Chiesa Santa Maria della Carbonara, Via Sant'Antonio, Viterbo, info Anna Zelli ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
chiesa santa maria della carbonara via sant'antonio viterbo centro storico | |||||||||||||
CHIESA SANTA MARIA DELLA CARBONARA VIA SANT'ANTONIO VITERBO |
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Guida Turistica Viterbo
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Chiesa Santa Maria della Carbonara,o in Carbonara, Via Sant'Antonio Viterbo, questa chiesa la si può vedere anche dal ponte San Lorenzo,infatti se si proviene da piazza della Morte basta affacciarsi sul lato sinistro del ponte e la si intravede tra gli alberi Questa chiesa venne costruita ai margini di una ripida discesa che nel Medioevo attraversava, tagliandola in due, la popolosa contrada "La Valle" ,oggi Via Sant'Antonio.Da qui si nota il campanile della chiesa che è a vela con una croce a otto punte all’insegna dei Cavalieri di Malta. Il nome della chiesa ricorda i fossati di difesa detti carbonare, che nei primi tempi di Viterbo circondavano e difendevano il nascente borgo. La chiesta in stile romanico ha un aspetto severo, è del XIII secolo ed ha una unica aula ed un abside. La facciata era adornata da scodelle in ceramica decorate ed incastonate nelle mura, queste sono state eliminate in recenti lavori di restauro. Poco rimane del convento annesso e della residenza dei Cavalieri di Malta dei quali sono visibili alcuni stemmi. Di questa piccola chiesa si sa che appartenne ai Templari nel 1309, e nel 1312 all’Ordine dei Gerosolimitani, da un documento del 1344 vi fu una commenda dello stesso ordine che nel 1524 la assegnò a Papa Clemente VII come sede provvisoria dopo il suo abbandono dall’isola di Rodi a seguito di un duro assedio da parte dei Turchi, ed è proprio a Viterbo che questo ordine assunse il nome di Malta. Da questa chiesa proviene una venerata immagine della Vergine con il Bambino detta della Carbonara, la cui riproduzione fedele è nell’abside sinistro del Duomo di Viterbo, mentre l’originale è conservato nel Museo del Colle del Duomo. Nel 1841 la chiesa è data in commenda ai Fratelli delle scuole cristiane detti gli “Ignorantelli”, e per l’edificio inizia la sua decadenza. Nel 1879, a seguito dell’Unità d’Italia, vennero soppressi tutti gli ordini religiosi, ed anche l’ultimo custode della Carbonara viene richiamato dai superiori e, nel 1925, la chiesa viene chiusa al culto Oggi la chiesa è ufficiata per concessione dell’Episcopato viterbese, dalla Comunità Ortodossa di San Callinico a vantaggio degli immigrati che seguono tale rito.L'interno della chiesa consiste in un unico ambiente di forma rettangolare dalle pareti in pietra ed il tetto a capriate. Alla sinistra dell'altare maggiore si apre una piccola porta che conduce nella sacrestia, comunicante con il giardino e l'orto. Accanto alla porta d'accesso della chiesa è situato l'ingresso della parte conventuale, oggi trasformata in appartamenti privati. Ordine dei Templari a Viterbo. La città di Viterbo era una tappa fondamentale della Via Francigena e costituiva una sosta obbligata per coloro che si recavano a Roma o nel Gargano. I Templari, pertanto, avevano a Viterbo un loro un presidio. La vicinanza della Chiesa di Santa Maria in Carbonara, sulla via Sant’Antonio, era il luogo ideale, in quanto vicina alle mura della città ed alla porta di Valle, e perché vicina anche all'antico Ospedale Grande degli Infermi, oggi dismesso e che si trova presso l’attuale piazza San Lorenzo, il che consentiva ai Templari di fornire l'assistenza necessaria ai viandanti che lasciavano la strada consolare Cassia per entrare in città. Inoltre la posizione di Santa Maria della Carbonara si prestava alle esigenze di luogo di rappresentanza dei cavalieri templari in quanto non distava troppo dai due principali centri di potere di Viterbo dell'epoca: la piazza San Silvestro,oggi piazza del Gesù, luogo di riunione delle prime magistrature comunali, ed il Palazzo dei Papi, a piazza San Lorenzo, con la sua splendida Loggia, sede dell'episcopio nonché residenza occasionale dei pontefici durante i secoli XII e XIII. Proprio vicino alla Chiesa sul sottostante fosso Caldano, i templari edificarono un piccolo convento ed ambienti di servizio, oggi in questi antichi locli c’è un ristorante chiamato Taverna dei Templari. All’esterno, si può notare uno scudo di pietra recante, il simbolo del Tau, uno dei tanti che l’ordine aveva adottato insieme alla croce. Mentre sulla porta d’ingresso è visibile lo stemma in pietra del commendatore giovannita Fra Vincenzo Ginori di