Via Amba Aradm (Roma) fa parte del Rione Monti R. I sito web: www.annazelli.com
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Via Amba Aradam, la via va da piazza San Giovanni in Laterano a Largo Porta Metronia, entrambe del Rione Monti, il nome rievoca la vittoria degli Italiani sugli Abissini, nel febbraio del 1936, nel corso del conflitto Italo-Etiopico. La via ha nei suoi sotterranei, sotto la sede dell'Inps un grande tesoro Archeologico, chiuso al pubblico, salvo ottenere un permesso dalla Sovraintendenza Archeologica. Infatti ad una profondità di 7-10 metri vi sono i resti di un notevole complesso di costruzioni tra le quali due edifici dell'età Giulio-Claudia, che si è ritenuto di identificare nelle case dei Pisoni e dei Laterani espropriate da Nerone al tempo della congiura di Gaio Calpurno Pisone nel 65 d.C.. All'inizio del IV secolo le due case furono riunite in un unico edificio , dai più ritenuto la casa di Fausta, sorella di Massenzio, e moglie di Costantino. Questa Domus Faustae comprende un lungo corridoio aperto su un lato con grandi finestre e decorato alle pareti con figure raffiguranti personaggi di proporzioni più grandi del normale e nel quale si apre un'esedra. Qui a via Amba Aradam c'è anche l'entrata del nuovo Ospedale San Giovanni Addolorata, che deriva dal vecchio Ospedale del Ss Salvatore. All'inizio di via Amba Aradam, venendo da piazza San Giovanni sul lato sinistro, vi sono dei reperti riconducibili ad un Ninfeo, che fa parte dell'area archeologica del Laterano. Domus Faustae, All'angolo tra via Amba Aradam e via dei Laterani, 10 metri sotto l'ex Palazzo dell'Inps, oggi appartenente al Fondo Immobili Pubblici, si trova una Domus Romana di fine III secolo inizi IV secolo d.C. di cui fanno parte due diverse abitazioni patrizie di I secolo, età giulio-claudia, con restauri del II secolo. La scoperta venne fatta nel 1959 in occasione della edificazione della vecchia sede dell'INPS, lo scavo portò alla luce alcuni edifici costruiti su terrazzamenti digradanti. La domus venne identificata come quella di Fausta, seconda moglie dell'Imperatore Costantino, 306-337, figlia di Massimiano e sorella dell'Imperatore Massenzio, ma il riconoscimento rimane ancora incerto. Gli scavi chiusi al pubblico sono sovrastati e tagliati dai piloni di cemento armato dell'edificio dell'INPS, nonostante tutto, si può vedere un cortile un tempo lastricato con marmi policromi intarsiati, e un ampio loggiato largo 5 metri, chiuso dai muri a nord e aperto con ampie finestre verso sud, Di questo ambiente restano 27 metri, ma si presume che avesse una lunghezza di almeno 60 metri con una altezza ipotizzata di 7 metri. L'esedra ancora visibile, era probabilmente inserita al centro del lungo corridoio le cui pareti erano state affrescate con una teoria di personaggi realizzati a grandezza superiore rispetto a quella naturale. Nel cortile è ancora visibile un pozzo. Il palazzo dell'imperatore incorporò due ville del I secolo che gli studiosi hanno proposto di identificare in quelle di Plauzio Laterano e di Calpurnio Pisone entrambi coinvolti nel 65 d.C. nella congiura aristocratica contro Nerone. Pisone viene ritenuto tradizionalmente uno dei capi designato ad essere eletto imperatore, ma la scoperta del complotto portò alla morte dei due sospettati del complotto, al sequestro dei loro beni, e nell'intrigo furono coinvolti anche altri personaggi illustri e tra questi anche alla morte di Seneca e del poeta Marco Anneo Lucano, di Petronio Arbitro autore del Satyricon, che furono invitati a suicidarsi. All'inizio del III secolo, Settimio Severo restituì parte delle proprietà ai Laterani. Dal I al IV secolo i destini dei vari proprietari dei possedimenti della zona sembrano essere accumunati da un destino infausto. Fausta perse il padre Massenzio che forse fu fatto uccidere da Costantino, perse anche il fratello morto in battaglia, fu coivolta in un sospetto adulterio consumato con Crispo, primo figlio del marito Costantino, che portò alla pena capitale sia per Crispo che per Fausta per la quale venne decretata la damnatio memoriae. Dalla unione di Fausta e Costantino nacquero due figlie femmine, Costantina ed Elena, e 3 maschi ai quali venne destinato l'impero romano diviso in 3 parti : Costantino II , Gallia, Spagna e Britannia, Costanzo II, le provincie dell'Asia e dell'Egitto, e Costante I, Italia, Illirico e Province Africane. Fotografie via Amba Aradam via Amba Aradam, Roma,foto Anna Zelli
via Amba Aradam, Ninfeo, Roma, resti archeologici, foto Anna Zelli da vedere a via Amba Aradam e dintorni Rione Monti Roma Vie Strade e Viali del Rione Monti - Vie Strade e Viali di Roma, foto Anna Zelli
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