COLLE ESQUILINO GUIDA TURISTICA DI ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO WEB ORIGINALE www.annazelli.com
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I 7 Colli di Roma
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colle esquilino guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli arte e cultura novità idee Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Colle Esquilino Il Colle Esquilino è uno dei 7 colli di Roma, ha 3 cime il colle Fagutale, (all'altezza di piazza San Pietro in Vincoli), vi era anche il colle Velia o la Velia, che però fu spianato per l'apertura in epoca fascista della via dei Fori Imperiali, il colle Cispio, dove oggi c'è la Basilica di Santa Maria Maggiore, e il colle Oppio dove ancora si possono ammirare i resti delle Terme di Traiano, delle Terme di Tito e della Domus Aurea. l'Esquilino, è il più alto e il più esteso dei sette colli di Roma. Nel IX secolo a.C., alle sue pendici, vi fu un primo insediamento abitato chiamato sobborgo Esquiliae che significava "fuori dell'abitato", entra a far parte della storia della città di Roma alla fine dell'VIII secolo a..C. come sede di un cimitero, il colle fu poi annesso alla città di Roma da Servio Tullio nella metà del VI secolo a.C., La zona ebbe due differenti utilizzi, che dipesero dall'essere alcune sue zone incluse o meno all'interno delle mura difensive di Roma. La parte occidentale del colle inclusa nelle antiche mura serviane, era abitata, fin da epoche antiche, mentre tutto il resto della zona rimase adibito a sepolcreto degli schiavi, con cimiteri e fosse comuni. Quando furono edificate le Mura Aureliane, nella seconda metà del III secolo a.C. la parte del colle definita come "campus esquilinum" rimase fuori dalla cinta muraria, e la zona si spopolò. Successivamente l'area de colle Esquilino fu definita come la V regione Augustea, da Augusto, che inserì anche questa come zona abitativa della città di Roma trasformandola in una zona residenziale. Nel 35 a.C. il colle Esquilino ebbe il suo splendore con Mecenate, che nella attuale zona del Colle Oppio, fece edificare una grande villa chiamata Horti Mecenatis, ("Horti" perchè oltre all'edificio abitativo aveva anche splendidi giardini), che diede l'avvio all'insediamento di ville nobiliari e giardini che si diffuse anche sul colle Quirinale e sul Pincio (villa di Lucullo al Pincio). Qui sorsero anche gli Horti Lamiani, gli Horti Maiani. Qui c'erano anche le ville di Virgilio e di Orazio. L'imperatore Augusto, in onore della moglie Livia, fece costruire una piazza sontuosa a lei dedicata, che si trovava tra la Porta Esquilina e la via Suburra. Con Nerone, nel 64 d.C. tutte le costruzioni presenti sul colle vennero rase al suolo, per edificare la Domus Aurea che occupò quasi interamente il colle Oppio. Successivamente con gli imperatori della famiglia dei Flavi la zona venne riconvertita ad uso pubblico. Intorno al IV secolo d.C. gli antichi "titoli" romani furono riconvertiti in chiese cristiane, e la zona si spopolò di nuovo, per essere occupata, da splendide dimore patrizie, da giardini, da conventi, e chiese. Sono del IV secolo d.C. la chiesa dei Santi Vito e Modesto, la chiesa di Sant'Eusebio, la chiesa di Santa Bibiana, ed altre chiese oggi scomparse. La zona subì il saccheggio dei Goti di Vitige e quello di Totila e dopo 500 anni, nel 1084 quello tremendo del sacco di Roma ad opera del normanno Roberto il Guiscardo, che ne ridusse al minimo l'abitabilità, la zona si spopolò di nuovo, essendo ormai chiaro che l'Esquilino posto al di fuori della cinta delle Mura Aureliane, era poco difendibile e quindi il luogo poco sicuro. Pochi furono gli interventi nella zona fino al Rinascimento, a parte alcuni restauri delle antiche Chiese. Fu poi Papa Sisto V a dare un nuovo impulso al Colle Esquilino, sia con l'apertura dell'acquedotto dell'Acqua Felice, che con l'apertura della via Gregoriana, oggi via Merulana, e della via Felice che andava dritta da Trinità dei Monti a Santa Croce in Gerusalemme, vie che diedero l'inizio alla edificazione di dimore aristocratiche, ed a nuovi insediamenti, ad esclusone del colle Oppio, che rimase adibito ad orti e vigne. Successivamente la via Felice fu frammentata in vari tratti. Nel 500 nelle vicinanze dell'arco di Gallieno fu scoperto l'affresco delle "Nozze Aldobrandine" probabilmente proveniente dalla villa di Virgilio che si trovava a colle Oppio, che oggi è ai Musei Vaticani. Purtroppo dopo l'unità d'Italia nel 1870, anche questa zona subì la distruzione delle ville e dei giardini per lasciar posto alla nuova urbanizzazione le strade si chiamarono con il nome dei piemontesi più illustri che qui edificarono anche vie e palazzi, per le persone al seguito del re Vittorio Emanuele II. Lo scempio che Roma ha subito negli ultimi 150 anni, sia dall'unità d'Italia prima, con il Fascismo poi, e con i più recenti "palazzinari" è stato unico al mondo, e dimostra la pochezza mentale, la mancanza di lungimiranza della politica che ancora perdura nel 2012, la stupidità e l'avidità hanno imbruttito una città che era unica al mondo, è stata una gravissima perdita per tutti, di una città come Roma bisognava avere cultura per saperla proteggere, conservare, preservare come era, migliorarla ma non distruggerla come è stato fatto (altro che i barbari o i Papi ! e questa è la "civiltà" di cui avevamo bisogno ? Quartieri di una bruttezza unica, e se vivi nel brutto, diventi brutto anche dentro.) Fotografie del Colle Esquilino Colle Esquilino, Roma, foto Anna Zelli Fotografie stampe d'epoca del Colle Esquilino
colle Esquilino, Roma, veduta in una stampa d'epoca di Pinelli I Sette Colli di Roma da vedere al Colle Esquilino zona Rione Monti e dintorni Vedi i colli e i monti del Rione Monti e i Colli e i Monti di Roma Colli e Monti del Rione Monti - Colli e Monti di Roma, foto Anna Zelli torna 7 Colli di Roma - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma
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