via Ascenzi, Viterbo, Vie di Viterbo centro informazioni turistiche e fotografie a cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
via Asenzi viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
VIA ASCENZI
VITERBO |
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Via della Pescheria
Palazzi piazza del Comune
Guida Turistica Viterbo
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Via Ascenzi Viterbo centro storico : si accede a via Ascenzi da via Dobici, Piazza del Plebiscito detta anche piazza del Comune, da via della Pescheria, da via di Valle Piatta che immette anche su via della Pescheria, da via Calabresi, da via dei Magazzini, da piazza del Caduti detta anche del Sacrario e da via Dobici.. Da vedere Ex Chiesa Tempio della Salute, Edicola sacra a via della Pescheria, scalinate a via della Pescheria e a via Ascenzi, casa Ponte a via della Pescheria, arco a via della Pescheria che immette su via di valle Piatta. Su via Ascenzi si vede il retro del palazzo del Comune, il cui ingresso è a Piazza del plebiscito, un arco che da piazza del Plebiscito immette su via Ascenzi, il palazzo delle Poste, una statua della Madonna, l'ingresso della Ex Chiesa degli Almmadiani che affaccia su via Dobici, mentre il retro è su piazza dei Caduti. Nelle immediate vicinanze da vedere piazza del Plebiscito e piazza Martiri D'Ungheria e piazza dell'Unità d'Italia. Da Vedere a via Ascenzi Viterbo centro storico Ex Chiesa Tempio Santa Maria della Salute, sconsacrata, tra via della Pescheria e via Ascenzi, Viterbo, La chiesa di Santa Maria della Salute si trova nella zona in cui un tempo vi erano le carceri del Podestà ed il postribolo cittadino, è alle spalle del palazzo dei Priori,lungo la via che unisce la piazza del Comune con la piazza del Sacrario, fu eretta intorno al 1320 perché fungesse da oratorio ad un pio ricovero che sorgeva lí vicino sulla via di Valle Piatta. Il Fardo, che si occupò della edificazione di questa chiesa. era colpito dalla ingiustizie rivolte alle donne, e dedicò tutta la sua vita a proteggere le prostitute che volevano abbandonare quella vita, e fu per questo che acquistò delle case in via di Valle Piatta, le trasformò in ricoveri confortevoli, dotate di un piccolo oratorio, credendo di riuscire a salvarle e a ricondurle sulla retta via. Egli sperava di averne un riscontro positivo, o per lo meno una certa riconoscenza da parte di quelle giovani donne, che invece non mostrarono alcun interesse alla sua iniziativa e che anzi preferivano alla redenzione, i piaceri della carne e le gioie del peccato. E nemmeno gli ebrei ai quali si era rivolto mostrarono alcun interesse. Convinto dei suoi buoni propositi si decise nonostante tutto a costruire la chiesa. Non ebbe nessun riscontro ed allora decise di lasciare Viterbo e di andarsene sui Monti Cimini, qui, edificò un ospedale per i malati ed i pellegrini, e finalmente ebbe il successo sperato, ma mai si dimenticò della sua chiesa della Salute. Tantè che alla sua morte le sue spoglie furono tumulate qui. La sua architettura non trova riscontri nelle altre chiese della città. Originale è la sua forma tondeggiante che richiama quella di un cuore, molto bella la facciata movimentata da un fascione di lastre di marmo alternate di bianco e di rosa. L'interno della chiesa, attualmente completamente vuota, prende luce da un grande finestrone sull'abside, una bifora chiusa da lastre di onice, e due piccole finestre sulle pareti laterali. Maestro Fardo che volle costruire la chiesa è sepolto al suo interno solo una rozza lapide sul pavimento ne indica il luogo, posta davanti all’altare. Il progetto della chiesa però fu molto travagliato e l’esistenza dell’edificio è attestata solo al 1334. La struttura è a pianta quadrilobata, internamente è coperta