Chiese a via Sant'Antonio e dintorni, Viterbo, info Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
chiese a via sant'antonio e dintorni viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
CHIESE VIA SANT'ANTONIO E DINTORNI VITERBO |
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Chiesa.S.M.Carbonara
Archi Via Sant'Antonio
Archi Casa V.Pagnotta
da vedere dintorni
Via San Lorenzo
Antica sede Magistratura
Chiesa S. M. della Cella
Archi di Viterbo centro
Terme
del Bacucco Non sono terme:
Ruzzola D'Orlando
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Chiese a via Sant'Antonio e dintorni, Viterbo, lungo la via c'è la chiesa di Santa Maria in Carbonara e la scomparsa chiesa di Sant'Antonio, della quale rimane un edificio fino a poco tempo fa adibito a ristorante, si chiamava la Taverna dei Templari, oggi nel 2020 la proprietà è in vendita. Chiesa Santa Maria della Carbonara,o in Carbonara, Via Sant'Antonio Viterbo, questa chiesa la si può vedere anche dal ponte San Lorenzo,infatti se si proviene da piazza della Morte basta affacciarsi sul lato sinistro del ponte e la si intravede tra gli alberi Questa chiesa venne costruita ai margini di una ripida discesa che nel Medioevo attraversava, tagliandola in due, la popolosa contrada "La Valle" ,oggi Via Sant'Antonio.Da qui si nota il campanile della chiesa che è a vela con una croce a otto punte all’insegna dei Cavalieri di Malta. Il nome della chiesa ricorda i fossati di difesa detti carbonare, che nei primi tempi di Viterbo circondavano e difendevano il nascente borgo. La chiesta in stile romanico ha un aspetto severo, è del XIII secolo ed ha una unica aula ed un abside. La facciata era adornata da scodelle in ceramica decorate ed incastonate nelle mura, queste sono state eliminate in recenti lavori di restauro. Poco rimane del convento annesso e della residenza dei Cavalieri di Malta dei quali sono visibili alcuni stemmi. Di questa piccola chiesa si sa che appartenne ai Templari nel 1309, e nel 1312 all’Ordine dei Gerosolimitani, da un documento del 1344 vi fu una commenda dello stesso ordine che nel 1524 la assegnò a Papa Clemente VII come sede provvisoria dopo il suo abbandono dall’isola di Rodi a seguito di un duro assedio da parte dei Turchi, ed è proprio a Viterbo che questo ordine assunse il nome di Malta. Da questa chiesa proviene una venerata immagine della Vergine con il Bambino detta della Carbonara, la cui riproduzione fedele è nell’abside sinistro del Duomo di Viterbo, mentre l’originale è conservato nel Museo del Colle del Duomo. Nel 1841 la chiesa è data in commenda ai Fratelli delle scuole cristiane detti gli “Ignorantelli”, e per l’edificio inizia la sua decadenza. Nel 1879, a seguito dell’Unità d’Italia, vennero soppressi tutti gli ordini religiosi, ed anche l’ultimo custode della Carbonara viene richiamato dai superiori e, nel 1925, la chiesa viene chiusa al culto Oggi la chiesa è ufficiata per concessione dell’Episcopato viterbese, dalla Comunità Ortodossa di San Callinico a vantaggio degli immigrati che seguono tale rito.L'interno della chiesa consiste in un unico ambiente di forma rettangolare dalle pareti in pietra ed il tetto a capriate. Alla sinistra dell'altare maggiore si apre una piccola porta che conduce nella sacrestia, comunicante con il giardino e l'orto. Accanto alla porta d'accesso della chiesa è situato l'ingresso della parte conventuale, oggi trasformata in appartamenti privati. Chiesa Sant'Antonio, detta anche Chiesa di Sant'Antonio in Valle, via Sant'Antonio, Viterbo, la struttura della chiesa ancora esiste, ma è stata sconsacrata ed al suo posto c'era un ristorante chiamato La Taverna dei Templari, ad agosto del 2020 