Via San Carlo Pianoscarano Vie di Viterbo, Piazze di Viterbo, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
via san carlo pianoscarano viterbo centro storico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
VIA SAN CARLO |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
via di Pianoscarano Porta del Carmine Ex Chiesa San Carlo San Carlo vita opere storia Pianoscarano Colle Pianoscarano Mappa Pianoscarano Vie di Viterbo
Guida Turistica Viterbo
|
Via San Carlo Pianoscarano, la via ad L, va da via Dei Vecchi a via Pianoscarano, zona Pianoscarano Viterbo. Da vedere la porta del Carmine e la ex Chiesa di San Carlo, oggi adibita a sede dell'Università. Lungo la via vi sono stemmi e una piccola edicola sacra, al numero 4, una madonna con bambino, ci sono anche due profferli, accanto alla ex chiesa di San Carlo sul lato sinistro si erge il muro di cinta di Pianoscarano. Ex Chiesa San Carlo Ex chiesa San Carlo a Pianoscarano, via San Carlo, Viterbo, la storia di questa chiesa è collegata a quelle di San Nicola e di Sant’Andrea, anche loro a Pianoscarano. La prima menzione della chiesa risale al 1122, quando viene citata in un documento del Liber clavium, con il nome di San Niccolò del Piano. Successivamente, il nome compare in altri documenti, tra questi in una bolla papale emanata da Papa Urbano IV nel 1262. Nel 1560 la chiesa di San Carlo fu annessa alla parrocchia di Sant'Andrea. Nel secolo seguente fu sede dell'Ospizio dei Convalescenti, fondato per accogliere e nutrire i pazienti dimessi dall'Ospedale del comune. Nel 1639 la chiesa ospitò la Confraternita degli Oblati, fondata da Clarice Marescotti, la futura Santa Giacinta. Poi, una confraternita, che aveva come missione quella di ricoverare i vecchi poveri ed inabili al lavoro, si fece cedere dal vecchio Ospizio dei Convalescenti la chiesa, le pertinenze e l’orto, tantè che si ricorda questa chiesa come Ospizio dei Vecchi. Oggi dell’antico convento sopravvive solo il chiostro. La chiesa, è stata sottoposta a grandi interventi di restauro avendo subito un grande degrado nel corso dei secoli, basti pensare che era stata divisa a metà nel senso dell'altezza ed il locale inferiore adibito a legnaia. Infatti, nel 1989 l'intero complesso di San Carlo è stato acquistato dall'Università degli Studi della Tuscia. La chiesa, è stata oggetto di restauri tra il 1994 e il 2002 per volere della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, presenta una facciata tripartita con copertura a tetto ed è caratterizzata dalla presenza di un alto campanile a vela con due campane, di cui la maggiore riporta la data del 1285. La facciata si presenta con un impianto semplice di stile romanico con tetto a capanna. Tre monofore si aprono all’altezza delle rispettive navate; una centrale che sovrasta il portale d’accesso, e due simmetriche per le navate laterali. L’interno della chiesa, in semplice stile romanico, ha tre navate divise da massicce colonne con capitelli a corona, la copertura è a tetto. Il retro della chiesa è quasi tutta inglobata nell'edificio conventuale, resta visibile solo una piccola porzione dell'abside centrale che presenta alla sommità una decorazione ad archetti, decorazione che, con alcune varianti, ritroviamo anche nelle altre chiese romaniche della città. Al suo interno, sulla seconda colonna di destra si può ammirare un affresco del XV secolo raffigurante la Madonna con Bambino. Sulla lunetta che sovrasta l'interno della porta laterale, sempre sulla navata di destra, vi è un affresco del XIII secolo raffigurante Cristo tra la Madonna e San Giovanni. La facciata, sulla quale si aprono tre monofore in corrispondenza della navate, è caratterizzata da un alto campanile a vela con due campane. Dal 2002 l'intero complesso architettonico, denominato appunto San Carlo, è sede della Facoltà di Scienze Politiche: la chiesa ospita l'Aula Magna della Facoltà, mentre l'edificio seicentesco ospita le aule e gli uffici amministrativi. San Carlo San Carlo, Vita Opere storia, a lui è dedicata la ex chiesa di San Carlo a Pianoscarano, nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentato. Durante la peste del 1576 assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584.Bibl: https://www.santiebeati.it/dettaglio/24950. Porta del Carmine Porta del Carmine o Pianoscarano, Viterbo, dava l’accesso alla zona di Pianoscarano