Palazzo Zelli Pazzaglia,Via
San Lorenzo,
Palazzi di Viterbo centro,
Viterbo,
info e foto
sito ufficiale
web
www.annazelli.com
Palazzi di Viterbo centro |
palazzo zelli pazzaglia arcangeli palazzi di viterbo centro | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PALAZZO ZELLI PAZZAGLIA ARCANGELI VITERBO |
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Via
San Lorenzo
Archi di Viterbo centro
|
Palazzo
Zelli Pazzaglia,
anche noto come palazzo
Arcangeli, è via
san Lorenzo,
Viterbo, venendo da
piazza del Plebiscito
sulla sinistra, di fronte alla sconsacrata
chiesa di San Biagio,
nel cortile di ingresso vi sono
lastre marmoree
che ricordano il passaggio ed il soggiorno del
re Carlo IV di Spagna che qui si fermò nel 1812
con la moglie Maria Luisa di Borbone. Nel 1821
ospitò Maria Luisa Regina d’Etruria, e nel 1829
il re di Napoli. Il
cortile è abbellito da una fontana del
XVII secolo. Il palazzo oggi restaurato è diviso
in appartamenti privati. Nei secoli XVII e
metà del XVIII , questa era una abitazione più
modesta di proprietà
della Famiglia Massinaghi, nel 1700 venne
ceduta in enfiteusi perpetua dalla
famiglia Chigi
ad Antonio Massinaghi, poi passò in eredità a
Giovanni Battista Massinaghi, il quale nel 1723
chiese alla Congregazione Vescovile di poter
acquistare la casa, con annessa bottega, per
accorparla ad un’altra abitazione adiacente,
poi nel 1753 la proprietà venne acquistata da
Biagio Pazzaglia
figlio di Pietro Felice
Zelli, corrispondendo ai
Chigi un canone
mensile. Nel 1918 il dominio diretto apparteneva
alla Marchesa Laura Patrizi Naro Fu Filippo, la
quale cedette la proprietà all’Avvocato Giuseppe
Ferdinando Egidi
fu Salvatore il quale ebbe il diritto di
esigere il canone. Poi nel 1926, la proprietà
passò dalla famiglia Zelli Pazzaglia
alla
famiglia Arcangeli In questo palazzo ebbe sede
nel Ventennio il
Partito nazionale fascista, Federazione
provinciale dei Fasci di Combattimento, ne è
testimone una scritta sbiadita, pitturata sulla
facciata, e ancora prima fu la residenza della
Banca Popolare Cooperativa. Nell’atrio vi è una
lapide posta da Giulio Zelli Pazzaglia, che
ricorda le personalità illustri che dimorarono
in questo palazzo. Tra questi L’imperatore
Francesco I d’Austra, Leopoldo Ferdinando III.
Il palazzo, essendo di proprietà privata e
divisa in appartamenti
non è visitabile. Loggia cortile palazzo Zelli Pazzaglia, Viterbo, via San Lorenzo, è all'interno del cortile del palazzo, appena varcato l'ingresso.Il cortile è ben curato e presenta due fontane, delle lapidi ed una bella loggia. Fontane palazzo Zelli Pazzaglia, via San Lorenzo Viterbo, all'interno del cortile ben curato del palazzo Zelli Pazzaglia oggi diviso in appartamenti ad uso privato si possono ammirare al centro una bella fontana formata da due vasche quella in basso più grande di forma ottagonale al cui centro c'è un pilastro al di sopra del quale poggia una vasca di forma circolare più piccola. Un' altra fontana è invece addossata al muro all'interno di una grande nicchia al di sotto di una bella loggia, la vasca inferiore è di forma semicircolare e su un piedistallo poggia una vasca di dimensioni più piccole. Famiglia Massinaghi, Lombardi, vennero aggregati alla nobiltà Viterbese nel 1712, si trasferirono a Viterbo alla fine del ‘500 quando Nicola Massinaghi sposò Battista Pellegrini, dama di compagnia di Caterina Cervara, moglie del Conte Ludovico Marsciano dei Conti Marsciano, la quale aveva dato una cospicua dote alla sua dama