BASILICA SAN GIOVANNI IN LATERANO RIONE MONTI (Roma)
La Basilica di San
Giovanni in Laterano, a
piazza San Giovanni in Laterano, Rione
Monti, Roma, fu fondata da Papa Melchiade fra il 311 e il
314, il suo titolo è
"Sacrosanta Cattedrale Papale Arcibasilica
Romana Maggiore del Santissimo Salvatore e dei
Santi Giovanni Battista ed Evangelista al
Laterano , madre e capo di tutte le chiese della
Città e del mondo", è la Cattedrale della
Diocesi di Roma, posta sul
colle Celio, è la sede ecclesiastica
del Papa.
L'antica
basilica era nota, per il suo splendore e per la
sua importanza, con il nome di "Basilica Aurea"
ed era oggetto di continue ed importanti
donazioni da parte degli imperatori, dei papi e
di altri benefattori. San Giovanni si affaccia
sulla piazza di Porta San Giovanni ed è la
Cattedrale della Città di Roma, indicata
come "Madre e capo di tutte le chiese",
contiene la Cattedra Papale ed è stata la prima
e la più antica delle quattro basiliche
d'Occidente .
Qui vi era l'antico nucleo della cittadela
papale, un palazzo con torri e mura merlate che
avvolgeva e proteggeva la prima basilica della
cristianità.
La basilica
oggi è in un vasto complesso comprendente il
Palazzo Pontificio del Laterano,
il Palazzo dei Canonici,
il
Pontificio Seminario Romano Maggiore
e la
Pontificia Università Lateranense
pur essendo territorio della Repubblica
Italiana, tutto il complesso gode dei privilegi
di extraterritorialità riconosciuti alla Santa
Sede che ne ha piena ed esclusiva giurisdizione.
La dedicazione ufficiale della basilica al
Santissimo Salvatore fu compiuta da papa
Silvestro I nel 324, che dichiarò la chiesa e
l'annesso Palazzo del
Laterano Domus Dei "casa di Dio". La
Basilica di San Giovanni in Laterano è di 12-13
anni antecendente alla
Basilica del Vaticano è sicuramente la
più antica chiesa del mondo, o per lo meno del
mondo occidentale (escludendo i sacelli
sotterranei di alcune catacombe). La antica
basilica del Laterano, oggi scomparsa,
sorse nel IV secolo nella zona degli Horti
Laterani, antichi possedimenti della famiglia
dei Plauzi Laterani beni confiscati ed entrati a
far parte delle proprietà imperiali al tempo di
Nerone. Restituiti ai Laterani da Settimio
Severo, che vi aveva eretto nei pressi i
Castra Nova equitum
singularium, che era un antico forte
romano che alloggiava parte della
guardia del corpo di cavalleria dell'imperatore.
Il sito del forte si trova ora sotto la Basilica
di San Giovanni in Laterano in uno spettacolare
parco archeologico sotterraneo. Il Castra Nova,
o "forte nuovo", era uno dei due forti della
cavalleria che fornivano una base a Roma per la
guardia del corpo a cavallo degli imperatori
romani (gli Equites singulares Augusti). Il
forte può essere datato precisamene al 193 d.C.,
all'inizio del regno di Settimio Severo. Il
nuovo accampamento fu reso necessario
dall'aumento da parte di questo imperatore delle
dimensioni della sua guardia di cavalleria da
1.500 a 2.000 uomini i resti del Castra Nova,
furono scoperti tra il 1934 e il 1938 si trovano
in buone condizioni proprio al di sotto del
livello del pavimento e vi sono una gran parte
dell'edificio dei principia (quartier generale)
,un grande edificio di magazzini a due piani e
due caserme, vi sono le stanze dei "principia"
molto ben conservate, e varie stanze di uffici.
