al 1590, quando l'antico palazzo del Laterano andò distrutto. I gradini sono coperti da tavole di legno e vi si può salire solo in ginocchio in atto di penitenza, in genere per il Venerdì Santo, nel vestibolo si trovano sculture del XIX secolo tra cui l'Hecce Homo di Giosuè Meli del 1874. La scala Santa e le due scale laterali conducono alla Cappella di San Lorenzo o Sancta Santorum, voluta da papa Niccolò III nel 1278 e decorata dai Cosmati, vi sono reliquie sacre e una immagine miracolosa di Gesù fatta da San Luca con l'aiuto di un angelo, immagine che si portava in processione durante il Medioevo per scongiurare la peste. Al suo fianco c'è il triclinio Leoniano che è ciò che resta della sala da pranzo dell'VIII secolo di Papa Leone III, si notano parte delle pareti e dei mosaici Lo spiazzo di San Giovanni è spesso usato per le manifestazioni politiche e in occasione di eventi e soprattutto per la festa del primo Maggio. Notevole alla basilica di San Giovanni il chiostro, che è sopravvissuto a due incendi che distrussero l'antica basilica, qui vi sono mosaici del XIII secolo e frammenti della prima basilica. Qui si può ammirare anche la porta Asinara una delle porte minori delle Mura Aureliane cui furono aggiunte le due torri circolari. Durante la settimana se potete, la mattina, fate un salto a via Sannio, che è il mercato delle pulci, pieno di bancarelle dove si vendono vestiti a prezzi economici, o vestiti di seconda mano, scarpe, attrezzature da campeggio. Guardando verso Santa Croce in Gerusalemme, si trovano lungo le mura i resti dell'Anfiteatro Castrense del III secolo utilizzato per giochi e spettacoli con gli animali. Da qui si gode una bella vista del campanile della basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La basilica di Santa Croce in Gerusalemme fu voluta dalla madre dell'imperatore Costantino, Sant'Elena, che la fondò nel 320 d.C. qui vi sono conservate le reliquie della Crocefissione di Gesù. Nella cripta c'è la statua di Giunone trovata ad Ostia e trasformata nella statua di Sant'Elena con la sostituzione di testa e braccia e l'aggiunta della croce. Accanto si trova il Museo degli Strumenti Musicali, uno dei musei meno noti di Roma che si trova nella antica zona romana del Sessorianum dove c'era la grande villa imperiale di Sant'Elena in seguito incorporata alle mura Aureliane, il museo è stato aperto nel 1974 e all'interno vi sono 3000 strumenti musicali da tutto il mondo e strumenti tipici delle regioni italiane,a fiato, a corda, a percussione e di tutte le epoche. Vi sono anche sezioni dedicate alla musica sacra e alla musica militare. Il percorso turistico della zona del Laterano e dintorni La visita del Laterano e dintorni può iniziare da piazza San Giovanni in Laterano, che va da via Merulana fino ad arrivare a piazza S. Maria Maggiore, il toponimo deriva dalla Basilica di San Giovanni in Laterano. La piazza nel Medioevo era chiamata "Campus Lateranensis" Sulla piazza si affaccia il palazzo del Laterano, risale al Pontificato di Papa Sisto V, al soglio dal 1585 al 1590, e fu annesso alla Basilica, per la sua costruzione venne abbattuto il precedente edificio chiamato Patriarchio, che risaliva al Medio Evo, da Domenico Fontana, Papa Sisto V fece edificare il nuovo palazzo, palazzo che divenne la sede papale, e il quartier generale di Sisto V per il rinnovamento edilizio di Roma. Alcuni piani erano sede di residenza dei canonici della Basilica Lateranense e quartiere militare con annesso ospedale che poi venne trasformato in ospizio per orfane. Papa Pio VII mise qui l'archivio dello Stato Pontificio, e i locali vennero poi destinati a Museo con le raccolte d'arte sacra e a Museo missionario etnologico, entrambi i musei vennero poi trasferiti in Vaticano, ai Musei Vaticani. Il Palazzo Lateranense venne restaurato nella metà del Novecento e divenne la sede del Vicariato di Roma. Al centro della piazza dove un tempo c'era la statua equestre di Marco Aurelio, creduta a lungo erroneamente di Costantino e forse per questo fu risparmiata dai Goti, oggi si trova in copia nella piazza del Campidoglio, c'è l'obelisco Lateranense, di Tutmosi III, proveniente da Tebe, dove fu eretto 15 secoli prima di Cristo. Il monolito venne trasportato a Roma da Costanzo II e innalzato nel Circo Massimo, ma poi per secoli restò spezzato in 3 parti e interrato, fino a quando Papa Sisto V ordinò di erigerlo definitivamente nella piazza San Giovanni in Laterano. E' uno dei più alti obelischi di Roma e il più antico. Annesso al Palazzo Lateranense c'è il Battistero Lateranense detto San Giovanni in Fonte, fu fatto costruire da Costantino, e venne ricostruito da Sisto I, al soglio dal 432 al 440, l'aspetto attuale si deve al restauro voluto da Papa Urbano VIII nel 1637. Di forma ottagonale, il Battistero Lateranense, ha al suo interno un'urna di basalto per il battesimo a immersione, ora ricoperta di bronzo, una leggenda vuole che qui sia stato battezzato Costantino, ma che in realtà ebbe il battesimo in punto