Piazza San Carluccio, Viterbo, informazioni turistiche e fotografie a cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Piazza San Carluccio |
piazza san carluccio viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PIAZZA SAN CARLUCCIO |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Casa Ex Famiglia Cocco
Terme
del Bacucco Non sono terme:
Ruzzola D'Orlando
San Pellegrino in Fiore
|
Piazza San Carluccio, ex piazza San Salvatore, Viterbo,centro storico, la piazza immette sulla via del Macel Maggiore, su via San Carluccio, su via Pietra del Pesce, e su via San Pellegrino, qui si trova il borgo Medievale più grande al mondo e patrimonio dell’UNESCO. Si arriva alla piazza San Carluccio dalla via Pietra del Pesce, via del Macel Maggiore che va anche verso la via Cardinal La Fontaine. La piazza in origine si chiamava San Salvatore per via di una chiesa di cui oggi non vi è più traccia. La piazza è a pianta rettangolare, chiusa su due lati da mura perimetrali, per un tratto merlate. Da ammirare una bella fontana, un profferlo, un bellissimo palazzo medioevale con annesso cortile. Qui vi era l'Istituto delle Maeste Pie Venerini, fondato dalla Beata Rosa Venerini. Da qui si ammira anche il campanile della Chiesa del Gonfalone, il cui ingresso alla chiesa è a via Cardinal Pietro la Fontaine, da qui si procede nello storico quartiere medioevale di San Pellegrino, imboccando la via San Pellegrino.(la via e la piazza sono dedicate a San Carluccio, ma non so che santo sia). Ex Chiesa S. Salvatore dei Molinari Ex Chiesa San Salvatore dei Molinari, piazza San Carluccio, Viterbo, oggi sconsacrata, che un tempo dava il nome alla piazza San Carluccio, Viterbo, fu sede dell’arte dei mugnai, fu un ospizio per vecchi, sopravive un bel chiostro cinquecentesco (non visitabile). La chiesa fu chiamata anche di Sant’Omobono protettore dei sarti ed anche San Carluccio. Nel 1571 fu adibita ad Ospedale e dipendeva dall’Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma del quale si vede scolpita la doppia croce. La chiesa oggi viene utilizzata per mostre, sala riunioni, conferenze ed eventi. Accanto vi è la scuola delle Pie Maestre Venerini. L'abside romana è visibile da via San Carluccio. Fontana piazza S. Carluccio Fontana piazza San Carluccio, un tempo chiamata fontana di San Salvatore, ascrivibile al XIII sec., a vasca quadrangolare. Frontalmente, l'elemento cubico della fontana è decorato con la testa di un leone nelle cui fauci è innestato il bocchettone sotto il quale sono scolpiti due stemmi, di cui uno è quello della famiglia Gatti, caratterizzato da quattro bande orizzontali. Alla medesima altezza, sul lato sinistro, campeggia lo stemma appartenente alla famiglia degli Anguillara, recante due anguille incrociate. Un tempo, questa fontana riforniva di acqua potabile l'intera zona, alimentava un vicino lavatoio oggi non più esistente, e le acque servivano anche ad irrigare i vicini orti. La fontana era detta Fontana di San Salvatore, ed anche di Santa Caterina, sede dell'arte dei Muratori, poi prese il nome di fontana San Carluccio.La fontana è addossata alla preesistente chiesa di San Salvatore dei Molinari, di cui resta solo la facciata, è sconsacrata. Nel 1808,l'acqua non fuoriusciva più dalla fontana, ed allora si procedette ad uno scavo e si trovò un condotto nei pressi della casa delle Mestre Pie Venerini. Questa conduttura prendeva acqua da via San Pellegrino ed arrivava fino al Vescovado, era una conduttura fatta edificare da Raniero Gatti che portava acqua dalle Pietrare fino al Palazzo Papale. Infatti sulla fontana è inciso lo stemma della Famiglia Gatti. Fino al 1915 c'era ancora