Torre delle Milizie, č
tra Largo Magnanapoli, la salita del Grillo e
via IV Novembre, fa parte del Rione
Monti, č una delle vestigia meglio conservate
della Roma Medioevale, č all'interno dei Mercati
di Traiano, domina tutta la zona di Largo
Magnanapoli, fu adibita e trasformata in
fortezza da Papa Gregorio IX, della famiglia dei
Conti, al soglio dal 1227 al 1241, all'epoca
delle grandi lotte tra papato ed impero, č
leggermente inclinata a causa di un terremoto
del XIV secolo, fu abbassata di un piano e
coronata da merli. La Torre in seguito alle
stratificazioni edilizie tra il XII e il XIII
secolo costituiva l'edificio centrale di un
castello installato nella parte alta dei Mercati
di Traiano, conosciuto alla fine del XIII secolo
come Castello delle Milizie. E' detta anche
"Torre di Nerone" in quanto si credeva, secondo
i racconti di Svetonio, che sulla sommitą della
torre, che in realtą ai tempi di Nerone non
esisteva ancora, l'imperatore avesse assistito
al terribile incendio di Roma del 64, cantando e
suonando la cetra. Infatti la costruzione della
Torre delle Milizie risale ai tempi di Traiano e
Ottaviano, e la attuale torre medioevale, in
realtą fu costruita sul basamento di una torre
di guardia delle mura serviane, e divenne un
fortilizio nel XIII secolo, fatto erigere da
Papa Gregorio IX dei conti di Segni. L'origine
del nome "Milizie" č incerto, forse si tratta di
un quartiere di soldati, o ad un ricordo
marmoreo di qualche milizia dell'antica Roma. Il
origine la Torre era a tre piani, oggi ne
restano due dopo la mutilazione subita nel XIV
secolo a seguito di un terremoto , oggi appare
leggermente obliqua. Dopo la Tor de Conti, fu
una delle maggiori torri gentilizie romane, ma
oggi la Tor de Conti appare pił bassa. La torre
delle Milizie appartenne nel 1300 agli
Annibaldi, poi passņ a Papa Bonifacio VIII
Caetani che ne fece un poderoso baluardo
costruendovi accanto un palazzo-fortezza, per
difendersi dai suoi acerrimi nemici i Colonna
che lo minacciavano dai Santissimi Apostoli.
Tornņ poi in possesso degli Annibaldi nel 1330,
e poi ancora ai Caetani, e fu anche al centro di
una aspra contesa tra Enrico VII e Riccardo
Orsini come alleato di Annibaldo degli
Annibaldi. La Torre appare seriamente
danneggiata a causa delle lotte e dei pessimi
restauri. Successivamente passņ alla famiglia
Conti e da questa al Cardinale Napoleone Orsini,
che l'acquistņ gią in cattive condizioni. La
Torre rimase seriamente danneggiata a seguito
del terremoto del 1348 che ne provocņ il crollo
dell'ultimo piano e le conferģ una leggera
pendenza, visibile ancora oggi. Poi la Torre
delle Milizie passņ alle suore del Convento di
Santa Caterina da Siena, fu poi sommersa da
costruzioni che le furono addossate senza nessun
riguardo, dalle quali venne liberata nel 1924 ed
oggi ci appare in tutta la sua possente
bellezza., a ricordo delle lotte baronali per la
libertą del popolo romano. La demolizione degli
edifici che erano addossati alla Torre delle
Milizie, ha portato alla luce dell'aula
superiore dei Mercati Traianei. Proprio a causa
della eliminazione degli edifici la Torre che č
alta 51,10 metri, ha accentuato la sua
pericolosa inclinazione, ed allora sotto la
direzione di Antonio Munoz, si č provveduto ad
un lavoro di sottofondazione dell'intera e
pesantissima mole che ha salvato il monumento.
Una lapide all'ingresso della Torre ricorda il
rifacimento della scala ad opera della
camerlenga delle Terziarie Maria Ottavia
Anguillara nel 1752.