Via delle Fortezze, Vie di Viterbo, Piazze di Viterbo, Viterbo, info e foto a cura di Anna Zelli sito ufficiale web www.annazelli.com
Via delle Fortezze Viterbo |
via delle fortezze viterbo centro storico | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
VIA DELLE FORTEZZE |
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Porta Vallia S.Leonardo
Guida Turistica Viterbo
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Via delle Fortezze Viterbo, si trova lungo la cinta muraria di Porta Romana, verso Porta San Leonardo e porta San Pietro. Per arrivare a via delle fortezze prendere la via Garibaldi all'altezza di piazza San Sisto, oppure la via San Pietro dove c'è la omonima porta, oppure da porta San Leonardo che si trova sulla omonima via. Lungo via delle fortezze sono da vedere le porte e la cinta muraria e la ex chiesa di Santa Maria delle Fortezze che purtroppo dopo i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale non è stata piu ricostruita, e attualmente nel 2023 versa in uno stato pietoso e gli affreschi si stano rovinando quasi tutti. Un vero peccato.Qui si trovano due parcheggi, uno gratuito e uno a pagamento. Mura tra porta San Leonardo e porta Romana, via delle Fortezze, Viterbo, fu edificata nel 1095, purtroppo fu distrutta dai bombardamenti del 1944, questo tratto di mura venne ricostruito nel 1958, un tempo qui secondo il Ligustri vi erano 3 torri, ne sono rimaste due, la torre a sinistra di porta Romana venne distrutta dai bombardamenti e mai più ricostruita. Ex chiesa Santa Maria delle Fortezze, detta anche della Santissima Annunziata, è via delle Fortezze, subito fuori le mura, all’altezza di Porta San Leonardo, Viterbo centro storico, è il primo monumento che si incontra una volta arrivati a Viterbo da sud. Oppure la si vede, quando si esce dalla stazione di Porta romana per poi dirigersi verso il centro. La chiesa risale al XVI secolo. Il progetto della chiesa è stato attribuito al Bramante e al Vignola, anche se l’ipotesi più accreditata sembra convergere su Battista Di Giuliano da Cortona. L’edificazione appartiene al Maestro Ambrogio di Bartolomeo da Milano. I ruderi giunti fino a noi mostrano solo l'ultima campata, contenente l'altare centrale e i due laterali, ma da un disegno topografico francese del XVI si evince che la chiesa doveva avere pianta pressochè quadrata, con un tetto a capanna emergente dalle mura. Lo storico Scriattoli, nel suo libro “Viterbo nei suoi monumenti”, racconta che la costruzione della chiesa fu iniziata nel giugno 1514: sul luogo dove già sorgeva un'antica chiesetta, a sua volta costruita sui resti di una preesistente fortezza fatta erigere da Enrico IV. Quindi proprio da tale fortezza deriva il nome ereditato dalla chiesetta e poi dalla fabbrica cinquecentesca di Santa Maria, detta appunto delle Fortezze. Le volte erano sorrette da alti pilastri di ordine dorico, ricoperti da grandi lastre di peperino, visibili, ancora oggi, gli affreschi dell’Incoronazione della Vergine, dell’Annunciazione e della Natività. L’Eterno benedicente e una sequenza ovale di cherubini. Ci sono pure le Sibille Cumana ed Eritrea. Ai lati di uno dei due absidi, gli stemmi della famiglia Colonna. Nell’abside destro stucchi anneriti dal fumo di un fuoco. I resti arrivati ad oggi, lasciano supporre un'ampia aula di forma basilicale, rettangolare ma con poca differenza tra i lati, divisa all'interno in tre navate la cui diversa altezza non era visibile all'esterno, essendo coperta da un unico tetto a due falde. Le volte erano sorrette da alti e poderosi pilastri di ordine dorico, ricoperti da larghe lastre di peperino. La trabeazione era costituita da un fregio, racchiuso in una sobria cornice, recante una scritta sacra che doveva svolgersi lungo tutto il perimetro interno. Quanto descritto può essere ancora in parte rilevato da quanto resta della chiesa, mentre nulla rimane a testimonianza di come doveva essere