l'antico lavatoio, era sul lato sinistro, ma il vociare delle donne che lavavano i panni disturbava le lezioni e quindi fu tolto. Il Lavatoio venne demolito durante la Prima Guerra Mondiale, dal Comune di Viterbo, dietro il compenso da parte delle Suore di ricamare con fili pregiati il vessillo del Comune di Viterbo. Istituto Maestre Pie Venerini Istituto delle maestre Pie Venerini, piazza San Carluccio, Viterbo, si trova sulla piazza San Carluccio. La scuola venne fondata nel 1705 con addossata una fontana del XIII secolo. Qui le ragazze ricevevano una buona istruzione ed in più imparavano a ricamare e a cucire. Asilo delle Maestre Pie Venerini, piazza San Carluccio Viterbo, questo edificio venne donato alle suore nel 1500 da un certo Mansanti con l'obbligo per le suore di istituire una scuola per le povere ragazze di Santa Maria Nuova, di San Pellegrino e di Sant'Andrea, di San Leonardo, di San Lorenzo, qualora le suore non aprissero la scuola o questa per ogni motivo fosse stata chiusa, il palazzo sarebbe tornato di nuovo agli eredi Mansanti. Nel 1685, la Beata Rosa Venerini accettò ed acquistò la donazione. Beata Rosa Venerini Beata Rosa Venerini, nacque a Viterbo il 9 Febbraio del 1656 e morì a Roma il 7 Maggio del 1728, a lei si deve la fondazione della Congregazione delle Maestre Pie Venerini, fu beatificata nel 1952 da Papa Pio XII, e fu proclamata Santa da Papa Benedetto XVI il 15 Ottobre del 2006. Era la figlia di Da Goffredo medico di origine marchigiana che si adoperò in aiuto ai viterbesi durante la peste del 1657. La madre era Marzia Zampichetti, che apparteneva ad una delle più importanti famiglie dell’alto Lazio, che sposò essendo rimasta vedova, il Da Goffredo in seconde nozze. Rosa aveva altri 3 fratelli, Domenico che morì giovane e Maria Maddalena ed Orazio. La madre Marzia educò i figli secondo i dettami religiosi avendo la zia materna Anna Cecilia, superiora del convento di Santa Caterina a Viterbo. Rosa insieme a Porzia Baci e a Girolama Coluzzelli, una Scuola Pia, per l’educazione religiosa delle giovani più povere, e con l’appoggio del Cardinale Marcantonio Barbarigo, fondò la sua Congregazione. Questa opera educatrice, ben presto si estese a Roma ed in altre città del Lazio. A quell’epoca era considerato inconcepibile che delle donne sole insegnassero il catechismo che a quell’epoca era compito esclusivo dei sacerdoti Adogni modo, grazie alla benevolenza degli ecclesiastici e di Papa Clemente XI, la sua missione si estese a Corneto, a Bagnoregio, a Montefiascone ed in altre località, dove le Maestre vennero bene accettate ed amate. Rosa Venerini, rimase a Roma a dirigere le scuole insieme alla Madre Generale Lucia Filippini. Rosa morì per un tumore al seno il 7 maggio del 1728 a Roma, e venne tumulata nella Chiesa del Gesù. Sulla lapide in latino, la scritta : qui giace Rosa Venerini maestra delle fanciulle. Nel 1752 ci fu a Roma una alluvione, la tomba venne invasa dall’acqua, ed il corpo intatto venne ritrovato e posto all’interno di un’urna di vetro e argento nella Casa Generalizia in via Belli a Roma. A Santa Rosa, gli successe nel ruolo di madre Generale, Chiara Candelari, una maestra di origine anconetana che era stata da sempre al fianco della Santa.. Le Maestre Pie Venerini hanno le loro sedi non solo in Italia, ma anche in America, Africa, Romania, Argentina e Brasile. A lei sono attribuiti dei miracoli, tra questi la guarigione nel 2005 da un gonfiore toracico inspiegabile di un bambino africano, che viveva in Uganda, il quale miracolosamente guarì, dopo le numerose preghiere e suppliche alla Santa. Un’altro precedente miracolo avvenne nel 1952, dove