I resti di questi antichi edifici e quelli
della caserma della cavalleria romana con
vere e proprie strade sotterranee, che ci danno
la memoria di un quartiere romano
miracolosamente conservato , una cittadella
sotto l'odierna basilica, vi si accede dalla
sagrestia (visitabile solo facendone richiesta
alla Pontificia Commissione di Archeologia
sacra).
Il terreno dove sorge la Basilica di San
Giovanni in Laterano ed il palazzo Lateranense,
pervenne all'imperatore Costantino quando questi
sposò nel 307 la sua seconda moglie, Fausta,
figlia dell'ex-imperatore Massimiano e sorella
dell'usurpatore Massenzio. La residenza era
dunque nota, a quell'epoca, con il nome di
Domus Faustae e
Costantino ne disponeva come proprietà personale
quando vinse Massenzio alla battaglia di
Ponte Milvio, nel
312. Nella sua lunghissima storia, la Basilica
di San Giovanni, ha avuto un destino diverso
dalla Basilica di San
Pietro, dove la originaria basilica fu
distrutta totalmente per edificare nei secoli
l'attuale chiesa a piazza
San Pietro, la attuale
Basilica Vaticana
ha forme rinascimentali e barocche ben definite,
mentre per la Basilica di San Giovanni in
Laterano dopo la Controriforma e il Concilio di
Trento, i Papi vollero conservare quanto più
potevano della chiesa antica e pertanto la
vediamo oggi conservata non in un disegno
unitario, ma ricca di testimonianze di epoche
diverse, ed è qui che risiede il suo
impareggiabile fascino.
Tradizione vuole che fu lo stesso imperatore
Costantino a definire la costruzione della
scomparsa prima Basilica del Laterano, tra il 313
e il 318, ma poco si sa, a parte le notizie
spesso fantasiose del "Liber Pontificalis"
Probabilmente, in origine, era un edificio a tre
navate, con colonne trafugate dai templi pagani,
arricchito di pesantissime statue d'oro e di
argento, bacili, candelabri e vasellame di ogni
tipo; l'imperatore si vantava, nel testo della
"Donazione di Costantino", di aver
personalmente, portato sulle spalle, per le sue
fondamenta, dodici cofane di terra, secondo il
numero dei dodici Apostoli. Fu collegata al
Palazzo Apostolico Lateranense con il quale costituiva il Patriarchio,ovvero come residenza del Patriarca
di Roma, il Papa. Intorno al Battistero vi erano
una serie di cappelle, di cortili, aule, archi,
triclini, dove il pontefice, durante le
solennità religiose, riuniva il clero e le
rappresentanze popolari. Un complesso unico e
compatto, senza soluzione di continuità, tra la
basilica ed il resto, cosi da costituire una
sorta di borgo, e fu qui, dove si svolse tutta la storia
pontificia del Medioevo. Nei sotterranei della
Basilica vi è la storia dell'arte della antica
Roma, le mura della basilica sul fianco sinistro
sono una testimonianza dell'Alto Medioevo, il
chiostro e i due campanili appartengono al XIII
secolo, il transetto fu ricostruito da Domenico
Fontana e Giacomo della Porta alla fine del
'500, insieme alla facciata laterale. In epoca
medioevale la chiesa era a 5 grandiose navate
divise da alte colonne (come la
Basilica di San Pietro),
in occasione del Giubileo del 1650 la Basilica
venne fatta ricostruire dal Borromini, vincolato
però nella ricostruzione a mantenere il
pavimento medioevale, il soffitto e le mura
esterne, che furono debitamente rinforzate, non
potè nemmeno toccare il transetto, cosi che le
due basiliche la vaticana e la lateranense,
hanno una netta differenziazione. Nel
XVIII secolo venne rifatta la ciclopica
facciata, che segna la transizione dallo stile
barocco a quello neoclassico, mantenendo intatto
l'abside della chiesa primitiva, che però Papa
Leone XIII ha fatto ricostruire e modificare
radicalmete per ampliare il presbiterio.
