RIONE BORGO R. XIV ROMA GUIDA TURISTICA ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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Rione
Borgo R. XIV (Roma) Il Rione Borgo la cui origine risale al VI secolo, è il XIV Rione di Roma, il suo nome deriva da "Burg" termine germanico che indicava un "piccolo centro abitato" o anche un luogo chiuso, come una fortezza, separato dal resto della città. Il termine in tardo latino diventò "burgus", e diede il nome al complesso di case ed edifici sorti a ridosso della Basilica di San Pietro, le strade del rione Borgo, si chiamano "borgo" e non "vie". Borgo è uno dei Rioni più giovani di Roma, si trova sulla riva destra del Tevere, nella zona chiamata in epoca romana, "ager vaticanus" delimitata dalla collina del Vaticano, dal Gianicolo e da Monte Mario. Per tutte le varie modificazioni geologiche, il terreno della zona di Borgo, era ricco di argilla, sabbia e tufo, materiali da sempre utilizzati per le costruzioni e dai mastri vasai. Già Marziale ricordava i vasi vinari fatti con la terra vaticana. e Giovenale ne ricorda i piatti. La zona era ricca di sorgenti come l'Acqua di San Damaso che sgorga nel Cortile Vaticano di San Damaso, vi erano anche altre fonti oggi estinte a Porta Cavalleggeri, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e a Porta Angelica. Anche la Casa Generalizia dei Gesuiti, che si trova a Borgo Santo Spirito, sotto il Gianicolo, ha una fonte di acqua detta acqua Lancisiana . In epoca romana qui vi erano dei vigneti e ancora Marziale si lamentava dell'asprezza dei vini vaticani, dovuta probabilmente anche al terreno tufaceo. Prima dei romani questa zona era abitata dagli Etruschi. Durante l'epoca Augustea la regione di Borgo era la XIV regione denominata "transtiberim", vi erano gli horti di Agrippina, madre di Caligola e qui Caligola fece costruire un circo che poi venne completato da Nerone detto Circo di Caligola e di Nerone. Sempre in questa zona Nerone vi fece erigere la sua villa imperiale circondata dai Giardini detti di Nerone. Quando nel 64 d..C. scoppiò un incendio a Roma che quasi la distrusse completamente, Nerone ospitò qui ,nei suoi giardini dell'ager vaticanus, la popolazione romana scampata dal rogo. Sempre a Nerone, si deve la costruzione del Ponte Trionfale detto di Nerone, che collegava l'attuale zona di San Giovanni dei Fiorentini con Borgo Santo Spirito. Il Ponte di Nerone andò distrutto nel V secolo e quando il fiume Tevere è in secca se ne possono ancora vedere i resti. Anche gli imperatori Domiziano e Traiano dotarono di un circo la zona, il circo era impiegato per le Naumachie detto Circo di Domiziano e Traiano, ovvero per le battaglie navali, e sembra che fosse compreso tra la zona dell'attuale Piazza Risorgimento fino all'attuale Castel Sant'Angelo, e sembra che potesse accogliere fino a 19 mila persone. Sempre in questa zona l'imperatore Adriano fece erigere il suo mausoleo, Mausoleo di Adriano, che con il tempo divenne una fortezza e poi Castel Sant'Angelo. Sempre ad Adriano, si deve la costruzione del Ponte Elio oggi Ponte Sant'Angelo. Agli inizi dell'epoca Cristiana, la regione divenne un importante centro religioso, soprattutto perchè qui vi era la tomba di San Pietro, e sempre qui l'imperatore Costantino fece erigere la prima basilica vaticana detta Costantiniana, dedicata proprio all'apostolo Pietro. Anche se nel tempo nella zona si andavano edificando monasteri ed edifici di culto, i pontefici continuavano a risiedere nel Laterano, soprattutto perchè la zona era piuttosto insalubre e desolata. Alla morte di Caracalla nel 217 d.C. il Mausoleo di Adriano venne trasformato da Aureliano in fortilizio, e fu sempre lo stesso Aureliano che fece erigere attorno all'Urbe le mura Aureliane a difesa di Roma. Che però non includevano Borgo. La zona dell'ager vaticanus rimase senza mura, probabilmente perchè si riteneva sufficiente a sua difesa il fortilizio del Mausoleo di Adriano. Ma nel 547 con l'invasione di Totila, purtroppo il Fortilizio del Mausoleo di Adriano, si rivelò insufficiente e per questo successivamente la zona fu dotata della sua cinta muraria chiamata Mura Leonine, e la zona si chiamò Città Leonina, e proprio a causa di questa prima invasione da parte dei Germani, che la zona si chiamò "Burg". In origine Borgo era essenzialmente sede di monasteri e botteghe, successivamente dall' VIII secolo si aggiunsero le "scholae