Fontana Ninfeo di Nerone via
Claudia : Il Ninfeo Neroniano a
via Claudia,
Rione Monti Roma, è quanto rimane del complesso
edilizio che rientrava nell'ampio complesso
della Domus Aurea, e consiste in un ampio muro
in laterizio, nel quale, intercalate da altre,
minori e strette si aprono sette grandi nicchie,
alternativamente curve e rettilinee e quella
centrale più grande delle altre. Sul davanti,
più o meno dove oggi ci sono gli alberi, doveva
correre un portico a colonne con arcate in
corrispondenza delle nicchie entro le quali
erano poste statue, fontane e giochi d'acqua. Il
Ninfeo fu in realtà il risultato della
trasformazione e parziale ricostruzione, operata
da Nerone, di uno dei muraglioni perimetrali,
quello del lato orientale che sostenevano la
piattaforma artificiale del preesistente
Tempio
di Claudio, costruito sulle propaggini del
colle Celio, prospicienti la valle del
Colosseo e del
colle Palatino che andò distrutto nell'incendio del 64
e Nerone ne approfittò per inserirvi anche qui
parte del grandioso complesso della
Domus Aurea,
Vespasiano alla morte di Nerone tentò di
ricostruire il Tempio di Claudio, ma non ne
rimane alcuna traccia. La fronte settentrionale
del Tempio del Divo
Claudio, venne iniziato da Agrippina
moglie di Claudio ed inaugurato da Vespasiano
nel I secolo, era un edificio in opera laterizia
che scendeva verso il
Colosseo probabilmente una fontana in
quanto in questa zona è stata recuperata una
bocca di fontana in marmo riproducente la prua
di una nave a forma di testa di cinghiale,
esposta nel Museo Nuovo
Capitolino. Altre fontane dovevano
decorare il lato orientale del complesso sacro
antistante la via Claudia.