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OBELISCO LATERANENSE DI PIAZZA SAN GIOVANNI IN LATERANO RIONE MONTI (ROMA)

L'Obelisco Lateranense, si trova a piazza San Giovanni in Laterano, abbellito da una bellissima fontana del '600, proviene da Tebe, in Egitto e fu innalzato qui quasi contemporaneamente all'obelisco di piazza San Pietro di fronte alla Basilica Vaticana dall'audace architetto Domenico Fontana. L'Obelisco Lateranense, è alto 32,18 metri, con il basamento è alto 45,70, fu l'ultimo degli obelischi ad essere portato a Roma, apparteneva al Faraone Tutmosi III, periodo a.C. che va dal 1504 al 1450, era a Tebe nel Tempio di Ammone, è un monolite di granito rosso, fu portato a Roma da Costanzo II, figlio di Costantino nel 357, fu costruita una nave di grandezza adatta al trasporto dell'obelisco che una volta sbarcato al porto di Ostia, fu trascinato sopra una immensa zattera lungo il fiume Tevere, e dallo scalo di Via Ostiense fu trascinato per la città di Roma fino all'attuale Viale Aventino, e poi fino all'altezza delle Terme di Caracalla, per essere innalzato a Circo Massimo, dove rimase per secoli, successivamente venne abbattuto e sepolto. Papa Sisto V , lo recuperò, fece togliere dalla Piazza del Laterano la statua equestre del Marco Aurelio, ritenendola erroneamente di Costantino, che fu collocata al Campidoglio (oggi è ai musei Capitolini, e sulla piazza vi è una copia) e fece collocare al suo posto l'obelisco che era a Circo Massimo, l'iscrizione dell'obelisco da memoria del battesimo di Costantino che avvenne proprio li dove oggi è l'obelisco. L'opera di installazione fu eseguita da Domenico Fontana. Il Lateranense è l'obelisco più alto di Roma ed è accanto alla Basilica di San Giovanni in Laterano, pesa 455 tonnellate, proviene dalle cave di Aswan, e non ha rivali al mondo. Venne innalzato nel XVI secolo da Domenico Fontana, è un obelisco sontuoso e pieno di decorazioni, un tempo la cuspide doveva essere ricoperta da una lamina d'oro, ed è pieno di geroglifici. L'obelisco apparteneva a Tutmosi III di Aswan, che era un grande conquistatore e che aveva innalzato il monolito nel tempio di Karnak, fin dall'inizio venne concepito come monumento singolo, e fu il primo degli obelischi trasportati a Tebe. Alla morte di Tutmosi l'obelisco era ancora privo di scritte, e alla morte del Faraone venne trasportato a Tebe dove rimase abbandonato per 35 anni fino a quando Tutmosi IV decise di erigerlo alle spalle del Tempio di Ammone, una parte della decorazione fu dedicata a Tutmosi III, e il resto della superficie fu tenuto per se. Sulla cuspide dell'obelisco Lateranense si vede Tutmosi III che volle erigerlo 15 secoli prima della venuta di Cristo. per ricevere i favori da Amun Ra, il Dio Sole. Nella parte alta del fusto incorniciato in uno schema rettangolare si vede il faraone ritratto mentre rende offerte agli Dei, e sotto una iscrizione che tradotta dice : "egli fece come suo monumento per suo padre Amun - Ra, signore dei troni delle due terre, l'erezione per lui di un obelisco singolo nel cortile superiore del tempio nei pressi di Karnak, nella prima occasione di erigere un obelisco singolo in Tebe." Sotto questa epigrafe ne compaiono altre dedicate a Tutmosi IV, che riprese i lavori sul monolito erigendolo presso il portale superiore di fronte alla città di Tebe e abbellì Karnak con molte costruzioni. Quando Tebe venne conquistata dai Persiani tra il 529 e il 521, l'obelisco venne risparmiato da Cambise II, mentre distrusse ogni cosa con incendi e saccheggi. Il primo ad elaborare il sogno di portare l'obelisco a Roma fu Augusto, che però desistette dall'idea sia per la difficoltà dell'impresa, sia perchè considerava le iscrizioni come una maledizione; a rendere reale il sogno fu l'Imperatore