di morte da un vescovo ariano. Intorno al battistero si aprono quattro cappelle, la cappella di Santa Ruffina con due colonne in porfido, la cappella di San Venazio eretta da Giovanni IV nel 640, la Cappella di San Giovanni Evangelista realizzata da Papa Ilario, al soglio dal 461 al 468, con i battenti in bronzo del 1196, e la cappella del Battista, anche questa eretta da Papa Ilario con antichi battenti in bronzo. Sulla estremità orientale della piazza c'è la Scala Santa (appartiene al Rione Esquilino), edificio costruito da Domenico Fontana nel 1589 per inserirvi la cappella di San Lorenzo in Palatio, l'unica salvata dall'antico Patriarchio. La Scala Santa è formata da 28 gradini, che sono gli stessi della gradinata percorsa da Gesù per recarsi da Ponzio Pilato e portata a Roma da Gerusalemme, da Sant'Elena. Per devozione i gradini vanno saliti in ginocchio, nel 1723 sono stati ricoperti per evitarne il danneggiamento e il logoramento. La Scala Santa e le due scale laterali portano alla Cappella di San Lorenzo detta anche Sancta Sanctorum, perchè custodisce l'immagine miracolosa non dipinta da mano umana che rappresenta Gesù ed una serie di reliquie, alcune delle quali nei secoli sono scomparse. Sul lato esterno verso la piazza di porta San Giovanni, c'è il Triclinio Leoniano (appartiene al Rione Esquilino), un mosaico proveniente dalla sala da pranzo del Patriarchio e raffigurante il concetto di Mater Ecclesiae, con Gesù che da i simboli del potere a Silvestro I e a Costantino, e San Pietro che li da a Papa Leone III e a Carlo Magno. Sulla piazza di Porta San Giovanni oltre alla Basilica, si possono ammirare la Porta Asinara, la Porta San Giovanni, e la statua di San Francesco (anche se appartiene al Rione Esquilino),ma dato che ci siete date una occhiata, il resto verso Santa Croce in Gerusalemme, fa parte del Rione Esquilino. Nei dintorni della piazza di San Giovanni in Laterano, vedere a via di San Giovanni in Laterano la Basilica di San Clemente, e il Ludus Magnus, a via Amba Aradam i resti esterni della Domus Faustae, e in fondo a via Amba Aradam la Porta Metronia, sulla piazza di San Giovanni ci sono anche gli edifici della parte antica dell' attuale Ospedale di San Giovanni, ovvero l'Ospedale del Salvatore e l'Ospedale delle Donne, oltre alla chiesa dei Ss Andrea e Bartolomeo. Andando poi sulla via Merulana (il pezzo che scendendo da piazza S.Giovanni, verso via Labicana, sul lato sinistro appartiene al Rione Monti mentre a destra al Rione Esquilino) quindi scendendo vedrete due piccole edicole sacre dedicate alla Madonna, e poi all'angolo con la via Labicana la Chiesa Ss Marcellino e Pietro. Dopo di che tornando di nuovo sulla piazza S. giovanni, prendere la via di Santo Stefano Rotondo, a sinistra ci sono i resti dell'antico Ospedale di San Michele, proseguendo ci sono i resti dell'Acquedotto Claudio, che attraversava l'area della perduta villa Fonseca, dove nel settecento furono condotti scavi e furono rinvenuti resti di alcune ville romane, proseguendo, c'è l'Ospedale della Addolorata e l'Ospedale Britannico, ed una piccola edicola sacra della Madonna, alla fine vedrete il bellissimo Mitreo, e la Chiesa di Santo Stefano Rotondo, proseguendo lungo la via di Santo Stefano Rotondo, vi troverete a via della Navicella, dove in mezzo alla via, c'è un pilone del braccio Neroniano dell'Acquedotto Claudio, e una fontana detta della Navicella a forma di barca. La chiesa dietro la fontana, di Santa Maria in Domnica fa parte del Rione Celio. Imboccando sulla destra si va per via di S. Erasmo, si prosegue per via di Villa Fonseca, si attraversa la via della Amba Aradam, si prende via della Ferratella in Laterano, si prende la via dei Laterani, e si è nel Rione Celio. Da ammirare nella zona anche la Villa Wolkonsky che venne acquistata da Alessandro Belosselsky Belozersky nel 1830 per la figlia, la principessa russa Zenaide, moglie del principe Nikita Wolkonsky, che vi abitò tra il 1829 e il 1862. Il figlio di Zenaide realizzò nuovi edifici e la nipote fece erigere, nel 1890, sulla sommità della collina un grande palazzo, nei giardini della villa sono racchiusi resti dell'Acquedotto Neroniano e il Colombario di Tiberio Claudio Vitale della seconda metà del sec. I. Nel 1922 la villa è stata destinata ad Ambasciata di Germania, attualmente è la residenza dell'Ambasciatore d'Inghilterra. Da vedere nella zona del Laterano e dintorni
Chiese, basilica di San Giovanni
in Laterano, basilica di Santa Croce in Gerusalemme., l'Oratorio di
Santa Maria del Buon Aiuto, la basilica dei Santi Quattro Coronati,
la basilica di San Clemente, la basilica di Santo stefano Rotondo,
chiesa dei Santissimi Marcellino e Pietro, chiesa dei Santissimi
Andrea e Bartolomeo, Chiesa di Santa Maria in Domnica, Chiesa dei
Santi Giovanni e Paolo al Celio, chiesa di San Gregorio Magno al
Celio. da vedere zona Laterano e dintorni Roma informazioni e foto Da vedere nei dintorni del Laterano (Roma)
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