a volte e termina con una lanterna coperta con un cupolino a sezione acuta. L’elemento più importante dell’edificio è lo splendido portale.La chiesa fu sede dell’arte degli speziali e dell’arte degli avvocati procuratori e notai, e per un certo tempo nel XVII secolo ospitò anche la Confraternita di San Leonardo che assisteva i detenuti.In alto al limite della facciata rettangolare vi è un campanile a vela. L’interno della chiesa è privo di qualsiasi arredo liturgico, e dal 1324, dopo l’abbandono di Maestro Fardo rimase in uno stato di completo abbandono fino al 1934; il soffitto è a volta sormontato da una piccola lanterna. Davanti all’altare, sul pavimento, due tombe, quella di mastro Fardo Ugolino e del giurista Alberto Mastro morto nel 1644. La chiesa oggi è chiusa al culto ed usata per eventi culturali e mostre. Anche oggi questa chiesa appartiene all’Ordine degli Avvocati di Viterbo. Portale e sculture alla Chiesa di Santa Maria della Salute, tra via Ascenzi e via della Pescheria, Viterbo, Il portale, splendido, è reputato giustamente una gemma architettonica del XIV secolo. Questo portale marmoreo ad arco gotico adorna la facciata policroma a scacchiera grigia, rossa e bianca. Il disegno è di Lorenzo Maitani mentre l’esecuzione è del senese Giovanni d’Agostino e suo figlio che in quegli anni lavoravano alla costruzione del Duomo di Orvieto. Nell’intreccio dei tralci di vite sono raffigurate a sinistra le sette opere della Misericordia corporale e a destra quelle spirituali. In basso a sinistra dove inizia l’intreccio vegetale vi si ammira il Cristo risorto che libera Adamo ed Eva, a destra la Madonna, assunta con gli apostoli. In alto la Vergine in trono con ai lati lo stesso Fardo e la moglie.Originale è la decorazione, un fregio ad intrecci geometrici, formati dall'incrocio di due tralci di viti, racchiude in quattordici compartimenti, bassorilievi raffiguranti le opere di misericordia. L’elemento più importante dell’edificio è lo splendido portale finemente scolpito sullo stipite sinistro vi sono le rappresentazioni delle opere di Misericordia Corporali e sullo stipite destro le opere di Misericordia Spirituali. Il tema della Misericordia è centrale, si ripete la figura del misericordioso che interviene nelle situazioni di disagio e probabilmente fa riferimento ad una confraternita ispirata da ideali comuni, di cui forse il Fardo era fondatore ed il simbolo di questa confraternita compare su un piccolo stemma a righe orizzontali appuntato sul petto di ogni misericordioso istoriato sugli stipiti. Ogni scultura ha lo scopo didattico di proporsi come esempio. Tra le scene quella di istruire gli ignoranti, dove si vede la rappresentazione del maestro con i discepoli dove viene esaltata l’elevazione morale mediante lo studio e l’insegnamento. Un’altra scena illustra l’alloggiare i pellegrini : che già in quell’epoca dovevano essere numerosi trovandosi Viterbo sulla via Francigena e non lontana da Roma. In questo piccolo edificio per la prima volta sono state rappresentate tutte le 14 azioni caritatevoli espresse nel Vangelo. Edicola nella lunetta del portale della chiesa di Santa Maria della Salute, tra via Ascenzi e via della Pescheria, qui in questa lunetta c’era un affresco con la Madonna in trono circondata da alcuni Santi. Purtroppo l'affresco è distrutto. Edicola sacra sul lato sinistro esterno della chiesa di Santa Maria della Salute,via della Pescheria, Viterbo. Questa bellissima edicola sacra si trova dentro una struttura gotica in peperino è un affresco raffigurante l’Annunciazione della Vergine del XV secolo,si trova su una parete esterna della chiesa di Santa Maria della Salute risale al 1320, epoca in cui è stato realizzato il complesso. L’immagine posta al suo interno rappresentava