Stemma della casa Poscia, via Saffi,
Viterbo, lo stemma č in peperino ma č
illeggibile, forse della
famiglia dei prefetti di Vico, famiglia
odiata dai viterbesi, in quanto si intravede
un'aquila con otto pani.
Casa Poscia palazzo e proferlo,
via Saffi, Viterbo,
ci si arriva dalla
scalinata a via Cavour, di fronte al
palazzo Brugiotti.
La casa prende il nome dalla
famiglia Poscia,di
origine orvietana, che fu una delle ultime
famiglie illustri che ne ebbe il possesso nei
primi dell'ottocento., oggi č una proprietą
privata, e nel 2020 č anche in vendita. Ha un
magnifico e ben conservato
profferlo, il palazzo risale al XIV
secolo ed č un tipico esempio dell'architettura
viterbese. Il profferlo di origine medioevale e
caratteristico dell'antica edilizia viterbese ha
una scala esterna con una unica rampa di
gradini, impostata su un semiarco, al di sopra
del quale c'č un ballatoio con il parapetto. Lo
scopo di questa scala era quello di dare accesso
alla casa e nel contempo di ridurre lo spazio
sulla via gią abbastanza stretta, oltre a
questo, aveva anche uno scopo difensivo, nel
caso ci fossero state delle indesiderate
intrusioni, un modo per difendere la proprietą,
infatti la persona era in alto, ed aveva la
situazione sotto controllo, ed aveva, inoltre, a
sinistra la protezione del muro e con la mano
destra poteva liberamente maneggiare un'arma. La
parte sottostante all'arco, era costituita da un
ambiente di solito utilizzato o come magazzino o
come bottega. Se usato per scopi commerciali
poteva esporre esternamente la mercanzia ed
essere protetto in caso di pioggia. Il
profferlo della casa
Poscia č realizzato a sbalzo con una
decorazione ad intaglio. Probabilmente l'assetto
architettonico derivava dalla vicina cittą di
San Martino al Cimino, mentre le decorazioni
sono viterbesi. In origine la casa era a due
piani, Non si sa chi sia stato il primo
proprietario, ad ogni modo nei paraggi c'erano
delle proprietą dei Colonna di Roma . Lo
stemma
č in peperino ma č illeggibile, forse della
famiglia dei prefetti di Vico, famiglia odiata
dai viterbesi, in quanto si vede un'aquila con
otto pani. Secondo lo Scriattoli, la casa
appartenne probabilmente a Pietro Paolo Braca,
capitano viterbese, molto famoso, guerriero e
vicerč del reame di Napoli, onorato nel 1404 dal
re Ladislao.Un'altra ipotesi č che la casa sia
appartenuta alla famiglia della Bella Galliana
moglie di Veraldo dei Brettoni, i futuri Gatti
che avevano delle proprietą nella contrada San
Lorenzo , nella parrocchia di San Giacomo e nei
pressi della attuale via Cavour, consistente in
case, mulini ed orti. Secondo la leggenda la
bella Galliana si sarebbe affacciata al balcone
ed essendo molto belle ricevette i complimenti
da quei cavalieri che la riconoscevano come
consorte ideale, di lei si invaghi un barone
romano che non potendola avere in sposa, la
uccise. Nel 1903 vi furono dei restauri
commissionati a spese del Comune ed eseguiti
dallo scalpellino Giovanni Nottola.
Stemma Casa Poscia via Saffi Viterbo
stemma casa Poscia Viterbo via Saffi,
informazioni e foto Anna Zelli
Mappa via Cavour Viterbo centro storico
Mappa via Cavour e dintorni
centro storico, informazioni turistiche e foto a
cura di Anna Zelli
Da vedere a via
Cavour Viterbo centro storico