Loggia e torre di palazzo
Lomellino D’Aragona
a piazza Santa Maria Nuova,
Viterbo, il palazzo di impronta rinascimentale,
ha la sua loggia, e
torre, visibili
dalla facciata della
chiesa di santa Maria Nuova, infatti
alzando lo sguardo si ammirano un bel loggiato
con soprastante torre appartenente ai Marchesi
Lomellino.L’ingresso al palazzo si trova in
Via Cardinale La Fontaine
di fronte alla Chiesa del
Gonfalone e risale al XVI secolo,
presenta al suo interno delle sale riccamente
affrescate ma che non sono visitabili. Deve il
suo nome ad una famiglia di origine ligure i cui
membri furono tra i protagonisti del
Risorgimento. In particolare il marchese Giacomo
Lomellini d’Aragona fu uno degli artefici
dell'Unità d'Italia e della caduta dello stato
Pontificio, sembra che qui su richiesta del
Marchese Lomellino, vi abbia soggiornato
Garibaldi.
Palazzo Lomellino D’Aragona
Carnevalini
via Cardinal La Fontaine,
Viterbo, l’entrata è di fronte alla
chiesa del Gonfalone
sul portone spicca uno
stemma, l’interno anche se non visitabile
è riccamente decorato da affreschi, da piazza
Santa Maria Nuova è possibile ammirare il bel
loggiato. Appartiene al palazzo anche una torre
visibile da via La Fontaine.
Stemma al portone palazzo Lomellino D'aragona,
via Cardinal La fontaine
di fronte alla Chiesa del
Gonfalone.
Giacomo Carlo Lomellino,
viterbese, il Marchese Giacomo Carlo Lomellino
D’Aragona fu un personaggio importante del
Risorgimento Italiano e dell’Unità d’Italia.
Nasce a Viterbo da don Alfonso d’Aragona, di
Venafro appartenente a un ramo della casa reale
aragonese del Regno di Napoli e da Anna Maria
Piccolomini Lomellino, ultima rappresentate ed
erede dei Lomellino patrizi genovesi che si
stabilirono a Viterbo fin dal XVII secolo.
Giacomo Lomellino fu guardia civica viterbese e
partecipò ai moti del Risorgimento della Seconda
Repubblica Romana, che ne determinano in seguito
l’autoesilio a Genova, dove viene accolto da una
discendente dei Lomellini, Bianca, vedova del
cavaliere Mario Bajlo di Serravalle Scrivia ed
erede del proprio fratello, il marchese
Costantino Lomellini. La nobildonna lo crea
erede delle proprie cospicue sostanze,
garantendogli così una nuova vita a Genova
patria degli avi materni. Il 4 settembre 1861, a
pochi mesi dalla promulgazione della legge che
ha sancito la nascita del Regno d’Italia (17
marzo 1861), Giacomo sposa una giovane della più
alta aristocrazia cittadina, Caterina Gavotti,
figlia del marchese Gerolamo, uomo politico e di
cultura, sindaco di Genova e di Albisola
Superiore, e della baronessa Giovanna D’Aste,
erede di un grande patrimonio. La giovane sposa
sarebbe a sua volta destinata ad ereditare gli
averi di due delle più illustri famiglie
patrizie genovesi che si sono affermate nei
secoli precedenti in Roma, i Gavotti di Savona e
i D’Aste d’Albenga, ma muore prematuramente
nella dimora genovese dei Lomellini, in piazza
San Matteo, il 18 maggio 1867, lasciando i tre
piccoli figli: Anna, Giovanna, e
Alfonso,quest’ultimo morirà prematuramente
suicida, mentre le figlie Anna e Giovanna
saranno spose di due nobili piemontesi
d’illustre stirpe, i fratelli Aimaro e Alberto
dei conti Malingri di Bagnolo, garantendo
cospicua discendenza alla famiglia in linea
femminile. La caduta dello Stato Pontificio e
l’annessione di Roma al Regno d’Italia pongono
le basi per il rientro di Giacomo a Viterbo, nel
1871. Fu iscritto nella Confraternita del
Gonfalone negli anni tra il 1861 e il 1868. Fu
regio commissario della Città e dal 1872 al
1875, fu sindaco. La sua amministrazione,
nonostante le contrapposizioni politiche lasciò
un’impronta importante sulla città, stanco e
malato, nell’agosto del 1876 rientra a Stazzano,
affidò le figlie alle amorevoli cure del nonno
materno e le sue proprietà di Genova, Voltri,
Serravalle, il titolo passò alla sorella
Maddalena insieme ai possedimenti viterbesi,
nella notte del 13 ottobre 1876 morì. A Viterbo
c’è una via a lui intitolata.
Loggia e Torre
Palazzo Lomellino D'Aragona Viterbo centro
storico
loggia e torre
palazzo Lomellino D'Aragona, piazza Santa Maria
Nuova, Viterbo
loggia e torre
palazzo Lomellino D'Aragona, piazza Santa Maria
Nuova, Viterbo
Loggia e Torre Palazzo Lomellino D'Aragona,piazza
Santa Maria Nuova,
Viterbo
Palazzo Lomellino D'Aragona
via Cardinal La Fontaine,Viterbo info e foto
Anna Zelli
Stemma palazzo Lomellino d'Aragona,
via Cardinal La Fontaine, info e foto Anna
Zelli
Logge Viterbo
centro storico
Logge Viterbo centro storico
Via Cardinal
La Fontaine Viterbo
via Cardinal la Fontaine
Mappa piazza S. Lorenzo - Mappa via S. Lorenzo
- San Pellegrino
Famiglie
di Viterbo centro - Palazzi Viterbo centro -
Torri Viterbo centro storico
Piazza Santa Maria Nuova Nuova
e Via Santa Maria Nuova Viterbo centro storico
Piazza Santa Maria Nuova,
Via Santa Maria Nuova, Viterbo
Via Cardinal La Fontaine- San
Pellegrino quartiere medioevale - Viterbo
via Cardinal la Fontaine,
San Pellegrino
Via San Lorenzo -
Piazza della Morte
via San Lorenzo, -
piazza della Morte,
Viterbo
Piazza San Lorenzo - Piazza del Plebiscito
piazza San Lorenzo -
piazza del Plebiscito Viterbo
Piazze di Viterbo - Vie di Viterbo
centro storico
Piazze di Viterbo centro -
Vie di Viterbo centro
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