l’Annunciazione (la Madonna Annunziata dall’Angelo), mentre oggi lascia purtroppo intravedere solo il dipinto sbiadito di due personaggi femminili. Al centro, nella parte alta dell’edicola, viene riportato uno strano, misterioso emblema assolutamente indecifrabile, ma molto caro al suo costruttore che lo fece scolpire anche sulla sua lastra tombale. L’edicola è stata recentemente restaurare a cura di Archeotuscia onlus: la parte sinistra in peperino, essendo completamente mancante, è stata ricostruita dall’artista Giovanni Funari, mentre l’affresco al suo interno ha avuto solo un intervento conservativo da parte di Emanuele Ioppolo e dei suoi collaboratori. Edicola nella lunetta del portale della chiesa di Santa Maria della Salute, tra via Ascenzi e via della Pescheria, qui in questa lunetta c’era un affresco con la Madonna in trono circondata da alcuni Santi. Purtroppo l'affresco è distrutto. Edicola sacra sul lato sinistro esterno della chiesa di Santa Maria della Salute,via della Pescheria, Viterbo. Questa bellissima edicola sacra si trova dentro una struttura gotica in peperino è un affresco raffigurante l’Annunciazione della Vergine del XV secolo,si trova su una parete esterna della chiesa di Santa Maria della Salute risale al 1320, epoca in cui è stato realizzato il complesso. L’immagine posta al suo interno rappresentava l’Annunciazione (la Madonna Annunziata dall’Angelo), mentre oggi lascia purtroppo intravedere solo il dipinto sbiadito di due personaggi femminili. Al centro, nella parte alta dell’edicola, viene riportato uno strano, misterioso emblema assolutamente indecifrabile, ma molto caro al suo costruttore che lo fece scolpire anche sulla sua lastra tombale. L’edicola è stata recentemente restaurare a cura di Archeotuscia onlus: la parte sinistra in peperino, essendo completamente mancante, è stata ricostruita dall’artista Giovanni Funari, mentre l’affresco al suo interno ha avuto solo un intervento conservativo da parte di Emanuele Ioppolo e dei suoi collaboratori. Campanile Chiesa di Santa Maria della Salute, tra via della Pescheria, e via Ascenzi Viterbo, è un campanile a vela. Cupolino chiesa Santa Maria della Salute, Viterbo, tra via Ascenzi e via della Pescheria, La struttura della chiesa è a pianta quadrilobata, internamente è coperta a volte e termina con una lanterna coperta con un cupolino a sezione acuta Gradini di accesso alla chiesa di Santa Maria della Salute, via della Pescheria Viterbo, 6 gradini in peperino danno accesso dal portale riccamente decorato, alla chiesa. Lapide Santa Maria della Salute, si trova addossata alla chiesa sul lato che da su via Ascenzi. Vi si legge : "Maestro Fardo di Ugolino notaro tempio nei primi anni del secolo XIV questo piccolo tempio a forma di cuore e volle che nel mirifico portale fossero effigiate in marmi viterbesi quelle opere di misericordia che tanto aveva praticato. Oggi dopo più di sei secoli i beni che Maestro Fardo donò per l'assistenza dei poveri costituiscono ancora gran parte del patrimonio dell'Ospedale Grande degli Infermi e la piccola chiesa che appartiene agli ordini degli Avvocati Pprocuratori e Notai. Conserva il nome di Santa Maria della Salute con il quale nel 1320 fu consacrata " a cura dell'Associazione Amici dei Monumenti. Maestro Fardo di Ugolino di Uffreduccio, identificato come notaio era probabilmente un terziario dell’ordine francescano, perché nominato come frater, e di lui si sa che nel 1348 fu Priore della Chiesa di Santa Maria Nuova. Maestro Fardo per l’erezione di questa piccola chiesa dovette chiederne il permesso al Vescovo Angelo Tignosi. Nel XIV secolo a Viterbo erano sorti vari Ordini minori volti a contrastare l’indigenza, le malattie e l’emarginazione. Purtroppo l’iniziativa di Fardo si rivelò un fallimento