Piazza San Sisto,Piazze di Viterbo,Vie di Viterbo, Viterbo, Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Viterbo |
piazza san sisto viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PIAZZA SAN SISTO |
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Colle San Sisto
Guida Turistica Viterbo
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Piazza San Sisto, Viterbo, Centro Storico, Si arriva alla piazza San Sisto, da Via Garibaldi, da via Vetulonia, da via della Bontà, da vedere la Chiesa di San Sisto, la Porta Romana, una fontanella lato esterno porta Romana. E' da questa chiesa che partono i facchini per portare la Macchina di Santa Rosa nelle vie di Viterbo, in occasione della festa in suo ricordo che si tiene la sera del 3 settembre di ogni anno. Chiesa di San Sisto, piazza San Sisto, detta chiesa di Porta Romana, Viterbo centro storico, è una delle più antiche chiese di Viterbo, sorta sul luogo ove è attestata una chiesa già nel IX secolo, menzionata per la prima volta nel 1068, come filiale della diocesi di Tuscania, da cui dipendeva, non esistendo ancora la diocesi di Viterbo. Sorge su una delle zone più antiche della città, detta Pieve del Vico Quinzano, le parti più antiche sono il piccolo campanile dai tipici caratteri lombardeschi, e le tre navate. Per dotare la chiesa di un campanile più importante fu utilizzata una delle torri della cinta muraria. Nel corso dei secoli successivi riceve diversi privilegi e benefici, tanto da diventare la più importante e la più ricca chiesa della città, in particolare con la sua erezione prima a parrocchia e poi a collegiata (ossia sede di un collegio di presbiteri), e per la presenza dello ius fontis baptismalis, ossia il diritto di amministrare il sacramento del battesimo, diritto concesso a poche chiese viterbesi. Ricostruita e rimaneggiata diverse volte nel corso dei secoli, in particolare tra il XII ed il XIII secolo, subì un ulteriore e definitivo restauro dopo i bombardamenti alleati sulla città del 1944, restauri che portarono alla cancellazione di ogni traccia architettonica successiva al XIV secolo e al ripristino delle primitive strutture. È in questa chiesa che i facchini di santa Rosa la sera del 3 settembre ricevono la benedizione in articulo mortis, prima di iniziare la processione con la macchina di Santa Rosa. L'attuale facciata risale ai rifacimenti post-bellici, mentre il campanile romanico è ciò che resta esternamente della primitiva costruzione. Un altro campanile a ridosso delle mura è frutto dei rifacimenti del XII-XIII secolo, che trasformarono una torre della cinta muraria in campanile. L'abside della chiesa è parte integrante delle mura cittadine. Sul fianco destro dell'edificio esisteva, fino all'ultima guerra, una "quarta navata" (risalente al XIII secolo), che in tempi recenti era però utilizzata come magazzino. All'interno la chiesa si presenta a tre navate, suddivise da due file di colonne, raccordate da archi a doppia ghiera, con presbiterio molto rialzato per la presenza di una sottostante cripta, e coperture a vela. Notevoli sono le colonne al termine dei filari, quella sinistra a quattro elementi avvolti in una unica spirale e quelle di destra composta da quattro colonne affiancate. La zona del presbiterio, in stile cistercense, è rialzata grazie ad una imponente gradinata e testimonia una fase successiva a quella del primo impianto. Camminando oltre la navata sinistra si scendono 5 gradini e si accede alla cripta, dove un giro di pietre testimonia la presenza di un antico abside. A causa dei danni provocati dai bombardamenti del 1944, essa conserva poche opere d'arte. Sono da ricordare: un'ara di epoca romana, utilizzata in passato come fonte battesimale; l'altare maggiore composto da frammenti di sculture del tardo impero romano; la sola pala esistente in chiesa, opera del pittore fiorentino Neri di Bicci e raffigurante una Madonna con Bambino e Santi (1457); dello stesso pittore esisteva in chiesa una Crocifissione del 1459 andata perduta; un tabernacolo per la conservazione dell'olio consacrato, risalente al XV secolo; nella cripta vi sono resti di affreschi di epoche diverse. Gli ultimi lavori di restauro risalgono agli anni '50, si è cercato di riportarla al suo aspetto originario, la facciata ha uno stile a capanna, il soffitto a crociera rinascimentale, è stato sostituito dalle attuali capriate lignee, una quarta navata della chiesa posta sul lato destro venne eliminata.Forse questa chiesa appartiene al periodo paleocristiano, periodo durante il quale sorse la chiesa del cosi detto vico Quinzano, del IX secolo, testimonianza ne sono i resti dell'antico campanile, le colonne a fasci della gradinata verso il presbiterio, e la bassa e disadorna cripta. Appartiene al 1068 l'ambiente