e quindi detta anche porta di Pianoscarano. La struttura, semplice e rude, priva di ornamenti, immette in un quartiere un tempo povero, abitato quasi esclusivamente da agricoltori, non ha subito rimaneggiamenti nel corso dei secoli ed ha conservato la sua purezza duecentesca, da questa porta entrò a Viterbo papa Urbano V, il 9 giugno del 1367, qui sostò, insieme ad un imponente corteo di cardinali, corteo che condusse il papa da Avignone a Roma. Il nome di porta del Carmine le derivava dal vicino convento dei Carmelitani i cui resti oggi sono adibiti a sede di un Istituto bancario. La porta venne eretta nel XII secolo, ebbe il suo momento di fama quando il 9 giugno del 1367 accolse a Viterbo, reduce da Avignone, papa Urbano V, che era sbarcato a Corneto attuale Tarquinia. Più volte questa porta venne chiusa e manomessa insieme alle mura, nel sotto arco interno si notano i resti di un affresco di Filippo Caparozzi degli inizi del XVII secolo. La torre che la sovrastava crollò nel 1567. A sinistra si possono notare i dirupi sui quali si erge la cinta urbana da porta Fiorita a porta Faul. Edicola Sacra
Edicola Sacra, Madonna con Bambino a via San Carlo 4, Pianoscarano, Viterbo, è collocata in una nicchia ricavata nel muro, è in terracotta. Sembra che questa Madonnina, di recente fattura sia stata donata alla famiglia che li vi abitava dal parroco Don Sebastiano Ferri. Questa madonnina probabilmente ne sostituì una più vecchia che era rovinata, forse consistente in una stampa. L'abitudine di mettere sulle facciate dei palazzi queste edicole era per averne protezione ed aiuto. Come arrivare a via San Carlo Pianoscarano Viterbo centro storico
Mappa Pianoscarano - Mappa San Pellegrino
Via San Carlo Pianoscarano Viterbo centro storico Via San Carlo Pianoscarano Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Via San Carlo Pianoscarano Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Via San Carlo Pianoscarano Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Via San Carlo Pianoscarano Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Traversa da via San Carlo a via dei Vecchi Pianoscarano Viterbo
Traversa da Via San Carlo a via dei Vecchi Pianoscarano foto Anna Zelli Traversa da Via San Carlo a via dei Vecchi Pianoscarano foto Anna Zelli Ex Chiesa di San Carlo via San Carlo Pianoscarano Viterbo Ex Chiesa San Carlo Via San Carlo Pianoscarano - Chiese di Viterbo centro Università della Tuscia via San Carlo Pianoscarano Viterbo Università della Tuscia via Via San Carlo Pianoscarano Viterbo Profferli a via San Carlo Pianoscarano Viterbo Profferli a via San Carlo Pianoscarano Viterbo - Profferli di Viterbo centro Profferli a via San Carlo Pianoscarano Viterbo - Profferli di Viterbo centro Stemma a via San Carlo Pianoscarano Viterbo Stemma via San Carlo Pianoscarano Viterbo - Stemmi a Viterbo Edicola Sacra Madonna con Bambino via San Carlo 4 Pianoscarano Viterbo
Edicola sacra via San Carlo 4 Pianoscarano Viterbo - Edicole sacre a Viterbo Cinta muraria a via San Carlo Pianoscarano Viterbo Cinta muraria via San Carlo Pianoscarano Viterbo - Mura Viterbo centro Porta del Carmine via Pianoscarano Viterbo Porta del Carmine via Pianoscarano, Pianoscarano Viterbo Porte Storiche di ViterboDa vedere a Pianosacarano Viterbo
Vie a Pianoscarano - Piazze a Pianoscarano - Viterbo
Pianoscarano Viterbo Mappa quartiere Pianoscarano Viterbo centro storico informazioni e foto Mappa quartiere Pianoscarano e dintorni Viterbo centro storico Porte a Piano Scarano : Porta San Pietro -
Porta Fiorita - Porta del Carmine
Pianoscarano quartiere - Colle Pianoscarano - Mappa Pianoscarano
San Pellegrino Quartiere - Colle San Pellegrino - Mappa San
Pellegrino
Via San Pietro Colle San Lorenzo - Valle Faul
Mappe di Viterbo centro storico Vie di Viterbo centro - Piazze Viterbo centro - Quartieri Viterbo centro storico
Viterbo centro storico - Viterbo dintorni
Viterbo
guida centro storico -
Viterbo dintorni
Informazioni Turistiche
città di
Viterbo monumenti di Viterbo centro storico
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Città di Viterbo |
informazioni storico turistiche e fotografie della città di Viterbo a cura di Anna Zelli |
Copyright www.annazelli.com dal 2011
T
utte le foto ed i contenuti del presente sito web sono di Anna Zelli,sono ditorna Guida di Viterbo
torna Home Page
aggiornato marzo 2023