Mercati di Traiano, l'entrata è su via Quattro Novembre, Rione Monti, Roma, sono un vasto complesso monumentale che si estende dalla via Alessandrina sino a Largo Magnanapoli, la cui realizzazione è connessa con la realizzazione del Foro di Traiano. L'immagine complessiva dei mercati è quella di un insieme di edifici con funzioni diverse. Il complesso utilizza in modo innovativo il laterizio e il conglomerato cementizio nella realizzazione sia dei paramenti murari che delle coperture. L'edificio è arrivato ben conservato, per il suo utilizzo ininterrotto nel tempo. In epoca medioevale varie famiglie nobili romane hanno occupato il complesso, frazionandolo e trasformandolo nel "Castellum Miliciae" insieme alla Torre delle Milizie, costruita in più fasi a partire dal duecento. Tra il XV e il XVI secolo, l'area subì un notevole degrado. Nella seconda metà del '500 il complesso venne acquisito dal convento della Chiesa di Santa Caterina da Siena con la conseguente modifica sia dell'organizzazione spaziale che dei percorsi interni ed esterni. Dopo l'Unità d'Italia e la proclamazione di Roma come capitale del Regno nel 1885 al convento subentrò la Caserma Goffredo Mameli, fino ad arrivare ai lavori di riscoperta, restauro e integrano degli anni 1926 - 1934, voluti da Corrado Ricci nel quadro dei grandiosi scavi dei Fori Imperiali. A via IV Nomembre c'è anche la sede del Museo dei Fori Imperiali, i mercati avevano 150 botteghe distribuite su vari piani, erano nel foro di Traiano, ed addossate per un fianco al colle Quirinale. I Mercati Traianei furono edificati su progetto di Apollodoro di Damaso, non erano solo un semplice luogo di vendita al dettaglio come i Fori Boario ed Olitorio, ma un centro di approvvigionamento, ripartizione e ridistribuzione dei prodotti gestito da funzionari imperiali dipendenti dal Prefetto della città e dal Prefetto dell'Annona. Vi si accede dalla Grande Aula ornata da magnifiche volte e dotata di tribune, dove con tutta probabilità operavano i funzionari. Vi sono gli archi di spinta che sorreggono le paraste su cui poggiano le volte, si tratta di una struttura che non eguali in altri monumenti di Roma. Al livello inferiore si apre la via Biberatica che divide il corpo centrale superiore dal Grande Emiciclo su cui si affacciano botteghe e case ben conservate, la via conserva ancora oggi la sua antica pavimentazione, e deriverebbe il suo nome dal latino "bibere", bere, che attesterebbe la presenza di numerose taverne. La via partiva dalla Torre del Grillo e seguiva la curva dell'emiciclo per poi congiungersi all'attuale via IV Novembre. Sulla via Biberatica si scende ancora nella parte bassa dei Mercati passando dal primo piano delle botteghe, le quali a volta e di forma allungata erano probabilmente riservate al commercio del vino e dell'olio e si aprono su un corridoio a volta che presenta una serie di arcate sulla facciata. La grande facciata dei Mercati viene detta Grande Emiciclo dei Mercati Traianei, Salendo in alto sulla via Biberatica, nei pressi della Torre delle Milizie c'è un delizioso guardino della Torre delle Milizie ai Mercati Traianei, oasi di pace al centro di Roma. I Mercati di Traiano per la loro visita, si dividono in : una grande aula, un corpo centrale, il giardino della Torre delle Milizie, l'insulae della salita del Grillo, la via Biberatica, il grande emiciclo e l'aula di testata, il piccolo emiciclo. L'entrata ai Mercati Traianei è dalla Grande Aula, l'ambiente più grande e rappresentativo del complesso, al piano terra si aprono grandi ambienti ed una scala del XIII che la collegava al convento delle Suore Clarisse. La Grande Aula ed il Corpo Centrale erano delimitati dalla via della Torre che separava il complesso di Traiano dagli isolati limitrofi.