L'evento più famoso di
cui fu teatro l'antica basilica, fu senz'altro,
il cosiddetto "processo del cadavere", che
avvenne nel febbraio dell'897 e fu istruito da
Papa Stefano VI, al soglio dall'896 all' 897, su
imposizione dell'imperatrice Agertrude,
dominatrice di Roma in quell'epoca. Il cadavere
era quello del Papa Formoso, al soglio dall'891
all'896, sepolto nel recinto del Vaticano,
Agertrude riteneva il Pontefice colpevole di
aver incoronato imperatore uno straniero,
Arnolfo di Germania, nel febbraio dell'896, non
riconoscendo più imperatore suo figlio Lamberto
che già peraltro aveva incornato in precedenza.
Formoso andava processato perchè aveva tradito
la causa nazionale, e non importava che fosse
morto e sepolto da otto mesi, perchè il clero
romano lo avrebbe giudicato in effige. Narra
l'accaduto il Gregorovius, che il cadavere
riesumato e rivestito dei paramenti sacri, fosse
messo a sedere, e incolpato di aver usurpato il
seggio apostolico, con tanto di avvocato della
accusa e di avvocato difensore del cadavere. Il
cadavere di Papa Formoso venne secondo il
Gregorovius condannato,gli furono strappati di
dosso i paramenti, le 3 dita della mano destra,
quelli delle benedizioni , trascinato per le
strade di Roma e gettato nel Tevere. Dopo questo
macabro processo, la vecchia basilica del
Laterano crollò, o forse il processo si tenne
proprio tra le macerie della Basilica crollata
tempo prima a causa di un terremoto, in questo
caso la farsa del processo ad un papa cadavere
probabilmente fu ancora più macabra. Ad ogni
modo questa circostanza mostra come nel X secolo
Roma e il Papato fossero in uno stato di
profondo degrado e di barbarie. Pare comunque
che eventi miracolosi riguardanti il cadavere di
Formoso ne facessero riscattare la sua immagine
dopo il processo diffamatorio, sembra infatti
che il cadavere del papa, benchè trascinato per
20 miglia dal Tevere, dopo 3 giorni, giacesse
integro sulla riva del fiume, sembra che poi il Formosso sia apparso in sogno ad un monaco e che
richiedesse degna sepoltura, indicando il luogo
ove giaceva il cadavere, sembra che poi Papa
Teodoro II nell'897, avrebbe messo le ossa di
Formoso tra le tombe degli Apostoli con una
pomposa cerimonia. Dopo il crollo della antica
Basilica Papa Sergio III pensò nel 910 di
riedificarla, fu il primo papa ad esservi
sepolto qui e dopo di lui molti altri, cosi da
diventare una sorta di mausoleo, vi sono sepolti
7 papi: Papa Giovanni XI (931-935), Papa Agapito
II (946-955), Papa Giovanni XII (955-964), Papa
Silvestro II (999-1003), Papa Sergio IV
(1009-1112), Papa Alessandro III (1159-1181),
Papa Innocenzo III (1198-1216). Era qui,
nella antica e precedente Basilica di San
Giovanni in Laterano (del tutto scomparsa) che
avveniva l'investitura pontificia, con una
particolare cerimonia riportata nel "Liber
Censuum" del 1192, redatto dall'allora
camerlengo Cencio Savelli, in seguito papa con
il nome di Onorio III, questa cerimonia di
investitura si svolgeva subito dopo l'elezione
del pontefice, il quale prendeva in questo modo
"possesso" della Chiesa di Roma e della cattedra
