Via Tor De Conti va da piazza del Grillo a Largo Corrado Ricci, Rione Monti, Roma, prende il nome dalla maestosa torre dei Conti a Largo Corrado Ricci appartenuta alla famiglia De Conti, la via corre lungo un poderoso muraglione di blocchi quadrati di peperino fatto costruire da Augusto per dividere la malfamata zona della Suburra dal suo Foro di Augusto, lungo questa muraglia si apre un fornice che diede anche il nome alla zona, ovvero area dei Pantani, che per il fatto di essere una vallata tra il Palatino, il Quirinale il Viminale e l'Esquilino, lungo la quale scorreva il sistema fognario della Cloaca Maxima che però venne ostruita tra i vari assedi che Roma subì sia da parte di Enrico IV che successivamente dai Normanni nell'XI secolo. Questa ostruzione della Cloaca Massima al Foro Romano, impediva il deflusso delle acque che provenivano dal Viminale, dal Qurinale e dall'Esquilino, acque che si raccoglievano presso l'arco dei Pantani e da qui sotto il muraglione si aprivano un passaggio formando un piccolo ruscello nella zona dei Fori, rendendo l'area insalubre e malarica. Fortunatamente Papa Pio V tra il 1567 e il 1570 decise di bonificare la zona, disostruì la Cloaca Maxima, non ci furono più allagamenti, ma ovviamente occorsero molti anni prima che la zona tornasse ad essere vivibile. Ad ogni modo, oggi questa è una delle magnifiche vie di Roma, e l'arco dei Pantani, pur essendo scarno, nella sua maestosità, è di una bellezza prepotente, e ci regala uno scorcio magnifico che va dai Fori Imperiali di Augusto e Nerva, fino al di la della via dei Fori Imperiali verso il Campidoglio e il Palatino. Sempre su via Tor de Conti, vi è l'antica Chiesa dei Ss. Quirico e Giulitta, che erano madre e figlio martirizzati da Diocleziano nel IV secolo. Sempre su via Tor de Conti vi è una Edicola sacra, una Madonnella all'interno di una cornice lignea che rappresenta la Madonna delle Stelle un affresco dell'800. Sempre su via Tor de Conti c'è quanto resta della antica chiesa della Santissima Annunziatina, con un bel portale del '600, un timpano al cui interno c'è una Annunciazione a rilievo, e due bifore La chiesa fu sistemata nel 1566 all'interno della Casa dei Cavalieri di Rodi, quando questa fu temporaneamente abbandonata dai Templari allorchè si trasferirono nel complesso di S.Maria del Priorato: in questa occasione papa Pio V affidò l'edificio all'Istituto delle Neofite Domenicane, che aveva lo scopo di convertire al cattolicesimo le fanciulle ebree. Le Domenicane effettuarono lavori di ampliamento della struttura, su progetto di Battista Arrigoni da Caravaggio, e rimasero in questo luogo fino al 1930, quando venne effettuata la demolizione del convento in connessione ai lavori di sfondamento di via dell'Impero.