inferiore della chiesa esistente prima della erezione della cinta murararia. La chiesa originaria venne ampliata tra il XII ed il XIII secolo. prolungando ed alzando il presbiterio fino alle mura e facendo fuoriuscire l'abside e poggiare sulla cripta un'alta struttura con pilastri cilindrici e volta a botte, creando una imponente gradinata.Ci furono interventi di restauro nella seconda metà del Cinquecento ad opera dei Farnese, e come scritto sopra nel Novecento si cercò di ripristinare l'antica facciata romanica.. Allesterno sul lato destro della facciata della chiesa, lo spazio che si vede era occupato dalla originaria quarta navata della quale si conserva una colonna, che è posta all'interno del recinto esterno, in peperino, che reca una epigrafe del 1618 ed il relativo capitello. Gradinata Chiesa di San Sisto, Viterbo, è una imponente scalinata che ha un enorme impatto scenografico Campanili Chiesa di San Sisto, Viterbo, campanile romanico è ciò che resta esternamente della primitiva costruzione. Un altro campanile più basso, longobardo, a ridosso delle mura è frutto dei rifacimenti del XII-XIII secolo, che trasformarono una torre della cinta muraria. Questo secondo campanile fa da punto di giunzione tra le due parti della chiesa . Si possono ammirare due ordini due ordini di cornici a marcapiano e trifore, con colonnine rigonfie , tra queste una figura umana, che sostengono i capitelli a stampella. La Cripta, è suddivisa in tre piccoli ambienti e vi si accede dal lato sinistro della scalinata, una tempo destinata ad ossario, vi sono resti di affreschi. Lapide alla Chiesa di San Sisto, Viterbo, è posta sulla facciata della chiesa in ricordo dei caduti sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Palazzo Apostolico di San Sisto, scomparso, era sul lato sinistro della chiesa, risalente al XII secolo, qui vi alloggiarono Papi, cardinali e regnanti.. Oggi ospita la casa dello studente, con un bel portico rinascimentale, nel cortile si possono vedere i resti di un chiostro ormai scomparso . Stemma ingresso Casa dello Studente, ex Palazzo Apostolico di San Sisto, è sopra la porta di ingresso: Cortile alla Casa dello Studente, piazza San Sisto Viterbo. ospita un portico rinascimentale e i resti del chiostro scomparso. Fontanella all'ex Palazzo Apostolico, oggi Casa dello studente Viterbo, è inserita su una parete del cortile interno.
Chiesa di Santa Maria in Gradi, Viterbo,
uscendo da Porta Romana,
e proseguendo in linea retta sulla sinistra si
trova la ex chiesa di
Santa Maria in Gradi, sede del rettorato
della Università della Tuscia. Vedi Orologio alla Chiesa di San Sisto, Viterbo, è situato su uno dei due campanili. San Sisto I,Papa, vita opere e storia, a Viterbo gli è dedicata la chiesa di San Sisto a porta Romana, il vero nome era Xystus di origine greca, confuso poi con Sesto, il padre fu un tale Pastor, un romano della regione di via Lata,la via ancora esiste è nella zona di via del Corso Roma. Sisto, fu il settimo vescovo e Papa di Roma, al soglio probabilmente tra il 117 o 119 ed il 126 o 128.. Svolse il suo pontificato sotto l’Imperatore Adriano che fu tollerante nei confronti dei cristiani. Papa Sisto I emano delle norme relative al culto : proibì ai laici di toccare il calice e la patena (È un piatto d'oro o d'argento, usato dal sacerdote celebrante per coprire il calice e posarvi l'ostia), ne riservò il privilegio ai sacerdoti.. Impose ai vescovi che si erano recati presso la Santa Sede, al loro ritorno nella diocesi di presentarsi ai fedeli con una lettera apostolica a conferma del la loro piena comunione con il successore di Pietro, così da mantenere tutte le Chiese in diretta comunicazione con Roma. Inoltre di introdurre il triplice canto del Sanctus durante la messa da recitarsi insieme ai fedeli (anche se sembra che questa sia precedente e non attribuibile a lui) e la chiosa della messa con “Ite missa est”. E’ probabile che sotto il suo papato ci furono le prime divergenze tra la Chiesa di Roma e le Chiese d’Oriente,se è vero che in Oriente si celebrava la Pasqua mentre in occidente no. Inoltre, sembra che sia stato lui a inviare i primi missionari a evangelizzare la Gallia, tra questi il missionario San Pellegrino. A Sisto si attribuiscono due lettere apocrife sulla dottrina della Trinità e sul primato della Chiesa di Roma. Non morì martire e le sue spoglie vennero inumate nella Necropoli Vaticana. La sua memoria ricorre il 3 Aprile. Porta Romana o San Sisto, via Garibaldi, piazza San Sisto, Viterbo, l’attuale porta, è sorta a fianco di una più antica denominata porta di San Sisto che derivava il nome dal nome della vicina chiesa di San Sisto, questa porta venne inaugurata nel 1653 e fu inizialmente chiamata porta Innocenziana dal nome del pontefice