e nel 1324 il benefattore lasciò Viterbo per ritirarsi sui monti Cimini. Qui eresse un nuovo Ospedale dedicato ai soli malati. La Chiesa di Santa Maria della Salute è un singolare gioiello di architettura gotica viterbese, Maestro Fardo, prima del 1313 aveva deciso di acquistare nei pressi della collegiata di Sant’Angelo alcuni edifici da adibire ad ospizio e ad ospedale per accogliervi sia le prostitute, che e le ragazze madri, che i malati, e per gli ebrei che volevano convertirsi al cristianesimo. Fece inoltre edificare sui monti Cimini un ospedale per i pellegrini, il suo ultimo atto di generosità, fu quello di donare alla sua morte nel 1353 tutti i suoi beni all’Ospedale di San Sisto . Palazzo delle Poste, Viterbo è tra via Ascenzi, via dei Magazzini, via Roma e via Calabresi, è in stile architettonico fascista, e sorge dove un tempo c’era il giardino della famiglia Calabresi, la sua edificazione ebbe inizio nel 1933, ad opera dell’architetto Cesare Bazzani, fu ultimato ed inaugurato nel 1936, in precedenza qui c’erano anche delle case con profferli che furono riedificate a via Calabresi. Il palazzo delle Poste è molto grande ed in epoca fascista sul portone d’ingresso di via Ascenzi 9 campeggiavano lo Stemma dei Savoia ed i fasci littori, tolti dopo la caduta della dittatura fascista. Sono rimasti i fasci littori sulle finestre del piano terra della Camera di Commercio. La Torre del palazzo delle poste è alta 39 metri ed ha sulla sommità un orologio decorato da una cornice in terracotta che riproduce i segni zodiacali opera del 1935 di Publio Morbiducci, presenta anche la scritta “Durare” un motto tipico fascista. Sul prospetto del Palazzo delle Poste, lungo la Via Ascenzi, vi erano in epoca fascista due statue in bronzo poste in altrettante nicchie dedicate alla Posta e al Telegrafo. Oggi ne è rimasta una, il Telegrafo, la Posta venne asportata e fusa dall’industria bellica nel febbraio del 1942. Il salone del Palazzo riservato al pubblico, ha il pavimento in marmo policromo ed il soffitto a cassettoni a stucco romano. Il palazzo nel 1956 venne innalzato di un piano e le monofore dell’ultimo piano trasformate in ampie finestre rettangolari Stele Monumento alla Madonna, via Ascenzi Viterbo, si trova tra via Dobici e via Ascenzi, nei pressi di piazza dei Caduti e della Ex Chiesa degli Almadiani. Stele dedicata alla Madonna, via Ascenzi, Viterbo, scritta sulla stele : "A perenne memoria della comune esultanza per il glorioso dogma della Assunzione mentre il centenario giubiliare dell'apparizione di Lourdes declina irradiando la perenne devozione di Viterbo a Maria auspice la Vergine concittadina Santa Rosa al VII centenario della traslazione questa stele sorse" Franciscus Nagni viterbensis culpsit. Via Ascenzi, Viterbo, la via va da piazza del Plebiscito a piazza dei Caduti detta anche del Sacrario. Da vedere a via della Pescheria Viterbo Ex Chiesa Tempio Santa Maria della Salute, sconsacrata, tra via della Pescheria e via Ascenzi, Viterbo, La chiesa di Santa Maria della Salute si trova nella zona in cui un tempo vi erano le carceri del Podestà ed il postribolo cittadino, è alle spalle del palazzo dei Priori,lungo la via che unisce la piazza del Comune con la piazza del Sacrario, fu eretta intorno al 1320 perché fungesse da oratorio ad un pio ricovero che sorgeva lí vicino sulla via di Valle Piatta. Il Fardo, che si occupò della edificazione di questa chiesa. era colpito dalla ingiustizie rivolte alle donne, e dedicò tutta la sua vita a proteggere le prostitute che volevano abbandonare quella vita, e fu per questo che acquistò delle case in via di Valle Piatta, le trasformò in ricoveri confortevoli, dotate di un piccolo oratorio, credendo di riuscire a salvarle e a ricondurle sulla retta via Edicole