della città. Il pontefice neoeletto, veniva
fatto sedere dietro l'altare della basilica in
abiti pontificali su un seggio per ricevere
l'omaggio dei cardinali ai suoi piedi, e poi
alzatosi e accompagnato dai cardinali si recava,
passato il portico, alla sedia marmorea detta
"stercoraria", ancora visibile oggi nel chiostro
della basilica e pare che fosse tenuto sollevato
per le braccia e per i piedi dai cardinali
mentre questi recitavano il salmo CXII per
ricordare che solo Dio poteva far risollevare
una persona dalla polvere, perfino dallo sterco,
come ricordava il nome della sedia di marmo,
dopo il salmo, il neoeletto papa veniva condotto
dal Priore della Basilica di San Giovanni in
Laterano, nella Cappella di San Silvestro, (oggi
scomparsa), qui si sedeva su una sedia chiamata
"porphyretica", ma non di porfido, ma di marmo
rosso, e da qui il Priore dava al neo Papa il
Bastone del comando e della punizione, le chiavi
della Basilica Lateranense, e le chiavi del
sacro palazzo del laterano, come a prenderne il
possesso. Poi veniva portato in una seconda
sedia sempre porphyretica, e qui
restituiva bastone e chiavi, dopo di che
doveva sedere su delle particolari sedie le "sellae
obsetricae" assumendo la posizione di una
partoriente, simbolo della Mater Ecclesiae, le
due selle rappresentavano simbolicamente San
Pietro il principe degli Apostoli e San Paolo
l'apostolo della predicazione. Il Papa assumeva
un atteggiamento femminile, la partoriente, e
probabilmente è da questo rito che nacque la
leggenda della Papessa Giovanna. Queste sedie da
parto, sono conservate una al Louvre e l'altra
al Museo Pio Clementino
ai Musei Vaticanoi
Poi la cerimonia di questa particolare
investitura venne meno, quando nel 1304 i Papi
si trasferirono da Roma ad Avignone e perchè
quattro anni dopo, la Basilica del Laterano fu
distrutta da un incendio. Questa cerimonia
dell'investitura papale venne ripresa con il
ritorno dei papi a Roma, sempre come
"presa di possesso" della Basilica del Laterano
da parte del neoeletto Papa in qualità di
vescovo di Roma, ma non si svolgeva più in
Laterano ma a San Pietro, ed anche qui continuò
la cerimonia della sedia "stercoraria" e della
sedie porphyretica, e della "sellae obsetricae",
fino al 1513, fino a Papa Leone X. Questa
particolare cerimonia era però oggetto sia di
dileggio popolare e di maldicenze, che di
ridicolo da parte dei Luterani e dei
Protestanti, che sostenevano che tutta la
cerimonia era per constatare il sesso del Papa,
per cui le sedie porphyreticae, vennero
abbandonato, rimase solo la sedia "stercoraria"e
l'ultimo papa che l'usò fu Papa Pio IV nel 1560.
Dopo di allora la cerimonia della "presa di
possesso" assunse un aspetto solo religioso e
spirituale, pur nel fasto esteriore fino a tutto
il Settecento, il Papa neoletto si recava alla
Basilica a cavallo e poi in carrozza, con
il seguito della Guardia Svizzera, della Guardia
Nobile, dei Cardinali, dei Monsignori, di tutti
i rappresentanti della nobiltà, e del popolo,
con banda e bandiere. Oggi il Papa neoeletto va
i automobile e tutto si risolve con una
cerimonia semplice.
