COLLE PALATINO GUIDA TURISTICA DI ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO WEB ORIGINALE www.annazelli.com
|
|||||||||||||||||||||||||||||
I 7 Colli di Roma
Colle Aventino
gli Altri Colli e Monti di Roma
monte Fagutale (Colle Esquilino) monte Oppio (Colle Esquilino) monte Velia (Colle Esquilino) Collis Salutaris (Colle Quirinale) Collis Latiaris (Colle Quirinale) Collis Sanquailis (Colle Quirinale) Collis Mucialis (Colle Quirinale) Monte Cavallo (Colle Quirinale) mons Cermalus (Colle Palatino ) mons Palatium (Colle Palatino) Rupe Tarpea (Colle Campidoglio) Colle Pincetto al Verano Colle di Villa Glori Monti di Creta Monti di San Paolo Monte Caprino (Colle Campidoglio) Subura (pianura) (Colle Esquilino) Sella Foro Traiano Mons Caeliolus (Colle Celio) Arx (Colle Campidoglio) Asylum (Colle Campidoglio) Mons Capitolinum (Campidoglio) Carinae (Colle Esquilino)
Roma Quadrata :mons Cermalus mons Palatium
Septimontium : e i montesColle Esquilino: e i montes mons Fagutalis mons Opius mons Cispius mons Velia (scomparsa) Subura (pianura)
Collis Salutaris Collis Latiaris Collis Sanquailis Mucialis Monte Cavallo
Rioni di Roma
Guida Turistica di Roma
|
colle palatino guida turistica di roma informazioni storiche artistiche turistiche foto a cura di anna zelli arte e cultura novità idee Guida Turistica di Roma Informazioni Storiche Artistiche Turistiche Culturali Foto di Roma Colle Palatino Il Colle Palatino è la culla di Roma, alto 50 metri rispetto al livello del mare, in origine era separato da tutti gli altri colli di Roma e unito solo al colle Esquilino dal colle Velia (scomparso), perchè livellato per la costruzione della via dei fori imperiali, fu il luogo ideale dove fondare Roma, per la sua posizione di dominanza, da cui si potevano controllare le zone circostanti, incluse quelle a ridosso del Fiume Tevere, vicino al porto Tiberino dell'Isola Tiberina e del Foro Boario. Il colle Palatino è vicino al fiume Tevere, ma al tempo stesso più arretrato e quindi meno esposto rispetto al colle Campidoglio e al colle Aventino. Il Palatino era distinto in 3 zone, il Palatium propriamente detto, situato sulla sommità centrale, il Germalus situato sul versante che degrada verso il Foro Boario, l'isola Tiberina e il Tevere e la Velia che era protesa verso il colle Esquilino, al quale era unito da una appendice, una altura, chiamata Fagutal. La leggenda vuole che Roma ebbe le sue origini sul Palatino. In effetti, scavi recenti hanno mostrato che delle popolazioni vi abitavano già nel 1000 a.C. circa. Si trattava di un villaggio di pochi ettari, circondato da paludi, dal quale era possibile controllare il corso del Tevere. Questo primo agglomerato urbano è la "Roma Quadrata" così chiamata dalla forma approssimativamente romboidale della sommità del colle su cui si trovava. Qui sul Palatino, la tradizione vi colloca la "casa Romuli", la capanna di Romolo i cui resti si trovano nella zona del Germalus, verso l'antico foro Boario, risalenti ad un villaggio della prima età dl ferro, dell'VIII secolo a..C., che confermano anche la data della fondazione di Roma che la tradizione vuole tra il 753 e il 754 a.C. Infatti, durante gli scavi del 1948, furono rinvenuti una serie di fori, con terra più chiara che probabilmente dovevano contenere i pali di 3 capanne, e probabilmente in una di queste doveva aver abitato Romolo, o almeno il pastore Faustolo e la moglie Acca Larentia che avevano ritrovato la cesta che conteneva i due gemelli Romolo e Remo sulle sponde del Tevere, e che li allevarono, dopo che furono allattati da una lupa. Si fissa il giorno della fondazione di Roma al 21 Aprile, giorno della festività di un antico culto di "Pales", divinità italica delle greggi e dei pastori, che avrebbe poi dato origine al nome del colle "Palatino", dei due gemelli il fondatore di Roma fu Romolo. Sotto Augusto il Palatino divenne la la X Regione Augustea chiamata Palatium. Il Palatino fu la sede di culti antichissimi come quello della "Dea Pales", quello dei Lupercali, legati alla Lupa, animale simbolo di Roma, i cui riti si celebravano in una grotta situata ai piedi del colle. I lupercali erano riti che venivano celebrati sul Palatino, tra questi ve ne era uno di purificazione e propiziazione, della fecondità, il quale si celebrava quando i Lupreci, ovvero alcuni sacerdoti-lupi travestiti con delle pelli di capra, partivano dal loro tempio posto in una caverna alla base del Palatino, per poi percorrere le strade del colle fustigando tutti coloro che si trovavano nelle vicinanze e soprattutto le donne.. Altri riti che si celebravano sul colle Palatino erano quelli dedicati alla Dea Cibele, importati a Roma dall'Asia Minore. Anche se nel tempo il Palatino perse di importanza, mantenne sempre la sua centralità religiosa, qui furono innalzanti i più importanti templi della Roma antica come il Tempio di Apollo e il Tempio della Magna Mater, edificati entrambi da Augusto all'interno della sua dimora. Il Tempio della Magna Mater era dedicato alla Dea Cibele, divinità protettrice della fertilità, purtroppo di questo antico tempio