RIONE TREVI R. II ROMA GUIDA TURISTICA DI ROMA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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Rione Trevi
R. II
(Roma) Il Rione Trevi, R. II, Roma, trae il nome non dalla monumentale fontana di Trevi, ma dalle tre bocche dell'acquedotto dell'Acqua Vergine del trivium, costruito dal genero di Ottaviano Augusto, Agrippa, nel 19 a.C., il trivio, trejo, cioè una confluenza di 3 strade che sono al centro del rione, le attuali via Poli, via dei Crociferi e via di San Vincenzo, e che comunque rimandano alla piazza di Trevi dove le vie confluiscono e sulla quale sorge la monumentale fontana. L'acqua Vergine aveva inizio all'ottavo miglio della via Collatina e fu convogliata a Roma su un terreno di Lucullo. La antica mostra della fontana era a piazza dei Crociferi, situata su un lato della piazza di Trevi. Sul Quirinale vi erano dei monumenti grandiosi, come il tempio di Quirino che dava il nome al colle chiamato anche Capitolium vetus nel quale veniva venerata la triade Giove, Giunone e Minerva. In epoca romana Trevi rientrava nella III regio Repubblicana, nella VI regio Alta Semita, e nella VII regio imperiale via Lata, era una vasta zona piena di orti, giardini che nella zona dell'Alta Semita includeva il complesso termale di Costantino e quello delle Terme di Diocleziano. La zona di Trevi ha un'area pianeggiante verso il Tevere che corrispondeva alla regio della via Lata densamente abitata e un'altra collinare che corrispondeva all'Alta Semita riservata più ad abitazioni di carattere residenziale, La zona si andò spopolando dopo il taglio degli acquedotti nel 410 da parte dei Goti di Alarico, e dopo l'ulteriore saccheggio dei Vandali di Genserico. La popolazione si addensò alle pendici del Quirinale e rimasero le vie che permettevano il collegamento tra il fiume e la porta Salaria e la porta Nomentana. Durante il Medioevo il rione Trevi fu dominato dalla presenza della famiglia dei Colonna che si erano insediati alle pendici del Quirinale già dall'anno Mille, La zona era connotata da un arco sulla via Lata, chiamato Arcus Novus eretto dall'imperatore Domiziano, e il cuore di Trejo era la piazza antistante la chiesa di San Marcello. Qui avevano le loro residenze le famiglie aristocratiche dei Muti Paparuzzi, dei Capogalli, dei Mancini, dei Benzoni, degli Aldemari, degli Orsini, dei Boccamazza. Intorno a Montecavallo, così era chiamato il colle Quirinale per la presenza delle statue equestri dei due Dioscuri, che provenivano dalle scomparse terme di Costantino vi erano i terreni ed i giardini di importanti famiglie, nei pressi della Dataria vi erano le vigne del cardinale di Ferrara Ippolito d'Este, tra monte Cavallo e Porta Pia i terreni dei Boccacci, mentre nei pressi di Santa Susanna c'era la vigna dei Muti e del cardinale di Carpi. La zona della Platea Apostolorum oggi piazza Santi Apostoli, era una zona densamente popolata, mentre la zona più alta ebbe uno sviluppo urbanistico a partire dal XVI secolo con l'apertura della via Felice, il cui tracciato, all'incirca, corrisponde alle attuali via Sistina, via delle Quattro Fontane e via Agostino De Pretis. La rinascita comunque della zona del Quirinale fu dovuta essenzialmente alla realizzazione dell'Acquedotto Felice, avvenuta tra il 1585 e il 1589, il quale riforniva di acqua tutta la parte alta di Roma. L'acquedotto Felice utilizzò le condutture dell'antico acquedotto Alessandrino, e portava l'acqua da una località nei pressi di Zagarolo, detta Pantano dei Grifi. Già nel Seicento, l'assetto di questa parte della città era simile a quello attuale, le iniziative di papa Peretti avevano permesso il ripopolamento della zona, vennero restaurate le chiese ed edificati nuovi luoghi di culto. Nella piazza di Santi Apostoli sorgono importanti residenze signorili, tra queste il palazzo Odescalchi, il palazzo Colonna, il palazzo Grimaldi, il palazzo Muti Papazzurri, il palazzo Testa Piccolomini, oltre ad abitazioni di edilizia minore, per un ceto di piccoli borghesi rappresentati da commerciati e artigiani. Vi si insediarono camerieri, cocchieri, argentieri, parrucchieri, falegnami, sellai, muratori, scalpellini e fabbri. Il colle Qurinale rimase isolato dal tessuto urbano che si svolgeva a valle, fino a trasformarsi in una sorta di cittadella del potere, ospitava gli edifici rappresentativi del potere papale, si edificarono oltre al palazzo del Quirinale, nel XVIII secolo le scuderie del Quirinale, il palazzo della Consulta, il completamento della Manica Lunga del palazzo del Quirinale, la sistemazione delle colossali statue dei Dioscuri, e venne eretto sopra