I Fori Imperiali, sono su via dei Fori Imperiali, Rione Monti, Roma, la strada di epoca fascista, fu realizzata negli anni 30, è un un viale che servì per le parate militari fasciste, che ancora oggi collega il Colosseo a piazza Venezia, e che taglia in due tutta la zona archeologica dei fori di Roma, da una parte sotto il Campidoglio il Foro Romano e dall'altro sul lato quello della antica area della Suburra i Fori Imperiali. Attraverso gli innumerevoli studi archeologici è stato possibile ricostruire la storia di questa vasta area destinata alle attività forensi, giudiziarie e commerciali. Il Foro Romano aveva una struttura architettonica particolare legata  al sistema politico, amministrativo e religioso della Repubblica, caratterizzata dai dibattiti in Senato e dai Comizi,  ma divenne  insufficiente quando nel I secolo a.C. Roma ormai a capo di un vastissimo impero, doveva adeguarsi ai nuovi bisogni amministrativi, il foro romano, divenne in epoca imperiale troppo piccolo per ospitare le assemblee popolari, le riunioni sulla amministrazione della giustizia, le riunioni di affari pubblici e trattare questioni commerciali, e soprattutto insufficiente ad esaltare l'imperatore, dal momento che in epoca imperiale il potere politico, militare ed amministrativo, passò dai Senatori all'Imperatore. I Fori Imperiali, testimoniano, quindi, sia pure in parte, il cambiamento avvenuto in seguito al passaggio del potere in epoca repubblicana dai senatori a quello in epoca imperiale nelle mani di uno solo. Le lotte politiche acquisirono  un diverso significato da quelle di un tempo e gli spazi dei nuovi fori imperiali  vennero  concepiti  oltre che ad esaltare la figura dell'imperatore anche  ad esaltare la grandezza delle sue imprese. Gli impianti furono accuratamente studiati dagli architetti di allora, che ne fecero dei veri e propri manifesti della ideologia imperiale, specchio della grandezza dell'imperatore, della sua benevolenza, ed espressione del suo programma.  Oltre agli edifici giudiziari che comunque continuarono ad ospitare le numerose cause, si aprirono nuovi spazi dedicati all'insegnamento, alla cultura e al commercio, si edificano le biblioteche del Foro di Traiano, quella greca, quella latina, si eressero la colonna di Traiano e si eressero i Mercati Traianei.  Il primo dei fori imperiali fu edificato dall'imperatore Caio Giulio Cesare, e con lui, si diede inizio, progressivamente, dal 46 a.C. al 113 d.C. alla costruzione dei Fori Imperiali che in sequenza sono: il foro di Cesare, sul lato nord del preesistente Foro Romano della metà del I sec. a.C., che finì per diventare un modello per quelli successivi, in seguito furono edificati il foro di Augusto, il foro di Vespasiano o Tempio della Pace, il foro di Domiziano o foro di Nerva o foro Transitorio, e il foro Traiano costruito agli inizi del II secolo d.C., il più imponente. I fori imperiali furono edificati con i bottini di guerra dei singoli imperatori, e costituirono un gruppo architettonico unitario, complesso e sontuoso, miranti soprattutto a celebrare l'esaltazione personale e propagandistica delle imprese dei singoli imperatori. I nuovi impianti dei fori imperiali, continuarono ad ospitare edifici giudiziari ed ospitarono anche nuovi spazi adibiti alla cultura e al commercio, come le biblioteche greca e latina del Foro di Traiano.  