Chiesa di Santa Caterina da Siena a Largo Magnanapoli, Rione Monti, Roma, costruita nel 1640 come chiesa del convento delle suore di Santa Caterina, che qui si erano trasferite già dal 1574, dalla casa - cappella di piazza Santa Chiara, avendo acquistato il palazzo di proprietà del Principe Giovan Battista Conti, e trasformandolo nel loro monastero. Nel 1620, le suore ingrandirono la proprietà, includendovi anche la Torre delle Milizie, che funzionò come belvedere fino al 1913. Con i vari smantellamenti il convento tornò a dimensioni ridotte e divenne la sede della scuola pubblica elementare Principessa Jolanda. La Chiesa, che ne sostituisce una precedente, più grande,  è opera di Giovan Battista Soria con una bella facciata, alta, a due ordini di lesene, aperta nel primo da un portico, cui si accede da una scalinata a doppia rampa, costruita agli inizi del Novecento. Nell'interno è notevole il tabernacolo in marmo, bronzo dorato e lapislazzuli, e la statua di Santa Caterina, Patrona d'Italia opera del Cafà, (erroneamente attribuita al Bernini). Sotto la chiesa vi è l'ingresso alla cripta votiva del Caduti, che reca incisi i nomi dei Romani morti nelle ultime guerre, con il bellissimo crocefisso opera di Romano Romanelli. Il convento annesso alla chiesa fu in parte demolito  dal Papa Sisto V perchè voleva riportare alla luce i ruderi romani sottostanti. Nel 1880 per l'apertura della via Nazionale si abbassò il livello stradale prospiciente la chiesa e si costruì una cripta il cui ingresso fu ornato da una doppia rampa di scale, la cripta venne poi dedicata ai caduti di tutte le guerre. Oggi la chiesa è tenuta dall'Ordinariato militare d'Italia, la facciata inferiormente presenta un portico a tre arcate, nell'ordine superiore una bella finestra centrale ed è chiusa da un timpano. Sotto il portico si trovano statue di stucco tra le quali quella di Santa Caterina opera del De Rossi. L'interno è ad una sola navata, con una ricca decorazione in marmi, fregi, stucchi, dipinti ed angeli.