RIONE SANT'EUSTACHIO R. VIII ROMA GUIDA TURISTICA INFORMAZIONI STORICHE ARTISTICHE TURISTICHE FOTO ANNA ZELLI www.annazelli.com
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Rione Sant'Eustachio R.
VIII (Roma) Il Rione Sant'Eustachio, R. VIII, Roma, faceva parte della X regione Augustea, il rione prende il nome dalla chiesa di Sant'Eustachio, e fino al Trecento si chiamava San Eustachii et Vineae Thedemari , da un certo Tedemari che aveva una vigna che forse nel X secolo si estendeva dal Circo Flaminio fino all'atrio del teatro di Pompeo, una parte del territorio di Sant'Eustachio venne incluso nel rione Sant'Angelo ed un'altra parte nel rione Pigna. Facevano parte di questo rione i portici del teatro di Pompeo e i portici dell'Area Sacra di Largo Argentina, gli Hecatostylon, cento colonne, la Curia, le Terme di Agrippa, le terme di Nerone, restaurate da Alessandro Severo, dette anche terme Alessandrine. Durante il Quattrocento il rione Sant'Eustachio aveva molte torri e case modeste, divise tra di loro da ballatoi di legno, con strade poco praticabili. Nel Cinquecento i papi provvidero a pavimentare e ad allargare le strade, a costruire delle abitazioni cardinalizie, palazzi per le famiglie nobili, e chiese. Vi fu edificato anche l'Archiginnasio, un centro importante di studi per gli eruditi, che spesso si riunivano a Campo de Fiori. Qui si instaurarono gli uffici della dogana e un fiorire di osterie e di alberghi. Il rione subì notevoli cambiamenti nell'Ottocento per l'apertura di Corso Vittorio Emanuele II, di largo Arenula, e soprattutto per l'apertura di corso Rinascimento, molti palazzi vennero arretrati e nuovi ne vennero edificati. Tra il 1936 e il 1938 vennero soppressi alcuni vicoli e vie caratteristiche. Il rione Sant'Eustachio, al centro di Roma, è formato da un territorio lungo e stretto compreso tra i rioni di Pigna, Sant'Angelo, Regola, Parione, Campo Marzio e Colonna e ricco di importanti monumenti storici, sui quali è sorto come le terme di Agrippa, le terme di Nerone e il teatro di Pompeo. Al periodo del Rinascimento si devono le costruzioni del complesso di San Luigi dei Francesi, il palazzo Madama e il palazzo della Sapienza. Qui possiamo ammirare palazzi gentilizi di estrema bellezza in contrasto con altri edifici più popolari. Le vie del rione ricordano anche i molti artigiani che lavoravano in questa zona, come la via dei Pianellari, la via dei Giubbonari, la via dei Canestrari, la via degli Sediari, la via degli Stadeari, la via dei Barbieri, la via dei Chiodaroli e la via dei Falegnami. In questo rione troviamo rappresentati vari animali, oltre al cervo alla chiesa di Sant'Eustachio, le api dei Barberini a Sant'Ivo alla Sapienza, le cornacchie di Wolsey, la scrofa che un tempo ornava la fontana di via della Scrofa, la vaccarella e l'elefante Annone. Tra le vie del rione vi passarono personaggi illustri, come San Filippo Neri, Giuseppe Garibaldi, Margherita d'Austria, Felice Cavallotti, Adelaide Ristori, Aldo Palazzeschi. Lo stemma del rione trae la sua origine da una leggenda, sembra infatti che un certo Placidus della famiglia Ottavia e discendente diretto di Ottaviano, durante il periodo dell'Imperatore Traiano, tra il 98 e il 117, rivestiva la carica di capitano delle milizie romane d' Oriente, ed un giorno, mentre era in vacanza a Tivoli, durante una battuta di caccia nella zona della Mentorella, vide un cervo che tra le corna aveva una croce luminosa, o un volto di Gesù, che lo esortò a farsi cristiano, allora Placidus si fece battezzare e prese il nome di