Costantino, primo imperatore Cristiano, fu difficile estrarlo in quanto vi erano anche altre costruzioni, e il basamento originario andò distrutto, i blocchi vennero portati ad Alessandria e qui attesero la costruzione di una nave adatta al trasporto per il Mediterraneo fino a Costantinopoli, Ma nel 337 Costantino morì e suo figlio Costanzo, nel 357 decise di portare l'obelisco a Roma. Arrivato ad Ostia, l'obelisco venne trascinato da una enorme zattera fino al Vicus Alexandri, a valle della antica Basilica di San Paolo, dove fu posto su robusti carri che faticosamente lo trascinarono fino al Circo Massimo, vicino al monolito che aveva portato 3 secoli prima Augusto, l'obelisco Flaminio. L'obelisco Lateranense venne posto al centro dell'arena del Circo Massimo, di fronte alla tribuna imperiale, su una base di granito sulla quale furono iscritti dei versi che ripercorrevano la vita del monumento dal suo arrivo a Tebe fino a Costantino. Sulla sommità dell'obelisco venne posto un globo di bronzo, che però si rovinò subito dopo. L'obelisco Lateranense fu il primo grande monumento eretto a Roma dopo la vittoria del cristianesimo sul paganesimo e sopravvisse fino alla fine del VI secolo, finchè crollò durante l'invasione dei Goti, che misero a ferro e fuoco Roma, distruggendo ogni cosa. Nel 1145 l'area del Circo Massimo entrò a far parte dei possedimento della famiglia Frangipane che trasformò l'antico Circo Massimo in una fortezza. L'opera di distruzione del circo venne completata dai tagliatori di marmo e dai ricercatori di calcina, e la valle Murcia, abbandonata e degradata, diventò di nuovo una zona paludosa tra il Palatino e l'Aventino, ritornò ad essere quella antica palude che alle origini di Roma, vide Romolo rapire qui le Sabine per ovviare alla mancanza di donne per la sua città composta solo da pastori. Durante il Medioevo l'obelisco era sommerso dal fango e le tracce del circo perse. Nel "Mirabilia" del XII secolo si fa menzione di due obelischi al Circo Massimo, uno di Augusto, l'obelisco Flaminio, che oggi è a piazza del Popolo, e l'obelisco di Costanzo, l'obelisco Lateranense, che oggi è a piazza San Giovanni in Laterano. Nel 1471 l'obelisco di Augusto, il Flaminio, venne localizzato da Leon Battista Alberti. Sotto Papa Sisto V si scoprì che l'obelisco di Costanzo, il Lateranense, era nella palude dove un tempo sorgeva il Circo Massimo sotto sette metri di fango, e vicino ad un fiume artificiale voluto da Callisto II per dare un nuovo assetto idrico alla città, la "Marana". Questo fiume artificiale, la Marana entrava a Roma da Porta Metronia e dopo aver attraversato la valle delle Camere e Santa Maria in Tempulo, attraversava a metà il circo Massimo, arrivava a Santa Maria in Cosmedin e sfociava con delle piccole cascate nel Tevere. Nel 1588 Domenico Fontana ritrovò in profondità i 3 tronconi dell'obelisco, che restaurò e trascinò per più di 3 chilometri su per le stradine del colle Celio fino alla piazza San Giovanni in Laterano. La piazza San Giovanni in Laterano, con la grande Basilica fondata da Costantino, fu il luogo ideale dove collocare l'obelisco, anche se Papa Sisto V avrebbe preferito piazza dei Santi Apostoli, cui era legato per aver istituito nel 1587 il Collegio di San Bonaventura nel convento francescano della chiesa, e dove un tempo vi aveva dimorato, ma la piazza non era adatta essendo troppo stretta e lunga. Pertanto 'obelisco venne posto sul lato del Laterano che un tempo era stato la dimora dei Papi, sede spostata, dopo l'esilio Avignonese e dopo il ritorno a Roma dal Laterano in Vaticano. Papa Sisto V fece demolire i resti degli antichi palazzi del Laterano, e li fece riedificare da Domenico Fontana, e vi fece erigere davanti l'obelisco. Domenico Fontana realizzò un nuovo basamento in marmo e sulla