Nel 1308 la Basilica di San Giovanni in Laterano
venne danneggiata da un incendio, i restauri
vennero vanificati da un secondo incendio del
1361, e si procedette ad una completa e graduale
ricostruzione, lasciando l'antica abside con i
mosaici di Jacopo Torrini e di Jacopo da
Camerino. Della antica basilica del Laterano
sono rimasti lo splendido chiostro costruito dal
Vassalletto tra il 1212 e il 1232, la facciata
il laterizio fatta erigere da Papa Alessandro
III (1159-1181) che resistettero al terremoto e
agli incendi. Papa Martino V ebbe la sepoltura
in questa basilica alla base dell'altare papale
entro il recinto della Confessione,
Successivamente la chiesa fu abbellita dagli
affreschi di Gentile da Fabriano e di Pisanello,
fu edificata la nuova Loggia delle Benedizioni,
voluta da Papa Sisto V, al soglio dal 1585 al
1590, l'organo è stato costruito da Luca
Blasi nel 1599, ed è il più grande e il più
antico di quelli esistenti a Roma, ma non più
funzionante, la ridecorazione del transetto si
deve a Papa Clemente VIII (1592-1605), e il
nuovo disegno a cinque navate di Borromini fu
voluto da Papa Innocenzo X (1644-1655). La
facciata fu cambiata tra il 1732 e il 1735, ad
opera di Alessandro Galilei, che provvide anche
alla costruzione della Cappella Corsini, dove il
Papa Corsini Clemente XII (1730-1740) ebbe la
sua tomba. Sotto il portico, l'ultima
porta a destra c'è la "Porta Santa", murata, che
si apre solo durante l'Anno Santo. Papa Leone
XIII (1878-1903) volle ripristinare il
presbiterio e l'abside costantiniano, un
autentico falso, opera di Francesco
Vespignani su disegno del padre Virginio, che
stona con il rinnovamento settecentesco della
basilica, che cosi si collegò al
Battistero, a
San Giovanni in Fonte.
All'interno della Basilica di San Giovanni in
Laterano vi sono una serie di reliquie, come le
teste degli apostoli Pietro e Paolo custodite
sul baldacchino gotico sovrastante l'altare
papale, dentro due busti d'oro e
d'argento, realizzati nel 1804 a copia dei
precedenti rubati dai francesi durante
l'occupazione del 1799, commissionati da Papa
Urbano V, al soglio dal 1362 al 1370, e
realizzati da Giovanni di Stefano. Sotto il
Tabernacolo dietro le roste di legno dorato è
conservato l'altare di legno dove avrebbero
ufficiato i primi papi. Sul lato sinistro
del transetto, c'è l'Altare del Sacramento, con
quattro colonne di bronzo dorato, forse
originarie del Tempio di Gerusalemme, o del
Tempio di Giove Capitolino, ottenute dalla
fusione ordinata da Augusto dei rostri delle
navi di Cleopatra vinti nella battaglia di Anzio
del 31 a.C. Furono poste in opera da Pietro
Paolo Olivieri nel 1600, in occasione dell'Anno
Santo. Sopra il timpano un reliquiario conserva
un frammento della tavola "dell'ultima cena", la
reliquia viene esposta il giorno di Pasqua. In
fondo al braccio destro del transetto, in una
sorta di museo sono conservati i reliquiari di
Santa Caterina e Santa Maria Egizia, il cilicio
di Santa Maria Maddalena, e la Croce stazionale
detta costantiniana. Nella sala, sul lato
sinistro del chiostro, è custodito il pivale di
San Silvestro. Sul lato del Presbiterio si trova
la tomba di Papa Leone XIII opera di Giulio
Tadolini del 1907.
Dietro l'abside della basilica, nel giardino
della canonica vi è il "monumento al
lavoratore", eretto in onore di Papa Leone XIII
a memoria dello spirito sociale che animò il suo
pontificato, la statua in marmo su disegno di
Luigi Rosa è opera di Annibale Monti e fu
inaugurata nel 1904, reca incise su tavole di
bronzo i testi delle tre encicliche sociali
del Papa . "Quod Apostolici muneris" del 1878,
"Rerum Novarum" del 1891, e "Graves de Communi"
del 1902, sul fregio sono scolpite le parole
"Fede, Giustizia, Carità, Pace".
Annesso alla basilica a destra della Loggia
delle Benedizioni, sulla parte absidale c'è il "Battistero
detto di San Giovanni in Fonte".
La facciata della Basilica di San Giovanni in
Laterano è un'opera tardo rinascimentale opera
di Domenico Fontana, del 1586, articolata su un
portico ed una loggia decorati da vivaci
pitture. Nel portico si trova la statua bronzea
di re Enrico IV di Francia.