Eustachio, dal greco Eu, bene e stachys spiga, che significa, che da buone spighe, fiorente. In seguito, Eustachio, ormai convertito al cristianesimo, si rifiutò di fare sacrifici pagani in onore dell'Imperatore Adriano, ed allora lui, la moglie Teopista ed i figli Agapito e Teopisto furono condotti davanti ai leoni per essere sbranati, ma i leoni non si mossero, quindi Eustachio e la sua famiglia vennero rinchiusi dentro un toro di bronzo arroventato ed arsi vivi nel 120, la sua casa venne in seguito trasformata in chiesa e prese il suo nome. Molti nobili romani, convertiti, ebbero molta venerazione per Sant'Eustachio, tra questi i conti Tuscolo vollero chiamarsi conti di Sant'Eustachio vantando anche una irreale origine genealogica con l'antica famiglia Ottavia, da cui discendevano Caio Giulio Cesare, Ottaviano Augusto e Sant'Eustachio. Sin dal X secolo, al centro del rione, tra lo stadio di Domiziano e le terme Alessandrine si stabilì una comunità longobarda, gli abati di Farfa, i quali possedevano qui case e giardini, e piccole chiese come la chiesa di Santa Maria in Cellis, costruita su una delle celle maggiori di San Benedetto, la chiesa di San Salvatore in Thermis, e la chiesa di San Biagio detta in Scorticlariis, perchè era nella zona dei conciatori di pelli, o cuoiai, chiamati scorticari dal latino scorticum, pelle staccata dal corpo dell'animale. Rione Regola monumenti e luoghi di interesse storico : chiesa di Sant'Eustachio, palazzo della Sapienza, palazzo del Senato o palazzo Madama, il palazzetto di Tizio da Spoleto, palazzo Giustiniani, che sorge sul'area delle scomparse terme di Nerone, i ruderi della Basilica di Bettuno a via della Palombella, la chiesa di Santa Chiara, palazzo Lante, la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, palazzo Carpegna, la chiesa di San Luigi dei Francesi, al cui interno vi sono 3 opere del Caravaggio, palazzo del Collegio germanico ungarico, la biblioteca Angelica, il convento degli Agostiniani, la torre della Scimmia, la chiesa di Sant'Agostino, il palazzetto Baldassini su via delle Coppelle, la chiesa di San Salvatore alle Coppelle, il palazzo Boccapaduli, palazzo Mazzetti a piazza Rondanini, il palazzetto Baldassini a via della Scrofa, palazzo dei Rita Marescotti, il palazzo Mazzetti già Corsini, il Pantheon a piazza della Ritonda, palazzo Melchiorri Aldobrandini, palazzetto Ponzi, la fontana a piazza della Rotonda, il palazzo Sinibaldi, la statua parlante dell'abate Luigi a piazza Vidoni, palazzo Caffarelli Vidoni. Il Rione Regola è delimitato da : largo Arenula, via di Torre Argentina, via della Rotonda, piazza della Rotonda, via del Pantheon, piazza della Maddalena, via della Maddalena, la piazza Campo Marzio, via Campo Marzio, via della Stelletta, via dei Portoghesi, via dei Pianellari, piazza di Sant'Agostino, via di Sant'Agostino, corso Rinascimento, via dei Chiavari, via dei Giubbonari, piazza Benedetto Cairoli, via Arenula. Stemma del Rione Sant'Eustachio
R. VIII Roma Stemma del rione Satnt'Eustachio Stemma del Rione Sant'Eustachio : su sfondo rosso è formato dalla testa di un cervo dorato con una croce alla sommità della testa del cervo, posto tra le due corna, croce che nel Settecento venne sostituita dal busto del Cristo. Mappa del Rione Sant'Eustachio mappa Rione Sant'Eustachio (Roma) Rione Sant'Eustachio RomaRione Sant'Eustachio, Roma, foto Anna Zelli Rione Sant'Eustachio - Rioni di Roma - Guida Turistica di Roma Rione Sant'Eustachio - Rioni di Roma - Guida turistica di Roma
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