Largo Scotolatori,Piazze di Viterbo,Vie di Viterbo, Viterbo, Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Pianoscarano |
largo scotolatori pianoscarano viterbo centro storico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LARGO SCOTOLATORI |
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Via Dei Vecchi
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Largo Scotolatori, Pianoscarano, Viterbo, centro storico, le vie di accesso sono : Via dei Vecchi, Via Scotolatori e via Pianoscarano.Il nome della via Scotolatori e dell' omonimo Largo, deriva dal mestiere di separazione della parte legnosa dalla fibra della Canapa, chi si occupava di questo veniva chiamato "scotolatore". Mestiere scomparso alla fine della Seconda Guerra Mondiale con l'introduzione delle fibre artificiali, un vero peccato.Da vedere un antico lavatoio restaurato. La cotivazione della Canapa a Viterbo e gli scotolatori: A Viterbo una delle attività agricole più diffuse fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, era la coltivazione della Canapa, la cui filatura e tessitura veniva impiegata per i tessuti, e gli indumenti, poi purtroppo questa fibra naturale venne sostituita da filati artificiali come il nylon e l’acrilico. La Canapa veniva coltivata nelle zone vicine alle sorgenti termali sulfuree nei pressi dell’Asinello, del Bagnaccio, del Bullicame, delle Masse di San Sisto, delle Risiere, della strada Valore, della Valle di Cajo, e delle Zitelle. I fasci della canapa venivano posti a macerare in ampie piscine create per questo uso, e le persone che si occupavano di separare la parte legnosa della canapa dalla fibra,erano chiamate “scotolatori”. Le fibre filate e tessute venivano impiegate per la creazione di indumenti sia da lavoro, che di abbigliamento, si realizzavano anche capi di biancheria, oggetti destinati all’uso quotidiano ed al corredo delle spose ed anche alla fabbricazione di reti per le recinzioni degli animali e cordami per tutti i mestieri artigianali d’una volta. Lo Scotolatore era un operaio specializzato, il cui compito era quello di separare la parte legnosa della pianta di Canapa, dalla fibra; per questa operazione utilizzava un attrezzo simile ad una lunga spatola arrotondata, la scotola (la cui forma ricordava quella di una daga romana) ed il cavalletto. La scotola era realizzata in legno di quercia o sorbo, una varietà che doveva resistere alla battitura continua senza spezzarsi; la sua lunghezza variava dai 60 centimetri fino ad un metro, aveva un peso di circa tre, quattro chili ed era munita di un manico nella parte superiore mentre l’altra, larga 10,12 centimetri, presentava una parte centrale piatta e due bordi: uno più largo ed arrotondato e l’altro più stretto, quasi appuntito. Il cavalletto era un tronco di fico o di pioppo lungo circa un metro ed incavato per tutta la lunghezza, aveva la parte finale a forma di U o V, era munito di tre o quattro zampe con altezze diverse. Era posto in posizione inclinata in avanti in modo tale che la parte posteriore, più alta, arrivasse all’altezza delle ginocchia dell’operaio favorendo così la caduta a terra degli scarti della canapa. Lo Scotolatore tenendo un mazzo di canapa sul bordo del cavalletto lo batteva ripetutamente con la scotola girandolo di continuo e strisciando gli steli dall’alto in basso per rendere la fibra più morbida e lucida possibile. Man mano che la manciata si liberava dei canapuli e rimaneva solo la fibra, l’operaio se la arrotolava intorno al braccio per tre o quattro giri, continuando a battere la parte rimanente; i fusti liberati completamente della parte legnosa erano destinati alla successiva fase di pettinatura. Un operaio esperto e veloce impiegava 10 minuti al massimo per lavorare una manciata di canapa ed in una giornata riusciva a scavezzare tre, quattro fasci. Il lavoro di scotolatura si svolgeva durante i mesi autunnali o invernali e quasi sempre all’aperto, fuori dalle mura cittadine o in ampi spazi situati nelle vie del centro storico. (tratto da TusciaUp i mestieri di una volta). Lavatoio via Dei Vecchi, Pianoscarano,Viterbo, si trova tra Largo Scotolatori e via dei Vecchi, sembra che fino al 2002, questo lavatoio fosse ancora in uso, vi è un collegamento tra questo lavatoio e Largo Scotolatori, questa piazza fino al 1890 era detta piazza del Lavatore, proprio per la presenza di questo manufatto. Il lavatoio presenta un tetto a spioventi sostenuto da quattro pilastri, ed era alimentato in parte dall'acqua che poi scorreva fino alla Fontana di Piazza del Piano.Questo lavatoio è stato restaurato nel 2013 dalla Associazione Viterbo Civica. Vie di accesso a Largo Scotolatori Viterbo centro storico
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Fotografie Largo Scotolatori quartiere Pianoscarano Viterbo centro storico
Largo Scotolatori, Pianoscarano; Piazze di Viterbo,Vie di Viterbo, Viterbo Lavatoio tra via dei Vecchi e Largo Scotolatori Viterbo Pianoscarano Lavatoio Via Dei Vecchi Pianoscarano Viterbo, e le traverse verso Largo e Via Scotolatori Viterbo Via dei Vecchi traverse che portano a Largo e a via Scotolatori Pianoscarano Viterbo Lavatoio e traverse da Via Dei Vecchi Pianoscarano Viterbo, verso Largo e Via Scotolatori Viterbo Da vedere a Pianosacarano Viterbo
Porte a Pianoscarano : Porta San Pietro - Porta Fiorita - Porta del Carmine Vie a Pianoscarano - Piazze a Pianoscarano - Viterbo Pianoscarano Viterbo Mappa quartiere Pianoscarano Viterbo centro storico informazioni e foto Mappa quartiere Pianoscarano e dintorni Viterbo centro storico Pianoscarano quartiere - Colle Pianoscarano - Mappa Pianoscarano
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Aggiornato Marzo 2023