Entrando all'interno
della chiesa, vi è l'alta e ricca navata, con il
soffitto risalente al 1592, le pareti sono
vistosamente affrescate dai pittori dell'epoca,
sotto la direzione del Cavalier d'Arpino, con
uno stile manieristico tipico dell'epoca,
rappresentano episodi della Storia Sacra, figure
di Santi, episodi della vita di Costantino, e la
storia della Basilica stessa. L'effetto
cromatico è molto bello, l'effetto è aumentato
dalla presenza delle colonne in bronzo dorato
del grandissimo "Altare del Sacramento", sulla
sinistra si alza vertiginosamente il
"tabernacolo", opera gotica realizzata nel 1367,
ma più volte rimaneggiata. Nonostante i limiti
che erano stati imposti al Borromini, la chiesa
a cinque navate conserva tutta la sua maestà e
bellezza, più bella nei singoli particolari che
nel suo insieme, si notano le teste di angeli,
tema prediletto dal Borromini, vi è nell'insieme
un gioco di pilastri, arcate, volte a vela, o a
padiglione, un esempio di straordinaria purezza
architettonica. La navata centrale è più ricca
per la presenza del pavimento a intarsio
marmoreo medioevale, e per il fastoso soffitto
ligneo intagliato, le finestre hanno una forma
originale, con le decorazioni a tema vegetale
dei pilastri e delle arcate, le tipiche nicchie
ospitano colossali statue di apostoli e santi.
Vi sono inoltre, di idea Borrominiana, quattro
strette cappelle ricavate dalla scomposizione di
sepolcri antichi, dei quali ne scelse le parti
più belle, sono gioielli di fantasia ed estro
creativo. Si trova anche il resto di un affresco
rappresentante la promulgazione del Primo Anno
Santo, del 1300, il personaggio raffigurato con
la mitra è Papa Bonifacio VIII, tale affresco è
attribuito a Giotto, anche se la pittura
appare con molti restauri. All'interno della
BasIlica di San Giovanni in Laterano vi sono
varie tombe ricomposte dal Borromini, la tomba
di Papa Silvestro II morto nel 1003, la tomba di
Papa Alessandro II morto nel 1181, la tomba di
Papa Sergio IV morto nel 1012, capolavori di
eleganza e di estro. Al centro del recinto della
"Confessione", incavato, davanti al tabernacolo
gotico e all'altare papale, dove solo il Santo
Padre può celebrare la Messa, c'è il sepolcro di
Martino V Colonna, con una lastra tombale in
bronzo, un capolavoro del primo Rinascimento.
Nel transetto di sinistra c'è il sepolcro di
Papa Leone XIII, opera modesta, e la tomba di
Papa Innocenzo III, grande pontefice del
Medioevo, morto nel 1216, ma la tomba venne
realizzata solo nel 1891. Vi è anche la statua
di Bonifacio IX Tomacelli, morto nel 1404, opera
medioevale su un fondo a mosaico del XV secolo.
