Colle di Pianoscarano, Colli di Viterbo centro storico, Guida Turistica di Viterbo info e foto sito ufficiale web www.annazelli.com
Colli di Viterbo Viterbo |
colle di pianoscarano - colli di viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
COLLE
DI PIANOSCARANO |
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Pianoscarano quartiere Piazza Fontana di Piano Colli di Viterbo centro
Guida Turistica Viterbo
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Colle e quartiere di Pianoscarano, Viterbo centro storico, il nome deriva dal termine longobardo "squara" cioè schiera, ad indicare che nella zona si svolgevano esercitazioni militari e venivano installati degli accampamenti, questo borgo sorse inizialmente sul punto più alto del colle fino ad espandersi lentamente verso la città. I Regesti farfensi attestano al 1095 l’acquisto da parte di Viterbo della terra rimasta libera, infatti sembra che l’origine di questo quartiere risalga al 1148 dopo l'acquisto del terreno da parte del Comune di Viterbo dai monaci di Farfa. Precedentemente erano presenti piccoli insediamenti quali il Vico Squarano (poi Scarano), il Vico Squinzano, il Vico Antoniano e il Castello di Sonza. Il vico Squarano deriva dalla lingua dei Longobardi, perché durante la loro dominazione la zona sarebbe stata adibita a luogo di esercitazione per le truppe che in longobardo si chiamavano squara, schiera. Dopo l’acquisto di questi terreni, al fine di edificare la nuova contrada, il comune elaborò un piano urbanistico ortogonale e viario ben preciso, che includeva anche le vie che andavano nella zona tra la antica e non più esistente chiesa di San Nicola e la chiesa di sant’Andrea. Nel contempo venne anche prolungata la cinta muraria. Questa sistemazione urbanistica venne impostata su un asse principale che dal ponte del Paradosso arrivava fino alla porta del Carmine, la fontana di Pianoscarano venne posta al centro di una piazza rettangolare in una posizione equidistante dal ponte, dalle due chiese e dalla porta. In questa sistemazione di Pianoscarano si procedette prima a tracciare le strade, poi a definire i lotti dove sarebbero state edificate le case. Al di fuori delle mura di questa zona di Viterbo in asse con la porta, c’è la chiesa dei Carmelitani edificata nel 1251. Le case in pietra risalgono al periodo tra il XIII e il XIV secolo, con le loro torri, poste a difesa delle case o come simbolo di potenza delle singole famiglie, i profferli, l’arco ribassato, i portici. Nel quartiere di Pianoscarano le case avevano la caratteristica di essere generalmente su due piani, edificate in pietra e con un balcone, generalmente appartenevano ad una unica famiglia, avevano una copertura a timpano con una disposizione simmetrica delle aperture. Al piano terra della casa vi era un ampio ingresso definito da archi a tutto sesto, mentre al primo piano l’ apertura dell’ingresso era più piccola, vi si accedeva da una scala e affacciava su un balcone ligneo, in più casi scomparso, ma testimoniato dai buchi per le travi e i puntoni di sostegno presenti sul muro. Spesso i due ambienti quello del piano terra, adibito anche ad attività commerciali, e quello del primo piano, non erano collegati tra loro e potevano in epoche successive appartenere a proprietari diversi. A Pianoscarano vi sono anche case che si configurano nel tipo di “case a schiera”, messe le une accanto alle altre, con una piccola scala di accesso, e che spesso erano abitate dalla gente più umile, case meno importanti rispetto a quelle descritte sopra, abitate da famiglie di spicco. Si sviluppano anche successivamente, logge e portici, voluti dalle famiglie più illustri, a sostituzione dei balconi lignei, che avevano la funzione di punto d’incontro per le transazioni commerciali e l’amministrazione della città e che poi vennero inseriti anche negli edifici pubblici. Dalle case in pietra in conci di peperino disposti in modo regolare, di passa all’utilizzo di pietrisco, pietre sbozzate ricavate da materiale di scarto di altri edifici e mattoni, le aperture anziché definite da conci, vengono realizzate con architravi monolitici completati con l’inserimento di pietre, sassi e mattoni, secondo una tecnica introdotta a Viterbo dalle maestranze longobarde, che giunsero a Viterbo durante l’edificazione del Palazzo Comunale. E’ dopo l’acquisto dei terreni di Pianoscarano, da parte di Viterbo, che vi sorsero le prime case e sempre a quel periodo risale la chiesa di Sant’Andrea, di architettura romanica, ha il presbiterio rialzato, nella cripta con le volte a crociera vi sono gli archi ogivali tipici del gotico cistercense, la chiesa è stata restaurata dopo i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. A piazza Fontan del Piano, c'è una Fontana a Fuso, che ricorda un evento accaduto nell’estate del 1367 in occasione della visita di papa Urbano V e del suo seguito proveniente da Avignone, i quali con arroganza e nonostante il divieto dei viterbesi, si accinsero a prelevare l’acqua della fontana per usi domestici e ancora peggio a lavarvi dentro un cagnolino, da qui si innescò una violenta sommossa e alla fine i Viterbesi si resero conto di aver esagerato, consegnarono i capi della rivolta al papa e distrussero la fontana che in seguito venne ricostruita. Qui si apre la Porta del Carmine, che da accesso al quartiere di Pianoscarano, il nome le deriva da una antica chiesa del Carmine. Le abitazioni hanno conservato, nonostante i pesanti bombardamenti dell'ultima guerra, l'aspetto originario abbastanza marcato. Il centro del colle è costituito da piazza Fontana di Piano con la caratteristica fontana, e dal vicino lavatoio dal tetto con architravi a vista sostenuti da pilastri e dall'ex Ospizio di S. Carlo, ove nel 1636 ebbe sede il primo ricovero per vecchi poveri o inabili al lavoro, oggi sede universitaria (2021). Mappa colle Pianoscarano, Viterbo centro storico, le vie e le piazze presenti al Colle di Pianoscarano sono : : via Aperta via Capone via dei Giardini via del Carmine via del Ponticello via della Fontana via della Polveriera via della Salita via delle Caprarecce via dei Vecchi via di Paradosso via di Pianoscarano via di Porta Fiorita via San Carlo via Sant'Andrea via Scotolatori via Torrente Mola via Traversa Sant'Andrea Via del Cimitero Via delle Piaggiarelle Via San Gemini Via Stretta via Valle Cupa Via delle Mole Via della Discesa via del Ponticello piazza della Morte dintorni via Sant'Antonio dintorni Valle Faul dintorni Via San Pellegrino dintorni San Pellegrino dintorni Valle Faul dintorni.Piazze di Pianoscarano, Viterbo centro storico, Piazza Fontana di Piano - Piazza S. Andrea - Piazza della Polveriera - Piazza Fontana di Piano - Piazza S. Andrea - Piazza della Polveriera - Largo Scotolatori Largo Esposti (v.Via San Pietro). Da vedere al Colle di Pianoscarano Viterbo centro storico
Veduta del colle Pianoscarano dal colle San Pellegrino Viterbo centro storico Colle Pianoscarano veduta da Colle San Pellegrino Viterbo centro storico Colle Pianoscarano veduta da Colle San Pellegrino Viterbo centro storico Da vedere a Pianoscarano Viterbo informazioni e fotografie
Vie e Piazze a Pianoscarano Viterbo centro
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aggiornato febbraio 2024