Le Terme del Bagnaccio,
strada del Garinei, Viterbo, , sono
sorgenti termali situate in Strada Castiglione e
distano dal centro di Viterbo circa 8 Km. si
trova in aperta campagna e ricade dentro una
proprietà privata, situata tra la strada Martana
e la strada Castiglione. Il Bagnaccio si
identifica con la sorgente
Aquae Passeris,
forse per un tale Lucio Emilio Passere che in
antico fu proprietario di queste sorgenti. Per
arrivarvi partendo da
Viterbo centro, si esce da
Porta Fiorentina
si prende la strada in direzione
Siena,e dopo
aver percorso di circa 8 chilometri si arriva al
Bagnaccio. La
zona è attraversata dalla
via Cassia ed
accanto a queste terme ci sono i resti della
Ruzzola d’Orlando.
La sorgente termale, forma una sorta di laghetto
intorno al quale sono state costruite da pochi
anni alcune costruzioni in legno che permettono
usufruire delle mirabili virtù terapeutiche di
queste acque e dei fanghi. Per un lungo periodo,
questo laghetto venne erroneamente associato al
lago Vadirnone, reso noto dalla battaglia dei
romani contro gli etruschi del 370 a.C., per un
fraintendimento di una lettera di Plinio che ne
dava una descrizione a Gallo. Sicuramente in
questo luogo c’era una delle fermate dette
mansiones sulla Cassia,
cioè una tra le stazioni militari dove si
riposavano i condottieri prima di arrivare a
Roma. Il nome
di questo sito prese anche il nome di
Naviso. Sempre
nei pressi del
Bagnaccio doveva esservi la famosa
Villa Ccalvisiana,
della quale però non si conosce l’esatta
ubicazione e non se ne hanno più tracce.
Quest’area termale attualmente, che ha 5 vasche,
è gestita da una associazione il Bagnaccio,
appunto, che ha regolamentato l’ingresso con
tessera. Il sito comprende diverse sorgenti, sia
ipertermali tra i 65 ed i 66°C che ipotermali
tra i 23 ed i 29°C, accompagnate da notevoli
emissioni di gas Attualmente anche nell'area del
bagnaccio,pur essendo ad ingresso gratuito, sono
presenti alcuni servizi erogati
dall'associazione. Data l’elevata temperatura
delle acque è possibile farsi il bagno anche in
inverno. Per arrivarci non esiste un bus di
linea, non ci sono camere, né bar, ne
ristorante, il parcheggio è libero ma non è
custodito. Pertanto si potrà arrivarvi in auto e
prenotare un Bed and
Breakfast al centro di Viterbo. Anche al
Bagnaccio è
possibile bagnarsi in inverno vista l’elevata
temperatura dell’acqua termale. La zona termale
del Bagnaccio è aperta tutti i giorni dell'anno
dalle 7:00 alle 24:00, in estate fino alle
01:00. Comunque per conferme è sempre bene
consultare il sito dell'associazione e la loro
pagina facebook . Dal Medio evo qui passa la
via Francigena,.
L’acqua ipertermale del Bagnaccio di 65°C è di
tipo solfato/bicarbonato/alcalino terrosa
debolmente solfurea. Il Bagnaccio è anche un
parco termale naturale che esiste da sempre, ed
è parte di quel complesso di sorgenti già noto
in antichità come “Aquae
Passeris” parte del più ampio bacino di
acque termali che caratterizza tutto il
territorio viterbese, oggi noto come “Tuscia
Viterbese”. Le origini dello sfruttamento delle
sue acque termali a fini terapeutici e di
bellezza, risalgono al periodo Etrusco-Romano
del III sec. a.C.. come attestano gli scritti di
Strabone, Tibullo, Simmaco, Marziale e Scribonio
Largo, medico dell’imperatore Tiberio. Infatti
tutto il territorio circostante al Bagnaccio è
disseminato di numerosi resti di antiche terme
romane. Tale era l’importanza del luogo, che i
romani inserirono il sito nella tavola generale
delle strade dell’impero. La presenza poi della
Via Francigena,
ne favorì un uso come ristoro per i pellegrini
per molti secoli. Nel corso del ‘900 il sito è
stato molto frequentato, ed erano presenti
insediamenti ed attrezzature in legno, poi
scomparse nel dopoguerra. Numerosi anche i
progetti per un moderno sfruttamento delle acque
termali, come il progetto del 1919 per le nuove
Terme del Bagnaccio, mai realizzate. Da quel
momento in poi il sito è stato frequentato solo
dagli abitanti della zona, fino agli anni ’90,
in cui è stato riscoperto e frequentato
assiduamente, in un crescendo di popolarità a
livello nazionale, ma privo di una gestione
organizzata. Oggi il sito del Bagnaccio che
ricade da sempre su proprietà privata è gestito
da una associazione che ne cura la manutenzione,
la pulizia e lo sviluppo. Ogni notte le 5 vasche
vengono svuotate, pulite e riempite di acqua
pulita proveniente dalle sorgenti naturali e dal
pozzo. Il parco è aperto tutto l’anno, dalla
prima mattina fino a notte fonda, gli orari
cambiano con le stagioni. L’annessa area di
sosta è anche un punto di riposo per i
camperisti. C’è da vedere intorno all’area del
Bagnaccio: a sud
il reperto della
Lettighetta, a nord-ovest il
Casale delle Cuffie,
mentre verso il margine occidentale della
via Cassia,si
trovano i resti di una struttura forse di epoca
imperiale costituita da due grandi blocchi in
opera cementizia nota come la
Ruzzola d’Orlando.
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