Foro di Traiano, o forum
Traiano o forum Ulpium, è a via dei
Fori Imperiali, Rione Monti, Roma; il foro di
Traiano fu l'ultimo dei fori imperiali ed il più
vasto ad essere
edificato, tra il 107 e il 113 usando il bottino conquistato
dall'imperatore, nelle campagne contro la Dacia
tra il 101 e il 106,
il Foro di Traiano, la cui costruzione
probabilmente ebbe inizio già sotto l'Imperatore
Domiziano, venne inaugurato nel 113 dallo stesso
imperatore Traiano, il foro si estendeva
fino al foro di Cesare ed oltre l'area occupata
attualmente dalle due chiese, quella del SS Nome
di Maria e l'altra di Santa Maria di Loreto
venne utilizzata la zona tra la Velia, la Suburra, la
valle del Foro Romano, e il Quirinale, di cui si
tagliò una parte detta sella del Quirinale, che
univa il colle Quirinale al colle Campidoglio.
L'edificazione del foro Traianeo
richiese lavori imponenti, l'allargamento
dell'area monumentale verso il Campo Marzio, ed
il colle Quirinale che si protendeva con uno
sperone verso il Campidoglio, fu scavato e
livellato. Per il foro di Traiano fu sacrificato
anche un abside del Foro di Augusto e parte
delle mura serviane.
Il Foro venne dedicato a Traiano nel 112 mentre la
colonna nel 113. Al Foro di Traiano appartengono
la piazza, la Basilica Ulpia,
la Colonna di Traiano, le Biblioteche e il
Tempio di Traiano. Se
Cesare aveva finanziato i lavori con il bottino
sottratto ai Galli , Traiano si servì delle
ricchezze sottratte ai Daci, popolazione di
origine Tracia stanziata nella zona occupata
attualmente dalla Romania. Qui, Adriano, bruciò
pubblicamente le tavole con l'elenco dei
cittadini debitori e Marco Aurelio vi organizzò
la vendita all'asta dei suoi tesori personali
per finanziare le guerre contro i Marcomanni,
una popolazione germanica che minacciava
l'Europa. Traiano successe a
Nerva il quale al fine di sottolineare i suoi
successi in battaglia e la natura divina del suo
potere, incaricò l'architetto Apollodoro di Damasco per la
costruzione del suo grande foro e dei mercati.
Il
Foro di Traiano era lungo 300 metri e largo 185
metri, vi si accedeva attraverso un grande arco onorario sul
quale si trovava la statua di Traiano posta su
un carro Trionfale
e fiancheggiata da vittorie e trofei. Sull'arco
c'erano gli scudi con i ritratti dei generali
che lo avevano seguito nelle campagne in Dacia.
Al centro della piazza stava la gigantesca
statua equestre di Traiano, mentre sui lati
porticati del foro vi erano le statue dei daci
fatti prigionieri, alcuni di essi sull'arco di
Costantino. Sui due lati lunghi della piazza si
aprivano come nel foro di Augusto, due esedre,
di cui è visibile quella dalla parte dei Mercati
di Traiano. In queste esedre erano collocate
grandi statue degli imperatori e dei loro
familiari da Augusto fino a Traiano, sul fondo
della piazza si ergeva la più grande basilica di
allora la