una maestra guarì da un grave glaucoma infiammatorio, mentre un altro portò alla guarigione di una maestra affetta da tubercolosi,la quale nel delirio invocò la Santa e al mattino si alzò completamente sanata. Museo Storico Beata Rosa Venerini, piazza San Carluccio Viterbo, si trova accanto all'Istituto lato sinistro. in mezzo tra i due ingressi un tempo c'era un lavatoio. Edicola Sacra Edicola Sacra, effige Beata Santa Venerini sopra la fontana a piazza San Carluccio Viterbo Casa con cortile ex Famiglia Cocco Casa con Cortile che era della Famiglia Cocco, ed annessa Torre detta Damiata, di cui si intravede l'ubicazione,e scomparsa,si trova a piazza San Carluccio, Viterbo, l'intero edificio poi passò al vicino convento di San Bernardino, poi di Santa Giacinta Marescotti. Tutta la struttura è stata rifatta, con finti merli ghibellini, all'interno cè un bel cortile e un profferlo in stile rinascimentale che scarica il peso su una colonna sormontata da un capitello. Torre Damiata o del Salamaro Casa Cortile e Profferlo Ex Famiglia Cocco Torre Damiata o del Salamaro, via pietra del Pesce, Viterbo, si vede da piazza della Morte, fu annessa al convento di clausura di Santa Giacinta Marescotti, che si trova a piazza della Morte.Il Palazzo Cocci affaccia su via del Macel Maggiore adiacente a piazza San Carluccio è un edificio con ampie arcate a sesto ribassate ed un tratto merlato di mura che racchiude il cortile, questo palazzo apparteneva alla Famiglia Cocci che poi nel 1227 subì la devastazione della sua torre detta Damiata.La via Pietra del Pesce, deriva il suo nome dalle lastre in peperino sulle quali venivano esposti i prodotti ittici pescati nei vari corsi d'acqua dell'agro viterbese Si ricorda la presenza di una torre in questo luogo, fin dal XIII secolo e sembra che le torri fossero due, Al Ligustri si deve la menzione di una mozzata e di una ancora intera. Una di queste è quella del monastero di San Bernardino che affaccia su via Pietra del Pesce , la struttura quadrata ed i conci la fanno ricondurre ad una preesistente torre. Da un rogito del 1226 risulta che un tale Angelo fu Salmaro di Viterbo faceva donazione della sua proprietà nel Borgo San Donnino al nipote Angelo figlio di suo fratello Pietro Bono sull'atto si legge che donava una torre con casamento ad lapides piscium. Mentre nel 1241 Raniero Gatti e Maffuccio di Diotiaiuti abbero delle controversie ed il Prefetto condannò Gatti a pagare 400 libre e il Maffucci a 800 libre, venne scartata la torre di detto Maffuccio che fu di Angelo Salamaro "accanto la strada del Pesce che fu la più alta torre di Viterbo". Poi le notizie sono scarse in merito a questa torre, probabilmente perchè venne inglobata nel monastero di San Bernardino ed inserita nel muro perimetrale della foresteria che venne realizzata dopo l'8 maggio del 1480, quando suor Beatrice Farnese di Bartolomeo, ministra del monastero, acquistava dal nobile Luciano Bussi una casa con cortile, orto e altre pertinenze poste nella contrada San Salvatore presso il monastero a confine con la via pubblica il cui prospetto guardava verso l'omonima piazza.Lo studioso Della Tuccia, fa risalire questa torre e il preesistente fabbricato alla Famiglia Cocco. La quale famiglia, per aver costruito dei gradoni che insistevano sulla piazza, aizzò le ire dei Brettoni, ovvero della Famiglia Gatti, e a causa di questa opera non gradita Giovanni Cocco venne ferito dai Gatti.Come ritorsione nel 1227 i Cocco ferirono i Gatti, ci fu un violento scontro, ed i rappresentanti della Famiglia Cocco furono costretti a rifugiarsi a Vitorchiano, abbandonando le loro proprietà. I Gatti allora