PONTE DUCAD'AOSTA (ROMA)
il ponte va da Largo Ammiraglio Thaon di Revel a piazza
Lauro del Bosis collega il Foro Italico al quartiere Flaminio

Ponte Duca d'Aosta, fa parte del quartiere Flaminio e del quartiere della Vittoria, Roma, va da largo Ammiraglio Thaon di Revel a piazza Lauro del Bois, collega il Foro Italico al quartiere Flaminio. Il ponte Duca d'Aosta, è dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia duca d'Aosta, che fu maresciallo d'Italia condottiero della III Armata, comandante delle 3 armate sul Carso e sul Piave durante la Prima Guerra Mondiale, il ponte fu realizzato nel 1939, su progetto dell'Architetto Vincenzo Fasolo e realizzato dall'impresa Aureli. Il ponte è lungo 220 metri e largo 30 metri, ha un arco centrale a sesto circolare ribassato con luce di 100 metri. Alle testate è impreziosito da severi cippi recanti in altorilievo le gesta dei soldati italiani nella Prima Guerra, gli altorilievi sono opera di quattro scultori : Ercole Dei, Domenico Ponzi, Oddo Valenti, e Vico Consorti. Al ponte sono legate le memorie dei "fiumaroli"che frequentavano gli stabilimenti balneari sul fiume, in voga nella zona, prima della costruzione del ponte. Il più noto era lo stabilimento balneare a fiume del Polverini, che possedeva anche un piccolo arenile, e l'isola dei Zibibbo. Il ponte Duca d'Aosta venne costruito 10 anni dopo il ponte del Littorio oggi ponte Matteotti, perchè si aveva la necessità di un nuovo ponte che collegasse il Foro Mussolini, oggi Foro Italico, con l'altra sponda del Tevere, al quartiere Flaminio, già l'Architetto del Debbio che aveva realizzato il Foro Mussolini, aveva pensato ad un ponte che servisse da ingresso al suo comprensorio ed aveva già calcolato l'asse del futuro ponte. Il ponte Duca d'Aosta, è ad una sola arcata come il Ponte Risorgimento, ed è uno dei ponti più snelli ed eleganti di Roma. Il ponte Duca d'Aosta, porta da un lato alla razionale urbanizzazione ed architettura del quartiere Flaminio, e dall'altro lato all'Obelisco Mussolini e al  monumentale complesso del Foro Italico, che fa parte del quartiere della Vittoria, il ponte era stato pensato per non sminuire la grandiosità dell'opera de Duce, e doveva essere in un periodo di grande retorica, senza retorica, un ponte solenne e ricordare le opere di Mussolini, infatti il ponte ci colpisce per la sua estrema razionalità, e per la magnifica impostazione della grande arcata centrale, in cemento armato, il ponte ha 3 arcate, ma le due arcate laterali non poggiano sul Tevere, ma sulle sponde sono solo dei grandi sfiatatoi in caso di piena. Il Foro Italico, davanti al ponte Duca d'Aosta, si trova sulla riva destra del Tevere, si chiamava in epoca fascista, Foro Mussolini, l'architetto fu Enrico Del Debbio, 1891-1973 lo stesso architetto fece espropriare anche alcuni terreni sotto Monte Mario, per mantenere anche una armonia paesaggistica. Lo Stadio Olimpico, all'interno del Foro Italico, fu restaurato nel 1990 in occasione dei mondiali di calcio, può ospitare 82.456 persone. Alla sinistra del ponte Duca d'Aosta a c'è il quartiere Flaminio.

Fotografie Ponte Duca d'Aosta Roma

ponte Duca d'Aosta, Roma, foto Anna Zelli

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Ponti di Roma, foto Anna Zelli

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