Ponti di Viterbo
centro storico, i ponti del centro erano 3, uno è scomparso, era
il ponte Tremoli quando venne interrato
il torrente Urciorno,sono ancora
esistenti il Ponte San Lorenzo lungo la
via San Lorenzo che porta alla piazza San Lorenzo, sul colle San
Lorenzo, sotto c'è la via Sant'Antonio, l'altro ponte è quello
del Paradosso, qui scorreva il torrente ominimo, che oggi non
c'è più, e mette in comunicazione il quartiere medioevale di San
Pellegrino con il quartiere medioevale di Pianoscarano.
I
ponti d Viterbo centro storico
Ponte San
Lorenzo, o del Duomo, Viterbo,via
San Lorenzo,Viterbo, da
piazza della Morte
va verso la piazza San
Lorenzo o del
Duomo,e alla
Cattedrale, al
Palazzo dei Papi e alla
Loggia dei Papi,
sul lato destro si possono vedere grandi blocchi
etruschi in peperino,
resti di una antica cinta
muraria etrusca, mentre sul lato sinistro
c’è un antico lavatoio
che sfruttava il ricasco delle acque della
fontana di piazza della
Morte, l’acqua poi veniva incanalata ed
dava vita al movimento delle macine di alcuni
molini e nelle parte sottostante serviva per
irrigare gli orti. La casa posta a destra della
gradinata, che affaccia su piazza della
Morte e
sulla via dei Pellegrini e che scende alla base
del ponte verso via
Sant'Antonio,era un antico
Ospizio per i pellegrini, questo è
confermato da una epigrafe in marmo del XII
secolo, nella quale c’è scritto che un tale
Guido e sua moglie Diletta lasciano la loro casa
in dono per ospitare i pellegrini. Sempre qui
sulla destra si ammira il
maestoso palazzo Farnese, con finestre
gotiche ove risaltano i gigli emblema dei
Farnese ed un portico ed una
loggia ricostruiti
nel 1920.. Non rimane niente delle antiche opere
difensive medioevali del Castrum Viterbii, né le
mura, né tutto l’apparato del ponte levatoio.
Rimane solo una forte mole ingentilita da
bifore dell’unica torre chiamata di
messer Braimando,
unica superstite delle 16 che circondavano
l’antico Castrum. Sempre qui ci sono le mura
del forte del palazzo della famiglia di Vico.
Ponte Paradosso, quartiere Pianoscarano, Viterbo, collega il
quartiere al quartiere di San Pellegrino, un tempo al di sotto
scorreva il torrente Paradosso, uno dei torrenti che confluiscono
nel torrente Urciorno, oggi in gran parte interrato.
Qui c'è un bel giardino di proprietà privata, e il quartiere
risalente al '200 è ben conservato con le case quasi a schiera. Da
qui si arriva alla piazza e alla fontana di Pianoscarano, in fondo
la porta del Carmine. Su via delle Caprarecce c'è una bellissima
edicola, che guarda verso il giardino, chiamata Madonna del Latte,
risale al 1744.
Ponte Tremoli,
scomparso, Viterbo, il nome deriva dal
fatto che essendo in legno non fosse molto stabile, lo si data al
1230, in seguito venne fortificato e fatto poggiare su dei massi in
peperino, poi in epoca fascista, con l'interramento del
fiume Urciorno il ponte venne
seppellito. Qui c'era una edicola sacra, il
Cristo Benedicente, che oggi si trova in via
Cesare Dobici, via dedicata al
musicista viterbese.
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