Nella prima cappella della navata estrema
sinistra vi è una cupola a cassettoni la
cappella Corsini, tomba di Papa Clemente XII
Corsini, morto nel 1740, eretta da Alessandro
Galiei, autore anche della facciata della
basilica del 1732-1735, nella quale c'è la
statua del pontefice opra di Giovan Battista
Maini. All'nterno del Laterano vi è anche il
monumento di Elena Savelli, busto in bronzo
ornato da finissimi bassorilievi anch'essi in
bronzo, capolavoro di Jacopo del Duca, allievo
di Michelangelo. Fulcro della Basilica è "il
Salvatore" trasportato in cielo dagli angeli
Il Chiostro della
Basilica di San Giovanni in Laterano, è un
vasto quadrato ornato da un elegante portico in
cui le arcate sono rette da colonnine a forma
varia, o dritte, o lisce o tortili, con
scanalature di diverso disegno, molte di queste
portano dei frammenti di mosaici preesistenti,
sopra gli archetti, corre una ricca trabeazione,
a mosaici, che da un bellissimo effetto
policromo. Tra le decorazioni spiccano teste
leonine ricorrenti lungo tutto il fregio. Il
chiostro è opera di Pietro Vassalleto senior e
Vassalletto junior, della famiglia dei Cosmati,
che lo eseguirono intorno al terzo decennio del
XIII secolo, sotto al porticato vi sono i
frammenti della vecchia basilica e tra questi
l'antica porta di bronzo della
Scala Santa, resti
delle sculture del monumento al Cardinale
Annibaldi, attribuite ad Arnolfo da Cambio,
geniale scultore del Medioevo. Vedi
Chiostro Basilica di San Giovanni ed anche
la
cupola sul lato sinistro della facciata di San
Giovanni in Laterano.
Fotografie Basilica San
Giovanni in Laterano Rione Monti Roma
Basilica San Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Basilica di San Giovanni in
Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Basilica di San Giovanni in
Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Scritta sulla
Facciata della Basilica di San Giovanni Roma
Basilica Lateranense Madre e
Capo di tutte le Chiese di Roma e del Mondo, foto Anna Zelli
Facciata
della Basilica di San Giovanni in Laterano Rione Monti Roma
Facciata della Basilica di San
Giovanni in Laterano Rione Monti Roma, foto Anna Zelli
Dettaglio
Facciata Basilica di San Giovanni in Laterano Roma
Dettaglio Facciata Basilica di
San Giovanni in Laterano Roma, foto Anna Zelli
Immagine del Salvatore, facciata
Basilica di San Giovanni, Roma, foto Anna Zelli
Interno della
Basilica di San Giovanni in Laterano Roma
Interno della Basilica di San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Interno della Basilica di San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Atrio della
Basilica di San Giovanni in Laterano
Atrio della Basilica di San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, foto Anna Zelli
Atrio della Basilica di San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, foto Anna Zelli
dettaglio atrio Basilica San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma foto Anna Zelli
dettaglio atrio Basilica San
Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma foto Anna Zelli
Porta, Atrio Basilica S.
Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Porta Santa
Atrio Basilica San Giovanni in Laterano Roma
Porta Santa Atrio Basilica di S.
Giovanni in Lateriano, Roma foto Anna Zelli
Porta Santa Atrio Basilica di S.
Giovanni in Lateriano, Roma foto Anna Zelli
Chiostro Basilica di San Giovanni in Laterano Rione Monti Roma
Chiostro della Basilica di San Giovanni in
Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Cupola Basilica San Giovanni in Laterano Rione Monti Roma
Cupola alla Basilica di San Giovanni in Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Cupola cappella Basilica San Giovanni in
Laterano, Roma, foto Anna Zelli
Scala Santa e Triclinio
Leoniano alla Basilica di San Giovanni in
Laterano Roma
Scala Santa e
Triclinio Leoniano davanti alla Basilica di
San Giovanni in Laterano Roma
Giardini di piazza di Porta S. Giovanni in Laterano Rione Monti
Roma
Giardini a piazza di Porta S. Giovanni in
Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Campo Laterano Roma
Campo Laterano, Rione Monti, Roma, foto Anna Zelli
Veduta
d'Epoca Basilica di San Giovanni in Laterano Roma
veduta della Basilica di San Giovanni in Laterano, incisione
settecentesca Giuseppe Vasi
da vedere intorno alla Basilica di San Giovanni
in Laterano Rione Monti Roma
Vedi le Chiese
del Rione Monti e le Chiese di Roma
Vedi : Foto Piazza San
Giovanni in Laterano e dintorni del Rione Monti
(Primo itinerario per visitare i luoghi di
interesse storico zona Laterano e dintorni di Monti)
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