Ex Chiesa Santa
Maria della Cella,
scomparsa resta solo il campanile medioevale, via San Clemente,
piazza San Lorenzo,Viterbo,
la si vede si vede sporgendosi dalla
Loggia dei Papi ed
è sulla parte destra della
terrazza che
affaccia verso valle Faul.
La chiesa
insieme al campanile
è una delle più antiche testimonianze della
architettura medioevale di Viterbo. Di questo
edificio si hanno notizie a partire dal VII
secolo, questa Cella era una comunità periferica
dell’antico nucleo monastico di Farfa della
Sabina che nei primi decenni dell’VIII secolo
ampliò i propri possedimenti oltre il territorio
di Rieti per spingersi fino all’area del
Monti Cimini. Nei
primi decenni del VIII secolo, l’abbazia iniziò
ad ampliare i confini dei propri possedimenti
oltre il territorio reatino e, ad occidente,
raggiunse l’area cimina ed il distretto
tuscanese. La Tuscia
viterbese, seppure nominalmente
assoggettata alla Chiesa romana, continuò a
risentire lungamente dell’influenza diretta
dell’impero longobardo e di questa particolare
condizione approfittarono i farfensi per
consolidare le loro proprietà e per fondare
nuove
comunità periferiche, chiamate “celle”,
che avevano la funzione di amministrare in loco
il complesso sistema di aziende curtensi
dipendenti dal monastero sabino. Il
campanile della Chiesa di
Santa Maria della Cella è visibile dalla
terrazza della loggia dei Papi, e proprio il
campanile è tutto
ciò che resta di questa antica chiesa
medioevale, che dall'VIII secolo come già
scritto, apparteneva all'Abbazia di Farfa,
infatti nel 967 l'imperatore Ottone I confermava
che questa apparteneva ai benedettini, e la
definì come Cella Sancte Marie infra Castrum
Viterbense, ovvero che era all'interno
dell'abitato di Viterbo. Questa chiesa sorse
ancora prima della
Cattedrale e del
Palazzo Papale. Ad essa era collegato il
convento Benedettino, ma nel 1349 sia la
chiesa che il convento a causa di un terremoto
subirono ingenti danni, e vennero ricostruiti e
novo nella seconda metà del XV secolo per volere
del Vescovo Pietro De' Gennari. Nel 1550 venne
istituita la Confraternita della Concezione
detta anche di Santa Maria della Cella, che si
dedicava alla carità e alla assistenza dei
poveri. Il Campanile
presenta delle analogie con quello della
Chiesa di San Sisto
e con il chiostro della
Chiesa di Santa Maria Nuova. Ci sono
motivi in laterizio sia nel
campanile che nella
torre campanaria.
Ex Chiesa Santa Maria della Cella via San Clemente
ex
Chiesa
Maria della Cella,
Via San
Clemente, foto Anna Zelli
Campanile
ex
Chiesa
Maria della Cella,
Via San
Clemente, foto Anna Zelli
ex
Chiesa
Maria della Cella,
Via San
Clemente, foto Anna Zelli
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