Area dei Pantani ai Fori
Imperiali, Rione Monti, Roma, l'area di Pantani,
posta nella zona tra la Suburra e i Fori
Imperiali, era la zona più antica del Rione
Monti, si estendeva dal colle Quirinale
all'Esquilino, fino a colle Oppio, è
caratterizzata dalla presenza dei Fori
Imperiali, e dall'alto muro al Foro di Augusto
che separava la Suburra dal resto della città e
per il fatto che qui era l'arco dei Pantani
ancora oggi visibile che collegava la Suburra
all'area dei Pantani, area cosi chiamata perché
soggetta alle inondazioni del Tevere e malarica.
Nel 1084 ci fu a Roma l'invasione delle truppe
di Enrico IV e sia l'assedio di Enrico IV che
l'intervento dei Normanni, mise la città a ferro
e fuoco, tra i danni e le morti ci fu anche
l'ostruzione della Cloaca Massima, nella zona
dell'argileto dell'area dei Pantani, fatto
gravissimo, che mise a repentaglio il sistema
fognario, con relativi danni igienici e malattie
in una Roma già stremata e decimata
dall'assedio. L'ostruzione della Cloaca Massima,
portò come conseguenza di impedire il normale
flusso delle acque del Quirinale, del Viminale e
dell'Esquilino, cosi che la zona divenne un
pantano e da qui il nome dell'area. L'acqua che
non poteva essere drenata si raccoglieva
all'altezza dell'Arco dei Pantani, attraversando
il Foro arrivava per Santa Maria Liberatrice, e
per San Teodoro fino a San Giorgio al Velabro.
Questo fosso di acqua stagnante provocò vere e
proprie calamità, e morte anche per l'aria
putrida. La prima bonifica della zona dei
Pantani venne attuata tra il 1567 e il 1570, per
volontà di Papa Pio V. La contrada dei Pantani
venne colmata e venne anche spurgata la Cloaca
Massima, nella zona dell'Argileto. Ma ci vollero
ancora secoli prima che l'aria diventasse
finalmente respirabile e prima che l'acqua fosse
drenata e non ristagnasse tra i ruderi. L'Argileto,
che si trovava nella zona dei Pantani, era una
via romana che in età romana attraversava la
valle settentrionale della Suburra, sdoppiandosi
nel vicus Patricius, attuale via Urbana, e nel
Clivus Suburanus, attuale via Santa Lucia in
Selci. L'argileto doveva il suo nome alla natura
argillosa del terreno, in questa zona dei
Pantani, l'Argileto, appunto, svolgevano la loro
attività i librari e gli antiquariii che
Marziale e Orazio descrivono come ben forniti, i
librari in epoca romana erano anche editori, con
l'esclusiva su certi autori romani in voga
all'epoca, i Sosii erano gli editori di Orazio,
Secundus era l'editore di Marziale, Tryphon era
l'editore di Quintiliano e Dorus di Seneca. Se
si passa per la via Tor de Conti dall'Arco dei
Pantani si ha una magnifica vista sulla zona dei
Fori di Augusto e di Nerva.