Beata Santa Rosa Venerini,Santi a Viterbo vita opere storiai, Viterbo, info e foto di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
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BEATA SANTA ROSA VENERINI VITA OPERE |
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Guida Turistica Viterbo
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Beata e Santa Rosa Venerini, a lei è dedicato l'Istituto a piazza San Carluccio, e il Collegio San Giovanni a via Mazzini, a Viterbo, Santa Rosa Venerini nacque a Viterbo il 9 Febbraio del 1656 e morì a Roma il 7 Maggio del 1728, a lei si deve la fondazione della Congregazione delle Maestre Pie Venerini, fu beatificata nel 1952 da Papa Pio XII, e fu proclamata Santa da Papa Benedetto XVI il 15 Ottobre del 2006. Era la figlia di Da Goffredo medico di origine marchigiana che si adoperò in aiuto ai viterbesi durante la peste deSanta Rosa Venerini a piazza San Carluccio Viterbo, el 1657. La madre era Marzia Zampichetti, che apparteneva ad una delle più importanti famiglie dell’alto Lazio, che sposò essendo rimasta vedova, il Da Goffredo in seconde nozze. Rosa aveva altri 3 fratelli, Domenico che morì giovane e Maria Maddalena ed Orazio. La madre Marzia educò i figli secondo i dettami religiosi avendo la zia materna Anna Cecilia, superiora del convento di Santa Caterina a Viterbo. Rosa insieme a Porzia Baci e a Girolama Coluzzelli, istituirono una Scuola Pia, per l’educazione religiosa delle giovani più povere, e con l’appoggio del Cardinale Marcantonio Barbarigo, fondò la sua Congregazione. Questa sua opera educatrice, ben presto si estese a Roma ed in altre città del Lazio. A quell’epoca era considerato inconcepibile che delle donne sole insegnassero il catechismo che a quell’epoca era compito esclusivo dei sacerdoti ad ogni modo, grazie alla benevolenza degli ecclesiastici e di Papa Clemente XI, la sua missione si estese a Corneto, a Bagnoregio, a Montefiascone ed in altre località, dove le Maestre vennero bene accettate ed amate. Rosa Venerini, rimase a Roma a dirigere le scuole insieme alla Madre Generale Lucia Filippini. Rosa morì per un tumore al seno il 7 maggio del 1728 a Roma, e venne tumulata nella Chiesa del Gesù. Sulla lapide in latino, la scritta : qui giace Rosa Venerini maestra delle fanciulle. Nel 1752 ci fu a Roma una alluvione, la tomba venne invasa dall’acqua, ed il corpo intatto venne ritrovato e posto all’interno di un’urna di vetro e argento nella Casa Generalizia in via Belli a Roma. A Santa Rosa, gli successe nel ruolo di madre Generale, Chiara Candelari, una maestra di origine anconetana che era stata da sempre al fianco della Santa.. Le Maestre Pie Venerini hanno le loro sedi non solo in Italia, ma anche in America, Africa, Romania, Argentina e Brasile. A lei sono attribuiti dei miracoli, tra questi la guarigione nel 2005 da un gonfiore toracico inspiegabile di un bambino africano, che viveva in Uganda, il quale miracolosamente guarì, dopo le numerose preghiere e suppliche alla Santa. Un’altro precedente miracolo avvenne nel 1952, dove una maestra guarì da un grave glaucoma infiammatorio, mentre un altro portò alla guarigione di una maestra affetta da tubercolosi,la quale nel delirio invocò la Santa e al mattino si alzò completamente sanata. Istituto delle maestre Pie Venerini, piazza San Carluccio, Viterbo, si trova sulla piazza San Carluccio. La scuola venne fondata nel 1705 con addossata una fontana del XIII secolo. Qui le ragazze ricevevano una buona istruzione ed in più imparavano a ricamare e a cucire.Vedi: Piazza San Carluccio Museo Storico Beata Rosa Venerini, piazza San Carluccio Viterbo, si trova accanto all'Istituto lato sinistro. in mezzo tra i due ingressi un tempo c'era un lavatoio. Non visitabile risulta chiuso anno 2023. Asilo delle Maestre Pie Venerini, piazza San Carluccio Viterbo, questo edificio venne donato alle suore nel 1500 da un certo Mansanti con l'obbligo per le suore di istituire una scuola per le povere ragazze di Santa Maria Nuova, di San Pellegrino e di Sant'Andrea, di San Leonardo, di San Lorenzo, qualora le suore non aprissero la scuola o questa per ogni motivo fosse stata