restano solo pochi frammenti, la pedana, resti di colonne e capitelli, la brutale pratica collegata al culto della dea Cibele consisteva nell’evirazione dei sacerdoti officianti del culto, certi che la rinuncia alla loro fecondità fosse utile a favorire e proteggere la fertilità dell’intera umanità. il Tempio di Apollo la cui realizzazione ebbe inizio poco dopo il 36 a.C. fu terminato durante il 28 a.C., si innalzava nella parte centrale della piazza dove era il portico delle Danaidi, così chiamato dal nome dei simulacri di cui era costituito che raffiguravano le figlie del leggendario re egiziano. All’interno del Tempio, realizzato con il marmo di Luni, vi erano conservati tre simulacri di culto rappresentanti gli dei Diana, Apollo e Latona. Oggi del Tempio restano soltanto un fondamento, realizzato in cemento, quasi del tutto privo della sua originaria copertura realizzata con mattoni di tufo, alcuni frammenti della pavimentazione in marmo, alcuni capitelli in stile corinzio e alcune colonne. Durante la Repubblica il Palatino divenne la zona residenziale dei nobili e della classe dirigente dell'antica Roma, qui vi dimorarono Tiberio Sempronio, Gracco il padre dei due tribuni, l'oratore Lucio Licino Crasso, Cicerone, Catullo, Annio Milone, Publio Clodio, l'oratore Quinto Ortensio Ortalo, il triumviro Marco Antonio, e l'Imperatore Augusto che qui si trasferì con la moglie Livia, vi sono ancora i resti della "casa di Augusto" e della "casa di Livia", sempre Augusto qui costruì il Tempio di Apollo. La scelta di questo colle come luogo essenziale della città fu seguita anche dai successivi imperatori, i quali nel corso dell'età imperiale costruirono una serie di palazzi importanti, tra questi la Domus Tiberiana voluta dagli Imperatore Tiberio e Caligola, la residenza di Nerone detta "Residenza Transitoria", precedente alla Domus Aurea che costruirà sul colle Esquilino, il palazzo di Domiziano, il palazzo di Settimio Severo la "Domus Severiana", costituita da un edificio termale di cui restano le grandi arcate in laterizio, una serie di ambienti, e un'ampia terrazza. Pertanto il colle si trasformò in un unico e grandioso complesso, che nel suo insieme, vario ed articolato, costituiva la fastosa residenza degli imperatori romani, tantè che alla fine il termine "Palatius" o Palatino divenne sinonimo di Palazzo appartenente all'Imperatore.. Nonostante il carattere residenziale del colle, qui, venne edificato il Tempio Eliogabalo, dove vi erano riuniti tutti gli elementi più sacri del paganesimo. Il colle perse di importanza, quando nel 330 d.C. venne trasferita la capitale dell'impero a Costantinopoli. Il Palatino divenne residenza ufficiale dei re Goti e degli esarchi Bizantini, tra la fine del III e inizio del IV secolo d.C. successivamente di Papi e Imperatori del Sacro Romano Impero fino a Ottone III. In seguito, tra le rovine degli antichi palazzi, furono edificate chiese, tra queste la Chiesa di San Bonaventura e la Chiesa di San Sebastiano, oltre a conventi, torri e fortezze tra queste quella dei Frangipane. Il colle rimase abbandonato durante il medio evo come del resto le altre zone di Roma ed adibito a pascolo, fino al 1532, quando la gran parte di esso fu trasformato nella grandiosa villa dei Farnese con gli acclusi orti farnesiani, realizzati dal Vignola per ordine del Cardinale Alessandro Farnese nipote del Papa Paolo III. La villa passò poi ai Borbone di Napoli ed è parzialmente sopravvissuta fino ad oggi. Nell'Antiquario del Palatino , un museo, ricavato dal'ex convento della Visitazione, vi sono custoditi stucchi e affreschi degli antichi edifici imperiali, tra questi un graffito risalente al I secolo d.C. raffigurante una caricatura blasfema della Crocifissione. Nel Settecento furono avviati i primi lavori di scavo archeologico del Palatino, trasformando a poco a poco, la zona, nel corso dei secoli, in un sito di fondamentale importanza archeologica al mondo che conserva una parte importante della memoria e della storia di Roma. Nel corso del 1870, dopo l'Unità d'Italia, il colle divenne una proprietà del Demanio di Roma e la cura dell'esperto Giacomo Boni ne ha permesso il suo recupero storico e architettonico. Fotografie del Colle Palatino Colle Palatino, Roma, foto Anna Zelli Fotografie Stampe d'epoca del Colle Palatino
Colle Palatino in una incisione di Pinelli del 1805, foto Anna Zelli Vedi torna 7 Colli di Roma - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma i 7 Colli di Roma - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma
Foto di proprietà di
Anna Zelli
|
|
|||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||
Anna Zelli A.Z. Arte Cultura Novità Idee
potete contribuire gratuitamente con le vostre idee : mandate una mail |
Copyright dal 2011
tutte le foto e i contenuti del sito
sono di proprietà esclusiva
è vietata qualsiasi riproduzione e copia del sito e delle immagini
torna
Guida Turistica Roma - Itinerari Turistici di Roma - Guida Turistica Vaticano - Home Page
guida turistica di Roma - itinerari turistici roma - guida turistica Città del Vaticano - Home Page