la facciata. Scriattoli riporta che la realizzazione dell'esterno della fabbrica non seguì il progetto originale che, rimasto parzialmente incompiuto, fu modificato intorno al 1570, quando l'accesso principale fu spostato dalla facciata est, in corrispondenza del quale passava la strada che collegava Viterbo con Roma, dopo aver attraversato la Torre di San Biele. Questa affermazione trova conferma nella chiusura di Porta San Leonardo, avvenuta nello stesso periodo, che probabilmente ha causato la modifica della facciata. La realizzazione del nuovo accesso, la cui immagine è giunta fino a noi grazie ad alcune foto antecedenti la Seconda Guerra Mondiale, nelle quali si vedeva la facciata ricoperta di lastre di peperino come i pilastri all'interno, mentre il portone era incorniciato da un importante portale composto da due semicolonne di ordine dorico, poste a sorreggere una trabeazione che vedeva l'alternarsi di triglifi e metope, (La mètopa è un elemento architettonico del fregio dell'ordine dorico dell'architettura greca e romana. Consiste in una formella in pietra, scolpita a rilievo, a seconda dei casi altorilievo o bassorilievo, posta in alternanza con i triglifi, Il triglifo di origine greca da treis (tre) e glyphè (scanalatura) è un elemento architettonico del fregio dell'ordine dorico, decorativo quadrangolare, sporgente, è un insieme di elementi architettonici sovrapposti si appoggia sui capitelli delle colonne e ha la funzione strutturale di sostenere le parti sovrastanti) sulle quali erano riportate uno scudo, un'anfora, un bucraino (motivo ornamentale architettonico, consistente in un teschio di bue che si alterna a festoni, di antico gusto classico romano, deriva dall'uso di appendere i crani degli animali sacrificati attorno all'ara o sull'alto dei templi) ed un mascherone di gusto classico romano. Il timpano, archivolto, conteneva lo stemma della famiglia Farnese, essendo in quel periodo legato pontificio a Viterbo il cardinal Alessandro Farnese, divenuto poi papa col nome di Paolo III. Da un'altra antica foto, si vede il rosone sopra il portale, decorato con una pregevole cornice in peperino a foggia di ghirlanda, con un grazioso intreccio di foglie e frutti, molto simile ai due rosoni più piccoli posti a dare luce alle navate laterali e fortunatamente giunti fino a noi. Molti degli affreschi all'interno della Chiesa sono andati quasi completamente perduti. Oggi, nel 2021, l’intera area è in stato di totale abbandono, dopo i bombardamenti del 1944, si era pensato ad una trasformazioni in teatro all’aperto, vennero edificate le gradinate di fronte, ma poi non se ne è fatto niente. In mezzo passa la via delle Fortezze e c’è un parcheggio , per il resto questa antica chiesa è preda dei vandali, e dei bacarozzi, ne ho visti numerosi, e di orribili graffiti, ovunque, erbacce, e nessuna targa turistica che la ricordi. Sono rimasti solo degli affreschi sbiaditi che andrebbero tolti, salvati e conservati in un museo. Vedi Ex Chiesa Santa Maria delle Fortezze . Come arrivare a via delle Fortezze Viterbo
Fotografie Via delle Fortezze Viterbo centro storico Via delle Fortezze, Viterbo centro storico, informazioni turistiche e foto Anna Zelli Edificio medioevale a via delle Fortezze presso porta San Leonardo edificio medioevale a Via delle Fortezze, Viterbo centro storico edificio medioevale a Via delle Fortezze, Viterbo centro storico Mura e due torri a via delle Fortezze Viterbo Mura e due torri tra Porta San Leonardo e Porta Romana, via delle Fortezze, Viterbo Ex Chiesa Santa Maria delle Fortezze Viterbo Ex Chiesa S. M. Fortezze Viterbo Porta Romana Viterbo Porta Romana - Piazza San Sisto Viterbo Porta San Leonardo Viterbo Porta San Leonardo - Via San Leonardo Porta San Pietro Viterbo Porta San Pietro - Via San PietroDa vedere a via delle Fortezze Viterbo centro storico
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pagina aggiornata Gennaio 2024