Innocenzo X in onore della visita a Viterbo di questo Papa che avvenne nel mese di ottobre del 1653, lo si può dedurre dalla lapide posta sulla facciata, ma tale nome non durò molto, infatti quasi subito i Viterbesi la chiamarono porta Romana dal momento che questa porta immetteva sulla antica via Cassia che porta a Roma. Sono presenti delle decorazioni barocche che la ornano e che appaiono scheggiate in più punti, sono la conseguenza dei cannoneggiamenti ad opera delle truppe Francesi del generale Kellermann nel dicembre 1798. La facciata della porta è ornata da numerosi stemmi e sulla sommità è posta una statua di Santa Rosa, protettrice e patrona della città di Viterbo. In alto la porta è coronata da merli ghibellini, e dagli stemmi di papa Clemente XI, papa Innocenzo X Pamphili. Porta Romana è nei pressi della stazione ferroviaria Viterbo-Roma, fermata a Viterbo Porta Romana, da questa porta si accede a piazza San Sisto e a via Garibaldi. Da questa porta il 3 settembre di ogni anno, la sera, parte la macchina di Santa Rosa trasportata a spalla dai facchini. Stemmi a Porta Romana, piazza San Sisto Viterbo. uscendo da piazza San Sisto, e guardando alla porta, in alto ci sono degli stemmi, in centro campeggia la statua di Santa Rosa. Statua di Santa Rosa a Porta Romana, piazza San Sisto Viterbo, uscendo della porta lato piazza San Sisto, guardando in alto la porta Romana al centro vi è la statua di Santa Rosa patrona di Viterbo. Fontanella Porta Romana, Viterbo, è sul lato esterno della porta, è una piccola fontanella. Macchina di Santa Rosa, Viterbo, dalla chiesa di San Sisto partono i facchini la notte del 3 settembre di ogni anno, che trasportano la macchina in onore della Santa per le vie di Viterbo. Piazza San Sisto Viterbo centro storico Piazza San Sisto,Viterbo, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Chiesa di San Sisto Viterbo Chiesa di San Sisto, Viterbo Lapide ai caduti Seconda Guerra Mondiale alla chiesa di San Sisto Viterbo Lapide alla Chiesa di San Sisto, Piazza San Sisto Viterbo, Lapidi Viterbo centro Campanile con orologio alla Chiesa di San Sisto Campanili Piazza San Sisto Viterbo Campanili di Viterbo centro - Orologi Viterbo centro Campanili Chiesa di San Sisto piazza San Sisto Viterbo Campanili Piazza San Sisto Viterbo Campanili di Viterbo centro - Orologi Viterbo centro Colonna nello spazio esterno chiesa di San Sisto Viterbo centro storico
colonna posta nello
spazio esterno recintato Chiesa di San Sisto qui
vi era la quarta navata Reperti alla Chiesa di San Sisto piazza San Sisto Viterbo centro storico Reperti alla Chiesa di San Listo lato esterno, Piazza San Sisto Viterbo - Chiese di Viterbo centro San Sisto I Papa San Sisto I Papa - Santi vita opere storia Stemma ex Palazzo Apostolico oggi Casa dello Studente piazza San Sisto Stemma ex Palazzo Apostolico oggi Casa dello Studente Piazza San Sisto - Stemmi a Viterbo Macchina di Santa Rosa alla piazza di San Sisto Macchina di Santa Rosa a Piazza San Sisto Viterbo Cortile Casa dello Studente piazza San Sisto Viterbo Cortile interno casa dello Studente, piazza san Sisto, Piazza San Sisto - Chiostri di Viterbo centro Cortile Casa dello Studente piazza San Sisto Viterbo Cortile interno casa dello Studente, piazza san Sisto, Piazza San Sisto - Chiostri di Viterbo centro Fontanella Cortile casa dello Studente piazza San Sisto Viterbo Fontanella cortile casa dello studente Piazza San Sisto - Fontane lavatoi di Viterbo Porta Romana Viterbo Porta Romana Piazza San Sisto foto Anna Zelli - Porte Storiche di Viterbo Fontanella Lato esterno porta Romana piazza San Sisto Viterbo Fontanella Porta Romana Piazza San Sisto Viterbo - Fontane lavatoi di Viterbo Arco a Porta Romana piazza San Sisto Viterbo Arco a porta Romana Piazza San Sisto Viterbo Archi di Viterbo centro Arco a porta Romana piazza San Sisto Viterbo Arco a porta Romana Piazza San Sisto Viterbo Archi di Viterbo centro Dettaglio della antica porta di accesso della Porta Romana Viterbo Dettaglio porta a porta Romana Piazza San Sisto Viterbo Porte Storiche di Viterbo Porta Romana da piazza San Sisto Viterbo porta Romana Piazza San Sisto Viterbo Porte Storiche di Viterbo Stemmi a Porta Romana piazza San Sisto Viterbo Stemmi a Porta Romana Piazza San Sisto Viterbo - Stemmi a Viterbo - Stemmi a Viterbo Chiesa Santa Maria in Gradi Viterbo Chiesa Santa Maria in Gradi, Viterbo, info e foto Anna Zelli Da vedere a Piazza San Sisto Viterbo centro storico
Largo Facchini di Santa Rosa Viterbo centro storico Largo Facchini Santa Rosa,Piazze di Viterbo,Vie di Viterbo, Viterbo Da vedere a Largo Facchini di Santa Rosa Viterbo centro storico Vie e piazze che si diramano dal Colle San Sisto Viterbo
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Aggiornato Marzo 2024