sacre via della Pescheria, Viterbo, una madonnnina è addossata sulla parete di un bel palazzetto di fronte alla ex chiesa di Santa Maria della Salute. Un'altra è sul lato sinistro esterno della chiesa di Santa Maria della Salute,questa bellissima edicola sacra si trova dentro una struttura gotica in peperino è un affresco raffigurante l’Annunciazione della Vergine del XV secolo,si trova su una parete esterna della chiesa di Santa Maria della Salute risale al 1320, epoca in cui è stato realizzato il complesso. L’immagine posta al suo interno rappresentava l’Annunciazione (la Madonna Annunziata dall’Angelo), mentre oggi lascia purtroppo intravedere solo il dipinto sbiadito di due personaggi femminili. Al centro, nella parte alta dell’edicola, viene riportato uno strano, misterioso emblema assolutamente indecifrabile, ma molto caro al suo costruttore che lo fece scolpire anche sulla sua lastra tombale. L’edicola è stata recentemente restaurare a cura di Archeotuscia onlus: la parte sinistra in peperino, essendo completamente mancante, è stata ricostruita dall’artista Giovanni Funari, mentre l’affresco al suo interno ha avuto solo un intervento conservativo da parte di Emanuele Ioppolo e dei suoi collaboratori. Un'altra Edicola era nella lunetta del portale della chiesa di Santa Maria della Salute, tra via Ascenzi e via della Pescheria, qui in questa lunetta c’era un affresco con la Madonna in trono circondata da alcuni Santi. Purtroppo l'affresco è distrutto. Scalinate via della Pescheria Viterbo,una che immette su via di valle Piatta, ed altre due che immettono su via Ascenzi Arco via della Pescheria Viterbo, sovrasta il passaggio dei gradini che da via della Pescheria porta a via di valle Piatta. Edicole sacre via della Pescheria, Viterbo, una madonnnina è addossata sulla parete di un bel palazzetto di fronte alla ex chiesa di Santa Maria della Salute. Un'altra è sulla parete del Tempio della Salute, ed una terza era alla lunetta del portale dell'ex tempio di Santa Maria della Salute. Scalinate via della Pescheria Viterbo,una che immette su via di valle Piatta, ed altre due che immettono su via Ascenzi. Arco via della Pescheria Viterbo, sovrasta il passaggio dei gradini che da via della Pescheria porta a via di valle Piatta. Via della Pescheria, Viterbo, la via va da via Ascenzi a via di Valle Piatta e a piazza dell'Unità d'Italia.Di fronte c'è una strada che porta al grande piazzale piazza Martiri d'Ungheria dotato di parcheggio a pagamento. Una sorta di casa ponte. Via della Pescheria va da via di Valle Piatta a via Ascenzi. Vie e Piazze da via Ascenzi Viterbo centro storico
Fotografie via Ascenzi : Arco tra piazza del Plebiscito e via Ascenzi Archi Via Ascenzi - Archi Viterbo centroEx Chiesa Santa Maria della Salute via Ascenzi Viterbo Ex Chiesa S. M. della Salute, via Ascenzi, Viterbo - Chiese ed Ex Chiese di Viterbo centroVia della Pescheria Viterbo Via della Pescheria - Vie di Viterbo centroPalazzo delle Poste via Ascenzi Viterbo palazzo delle Poste via Ascenzi - Palazzi di Viterbo centro Stele dedicata alla Madonna via Ascenzi Viterbo Stele Statua dedicata alla Madonna via Ascenzi nei pressi della Ex Chiesa degli Almadiani Viterbo Scritta alla stele dedicata alla Madonna via Ascenzi Viterbo scritta stele alla Madonna via Ascenzi nei pressi della Ex Chiesa degli Almadiani - Monumenti Loggia veduta da via Ascenzi Viterbo loggia su via Cesare Dobici veduta da via Ascenzi foto Anna Zelli Loggia palazzo del Comune veduta da via Ascenzi Viterbo Loggia palazzo del Comune veduta da via Ascenzi Viterbo Da vedere nei dintorni Tempio Santa Maria della Salute Viterbo Tempio Santa Maria della Peste, Monumento ai Caduti - Piazza dei Caduti - Ex Chiese di Viterbo
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