distrussero la torre, non trovando nessuno a difenderla. Verrà poi ricostruita ed andò di nuovo distrutta nel 1235. Secondo Domenico Bianchi notaio e storico viterbese, sembra che in questa torre fosse custodito L'Editto di Desiderio ultimo Re dei Longobardi Verso l'orto delle suore di San Bernardino, riferisce sempre Domenico Bianchi, c'era la casa della Famiglia Zazzera. Nel '400 la torre fu di proprietà di Niccolò Perotti di Sassoferrato detto il Sipontino, perchè arcivescovo di Siponto. Poi il bene passò alla Famiglia Perotti, e uno degli eredi nel 1487 lo vendette a Nicola Tignosini di Ser Bartolomeo, poi verso la fine della metà del '500 la dimora fu acquistata da Giovan Battista Zazzara, che nel 1637 fece un lascito testamentario in favore dell'Ospedale dei Convalescenti, che qui aveva la sede. Nel 1738 il Cardinale Innico Martino Caracciolo destinò la proprietà a brefotrofio. Profferli a piazza San Carlucco Profferli a piazza San Carluccio, Viterbo, centro storico, uno è sul lato della piazza che porta verso via San Carluccio.L'altro è all'interno del cortile che un tempo fu la dimora della Famiglia Cocco. Stemmi piazza San Carluccio Stemmi,piazza San Carluccio,Viterbo, uno stemma, una doppia croce, si trova sulla facciata della ex Chiesa del Salvatore riferibile all'Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma, perchè un tempo la chiesa venne adibita ad ospedale e dipendeva da Roma. Due stemmi sono sotto il bocchettone della fontana di San Carluccio, di cui uno è quello della famiglia Gatti, caratterizzato da quattro bande orizzontali. Alla medesima altezza, sul lato sinistro, campeggia lo stemma appartenente alla famiglia degli Anguillara, Giardino a piazza San Carluccio Giardino piazza San Carluccio, è all'interno di una struttura privata, che apre solo in occasione di eventi. All'interno è presente una piccola fontanella e una breve scalinata- Campanile Chiesa del Gonfalone Campanile chiesa del Gonfalone, via Cardinal La Fontaine, visibile sia da piazza San Carluccio che da via del Gonfalone. Beata Rosa Venerini Beata e Santa Rosa Venerini, a lei è dedicato l'Istituto a piazza San Carluccio, e il Collegio San Giovanni a via Mazzini, a Viterbo, Santa Rosa Venerini nacque a Viterbo il 9 Febbraio del 1656 e morì a Roma il 7 Maggio del 1728, a lei si deve la fondazione della Congregazione delle Maestre Pie Venerini, fu beatificata nel 1952 da Papa Pio XII, e fu proclamata Santa da Papa Benedetto XVI il 15 Ottobre del 2006. Era la figlia di Da Goffredo medico di origine marchigiana che si adoperò in aiuto ai viterbesi durante la peste deSanta Rosa Venerini a piazza San Carluccio Viterbo, el 1657. La madre era Marzia Zampichetti, che apparteneva ad una delle più importanti famiglie dell’alto Lazio, che sposò essendo rimasta vedova, il Da Goffredo in seconde nozze. Rosa aveva altri 3 fratelli, Domenico che morì giovane e Maria Maddalena ed Orazio. La madre Marzia educò i figli secondo i dettami religiosi avendo la zia materna Anna Cecilia, superiora del convento di Santa Caterina a Viterbo. Rosa insieme a Porzia Baci e a Girolama Coluzzelli, istituirono una Scuola Pia, per l’educazione religiosa delle giovani più povere, e con l’appoggio del Cardinale Marcantonio Barbarigo, fondò la sua Congregazione. Questa sua opera educatrice, ben presto si estese a Roma ed in altre città del Lazio. Continua a leggere a Beata Santa Rosa Venerini Vie da piazza San Carluccio Vie da piazza San Carluccio: Via San Carluccio che porta a Via Cardinal la Fontaine ; Via del Macel Maggiore che porta a Via Cardinal la Fontaine ; Via Pietra del Pesce che porta a Piazza della Morte ; Via San Pellegrino che ci introduce in una meravigliosa ed integra zona medioevale. Come arrivare a piazza San Carluccio Viterbo