chiusa, il palazzo sarebbe tornato di nuovo agli eredi Mansanti. Nel 1685, la Beata Rosa Venerini accettò ed acquistò la donazione. Collegio San Giovanni, Largo Santa Rosa Venerini, via Mazzini, Viterbo centro storico,qui ci fu la prima scuola femminile gratuita voluta dalla viterbese Santa Rosa Venerini, nata nel 1656 e morta nel 1728. La Santa era sposata si occupava sia dei figli che di aiutare il marito nel lavoro dei campi. Abitava in un palazzo nobile sito in via Mazzini, quello dove c’era fino al 2022 il Collegio San Giovanni, purtroppo oggichiuso, la Santa lavorava anche come educanda nel monastero di Santa Caterina a piazza Dante. Era una donna intelligente, colta e di buona famiglia.Fin da adolescente decise di seguire gli insegnamenti cristiani, ma senza rinchiudersi in convento. Ancora adolescente vedendo che molte bambine a causa della povertà crescevano senza avere una istruzione adeguata, decise di aiutarle, invitò quindi, un piccolo numero di bambine e ragazze a casa sua, occupando una stanza della casa, per delle “lezioni di ascolto”, dei passi del Vangelo e della Bibbia .Le ragazze che dovevano lavorare come sarte o ricamatrici, apprezzarono l’ascolto e la conoscenza delle Sacre Scritture, e fu allora che Rosa decise di dare loro lezioni di alfabetizzazione. Aiutata da alcune sue amiche aprì la prima scuola popolare gratuita femminile, era il 30 agosto 1685. Il suo motto era “ Educare e Liberare”.In quel tempo infatti non c’era l’abitudine di vedere un gruppo di donne vivere insieme senza Monastero, senza voti e senza grate, con il compito di insegnare a leggere e a scrivere; ma la popolazione capì e presto tutte quelle che potevano corsero in quella scuola, la cui sede fu ampliata grazie all’aiuto economico di una nobile viterbese Artemisia Bugiotti. Il suo insegnamento era apprezzato e famoso, tanto che Rosa venne invitata dal Cardinale Marcantonio Barbarigo, Vescovo di Montefiascone, che lodò il progetto e fece aprire ben 10 scuole nella sua diocesi. A Montefiascone Rosa conobbe Lucia Filippini che amava anche lei l’Apostolato e divenne sua stretta collaboratrice nelle scuole di Montefiascone. Rosa fondò altre scuole, che ancora esistono, in tutta la Tuscia, in Umbria, in tutta Italia e soprattutto a Roma. Le scuole si diffusero anche in tutti i continenti tranne l’Oceania. Con questo progetto Santa Rosa Venerini aiutò a diffondere nelle persone i valori culturali, civili e religiosi. Ora il Collegio San Giovanni è stato chiuso a settembre del 2022, davvero una grave perdita. Vedi piazza Dante.
Ex Chiesa e
Convento
di
Santa Caterina, piazza
Dante, Viterbo, qui vi soggiornò
Vittoria Colonna,
per 3 anni dal 1541 al 1544. Vittoria Colonna
venne a Viterbo, la prima volta, nel 1525 dove
le giunse la notizia della morte del marito,
infermo a Milano. Si chiamava don Ferrante
Francesco d’Avalos, marchese di Pescara ed era
il più valoroso dei capitani di Carlo V. La
gentildonna rimase talmente sconvolta dal dolore
che si ritirò nel Monastero di santa Caterina.
Vi fece più tardi ritorno e dal 1° Ottobre del
1541 vi dimorò, seppur con brevi spostamenti,
fino al Giugno del 1544. In questo periodo
frequentò il cardinale Reginald Pole, che
ricoprì, dal 12 Agosto 1541, la carica di legato
del Patrimonio di san Pietro a Viterbo, essendo
stato nominato da papa Paolo III. Il Pole si
recava volentieri di persona, nel Monastero di
santa Caterina, per far visita a Vittoria, la
quale ritornò a Viterbo, per un breve periodo,
nel 1545. Vittoria Colonna ebbe anche in questo
periodo viterbese, una intensa corrispondenza
epistolare con Michelangelo Buonarroti. Il
complesso del convento di Santa Caterina, fu
fondato nel 1520 dai domenicani per accogliere
più in là nel tempo, una comunità di monache
benedettine, fu realizzato grazie al sostegno
economico di due nobili viterbesi Nicola Bonelli
e Giambattista Cordelli. Con l’Unità d’Italia
nel 1870 la chiesa e il monastero vennero
soppressi, il complesso fu adibito prima a
Biblioteca, poi a palestra, e poi in Liceo nel
1912.Dell'antica struttura è rimasta all'interno
la ex Chiesa. vede
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