cima pose una croce e i simboli araldici del Peretti, pose 4 leoni modellati da Ludovico del Duca. Le iscrizioni sulla base dell'obelisco Lateranense vennero disegnate da Luca Orfeo e scolpite da Matteo Castello da Melida. Vi si legge tradotto. "Costantino vincitore per mezzo della Croce e qui battezzato da San Silvestro, proclamò la gloria della Croce". L'obelisco Lateranense guarda alla Scala Santa, che contiene gli scalini del Palazzo di Pilato a Gerusalemme che Cristo aveva salito durante il venerdì Santo, scalini, portati a Roma da Sant'Elena e che Sisto V aveva inserito in un edificio progettato da un suo architetto di fiducia. Nella parte dell'obelisco che guarda alla Scala Santa, tradotto c'è scritto: "Flavio Costantino Augusto, figlio di Costantino Augusto, prese questo obelisco, che suo padre rimosse dal luogo originario e per molto tempo lasciò ad Alessandria, lo mise su una nave gigantesca mossa da 300 uomini e attraverso il mare e il Tevere, lo trasportò a Roma con grossi sforzi per posizionarlo nel Circo Massimo e donarlo al Senato Romano e al Popolo". Sul lato che guarda verso il Campidoglio, dove era la statua erroneamente attribuita a Costantino, ma in realtà Marco Aurelio, tradotto, c'è scritto : "Flavio Costantino il Grande, protettore e difensore della fede cristiana, ordinò che questo obelisco che era un impuro voto dedicato al Sole dai re Egizi, fosse trasportato dal Nilo ad Alessandria, per decorare come previsto la Nuova Roma da lui da poco fondata". Il lato dell'obelisco, verso l'Esquilino, e verso la villa Montaldo Peretti, che era la villa del Papa, andata, distrutta, vi è scritto, tradotto. "Sisto V Pontefice Massimo scavò con grande fatica questo obelisco, frantumato dalle vicissitudini del tempo e profondamente seppellito nella terra e nel fango delle rovine del circo, lo trasferì al posto che occupa oggi con immenso sforzo e lo dedicò alla invincibile Croce, dopo averlo attentamente restaurato tenendo conto di come doveva essere originariamente". Quindi l'obelisco fu collocato in un luogo familiare, accanto alla Basilica di San Giovanni voluta da Costantino, e svetta come trionfo della Chiesa urbi et orbi. Vogliamo ricordare che là dove oggi sorge l'obelisco per secoli trovò dimora la Statua Equestre del Marco Aurelio: alcuni scavi effettuati sotto la piazza negli anni '60 riportarono alla luce un edificio dell'età fra il I e il IV secolo d.C., molto probabilmente la villa di Domizia Lucilla, la madre di Marco Aurelio. Per tutto il Medioevo la statua non fu mai rimossa da quel luogo e probabilmente dovette la propria salvezza al fatto che da tutti era ritenuta raffigurante l'imperatore Costantino.

Fotografie Obelisco Lateranense

OBELISCO LATERANENSE

obelisco Lateranense, piazza San Giovanni in Laterano, foto Anna Zelli

obelisco del laterano, obelisco lateranense

obelisco Lateranense, piazza S. Giovanni in Laterano, foto Anna Zelli

Obelisco Lateranense, piazza San Giovanni in Laterano, Roma

obelisco del Laterano, piazza San Giovanni in Laterano, Roma, foto Anna Zelli

obelisco Lateranense, piazza S. Giovanni in Laterano, foto Anna Zelli

obelisco del Laterano, piazza San Giovanni in Laterano, Roma, foto Anna Zelli

obelisco Lateranense, piazza S. Giovanni in Laterano, foto Anna Zelli

obelisco del Laterano, piazza San Giovanni in Laterano, Roma, foto Anna Zelli

Veduta d'Epoca dell'Obelisco Lateranense

OBELISCO LATERANENSE,INCISIONE D. AMICI

Obelisco Lateranense, Incisione del 1837 D. Amici

da vedere intorno all'Obelisco Lateranense di San Giovanni in Laterano Rione Monti Roma


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(Primo itinerario per visitare i luoghi di interesse storico zona Laterano e dintorni di Monti)

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