peregrinorum", una sorta di colonie per gli stranieri che qui costruirono case ed ospizi per i pellegrini della loro nazionalità. La prima ad essere fondata nel 727 fu la colonia del Sassoni, fondata dal re Ina del Wessex, il quale voleva vivere in penitenza ed essere sepolto vicino alla tomba di San Pietro, questa zona venne poi chiamata "Burgus Sassonum", ed occupava la zona sinistra della Basilica di San Pietro fino all'attuale Ospedale del Santo Spirito. Successivamente. Sempre qui vennero fondate la Scholae dei Longobardi, sulla destra della Basilica di San Pietro, in corrispondenza dell'attuale cortile di San Damaso, poi la Scholae dei Franchi in prossimità dell'odierna porta Cavalleggeri, la Scholae dei Frisoni nella parte più alta di Borgo Santo Spirito. Sempre nella zona dell'attuale rione Borgo sorsero le diaconie che distribuivano viveri ai poveri ed assistenza spirituale. Furono edificate anche delle strade che confluivano tutte verso la Basilica di San Pietro, chiamate appunto "borgo", la zona era soprattutto religiosa e priva di difese murarie essendo al di là del Tevere e pertanto facilmente esposta a rischi, infatti venne nell'846 saccheggiata dai Saraceni, i quali sotto il pontificato di Papa Sergio III, arrivarono da Ostia fino a Roma e saccheggiarono anche tutta la zona dell'Ager Vaticanus e della Basilica. I Saraceni incendiarono anche la schola sassorum e sembra che l'incendio rischiò di far bruciare anche la Basilica di San Pietro. Il grande pittore Raffaello immortalò l'evento di questo terribile incendio, descrivendolo in un celebre affresco che si trova in una stanza dei Palazzi Vaticani, dove dipinse il gesto miracoloso di colui che poi divenne Papa Leone IV che con il segno della croce fece arrestare le fiamme, ma sicuramente per difendere Borgo ci voleva ben altro. E fu proprio allora che Papa Leone IV decise di far edificare una cinta muraria fortificata, chiamata "Mura Leonine" che doveva difendere i borghi chiamati in suo onore anch'essi in "Civitas Leonina", ovvero "Città Leonina", una città a se stante nella città di Roma. Quando però i papi si trasferirono ad Avignone, la zona cadde nell'abbandono totale, e solo sotto Papa Niccolò V, intorno alla metà del '400 e sotto Papa Alessandro VI Borgia, alla fine del '400, la zona venne riedificata, il Sangallo si occupò del fortilizio della Mole Adriana, e per il Giubileo del 500 venne aperta una strada per meglio collegare Castel Sant'Angelo alla Basilica, chiamata Via del Borgo Nuovo, e le famiglie che avessero abbellito la zona di Palazzi e monumenti erano esentate dalle tasse. . La zona quindi, fu urbanisticamente ridisegnata sia da Papa Sisto IV che da Papa Alessandro VI, vennero ridefinite le strade di Borgo Vecchio e creato la strada di Borgo Nuovo, chiamata in origine via Alessandrina in onore a Papa Alessandro VI e la strada di Borgo Sant'Angelo, anche questa chiamata in origine via Sistina in onore a Papa Sisto IV. Borgo ebbe quindi un incremento demografico sia per gli incentivi economici che per la esenzione da tributi per chi venisse ad abitarvi, in quanto i Papi volevano che questa zona diventasse un modello di piccola città sacra intorno alla Basilica di San Pietro. Nel 1527, vi fu a Roma il sacco dei Lanzichenecchi, che la devastò, e fu per questo motivo che Papa Paolo III nel 1534 e Papa Pio IV nel 1560 riedificarono le mura ed edificarono un collegamento tra il Castello e il Vaticano con il Passetto di Borgo, venne anche aperta una nuova strada chiamata Via di Porta Angelica, e il nuovo insediamento urbano si chiamò Borgo Pio. Nel 1550 Papa Giulio III diede a Borgo una sua amministrazione separata, con un proprio governatore , propri tribunali e carceri, con una propria guarnigione militare. Sorsero poi altre strade come Borgo Pio in onore di Papa Pio IV e Borgo Vittorio a ricordo della vittoria di Lepanto e nel 1586 Papa Sisto V nel riordinamento amministrativo di Roma fece di Borgo il XIV della città di Roma, il suo assetto tra strutture rinascimentali e barocche, restò sostanzialmente immutato fino al 1936, quando venne abbattuta la Spina di Borgo che era tra gli edifici di Borgo Vecchio e Borgo Nuovo ed edificata la nuova via della Conciliazione. La zona assunse ufficialmente al nome di Rione XIV Borgo, il 9 dicembre del 1586, dopo una riunione in Campidoglio, e come gli altri Rioni, ebbe una sua bandiera e il suo stemma recante un Leone in