LUNGOTEVERE TOR DI NONA (ROMA)
il lungotevere Tor di Nona è tra Ponte Umberto e ponte S. Angelo
sul lato opposto del Tevere c'è Lungotevere Castello

Il Lungotevere Tor di Nona è tra ponte Umberto I e ponte Sant'Angelo sul lato opposto del Tevere c'è il lungotevere Castello, il lungotevere va da piazza ponte Castel S. Angelo a piazza Umberto I, fa parte del Rione V Ponte. Il nome è dato dalla Torre degli Orsini che ha dato il nome alla contrada,  chiamata un tempo de Posterulis per le piccole porte che immettevano al Tevere. Da piazza ponte Umberto I si dirama quindi il lungotevere Tor di Nona, antistante la via Tor di Nona che rimane un pò affossata rispetto alla precedente via di Monte Brianzo,  qui a Tor di Nova vi era una contrada medioevale con strutture rinascimentali e palazzi che affacciavano sul Tevere.  Il nome che deriva da una torre quadrata detta Tor di Nona a 3 piani e merlata che esisteva dal 1410, affacciava sul Tevere e oggi non esiste più, di proprietà degli Orsini, era adibita a prigione dalla Reveranda Camera Apostolica. La Torre in origine era adibita a magazzino dell'Annona, per le derrate che arrivavano dal Tevere, da un piccolo molo. In una delle celle dette della "vita" venne rinchiuso Benvenuto Cellini, 1500-1571, alcune delle celle erano dette "il fondo", una sorta di budello dove venivano precipitati i rei di gravi delitti. c'era anche la camera della "tortura" dove venivano estorte le confessioni. Nel 1655 la Torre perse la sua funzione, dopo la costruzione delle Carceri Nuove a via Giulia, e rimase di proprietà dell'Arciconfraternita di San Girolamo della Carità, che voleva trasformarla in Teatro, l'autorizzazione fu concessa da Papa Clemente IX nel 1669 e la torre prese il nome di Teatro Tor di Nona Apollo, venne demolito nel 1889 per la costruzione dei muraglioni e dei lungotevere. Una stele posta sul lungotevere verso il Tevere, ricorda il Teatro di Apollo, con una iscrizione dettata da Fausto Salvatori : "Il Teatro Apollo sulle pietre della antica Torre Orsina a fasti e glorie d'arte musicale aprì le dorate scene e dove foscheggiò Torre di Nona libera si diffuse la pura melodia italiana del Trovatore il 19 Gennaio del 1653, di un Ballo in Maschera il 17 febbraio 1859, qui dove sul teatro demolito passa la nuova strada romana il genio di Giuseppe Verdi affida l'eterna melodia canora all'aria al sole al cuore umano, A ricordanza della Torre del teatro del genio creatore il comune di Roma pose l'anno domini 1925". Il Teatro Tor di Nona realizzato nel 1670 da Carlo Fontana era in legno e appoggiava sulla struttura medioevale della Torre, venne rifatto in muratura nel 1695, e la struttura arrivava fino al fiume.   Nel 1697 venne demolito da Papa Innocenzo XII, tra liti giudiziarie e proteste a non finire, venne fatto ricostruire da Papa Clemente XII nel 1733.  Un incendio nel 1781 lo distrusse completamente. Venne ricostruito ed inaugurato di nuovo nel 1795 con il nome di "Teatro di Apollo". Poi i francesi tolsero il Teatro alla Camera Apostolica e lo vendettero al Principe di Santacroce che nel 1820 lo cedette a Giovanni Torlonia. il teatro passò al figlio Marco che lo fece restaurare dal Valadier, ed ebbe la facciata verso ponte Sant' Angelo. Nel 1839 passò all'impresario romano Vincenzo Jacovacci, qui Giuseppe Verdi vi dette per la prima volta il "Trovatore" nel 1853 e il "Ballo in Maschera" nel 1859. Poi il teatro passò al Comune di Roma, e purtroppo per la sistemazione degli argini del Tevere se ne impose la demolizione, nel 1889. In via degli Acquasparta dal 1970, c'è un piccolo teatro d'avanguardia, chiamato Teatro Tor di Nona. Sulla parte estrema del Lungotevere Tor di Nona c'è la via del Mastro che secondo alcuni farebbe riferimento a Mastro Titta, che aveva eseguito delle condanne a morte nella vicina piazza di ponte S. Angelo, ma non abitava qui. Vicine al Lungotevere Tor di Nona si aprono la via Paola, la via di Panico, la via del Banco di Santo Spirito, all'angolo c'è la "Methodist Church Ponte Sant'Angelo" fondata nel 1877 dal padre protestante Alessandro Gavazzi. Prima della costruzione del lungotevere qui vi confluivano la via dei Coronari e la via di Monte Giordano. Resta il palazzetto del Bonadies, che risale al 1400, con una loggia ad archi e pilastri, da dove si vedevano le esecuzioni dei condannati a morte, durante il regime papale, che per 1000  anni furono eseguite con il taglio della testa, lo squarto del corpo, la mazzolatura della testa, la forca ed infine la ghigliottina. Ogni condannato aveva il suo corteo salmoidiante delle confraternite questuanti, il drappello dei soldati posti in quadrato, l'estremo conforto religioso e la folla costretta a vedere l'esecuzione. L'ultima esecuzione venne eseguita nel 1841, tra le più note quella di Beatrice Cenci e Giacomo Cenci e Lucrezia Petroni, loro matrigna, per l'accusa di parricidio del 1599, la ressa fu tale per assistere all'esecuzione che alcune persone affogarono nel fiume. La piazza Castel Sant' Angelo, è più nota per i romani come piazza di Ponte è il ponte per antonomasia di Roma, come  a Roma si dice solo "fiume"per indicare il Tevere. La piazza aveva una balaustra, era più larga di adesso, ma venne abbattuta per l'edificazione dei muraglioni. La piazza di ponte, era un punto nodale di collegamento con San Pietro, qui si teneva anche un mercato del pesce che arrivava da Civitavecchia, qui nella metà dell'Ottocento venne installata una fabbrica di Birra. Sul lato opposto di piazza ponte S. Angelo, all'inizio del lungotevere Tor di Nona, attraversato ponte S. Angelo, c'è il Castel S. Angelo.

Fotografie Lungotevere Tor di Nona Roma

lungotevere Tor di Nona, Roma, foto Anna Zelli

Lungotevere Tor di Nona, Roma, foto Anna Zelli

Lungotevere Tor di Nona, Roma, foto Anna Zelli

Mappa Lungotevere Tor di Nona Roma

lungotevere Tor di Nona, Roma, foto Anna Zelli

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