San Pellegrino Quartiere - Colle San Pellegrino - Mappa San Pellegrino via Cardinal La Fontaine Viterbo - via San Lorenzo Viterbo Fotografie piazza San Carluccio Viterbo centro storico informazioni e fotografie Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Piazze di Viterbo centro Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Piazze di Viterbo centro Piazza San Carluccio, Viterbo, informazioni e foto a cura di Anna Zelli - Piazze di Viterbo centro Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Piazze di Viterbo centro Via San Pellegrino da piazza San Carluccio Viterbo Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Vie di Viterbo centro Giardino scala e fontana in un giardino privato a piazza San Carluccio giardino fontana scala piazza san carluccio - Fontane lavatoi di ViterboProfferlo piazza San Carluccio zona San Pellegrino Viterbo Profferlo Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Profferli di Viterbo centro Profferlo tra piazza San Carluccio e via San Carluccio Viterbo Profferlo
Piazza San Carluccio,
Viterbo
San Pellegrino
quartiere -
Profferli di Viterbo centro Fontana edicola sacra piazza San Carluccio Viterbo Fontana Edicola sacra Piazza San Carluccio, Viterbo San Pellegrino quartiere - Fontane lavatoi Edicola dedicata alla Beata Rosa Venerini piazza San Carluccio Viterbo centro storico Edicola Beata Rosa Venerini fontana a piazza San Carluccio, Viterbo - Edicole sacre a Viterbo Stemma Famiglia Gatti piazza San Carluccio Viterbo centro storico informazioni e fotografie Stemmi, piazza San Carluccio, Viterbo, informazioni e foto a cura di Anna Zelli - Stemmi a Viterbo Stemma Famiglia Anquillara fontana a piazza San Carluccio Viterbo centro storico Stemmi, piazza San Carluccio, Viterbo, informazioni e foto a cura di Anna Zelli - Stemmi a Viterbo Stemma doppia croce ex Chiesa di San Salvatore Stemmi, Ex Chiesa S. Salvatore, piazza San Carluccio, Viterbo - Stemmi a Viterbo Casa Cortile e Profferlo Famiglia Cocco piazza San Carluccio Viterbo centro info e foto Casa Cortile e Profferlo Ex Famiglia Cocco, piazza San Carluccio, Viterbo, info e foto di Anna Zelli Casa Cortile e Profferlo Ex Famiglia Cocco, piazza San Carluccio, Viterbo Torre Damiata Torre Damiata veduta da via Pietra del Pesce, Viterbo, info e foto Anna Zelli - Torri di Viterbo centroBeata Santa Rosa Venerini vita opere storia Santa Rosa Venerini, vita opere e storia, Viterbo Santi vita opere storia Da vedere a Piazza San Carluccio Viterbo
San Pellegrino Quartiere - Colle San Pellegrino - Mappa San Pellegrino Pianoscarano quartiere - Colle Pianoscarano - Mappa Pianoscarano
Via San Pietro Colle San Lorenzo - Valle Faul Vie Da vedere nella zona di Piazza San Carluccio
Piazza San Carluccio Viterbo Piazza San Carluccio, Viterbo, informazioni e foto a cura di Anna Zelli Mappe di Viterbo centro Mappe colli vie piazze zone Viterbo Vedi Piazze di Viterbo - Vie di Viterbo centro storico Piazze di Viterbo centro - Vie di Viterbo centro Viterbo centro storico - Viterbo dintorni Viterbo guida centro storico - Viterbo dintorni info Copyright dal 2011
Tutte le foto
ed i contenuti del presente sito web
sono di Anna Zelli,sono di Viterbo centro storico - Viterbo dintorni Viterbo guida centro storico - Viterbo dintorni
Informazioni Turistiche
città di
Viterbo monumenti di Viterbo centro storico
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Città di Viterbo |
Informazioni storiche turistiche e fotografie della città di viterbo a cura di anna zelli |
torna alla Home
Aggiornato Marzo 2024