Masse di San Sisto zona Paliano Viterbo, zona archeologica, dette anche Pozze di San Sisto, o Terme di Vetralla, o fonti di Pallino, zona a Sud della Cassia, Strada Cassia Sud, km 74.200, Viterbo. La zona termale delle masse di san Sisto è situata all’estremità meridionale dell’area termale di Viterbo, alle falde dei Monti Cimini, direzione Vetralla, in corrispondenza allo svincolo della Superstrada Orte-Viterbo sulla S.S. Cassia Sud Località Paliano, qui sono visibili i resti di una grande sala rettangolare con nicchie e resti murari. I resti archeologici delle Terme del Masso o Massi di S. Sisto o Terme di Sant’Ippolito,  sono in località Paliano: questi ruderi ben conservati, insieme a frammenti di tegole, marmi e terracotte sparsi nei campi circostanti, fanno pensare che il complesso si estendesse in maniera notevole. Circa 1,5 km più a nord scorre il Fosso Risiere, presso cui affiora l'unico tratto ancora visibile dell’antico pavimento romano della Cassia . Qui si possono notare i resti di un complesso termale di prima età imperiale La zona di Paliano era ricca di sorgenti termominerali che oggi non sono più attive. Una carta archeologica della fine dell’Ottocento riporta la presenza di 5 polle d’acqua che formavano dei laghetti naturali. Il nome della zona deriva da un enorme masso in travertino posto in mezzo ad un campo che apparteneva alla Collegiata di San Sisto. Da questo enorme masso furono estratti calce e materiale da costruzione, venne anche ridotto di dimensione con gli esplosivi, ed è proprio vicino a questo masso che c’erano le terme delle Masse di San Sisto. Vi era anche una sorgente che alimentava le terme oggi sono visibili due edifici ed altre tre strutture. Tra il 1982 ed il 1983 in occasione della apertura della strada Orte–Civitavecchia, furono rinvenuti resti di un insediamento romano probabilmente facente parte delle terme di età repubblicana o tardo imperiale. Sono visibili anche i resti di un acquedotto, la torretta del medesimo, ambienti e resti di materiale edilizio.(vicino ci sono le attuali Terme libere delle Masse di San Sisto).

Terme libere delle Masse di San Sisto, o Terme di Vetralla, Viterbo, queste pozze utilizzano le acque sulfuree del bacino idrografico dei Monti Cimini, la cui elevata temperatura è dovuta alle attività vulcaniche sotterranee ancora attive. Qui sono presenti due vasche, una più grande alimentata da acqua calda, e l'altra più piccola e tiepida, con acqua a 18 gradi. Per accedervi occorre pagare una minima quota annuale che serve ai volontari per tenere pulita l'area. Dda qui si ammirano i ruderi delle preesistenti antiche terme. All'interno delle terme è vietato usare saponi, oli, o detersivi, possono entrare i cani purchè tenuti a guinzaglio e che non entrino in acqua. Vicino c'è un ampio parcheggio gratuito. Si possono frequentare queste terme tutto l'anno, anche di notte. Le Pozze di San Sisto hanno un'acqua solfato-carbonica benefica per l'apparato respiratorio e per la pelle.

Le Terme Libere delle Masse di San Sisto a Viterbo, erano fruibili fino ad Aprile 2019 gestite da una associazione, vi si poteva accedere previa sottoscrizione di una tessera annuale che costava Euro 20, per arrivare da Viterbo andare verso la superstrada Orte-Viterbo sulla S.S. Cassia Sud, dirigersi in località Paliano, qui ci sono 2 vasche una calda ed una tiepida a 18°, si possono alternare bagni caldi e tiepidi utili alla circolazione sanguigna. Questa zona si trova alla base dei Monti Cimini che è il centro del bacino termale di Viterbo. Sia gli etruschi prima che i romani poi, usufruirono delle proprietà benefiche di queste acque. Sembra quindi, che in seguito ad una sentenza le Masse di San Sisto verranno chiuse dal 16 Aprile 2019, per abusivismo. Dopo l’ordinanza da parte del tribunale di Viterbo, che assegna l’uso dell’acqua termale del pozzo San Sisto alla Free Time, per l’impianto in costruzione al Paliano, Giuseppe Pagano, geologo e nominato curatore della attuazione della sentenza, ha avvisato i proprietari ed i gestori dell’area termale delle Masse di San Sisto. Poi al suo posto è stato nominato l’ingegner Bruti perchè Il geologo Giuseppe Pagano, indicato dal giudice ha rinunciato avendo avuto in passato incarichi dalla Free Time. L’esecuzione dell’ordinanza è slittata. I cittadini protestano contro la chiusura. il sindaco di Viterbo Giovanni Arena ha assicurato il suo interessamento atto a  trovare una mediazione che soddisfi tutte le parti in causa. Secondo l’associazione che gestisce il sito l’acqua sarebbe sufficiente per tutti: sia per la Freetime proprietaria che, nel frattempo, sta costruendo al Paliano uno stabilimento termale, sia per la famiglia Balletti che con la società Antiche Terme Romane detiene la proprietà dei terreni su cui si trovano le Masse. Nel frattempo l’associazione ha già presentato reclamo contro l’ordinanza di chiusura.

Area Archeologica delle Masse di San Sisto Viterbo

area archeologica delle Masse di San Sisto Viterbo

Terme Libere Masse di San Sisto o Terme di Vetralla Viterbo (non fruibili)

Terme Masse di San Sisto, dette anche Terme di Vetralla Viterbo

Terme del Bacucco	Acquae Passeris	Terme del Prato Vecchio

Terme del Bagnaccio	Terme del Naviso	Terme della Colonnella

Terme delle Zitelle	Terme delle Bussete	Terme Piscine Carletti

Terme del Bullicame	Terme del Prato	Terme Santa Maria in Selce

Terme degli Ebrei	Terme degli Almadiani	Terme di Paliano

Terme Masse di San Sisto	Terme dell'Asinello	Terme località Musarna

Terme Villa Calvisiana	Terme Bagno delle Serpi	Acquedotti e sorgenti

Centri Termali a Viterbo

Terme dei Papi	Salus Terme

Oasi Therma	Ex terme INPS

Non sono Terme a Viterbo ma siti archeologici

Ruzzola D'Orlando	La Lettighetta	Via Cassia

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Terme di Viterbo, informazioni turistiche e foto a cura di Anna Zelli

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