Area Archeologica del Laterano (Roma) fa parte del Rione Monti R. I sito web: www.annazelli.com
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Area Archeologica del Laterano : il Laterano è una zona marginale rispetto al colle Celio, in epoca romana era all'interno delle Mura Aureliane, dove si incrociavano le antiche vie Caelimontana (un tempo Porta Celimontana oggi la attuale Porta San Giovanni), la via Asinara (con la Porta Asinara), la antica via Tusculana, ed un'altra via anonima, oggi via Amba Aradam, qui si trovano una serie di reperti archeologici antichi, attraverso i quali si è riusciti ad avere una idea di come fosse la zona in epoca romana. Al di sotto dell'Ospedale San Giovanni, nella Sala Mazzoni, uno scavo del 1959-1964, ha portato alla luce varie fasi di un edificio di età compresa tra il I e il IV secolo d.c. E' possibile che si tratti della Villa Domizia Lucilla, madre di Marco Aurelio, dove il futuro imperatore trascorse la sua giovinezza, si è scoperto un peristilio con al centro una vasca, sostituita nel corso del II secolo da un basamento. A questo appartengono probabilmente alcuni rilievi rappresentanti il Tempio di Vesta e le vestali. Si è proposto, probabilmente a torto, di riconoscervi la base originaria della statua equestre del Marco Aurelio, ora in Campidoglio, la quale in origine, come è noto, si trovava nella zona del Laterano, dove rimase fino al 1538, data del trasferimento in Campidoglio. Sull'altro lato di via Amba Aradam, e via dei Laterani, uno scavo eseguito per i lavori della costruzione dell'Palazzo dell'Inps, ha rivelato a 10 metri di profondità un gruppo di edifici digradanti su terrazze, si tratta di due diversi complessi di età giulio - claudia, con restauri del II secolo d.C., che vennero inseriti all'inizio del IV secolo d.C. in un unico insieme, caratterizzato da un grande corridoio largo 5 metri, chiuso verso nord ed aperto a sud con larghe finestre, di questo corridoio resta un tratto di 27 metri e forse al centro si apriva un'ampia esedra. Il corridoio era decorato con pitture di personaggi a grandezza maggiore del naturale. Questi affreschi ora si trovano al Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimi. Presumibilmente questi due edifici dovevano essere in origine la casa Dei Pisoni e dei Laterani, espropriate da Nerone a seguito della congiura, e da lui unificate in un unico impianto definito come la "Domus Faustae", di proprietà della sorella di Massenzio e moglie di Costantino. Poco più a nord, nell'incrocio tra la via dei Laterani e via Amba Aradam con una profondità di 7,50 metri sono stati scoperti i resti di un "Ninfeo", costituito da un vano rettangolare concluso da un abside, che presenta sul fondo una nicchia, anch'essa rettangolare, ai lati del vano vi sono due ambienti minori. Resti di un mosaico in pasta vitrea appartengono alla prima fase dell'edificio, di età Giulio - Claudia. Più tardi furono apportate modifiche e aggiunte pitture, di cui sono ben conservate quelle di destra dell'abside. Verosimilmente a questi edifici si collegano le terme, il cui ambiente centrale è ancora conservato a sud-ovest del Battistero Lateranense, databili alla prima metà del III secolo d. C. Sotto il Battistero Lateranense, ove tempo vi era la via Tusculana, sono stati scoperti i resti di una villa del I secolo d.C. poi sostituita da un edificio termale datale tra l'età di Adriano e quella di Antonino Pio. L'impianto venne poi rifatto sotto Settimio Severo e Caracalla. Il complesso più notevole della zona è quello scoperto nel 1934-38, sotto la Basilica di San Giovanni, In precedenza, nel 1877-78, era stata riportata alla luce nel corso dei lavori del Vespignani, una casa del III secolo d.C. di forma trapezoidale, posta immediatamente a ridosso e in parte al di sotto dell'antico abside della chiesa, che conservava in parte i mosaici pavimentali del cortile. Al di sotto delle navate della Chiesa e in parte sotto il chiostro, furono liberati i resti di una ricca casa del I secolo d.C. costruita su terrazzamenti digradanti da nord-ovest a sud-est e disposti su un asse leggermente obliquo rispetto alla antica via Tusculana. La ricca decorazione di quarto stile, di età neroniana, rende probabile l'identificazione di essa con la casa dei Laterani, espropriate da Nerone nel 65 d.C. Alla fine del II sec., probabilmente a partire dal 197 d.C., questa abitazione, che si trova a 5, 55 metri sotto il pavimento della Chiesa, fu sostituita dalla seconda caserma degli "equites singulares" la guardia montata dell'Imperatore, i Castra nova equitum singularium, la costruzione, dovuta a Settimio Severo, era anch'essa disposta secondo un asse nord-sud. Fra la seconda e la terza campata della Basilica vi era probabilmente collocato il "praetorium", la zona destinata ad abitazione del comandante, costituita da un cortile 15 x 21 metri, chiuso a nord da un portico a pilastri, a sud dal "sacrarium" del campo e sugli altri due lati da stanze destinate agli ufficiali, da una di queste proviene una iscrizione datata al 197 d.C. Più a ovest erano disposti due lunghi settori, ognuno costituito da una serie di stanze contrapposte, destinate ad abitazione della truppa che si trovano sotto la quinta campata ed il transetto. In molti di questi ambienti si conservano i pavimenti a mosaico con decorazione geometrica in bianco e nero e resti di pitture parietali. All'inizio del IV secolo, tutte queste costruzioni furono tagliate per creare lo spazio per la basilica. L'abside di questa andò ad invadere una casa situata ad ovest della caserma. La lunghezza totale dell'edificio probabilmente era di 99,76 metri, la navata centrale è di 90,55 metri, quindi alquanto più piccolo di San Pietro. Le cinque navate costituivano il corpo della basilica, le due navate estreme erano più piccole delle altre, per far posto a due ambienti a mo di transetto. La cronologia di questi ambienti romani, la si può fissare ai primi anni dopo la battaglie di Ponte Milvio, e probabilmente la costruzione fu terminata in pochi anni tra il 314 e il 318 d.C. La dedica dovrebbe essere del 9 Novembre del 318, si tratta quindi della più antica Basilica Cristiana costruita a Roma. Fotografie Area Archeologica del Laterano Rione Monti Roma Area Archeologica del Laterano, Roma ,foto Anna Zelli
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Ninfeo di via Amba Aradam Roma, foto Anna Zelli Vedi anche il Ludus Magnus via S. Giovanni in Laterano Ludus Magnus, Area Archeologica via San Giovanni in Laterano, Roma, foto Anna Zelli Aree Archeologiche nella zona del Laterano Rione Monti Vedi le Aree Archeologiche Rione Monti e le Aree Archeologiche di Roma Aree Archeologiche del Rione Monti - Aree Archeologiche di Roma , foto Anna Zelli
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