campo rosso adagiato su una cassa di ferro, la zampa destra del Leone è rivolta verso 3 monti sormontati da una stella. Il Leone rappresenta lo stemma di Papa Sisto V, la cassa rappresenta uno dei 3 forzieri nel quale il Papa conservò i tesori e gli archivi vaticani, quando per primo si rifugiò per la prima volta nel Castello, e proprio dentro uno di questi un secolo e mezzo più tardi, sotto Papa Clemente XII furono ritrovati 3 milioni di scudi d'oro. Il Rione Borgo per secoli non subì alterazioni, a parte i lavori per la riedificazione della nuova Basilica di San Pietro che si protrasse per decenni, e le continue manutenzioni del Castel Sant'Angelo, la costruzione della Chiesa della Traspontina, della Chiesa di San'Anna dei Palafrenieri, e gli abbellimenti delle Logge Vaticane. Con l'unità d'Italia, e diventata Roma capitale, si interruppe nella zona la sovranità pontificia, e successivamente tra il 1936 e il 1950, ci fu come detto la demolizione della spina di Borgo. L'annessione del Rione Borgo al Regno d'Italia venne votata dagli abitanti il 2 ottobre del 1870, ed in pochissimo tempo sorse anche il Rione Prati di Castello.La demolizione della "spina di borgo" e l'apertura di Via della Conciliazione, modificarono sostanzialmente sia Borgo Vecchio che Borgo Nuovo o Alessandrino. Purtroppo le demolizioni hanno fatto scomparire edifici storici come la Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli, le porte storiche tra queste la Porta Angelica. Prima della sua autonomia, il Rione Borgo faceva parte del Rione Trastevere, in passato era un rione essenzialmente ecclesiastico, scarsamente abitato, ad eccezione dei periodi del Giubileo Sono ancora presenti qui le mura di passetto e le mura leonine. Il Passetto di Borgo, è il viadotto che unisce i Palazzi Vaticani a Castel Sant'Angelo, fu fatto edificare probabilmente da Papa Niccolò III nel 1278, sovrapponendosi all'antico muro di difesa di Papa Leone IV, le mura Leonine. Il passetto è chiamato anche corridoio Vaticano o Corridore di Borgo. Papa Alessandro VI lo riedificò e Papa Urbano VIII lo liberò dall'ammasso di casupole che vi erano state edificate intorno. Costituì una via di fuga fortificata che poteva essere usata anche per controllare strategicamente Borgo e difenderlo dagli assalti nemici. Fu usato da Papa Alessandro VI, nel 1494, durante l'invasione di Carlo VIII e nel 1527 da Papa Clemente VII che si rifugiò a Castel Sant'Angelo durante il Sacco dei Lanzichenecchi.Rione Borgo monumenti e luoghi di interesse storico : Basilica di San Pietro, Obelisco Vaticano, colonnato di San Pietro, ponte Vittorio Emanuele II, Ospedale del Santo Spirito, Mausoleo di Adriano oggi Castel Sant'Angelo, ponte Sant'Angelo, passetto Vaticano di Borgo, detto anche Corridore di Borgo, via della Conciliazione, chiesa di Santa Maria in Traspontina, palazzo Torlonia, palazzo Cesi, palazzo dei Convertendi, chiesa di Santa Maria Annunziata, chiesa di San Michele e Magno, chiesa di Santo Spirito in Sassia, Porta Santo Spirito, scomparse apparteneva al rione Borgo, la porta Cavalleggeri, la porta Angelica. Il Rione Borgo è delimitato : da piazza Adriana, dalla riva destra del Tevere fino a piazza della Rovere, piazza Santo Uffizio, da via del Santo Uffizio, da largo degli Alicorni, da piazza Pio XII, da Largo del Colonnato, da piazza della Città Leonina, da via di Porta Angelica, da piazza Risorgimento, da via Santo Stefano Porcari, da via Alberico II. Stemma del Rione Borgo R. XIV Roma Lo stemma del Rione Borgo, reca un Leone in campo rosso adagiato su una cassa di ferro, la zampa destra del Leone è rivolta verso 3 monti sormontati da una stella. Il Leone rappresenta lo stemma di Papa Sisto V, la cassa rappresenta uno dei 3 forzieri nel quale il Papa conservò i tesori e gli archivi vaticani, quando per primo si rifugiò per la prima volta a Castel Sant'Angelo, e proprio dentro uno di questi un secolo e mezzo più tardi, sotto Papa Clemente XII furono ritrovati 3 milioni di scudi d'oro. Mappa del Rione Borgo mappa Rione Borgo (Roma) disegno di De Zio Vedere Rione Borgo e dintorni (Roma) Città del Vaticano Mappa Argomenti da vedere Le Mura e le Porte a Borgo Vaticano e dintorni Rione Borgo Roma Rione Borgo, Roma, foto Anna Zelli torna Rione Borgo - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Rione Borgo - Rioni di Roma - Guida turistica di Roma
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