di compagnia. Nicola Massinaghi quindi, dopo il matrimonio si trasferì a Viterbo, tra il 1632 ed il 1634 fu fornitore dei doganieri della Provincia del Patrimonio di Viterbo. Dal suo matrimonio ebbe dei figli, tra questi, Francesco nato nel 1606 che nel 1633 sposò Girolama Diotallevi nel 1633, da questa unione, nacquero il figlio Antonio, che fu mercante e nel 1710 subappaltatore delle Poste delle lettere e dei cavalli di Viterbo ed Angelo che si laureò in legge e che nel 1676 fu Computista della Comunità di Viterbo; Angelo Massinaghi, nel 1685 acquistò un edificio per conceria nella parrocchia di San Pellegrino. sposò Maria Angela Pintani e da loro derivarono Anna Teresa e Girolama che presero la via del monastero; Giovan Battista che provvide alla costruzione del palazzo di famiglia in quella che allora era la via della mercanzia, oggi via San Lorenzo, ; successivamente, per ampliare la sua proprietà, chiese nel 1723 alla Curia vescovile di poter avere in locazione una abitazione davanti alla chiesa di San Biagio per incorporarla alla sua nuova dimora. Erede di Giovan Battista, nel 1744 fu il nipote Domenico Sensi fu Nicola La dinastia si estinse quando i successori non ebbero eredi. L’abitazione davanti alla chiesa di San Biagio oggi è di proprietà della famiglia Arcangeli.
Famiglia
Zelli – Pazzaglia,
da cui prende il nome il palazzo a
via San
Lorenzo, Viterbo, centro, storico, il ramo Zelli fu presente a Viterbo nei secoli . XV-XX,
I Zelli erano una Famiglia Nobile, originaria
della Città ed inserita nel Patriziato nel 1435,
poi proseguì a Vetralla; un suo ramo si trasferì
agli inizi del sec. XVII a Bagnoregio,
estinguendosi in questa località la linea
viterbese, mentre la casata perdurò in Vetralla
, dividendosi nei rami
Zelli Pazzaglia estinto alla metà del
sec. XIX, e da cui prende nome
il palazzo a
Viterbo
a via San Lorenzo,
abbandonato nel dopoguerra e restaurato nel 2005
e Zelli Jacobuzzi,
tuttora famiglia fiorente reintegrata nel 1749
nella nobiltà viterbese. Capostipite dei Zelli
fu Francesco, detto Zello. Gli
Zelli erano
originari di Viterbo
con capostipite
Francesco, di Andrea, di Giacomo alias
Zello che era a
Viterbo nel 1424. La famiglia in seguito si
divise con un ramo che si stabilì a
Vetralla.
Estinto il primo, alla fine del XVI secolo, il
secondo con Pier Felice di Girolamo Zelli e
Costanza Pazzaglia fu reintegrato nella nobiltà
viterbese nel 1749 e si divise in
Zelli Pazzaglia
e Zelli Jacobuzzi.
Estinti anche gli Zelli Pazzaglia, verso la metà
del XIX secolo, rimasero solo gli
Zelli Jacobuzzi Stemma Zelli Jacobuzzi Pazzaglia: partito: nel 1° d’azzurro alla fascia d’oro accompagnata in capo da una stella dello stesso, ed in punta da due monti, ciascuno di tre cime, d’oro, ordinati in fascia. La seconda partizione variava in base al ramo della famiglia (Zelli Pazzaglia: d’azzurro alle due spade incrociate accostate da una stella di otto raggi in capo e da una rosa di rosso in punta). Famiglia Arcangeli, Viterbo, possiede dal 1926 la proprietà, divisa in abitazioni private, su via San Lorenzo, proprietà che in precedenza era in uso della famiglia Massinaghi, e poi dei rami familiari Zelli Pazzaglia e Zelli Jacobuzzi. Questa famiglia nobile, originaria di Bagnoregio, si trasferì a Viterbo nel XVIII secolo, con Lazzaro, figlio di Francesco Arcangeli. In precedenza nel 1695, Giustina Anna Arcangeli che era educanda presso il monastero di San Domenico a Viterbo, venne aiutata economicamente dall’ecclesiastico