I fori imperiali furono edificati in aree che in età repubblicana erano occupate da abitazioni, negozi e mercati, e il cui acquisto costò cifre enormi ai singoli imperatori, con sbancamenti e livellamenti ai danni del colle Quirinale e del colle Campidoglio, e la distruzione di parte delle antiche Mura Serviane. I Fori imperiali rappresentano quindi  un complesso monumentale e archeologico di grande importanza, erano corredati da portici, templi, biblioteche e basiliche, anche se il Foro Romano continuò comunque ad essere attivo, ed infatti Ottaviano, quando divenne imperatore con il nome di Augusto, anche se nel frattempo, da 10 anni, si stava facendo edificare il suo nuovo foro imperiale nella nuova area, proprio sul foro romano, eresse un tempio al divo Cesare, ed un arco di trionfo in suo onore nel 19 a.C.. Vespasiano, nonostante il suo nuovo foro, si fece comunque edificare un tempio ai piedi del Colle Capitolino. Successivamente al periodo imperiale romano, la zona dei fori imperiali tra il X e XI secolo ospitava abitazioni private, anche lussuose, chiese e conventi, e case fortificate, tra queste la torre delle Milizie e la torre dei Conti, che ne testimoniano anche la militarizzazione della zona. Nella seconda metà del XVI secolo si ebbero il restauro del sistema fognario, l'edificazione di un sistema di strade, e di una zona residenziale che si sviluppò lungo la via Alessandrina. Tra il XV e il XVI secolo iniziarono sia le indagini archeologiche da parte di Giuliano da Sangallo e da fra Giocondo, ma anche le spoliazioni a fini collezionistici. I primi scavi della zona furono condotti dal Governatorato Napoleonico nella Basilica Ulpia tra il 1812 e il 1814, e si deve poi all'opera di Corrado Ricci nel 1911 l'inizio della valorizzazione della intera area dei fori. Come già detto sopra, i Fori sono tornati alla luce nel XIX secolo, con l'edificazione di via dei Fori Imperiali, e con l'abbattimento degli edifici, delle case medioevali e rinascimentali che erano stati edificati al di sopra delle rovine imperiali. La distruzione massiccia di questa area avvenne soprattutto tra il 1931 e il 1932, frutto non tanto di una ricerca archeologica, quanto per il bisogno propagandistico dello Stato Fascista, per il quale contava più lo sfondo scenografico alle cerimonie del regime, che la storia archeologica della zona. La via dei Fori Imperiali, opera fascista, venne inaugurata nel 1932 con il nome di via dell'Impero, e già dalla sua edificazione divise i due fori, quello Romano al di sotto del colle Campidoglio dai Fori Imperiali sul lato opposto. La via dei Fori imperiali è una arteria larga 30 metri e lunga 850 metri, che si diparte in linea retta da piazza Venezia fino al Colosseo, rappresenta simbolicamente la grandezza dell'antica Roma, e voleva anche rappresentare, insieme all'altare della Patria, il Vittoriale, la grandezza di Mussolini e del Fascismo. Dal 1994 e poi dal 2000 in occasione del Giubileo, con la collaborazione tra tra Soprintendenza Archeologica Comunale e quella Statale, si è iniziata una ricerca storica e ricostruttiva della intera area, dall'età repubblicana romana al periodo barocco, con continue opere di scavo e con l'apertura del Museo dei Fori Imperiali all'interno dei Mercati Traianei, che conserva frammenti architettonici e sculture provenienti dai fori imperiali.

Da vedere nella zona dei Fori Imperiali e dintorni: qui nella zona del Fori Imperiali sono da vedere : i Mercati di Traiano, la Torre delle Milizie, i giardini della Torre delle Milizie, la Colonna di Traiano, il Museo dei Fori Imperiali, la via Biberatica, l'insula della Salita del Grillo, l'Antiquarium di Augusto, l'arco dei Pantani, la Casa dei Cavalieri di Rodi, il grande emiciclo, la Torre del Grillo, il Foro di Traiano, la Basilica Ulpia, le Biblioteche, la piazza del Foro, il foro di Augusto, il Tempio di Marte Ultore, il Foro di Nerva, il Foro di Vespasiano, il Foro di Cesare, il Tempio di Venere Genitrice, il Tempio di Minerva, il Tempio della Pace, e molto altro, clicca sulle foto o sul link sotto ciascuna foto e ti si aprirà la pagina.