Firenze che resse la commenda verso la fine del XVI secolo. La Madonna della Carbonara, via Sant’Antonio Viterbo, chiesa Santa Maria della Carbonara, qui per lungo tempo fu conservata una tela raffigurante la Madonna Odigitria. La Madonna Odigitria, Odighítria, deriva il nome dal greco bizantino che significa colei che conduce, mostrando la direzione, altrimenti nota anche come Vergine Odigitria, è un tipo di iconografia cristiana diffusa in particolare nell'arte bizantina e russa del periodo medioevale. L'iconografia è costituita dalla Madonna con in braccio il Bambino Gesù, seduto in atto benedicente, che tiene in mano una pergamena arrotolata e che la Vergine indica con la mano destra, da qui l’origine dl nome Odigitria. Questo tema figurativo trae origine da una icona della Madonna che fu rappresentata a partire dal V secolo, era uno dei maggiori oggetti di culto a Costantinopoli. Secondo l'agiografia, infatti sarebbe derivata da una delle icone mariane dipinte dall'evangelista Luca che Elia o Aelia Eudocia ritrovò, all’incirca tra il 401e il 460, e che la moglie dell'imperatore Teodosio II, avrebbe ritrovato in Terra Santa, portando poi l’originale a Bisanzio. L'icona originaria, che veniva trasportata durante le processioni religiose e durante i trionfi, fu perduta o distrutta, quando Costantinopoli cadde in mano agli ottomani nel 1453. In questa chiesa, per molto tempo c’era una tela di stile bizantino ma di scuola romana, nota come la Madonna della Carbonara. Il nome le derivava dalle carbonare, che erano dei larghi fossati costruiti a scopo difensivo e muniti di una robusta palizzata posta su uno dei cigli del fossato e riempiti di carbone; numerose di queste carbonare vennero scavate in varie zone della città di Viterbo, durante l’assedio della città da parte di Federico II, tra il 1243 e il 1244, ed anche in questa zona dove si erge la chiesa ve ne era una. La tela della Madonna di Santa Maria in Carbonara rappresentata la Madre di Dio a mezzo busto, con il Bambino in braccio che regge un libro con le Sacre Scritture. L'autore della sacra icona ha aggiunto, in calce al dipinto, la frase "Alma Virgo parit quem falsa sofia negavit" (La Vergine generò colui ha negato la falsa sapienza), un'allusione all'eresia nestoriana che non riconosceva la maternità divina di Maria negando l'incarnazione di Dio in Cristo. Tale eresia si diffuse in Italia soprattutto ad opera dei Patarini, movimento ereticale sorto in seno alla chiesa di Milano agli inizi del XI sec., che ebbe diffusione anche a Viterbo. La tavola fu dunque con tutta probabilità la reazione dei credenti viterbesi alla diffusione della corrente ereticale. Nel 1911, a seguito della decadenza della chiesa di Santa Maria, la Curia decise di spostare la collocazione dell'icona, che giunse così presso la Cattedrale di San Lorenzo. Nel 1986 il dipinto venne trafugato ad opera di ignoti. Ritrovato successivamente grazie all'operato dei Carabinieri, oggi si trova esposto presso il Museo del Colle del Duomo, mentre una sua copia si trova ancora presso la Cattedrale. Sulla chiesa vi era una iscrizione contro l’eresia nestoriana, e la croce chiamata Tau simbolo dell’Ordine dei Templari Campanile chiesa Santa Maria in Carbonara, via Sant'Antonio,Viterbo,il campanile della chiesa è a vela con una croce a otto punte all’insegna dei Cavalieri di Malta Stemmi alla chiesa Santa Maria in Carbonara,via Sant'Antonio, Viterbo, All’esterno, si può notare uno scudo di pietra recante, il simbolo del Tau, uno dei tanti che l’ordine aveva adottato insieme alla croce. Mentre sulla porta d’ingresso è visibile lo stemma in pietra del commendatore giovannita Fra Vincenzo Ginori di Firenze che resse la commenda verso la fine del XVI secolo. Un altro simbolo del Tau è sotto l'arco. Fotografie Chiesa Santa Maria della Carbonara via Sant'Antonio Viterbo Chiesa Santa Maria della Carbonara,via Sant'Antonio, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli Chiesa Santa Maria della Carbonara,via Sant'Antonio, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli Campanile Chiesa Santa Maria della Carbonara via Sant'Antonio Viterbo Campanile Chiesa Santa Maria in Carbonara, via Sant'Antonio, info e foto Anna Zelli Stemma alla Chiesa di Santa Maria della Carbonara via Sant'Antonio Viterbo Stemmi alla Chiesa Santa Maria della Carbonara,via Sant'Antonio, Viterbo Stemma al portale ingresso Chiesa Santa Maria in Carbonara via Sant'Antonio Viterbo Stemma chiesa S. Maria Carbonara- via Sant'AntonioSimbolo
del TAU sotto l'arco davanti alla chiesa di
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