Nicola, del fu Domenico Arcangeli che aveva la residenza nella parrocchia di San Giovanni in Zoccoli e beneficiario nella chiesa di San Pietro a Roma, morì nel 1728 e venne sepolto nella chiesa di Santa Maria in Gradi. Un Lazzaro Arcangeli sposò in prime nozze nel 1719, la nobile viterbese Caterina Torellini, ed in seconde nozze la nobile viterbese Laura Rcciolo, Morì nel 1758, un figlio, Francesco Pasquale Arcangeli, sposò Angela Tozzi, trasferendo la residenza nel palazzo della moglie a Santa Croce; nel 1769 fu tra i governatori del’Ospedale Grande degli Infermi, i figli : Ludovico Nicola Arcangeli fu Protonotario Apostolico, la figlia Lucia Vittoria Arcangeli sposò in prime nozze il nobile Paolo Fazi Sacchi ed in seconde nozze il conte Pietro Ragani di Amelia. Lazzaro Luigi Arcangeli nel 1798 sposò la nobile Livia Zelli Pazzaglia, ed insieme abitarono nel palazzo che era di proprietà di Livia, palazzo, di fronte alla Chiesa di San Biagio, su via San Lorenzo, a Viterbo.Lazzaro Luigi Arcangeli fu Gentiluomo del Re di Sardegna, Commendatore di San Gregorio Magno e nel 1837 componente della Commissione sanitaria provinciale e Direttore delle Poste, Gonfaloniere del Comune di Viterbo. I figli di Lazzaro Luigi Arcangeli, furono, Fulvio Cesare, monaco benedettino con il nome di Gregorio (1805-1850); Giuseppe Crispino (1807-1871), amministratore dell’Opera Pia S. Calcedonio in S. Faustino; Vittoria Francesca (1811-1898) che aveva sposato il conte Enea Stauli di Parma; Domenico Liborio che aveva sposato in prime nozze Anna Ravicini e successivamente Drusilla Gualterio figlia del marchese Luigi Gualtiero, che fu un fervente patriota e condannato a morte dal Governo pontificio, pena poi commutata in dieci anni di carcere;Luigi Gualtiero, nel 1857 fece parte della Commissione municipale. I successivi rappresentanti di questa famiglia dissiparono chi più chi meno il patrimonio E nel 1937 questa illustre famiglia i estinse. Stemma Arcangeli ci sono due versioni: uno, è d’oro a tre fasce di verde accompagnate da sei gigli d’azzurro posti 3-2-1. d’azzurro a due spade di argento manicate d’oro, decussate, ed accompagnate da due rose di rosso, una in capo ed una in punta; mentre per il Signorelli d’azzurro alle due spade incrociate al naturale accostate da una stella di otto raggi d’oro in capo e da una rosa di rosso in punta, partito, al 1° d’azzurro, alla fascia d’oro, accompagnata in capo da una stella dello stesso, ed in punta da due monti, ciascuno di tre cime, d’oro, ordinati in fascia. Bibliografia: da Gente di Tuscia scheda Marina Bucchi Ibimus e Gente di Tuscia scheda Luciano Osbat - Ccersal , e dal libro “L’Illustrissima Viterbo” di Mauro Galeotti. Palazzo Zelli Pazzaglia via San Lorenzo Viterbo Palazzo Zelli Pazzaglia, Viterbo, informazioni turistiche e fotografie a cura di Anna Zelli Stemma Palazzo Zelli Pazzaglia Viterbo Stemma Palazzo Zelli Pazzaglia Loggia Cortile palazzo Zelli Pazzaglia Loggia cortile Zelli PazzagliaFontana Cortile palazzo Zelli Pazzaglia Viterbo Fontana palazzo Zelli Pazzaglia Palazzo Zelli Pazzaglia a Viterbo per approfondire
Palazzo Zelli Pazzaglia - Via San Lorenzo Viterbo Palazzo Zelli Pazzaglia - Via San Lorenzo Viterbo info foto Anna Zelli Palazzi di Viterbo centro storico Palazzi di Viterbo centro storico, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli Palazzi Viterbo - Famiglie di Viterbo centro - Torri Viterbo centro storico
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Aggiornato Marzo 2024