PIAZZA SANTA MARIA MAGGIORE RIONE MONTI
(ROMA)
Piazza
di Santa Maria Maggiore, è tra
via Gioberti (Rione
Esquilino) e via
Merulana (parte
dell'Esquilino e parte di
Monti). La
via di Santa Maria
Maggiore invece è tra
via Urbana (Rione
Monti) e piazza
dell'Esquilino che fa parte sia del
Rione Monti che del
Rione Esquilino. il
toponimo è in relazione alla
Basilica di Santa Maria
Maggiore, cosi chiamata perchè è la più
grande e la più importante delle Basiliche
romane dedicate alla Vergine. La zona in epoca
Medioevale era chiamata "Superagio" da "super
per aggereni", perchè la collinetta del Cispio,
una delle cime del colle
Esquilino, sovrastava le fortificazioni
serviane, si chiamava anche "Livio", per la
presenza del macello di Livia che si trovava nei
pressi. Tutta la zona intorno alla
Basilica di Santa Maria
Maggiore era franca e tale rimase fino al
1642, quando Papa Urbano VIII, che aveva sempre
bisogno di soldi e non a caso era soprannominato
"Papa Gabella", tolse le franchigie e per
calmare i frati che protestavano, assegnò alla
Basilica una pensione annua di 800 scudi,
poca cosa rispetto a quanto guadagnavano prima,
quando la zona era franca e non si doveva pagare
nessuna tassa e per nessun tipo di mercanzia.
Sulla piazza c'è una
colonna che si credeva della Basilica
Costantiniana di Massenzio, ma in realtà era del
Tempio della Pace,
tempio pagano, fu eretta qui nel 1614 per
sorreggere la statua della Vergine in bronzo
dorato, tale opera fu compiuta in brevissimo
tempo, e tale fretta causò la caduta di una
guardia svizzera dalla impalcatura che
fortunatamente ne uscì illesa. La gioia fu tale
che Papa Pio V fece distribuire larghe donazioni
a tutti i lavoratori che avevano preso parte
all'innalzamento della colonna. Un'altra
colonna più piccola
ma caratteristica è sul sagrato del lato destro
della chiesa, precedentemente si trovava
nella odierna via Carlo
Alberto, davanti all'Ospedale
di Sant'Antonio del Fuoco e l'aveva fatta
innalzare Papa Clemente VIII in memoria della
abiura di Enrico IV di Nvarra il Re del "Parigi
val bene una messa". La lapide che ricordava il
Papa e l'avvenimento, fu tolta dai frati di
Sant'Antonio e andò dispersa, anche la colonna
subì dei danni, quando cadde nel 1744 sul
tabernacolo, rompendo altre 4 colonne. Fu
rialzata e rinnovata nel 1746, la si preferì
senza il tabernacolo, e nel 1880 fu posta sul
sagrato. Su questa colonna che regge la croce vi
è il motto : "in hoc signo vinces" e non si sa
se il motto si riferisca alla Croce o alla
Colonna, che ha la forma di un cannone
cinquecentesco messo per dritto. La foto sotto
della incisione di Giovan Battista Piranesi del
1748 che ritrae una veduta della piazza di Santa
Maria Maggiore, si nota un piccolo abbeveratoio
oggi assente, e della fontana opera del Maderno
e del Gaspare De Vecchi sono scomparsi i draghi
laterali e sostituito in grande catino ornato da
quattro volute, con un altro più modesto.
Fotografie Piazza Santa Maria Maggiore Rione
Monti Roma
Piazza Santa Maria Maggiore Roma, Rione Monti, foto
Anna Zelli
Piazza Santa Maria Maggiore,
Roma, Rione Monti, foto Anna Zelli
Piazza Santa Maria Maggiore,
Roma, Rione Monti, foto Anna Zelli
Vedute
d'epoca Piazza Santa Maria Maggiore
Piazza Santa Maria Maggiore,
Roma, incisione del 1748 di Giovanni Battista
Piranesi
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