Via San Giuseppe Labre è una traversa di via degli Zingari, una strada senza uscita, fa parte del Rione Monti, Roma, una volta chiamata via delle Stalle, che si trovavano in questa viuzza, oggi è dedicata a San Benedetto Giuseppe Labre, detto vagabondo di Dio, nato ad Amettes, Francia, il 26 marzo 1748 e morto a Roma, nella Chiesa della Madonna di Monti il 16 aprile 1783, a soli 35 anni, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua vita viene portata ad esempio di come nessuna condizione, nemmeno quella della povertà più gravosa, possa essere di ostacolo alla santità.
San Benedetto Giuseppe Labre Benedetto Giuseppe Labre nacque il 26 marzo del 1748 ad Amettes, in Francia, fu il primo di 15 figli. A 20 anni abbandonò la casa paterna e si fece monaco circestense, ben presto abbandonò l'abbazia per vivere da anonimo mendicante, in fila per avere un pezzo di pane da mangiare, fuori dei conventi, o a rovistare qualcosa di commestibili nelle immondizie. Visitò a piedi le più importanti abbazie in Francia, Svizzera, Germania, Italia, divenne famoso per la sua santità tanto quanto per essere nemico dell'igiene, fu l'antesignano dei "barboni" . Si fermò a Roma dal 1777 dormiva in strada e dove poteva, portò sempre lo stesso abito ed era solito comunicarsi nella chiesa di Santa Maria in Via, nascondeva agli altri la propria estasi ed i fenomeni di levitazione. C'è una lapide che lo ricorda alla Torre dei Capocci, che fu uno dei luoghi presso il quale era solito ripararsi all'esterno. Tra i luoghi ove preferiva dimorare, fu l'arcata 43 del Colosseo dalla quale poteva vedere la V stazione della via Crucis. Fu il macellaio romano, Francesco Zaccarelli, suo amico, che con il figlio Paolo, lo trasportò morente nella propria casa a via del Grifone, dove, dopo aver preso l'olio santo, spirò. Questa piccola stanza è stata trasformata in santuario, con l'ingresso da via dei Serpenti 2, mentre sono custoditi dalle Suore di Maria Immacolata di via Monza il suo tricorno, le forbici ed una scodella di legno. Venne beatificato da Papa Pio IX nel 1860, canonizzato da Papa Leone XIII. Il Santo venne poi sepolto nella Chiesa della Madonna dei Monti.