c' un cartello vendesi.Un tempo la struttura di questa antica chiesa apparteneva agli Antoniani, ospitava un ospedale, altri ambienti di servizio e le abitazioni dei frati. La via sant’Antonio, che prende il nome da questa antica chiesa ospitava altri edifici religiosi oggi scomparsi, o trasformati ed adibiti ad altro. Nel 2007 è stato rinvenuto un affresco lungo 3 metri, nello scantinato dell’attuale ristorante, che rappresenta la Madonna in trono col bambino tra sant’Antonio abate, riconoscibile dagli attributi iconografici del bastone a T e della campanella e san Lorenzo, con la dalmatica rossa, il libro e la graticola. Nella parte inferiore della tunica di San Lorenzo è presente un’ iscrizione di Johannes Doucel, datata 1473 che ricorda la morte del frate Amedeus Francigena avvenuta nel 1472. In questo affresco c’è anche un monogramma di San Bernardino con la data 1426 che ne testimonia la sua presenza a Viterbo, ed infatti è in questa data che San Bernardino tenne una predica presso l’attuale chiesa di San Francesco, in via San Francesco, nei pressi di piazza della Rocca, e sempre in questa data venne eretto in suo onore il pulpito oggi visibile all’esterno della chiesa stessa.. Nel ‘400 l’ordine Ospedaliero e canonico degli Antoniani di Vienne, Francia, aveva un ruolo rilevante a Viterbo. A Vienne già nel 1095 vi era una comunità laica che si occupava degli infermi, e che sorse a seguito della sepoltura a Bourg ST Antoinem delle spoglie di San Francesco Abate che erano state donate dall’Imperatore di Costantinopoli al nobile francese Jocelin de Catheau Neuf. Nel 1297 Papa Bonifacio VIII dette ufficialità all’ordine che seguiva la regola di Sant’Agostiino e lo pose alle dipendenze dirette della Santa Sede. Gli ospedalieri in origine erano dei nobili laici che seguivano la regola di Sant’Agostino, vestivano un abito dove c’era un distintivo su fondo celeste a forma di TAU, la gruccia, questo simbolo corrispondeva all’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, ed era usato anche come amuleto per proteggersi dalle piaghe e dalle malattie della pelle, riconosciuto nel 1215 da papa Innocenzo III. Alla fine questo simbolo venne assunto anche dai Templari, che nel ‘300 furono condannati come eretici,dal re di Francia e per sfuggire alle persecuzioni, assunsero il nome di Antoniani. Gli Ospedalieri vivevano di elemosine e spesso si scontravano con i monaci del luogo. Questa comunità religiosa di Sant’Antonio eremita nel medioevo assisteva i lebbrosi, i malati di herpes zoster, detto fuoco di Sant’Antonio, ed i malati di ergotismo una malattia dovuta alla ingestione della segale cornuta.. Nel XV secolo ebbero il loro massimo sviluppo, avevano 370 ospedali sparsi in tutta Europa ed a Viterbo l’Ospedale di Sant’Antonio in Valle e l’ordine assunsero rilievo a Viterbo dopo essere stati collegali all’ordine di Vienne.. Nel 1776 l’ordine degli Antoniani venne soppresso ed unito all’Ordine di Malta. Chiesa Santa Maria in Carbonara via Sant'Antonio Viterbo Chiesa.Santa Maria in.Carbonara, via Sant'Antonio, Viterbo, informazioni e foto Anna ZelliEx chiesa Sant'Antonio, scomparsa, via Sant'Antonio Viterbo ex Chiesa Sant'Antonio, via Sant'Antonio, Viterbo, informazioni e foto Anna Zellida vedere a Via Sant'Antonio Viterbo centro informazioni e foto
Mappa via Sant'Antonio Viterbo centro storico mappa via Sant'Antonio, Viterbo, informazioni storiche e turistiche foto di Anna Zelli Via Sant'Antonio Viterbo centro storico via Sant'Antonio, Viterbo, informazioni turistiche e foto a cura di Anna Zelli Da vedere nei dintorni di via Sant'Antonio Viterbo
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aggiornato febbraio 2024