la fontana l'obelisco. Dopo l'Unità d'Italia, nel 1870, si ebbe l'idea di riunire tutti i Ministeri lungo la via Pia che collegava il palazzo del Re al Quirinale, con la nuova Stazione Termini, quindi vennero edificati il Ministero delle Finanze e il Ministero della Guerra poi tra piazza San Bernardo e porta Pia vennero edificati il Ministero dell'Agricoltura e Foreste, il Ministero dei Lavori Pubblici, il Ministero dei Trasporti, il Ministero del Lavoro e il Ministero del debito Pubblico. La via Pia venne quindi rinominata via del Quirinale e via Venti Settembre e diventò il collegamento tra il vecchio centro storico ed i nascenti quartieri di Roma che sorsero dentro e fuori le mura Aureliane, del nuovo piano regolatore urbanistico del 1873 il cui sovraintendente fu Alessandro Viviani. Il territorio di Trevi tra villa Medici e via Venti Settembre venne profondamente modificato, scomparvero i viottoli che si inerpicavano tra orti e giardini e che andavano a Porta Pia e a porta Salaria. Vennero edificate la via del Tritone, la via Barberini, la via Bissolati ed il Traforo Umberto I con la demolizione delle casette che si affacciavano su via Barberini, del convento di San Nicola da Tolentino, del palazzetto Sciarra, dell'Arco dei Carbognati. Il simbolo del Rione è la fontana di Trevi simbolo della Roma barocca meta immancabile dei turisti che vengono a Roma. Rione Trevi monumenti e luoghi di interesse storico : palazzo del Quirinale, chiesa di Santa Maria in Trivio, la fontana di Trevi, il convento dei Crociferi, il palazzo dei Duchi di Poli, la torre di Trevi, chiesa dei Santissimi Vincenzo e Anastasio, monastero di Santa Maria dell'Umiltà, oratorio del Crocefisso, Galleria Sciarra, palazzo Sciarra, cappella della Madonna dell'Archetto, palazzo della Rovere, piazza Santi Apostoli, Basilica dei Santi dodici Apostoli, palazzo Colonna, palazzo Chigi Odescalchi, palazzo Bonelli Valentini, chiesa di Santa Maria di Loreto, palazzo Guglielmi, palazzetto Muti Papazzurri, palazzo Balestra, palazzo Valentini, palazzo delle Assicurazioni Generali, chiesa del Santissimo nome di Maria, chiesa di Sant'Eufemia, via della Cordonata, palazzo Antonelli, chiesa evandelica Valdese, torre dei Colonna a via Quattro Novembre, la fontanina delle tre cannelle, casa Rubboli, palazzo Grassi Biondi, chiesa di Santa Maria del Carmine, via della Pilotta, Galleria Colonna, palazzo della Pontificia Università Gregoriana, palazzo Scanderberg, Museo Nazionale delle Paste Alimentari, palazzo della Dataria, via dello Scalone, Portone della Panetteria, Arco della Datariam palazzo della Dataria Apostolica, palazzo di San Felice, Chiesa superiore di San Nicola de Portiis, palazzo Testa Piccolomini, chiesa dei Santissimi Croce e Bonaventura dei Luchesi, palazzo Lazzaroni, chiesa di Santa Maria dell'Umiltà, palazzo Maccarani, chiesa di San Silvestro al Quirinale, palazzo Pallavicini Rospigliosi, casino dell'Aurora, palazzo Mengarini Albertini Carandini, villa Colonna, dioscuri del Quirinale, fontana del Quirinale, obelisco del Quirinale, palazzo della famiglia pontificia oggi della Panetteria, palazzina del segretario della Cifra, palazzo Galloppi poi Volpi di Musurata, palazzo Barberini, chiesa Sant'Andrea degli Scozzesi, quadrivio delle Quattro Fontane, chiesa di San Claudio, palazzo della Stamperia camerale, palazzo Carpegna, palazzo Antamoro, fontana del Tritone a piazza Barberini, chiesa di Santa Susanna, palazzo dell'accademia di San Luca, palazzo Caprara, caserma dei Corazzieri, palazzo Baracchini, palazzo Moroni, pontificio collegio germanico Ungarico, chiesa di San Nicola da Tolentino, chiesa dell'Angelo Custode, palazzo dei Santi Apostoli, Museo delle Cere, palazzo Gugliemi, palazzo degli Uffici della Questura, Torre dei Mancini, Hotel Bristol, casa Nicoletti, via del Corso, palazzo della Banca di Roma, palazzo Sciarra Colonna, palazzetto di San Felice, palazzo del Gallo di Roccagiovine, chiesa di San Marcello, palazzo Mellini, chiesa di Santa Maria in Via, torre dei Tedallini, chiesa di Sant'Andrea degli Scozzesi. Il Rione Trevi è delimitato da : via Ventiquattro Maggio, via del Quirinale, via Venti Settembre, piazza San Bernardo, via di Santa Susanna, via San Nicola da Tolentino, via di San Basilio, piazza Barberini, via del Tritone, via del Corso. Stemma del Rione Trevi Stemma del Rione Trevi : Mappa del Rione Trevi mappa Rione Trevi (Roma) disegno di De Zio Rione Trevi Roma Rione Trevi, foto Anna Zelli torna Rione Trevi - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Rione Trevi - Rioni di Roma - Guida turistica di Roma
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